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Business English: Allpolyglot Business English One to One è la soluzione per manager, imprenditori e professionisti
Milano 17/03/2023. Un’indagine condotta da Ethnologue ha dimostrato che l’inglese è la lingua predominante a livello globale, nel 2022 le persone in grado di dialogare in inglese sono salite a 1.34 miliardi. Di conseguenza, nel contesto aziendale, sta diventando sempre più comune l’uso del Business English, che è stato di fatto adottato come lingua
franca per le attività commerciali a livello internazionale. Anche le imprese di madrelingua spagnola, piuttosto che cinese o hindi, che in un passato recente pretendevano di poter dialogare nel loro idioma, oggi si sono arrese alla supremazia della lingua inglese nel contesto business.
L’importanza di parlare un inglese fluido e contestualizzato con l’attività aziendale, è quindi sempre più vitale per essere competitivi in un modo globalizzato, dove l’interazione con imprese estere è ormai all’ordine del giorno.
Allpolyglot: corsi di Business English professionali
Imparare l’inglese è quindi diventato un dovere, soprattutto per manager, imprenditori e professionisti. L’inglese scolastico, o General English, non è sufficiente nel mondo degli affari: offre competenze di base relative al dialogo, alla comprensione, alla scrittura e lettura. il livello di vocabolario fornito da un corso standard di lingua straniera potrebbe non essere sufficiente per sostenere conversazioni lavorative approfondite o di tipo tecnico. Va inoltre aggiunto che circa il 60% delle persone afferma di utilizzare l’inglese in ufficio, ma ha in larga misura una conoscenza solo a livello colloquiale, poco professionale.
Allpolyglot si inserisce in questo contesto con la sua offerta di corsi di Business English One to One, ideati per supportare i manager e i professionisti nell’avanzamento della loro carriera, proponendo il raggiungimento di questi obiettivi:
•Comunicare efficacemente con i colleghi e i clienti internazionali.
•Accedere a una vasta gamma di risorse e opportunità professionali: molte delle migliori risorse e opportunità professionali sono disponibili solo in inglese. Sapere come leggere e comprendere documenti di business in inglese può aiutare a trovare nuove opportunità di lavoro, fare affari con aziende straniere e accedere a risorse e informazioni di alto livello.
•Espandere la rete professionale: imparare l’inglese commerciale può aiutare a connettersi con professionisti di tutto il mondo. Ciò permette di creare nuove relazioni commerciali, scoprire nuove opportunità di lavoro e ampliare la conoscenza di diverse culture e mercati.
•Sviluppare competenze trasferibili: molte delle competenze acquisite attraverso lo studio del Business English sono trasferibili ad altre aree della tua vita professionale. Imparare a negoziare, a presentare idee e a scrivere report in inglese può aiutare a diventare un professionista di successo.
Per imparare l’inglese commerciale in modo efficace, Allpolyglot offre corsi personalizzati adattati alle esigenze di ogni singolo studente. Manager e liberi professionisti hanno poco tempo a disposizione, pertanto i corsi sono strutturati one-to-one, garantendo una maggiore flessibilità e personalizzazione del programma di studio. In questo modo, gli allievi possono imparare il Business English in modo rapido e mirato, concentrandosi sulle loro abilità linguistiche che più necessitano di essere perfezionate. Grazie alla modalità di insegnamento one-to-one, i corsi sono organizzati su misura, in modo semplice ed efficiente, fornendo un’esperienza di apprendimento altamente personalizzata.
Teacher certificati CELTA con esperienza manageriale
Allpolyglot è una scuola di alto livello che impone elevati standard qualitativi ai propri insegnanti di inglese. Ognuno è altamente qualificato, possiede la certificazione CELTA, rilasciata da Cambridge Assessment English dell’Università di Cambridge.
Tutti gli insegnanti proposti hanno esperienza manageriale maturata in ambiti come l’import/export, il commercio internazionale e altri settori specialistici, che consente loro di insegnare l’inglese applicato a situazioni reali e specifiche. In questo modo, gli allievi sono in grado di acquisire competenze linguistiche in inglese altamente specializzate e di applicarle con successo nella loro attività professionale.
Corsi di Public Speaking tailor made
Parlare in pubblico, in lingua inglese, in modo professionale e senza emozionarsi, è il punto di arrivo di qualsiasi professionista che ricopre un ruolo manageriale. Essere in grado di convincere investitori, clienti e collaboratori a credere nel proprio lavoro è essenziale per sviluppare una strategia di business. Tuttavia, acquisire questa abilità può risultare complesso, soprattutto quando si richiede la conoscenza di una lingua straniera.
La padronanza di una lingua diversa dalla propria può rappresentare una sfida, Allpolyglot aiuta a migliorare le proprie abilità linguistiche e acquisire la capacità di comunicare efficacemente con interlocutori internazionali, costruire relazioni di fiducia e ottenere successo nella propria attività professionale.
Per informazioni
Allpolyglot – Business English e Public Speaking one-to-one
Via Grazia Deledda, 11
20025 • Legnano (MI)
Tel +39 338 8685746
info@allpolyglot.it
https://allpolyglot.org
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SoldiExpert vince il Diaman Awards come migliore SCF e amplia il team

(Adnkronos) – Milano 27 marzo 2023. SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, fra le società pioniere del settore in Italia, annuncia l’ingresso di Andrea Stevanin, che entra a far parte del team dei consulenti autonomi della società e che può contare ora su 5 professionisti abilitati che seguono una clientela diffusa in tutta Italia.
Giovedì 16 marzo SoldiExpert SCF è stata anche premiata con il “Diaman Awards” come “migliore SCF in Italia” per il 2022 nella serata dove sono stati assegnati i migliori gestori patrimoniali, società e persone nel mondo della finanza.
Stevanin, classe 1994, iscritto all’Albo Consulenti Finanziari Autonomi opererà soprattutto dalla sede di Padova di SoldiExpert SCF e apporterà la sua esperienza nell’assistenza patrimoniale senza conflitti d’interesse ai clienti (in particolare del Nord Est) e nelle relazioni con la clientela di SoldiExpert SCF in forte crescita nell’ultimo biennio.
E’ stato cooptato nell’Ufficio Studi per supportare il responsabile nelle attività di gestione di portafoglio e di consulenza dell’area obbligazionaria diretta (selezione bond ed ETF e composizione portafogli per obiettivi d’investimento) in forte sviluppo nell’ultimo anno da parte di piccoli e grandi investitori che cercano, anche in questo comparto, un’alternativa più trasparente, conveniente e redditizia a polizze vita (gestioni separate) e portafogli di fondi d’investimento.
Laureato in Economia e Finanza all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi su “Asset Allocation
& Lazy Portfolio” prima di approdare in SoldiExpert SCF Andrea Stevanin ha frequentato diversi corsi di perfezionamento nel settore della consulenza patrimoniale e ha lavorato presso altre società del settore.
SoldiExpert SCF è fra le prime società in Italia che ha adottato sin dalla nascita (2001) un modello di consulenza finanziaria basato su un team di esperti indipendenti(ovvero slegati totalmente dal circuito di banche, reti e assicurazioni), remunerati direttamente dal cliente (no retrocessioni sui prodotti o strumenti consigliati) per aiutare gli investitori piccoli e grandi a gestire il loro patrimonio.
Nelle scorse settimane SoldiExpert SCF ha ottenuto un importante riconoscimento per il lavoro svolto all’interno della manifestazione Quant, evento internazionale di formazione dedicato all’asset management e alle strategie d’investimento innovative.
Un evento che include i Diaman Awards, la cerimonia di premiazione dei migliori gestori patrimoniali, società e persone del mondo della finanza giunto alla decima edizione.
Durante l’evento a SoldiExpert SCF è stato assegnato il Diaman Awards come “migliore SCF italiana” per il 2022, grazie all’ampiezza e profondità dell’offerta di soluzioni e strategie d’investimento proposte ai risparmiatori italiani.
«La nostra è una società che usa molto la tecnologia ma che crede prima di tutto nelle relazioni umane e in valori come la condivisione e la trasparenza – osserva Salvatore Gaziano, co-fondatore di SoldiExpert SCF e direttore investimenti – Per questo siamo particolarmente felici dell’arrivo di un professionista come Andrea Stevanin che crediamo sarà di grande aiuto nell’ambito delle attività di supporto alla clientela e in alcune aree strategiche.
SoldiExpert SCF continua a crescere in questi anni e a supportare un sempre maggior numero di piccoli e grandi investitori che ricercano sul mercato una guida indipendente. L’assegnazione del premio Diaman Awards, il primo assegnato alla categoria SCF, ci riempie certo d’orgoglio per il lavoro portato avanti in questi anni dal nostro team ed è stato una vera sorpresa riceverlo. Sono, infatti, molti i professionisti e le società nel settore della consulenza finanziaria che avrebbero meritato ugualmente questo premio. Continuiamo comunque a lavorare per diventare ‘migliori’ e non ci risparmiamo da oltre 22 anni per diffondere in Italia il valore della consulenza finanziaria indipendente, cercando di innovare in questo settore e di metterci la stessa passione di quando eravamo una start up al fine di supportare piccoli e grandi investitori nel gestire meglio nel tempo i propri risparmi con un Ufficio Studi dedicato che valuti i migliori strumenti (azioni, ETF, fondi, obbligazioni..) e le migliori strategie dalla parte unicamente del risparmiatore”.
Informazioni su SoldiExpert SCF
Questo contributo è stato realizzato con SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti in Italia, specializzata nel assistere senza conflitti d’interesse (la remunerazione è esclusivamente a parcella, feeonly) investitori piccoli e grandi nella gestione del proprio patrimonio, selezionare i migliori strumenti (azioni, obbligazioni, ETF, fondi..) o prodotti in base alle specifiche di ciascun cliente e supportarli con il proprio Ufficio Studi come strategie d’investimento e analisi.
Link e approfondimenti
Sito ufficiale:
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Hotel Green, a partire dalla carta igienica

(Adnkronos) – Varese, 27/03/2023 – L’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità è diventata sempre più importante negli ultimi anni, in particolare nel settore dell’ospitalità. Molti hotel si sono impegnati a diventare più sostenibili, talvolta cadendo nella tentazione del greenwashing, altre distinguendosi per un’autentica attenzione all’ambiente che parte addirittura dalla scelta della carta igienica utilizzata.
Paff, una nuova concezione di carta igienica
La promozione della sostenibilità e della riforestazione rappresentano oggi due punti cruciali che orientano il nostro presente e il nostro futuro. La ricerca di soluzioni innovative per ridurre il disboscamento intensivo e limitare l’uso di risorse preziose come la cellulosa degli alberi costituisce uno degli obiettivi principali dei prossimi anni, specialmente per i settori dove il riciclo non è ancora possibile.
Paff ha deciso di partire da un prodotto di uso quotidiano, la carta igienica, e di innovarlo, rendendolo sostenibile e di alta qualità. Come? Utilizzando cellulosa di bamboo. Il bamboo infatti è un’erba che cresce molto velocemente, fino ad un metro al giorno, assorbe fino a 20 volte più CO2 di un albero tradizionale e dalla sua cellulosa si può ricavare un prodotto morbido e allo stesso tempo resistente. Ma non è tutto, Paff ha anche deciso di renderlo attraente dal punto di vista estetico, grazie all’utilizzo di veline colorate.
Inoltre, l’azienda ha voluto avere un impatto positivo sull’ambiente, impegnandosi a piantare un albero ogni duecento rotoli venduti. In questo modo, anche un semplice gesto quotidiano come l’utilizzo della carta igienica può fare la differenza. Entro 5 anni, grazie alla partnership con ZeroCO2, l’azienda conta di arrivare a piantare più di 100.000 alberi.
Paff per il B2B: i consumabili in cellulosa di bamboo
Dopo 1 anno dal lancio della
carta igienica
in bamboo, Paff ha inserito a catalogo fazzoletti e asciuga tutto, oltre a rotoli jumbo e asciugamani usa e getta dedicati al mondo dell’ospitalità.
I prodotti in cellulosa di bamboo firmati Paff rappresentano un’alternativa sostenibile e vantaggiosa rispetto alle tradizionali carte igieniche prodotte con la cellulosa vergine derivata dal legno. La sua naturale morbidezza, associata alle proprietà antibatteriche e ipoallergeniche del bamboo, lo rende un prodotto di alta qualità e dal basso impatto ambientale.
La scelta di utilizzare il bamboo come materia prima per la produzione della carta rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo dei prodotti di consumo. Il bamboo, infatti, è una pianta straordinaria, in grado di crescere fino a un metro al giorno, senza alcun bisogno di fertilizzanti o pesticidi, il che la rende una risorsa estremamente sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Inoltre, il bamboo ha la capacità di assorbire fino a 20 volte più CO2 rispetto alle altre piante, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale del prodotto. In questo modo, la carta igienica e gli altri prodotti Paff si pongono come un esempio di sostenibilità ambientale e di rispetto per la natura, dimostrando che è possibile produrre beni di consumo senza compromettere l’equilibrio ecologico del nostro pianeta.
I prodotti Paff oltre ad avere un animo sostenibile sono di design
L’importanza di distinguersi è una delle prerogative di qualsiasi struttura alberghiera, i prodotti Paff non solo garantiscono la massima sostenibilità, ma sono anche belli da vedere.
Ad esempio, la carta igienica è resa unica da una velina colorata che avvolge ogni singolo rotolo. Sono disponibili 9 grafiche differenti che permettono di personalizzare il bagno e di stimolare la creatività in maniera originale e divertente. L’azienda ha inoltre avviato una serie di collaborazioni con artisti e grafici, con l’intento di creare edizioni limitate che possano soddisfare le esigenze di ogni cliente. Grazie a questa iniziativa, l’acquisto della carta igienica diventa sempre più personalizzabile e la struttura alberghiera può scegliere la grafica che meglio si adatta al proprio bagno.
La carta riciclata utilizzata per le veline, insieme agli inchiostri biodegradabili a base di soia, garantiscono l’assoluta eco-sostenibilità del prodotto. L’impegno dell’azienda per l’ambiente si estende anche alla scelta di un packaging completamente privo di plastica.
Per un turismo a impatto zero
Sono sempre di più i viaggiatori che ricercano strutture che hanno un occhio di riguardo per l’impatto ambientale generato dall’attività turistica, ad esempio scegliendo di rimandare a ogni due giorni il cambio degli asciugamani o mediante l’utilizzo dei distributori di shampoo e sapone liquidi ricaricabili al posto delle monoporzioni usa e getta. Questi sono solo alcuni degli atteggiamenti virtuosi che i turisti si aspettano di vedere messi in atto dalle strutture in cui sono ospiti. Da oggi con Paff il mondo dell’hospitality ha un alleato in più nella missione di comunicare le proprie scelte sostenibili senza scendere a compromessi in termini di qualità. Scegliere i prodotti Paff significa un impegno sostenibile concreto, che genera anche un impatto positivo sulla collettività oltre che offrire prodotti di qualità premium.
Per Informazioni
PAFF COMPANY SRL
Web: www.paffpaper.com
E-mail: info@paffpaper.com
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Innovazione: la Miami Scientific Italian Community festeggia i suoi 10 anni

(Adnkronos) –
Intervista a Fabio De Furia Presidente della Miami Scientific Italian Community che festeggia i suoi 10 anni “Allarghiamo la conoscenza e i rapporti tra la realtà italiana e quella statunitense e moltiplichiamo le opportunità”
“La Miami Scientific Italian Community nasce come un centro di Innovazione ricerca e trasferimento tecnologico (sullo stesso modello delle Città Ricerche Italiane) ed è oggi l’ecosistema italiano più effervescente negli Stati Uniti”, commenta con FIRSTonline Fabio De Furia presidente della Miami Scientific Italian Community, un modello tutto italiano di business esportato in Texas e California. Ecco in questa intervista con De Furia come funziona.
“Facilitiamo l’incontro delle piccole e medie imprese con le nuove tecnologie sostenendo, direttamente e insieme ai nostri soci, programmi di sviluppo tecnologico e la partecipazione a grant USA, misure regionali nazionali ITA o Horizon Europe. La Miami Scientific Italian Community nasce nel 2013 per volontà di Unindustria Lazio, CNR, ENEA, La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, LUISS, Finmeccanica, Polo Tecnologico e Industriale di Roma, Camera di Commercio di Roma, Unicredit Group, Radio Dimensione Suono, Guida Monaci, il mio Gruppo ed un gruppo di Ricercatori Italiani giá molto attivi a Miami.
Riconosciuta anche come Associazione dei Ricercatori Italiani all’estero dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Università e Ricerca, è, senza dubbio, tra le più attive associazioni di ricercatori italiani all’estero che si sono distinte per le iniziative condotte anche congiuntamente con il MAECI, successivamente sono nate con lo stesso modello di Business la Texas e poi la California. Fu un progetto talmente innovativo e dirompente per l’ecosistema dell’innovazione italiana negli Stati Uniti che abbiamo messo del tempo per spiegarlo, farlo capire e successivamente abbiamo accettato anche di farcelo copiare, perché il nostro mantra è che ‘non importa chi lo fa, basta che lo si fa e bene’. Noi allarghiamo la conoscenza e i rapporti tra la realtà italiana e quella statunitense e moltiplichiamo le opportunità. E di questo ne traggono particolarmente vantaggio tutti quei soggetti che riescono, attraverso la Miami Scientific Italian Community, a fare sistema e a dare risposte concrete ai problemi e alle aspettative”.
“La domanda di più ricerca e più innovazione deve quindi trovare risposte nuove, adeguate ai cambiamenti nel generare e utilizzare tecnologia anche rispetto al rapporto e alle trasformazioni nelle relazioni non sequenziali che portano dalla ricerca all’innovazione.
La geopolitica della ricerca, dopo due anni di pandemia e nel quadro dei nuovi scenari internazionali, vede un nuovo ruolo per le vetrine delle competenze, delle conoscenze, dei risultati. Si stabiliscono nuove relazioni con nuovi bacini territoriali di riferimento. Non vi è certamente una spinta all’autosufficienza ma la globalizzazione, anche in ambito scientifico e tecnologico, cambia pelle e si realizzano più relazioni di vicinato, dove il vicinato non è quello geografico ma quello derivante da accordi, condivisioni, partenariati strutturati”.
“La creazione della prima piattaforma italiana per l’estero per lo scouting di tecnologie brevettate provenienti dal mondo della ricerca pubblica italiana fu pensata per aggiungere nella percezione del Made in Italy all’estero che l’Italia non era solo ‘Food, Fashion e Furniture’ ma che in pancia alle nostre Università e Centri di Ricerca c’erano tecnologie che potevano competere con chiunque negli USA e nel mondo.
Uno strumento nato per creare l’incontro tra università, aziende e finanziatori e che rappresentava e rappresenta il canale ufficiale attraverso il quale vengono valorizzate le tecnologie che hanno le potenzialità per trovare applicazione concreta dall’incontro e dallo scambio con il mondo dell’impresa. Una massa critica di più di 2000 tecnologie, (nel tempo si sono aggiunte anche quelle del Politecnico di Torino, dell’Istituto Italiano di Tecnologia, del Politecnico di Bari}, che spaziano in tutti i principali settori tecnologici ed industriali e tutte le informazioni contenute all’interno di ogni ‘scheda brevettuale’ sono costruite ad hoc per fornire, in maniera sintetica e chiara, le informazioni essenziali e utili a innescare l’interesse dei potenziali investitori e creare punti di contatto con le aziende. Con questo l’Italia potrà competere dovunque e con chiunque”.
“Abbiamo sempre sottolineato che la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’innovazione non sono qualcosa da improvvisare e che è quindi necessario avere una strategia di sviluppo a medio-lungo termine che usi la conoscenza e la competenza come acceleratori fondamentali. Nel rilancio della Scienza, Tecnologia e Innovazione oltre a fare squadra, in questa partita le associazioni giocano un ruolo essenziale, sono fabbriche di futuro, in quanto fanno coesistere i ricercatori che hanno l’attitudine a cogliere i segnali del cambiamento, e i soggetti sociali ed economici che sono in grado di tradurre i segnali in azioni concrete. Così facendo si realizzano le condizioni per rispondere alle sfide dei nuovi paradigmi della società contemporanea oggi sempre più orientati alla sostenibilità e all’inclusività”.
“La visione manca completamente. Essa rappresenta il risultato di un concorso di volontà e comportamenti che si affinano attraverso la concretezza degli obiettivi da perseguire, degli strumenti che si utilizzano, del coinvolgimento di chi è in grado di contribuire. Quindi, più che parlare della possibilità di accrescere le fila degli Addetti scientifici alla guida delle relazioni tra la rete diplomatica consolare e il sistema locale dell’innovazione, bisogna valorizzare quel molto che abbiamo fatto negli ultimi anni, non in maniera acritica ma come piattaforma su cui sviluppare i programmi per potersi dare una visione e gli obiettivi a lunghissimo termine in grado di mobilitare tutte le progettualità finalizzate a quel risultato.
Serve un approccio basato sulla concretezza, frutto di un dialogo, e del rispetto dei ruoli, dove su problematiche serie, le soluzioni vengano perseguite valorizzando quanto è stato costruito nel tempo. E la diplomazia può certamente contribuire, essendo uno strumento efficace per utilizzare la conoscenza e la competenza scientifica e per finalizzare l’impegno scientifico al fine di realizzare obiettivi concreti legati alle tecnologie. E i consulenti scientifici nel Ministero, per il loro ruolo istituzionale, potrebbero favorire tutti gli aspetti della scienza, della tecnologia e dell’innovazione in grado di far progredire la diplomazia rispetto al raggiungimento degli obiettivi nazionali e globali. Dobbiamo quindi procedere nella direzione di introdurre una maggiore chiarezza rispetto agli obiettivi e ai percorsi per perseguirli”.
“A supporto di questo disegno le associazioni di scienziati italiani all’estero possono fornire un rilevante contributo, nella duplice funzione di sensori in realtà in cui la collaborazione scientifica è presente ma ulteriormente sviluppabile e di ponte tra attori, istituzioni, tecnologie e competenze per favorire scambi, sviluppi e valorizzazioni. Il processo è complesso e non facilmente semplificabile. Gli stadi di sviluppo e la capacità operativa delle singole entità sono diversificati ma la condivisione di problemi e soluzioni, nella direzione di un contributo al nostro paese in questo particolare momento giustifica una riflessione comune.
Proporre un nuovo patto, attraverso la convergenza, il confronto delle esperienze, una vetrina di quanto si sta facendo in questo momento, di quali sono i bisogni percepiti e di come può essere messo a fattor comune il patrimonio di competenze e conoscenze costituito dal ‘sistema Italia’. Una forma quindi di diplomazia scientifica che non si sostituisce a quella istituzionale ma vuole offrire un terreno addizionale che coinvolge direttamente gli operatori in forma cooperativa e condivisa, lasciando poi agli stessi la possibilità di gestire gli sviluppi senza ulteriori diaframmi. In poche parole, una opportunità che si aggiunge senza nulla togliere”.
Intervista completa su First Online
www.un-industria.it
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Emergenza badanti: Sant’Anna 1984 a supporto delle famiglie

(Adnkronos) –
Roma, 27 marzo 2023– In Italia, riuscire a trovare personale competente e affidabile a cui lasciare con serenità la cura dei propri cari arrivati alla terza età sta diventando sempre più difficile. Nel nostro Paese, la popolazione sta invecchiando sempre di più, a causa del calo delle nascite e grazie all’allungamento della vita. Secondo i dati Istat, infatti, a inizio 2022 i residenti nel nostro Paese con 65 anni e oltre erano più di 14 milioni, circa 3 milioni in più rispetto a venti anni fa; si stima che nel 2042 saranno quasi 19 milioni.
A fronte di ciò, però, la disponibilità di operatori di assistenza domiciliare, o badanti, non è assolutamente sufficiente, anche a causa di alcune decisioni governative che non agevolano l’ingresso nel nostro Paese di persone disposte a svolgere questa attività.
Secondo quanto comunicato da Assindatacolf, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, il decreto flussi per il 2023 consente l’ingresso nel nostro paese di poco più di 82.000 persone extracomunitarie per lavori stagionali, o nei settori alberghieri, turistici, navali, edili, ma non per attività di colf o badanti; l’ultimo decreto flussi che includeva anche il lavoro domestico risale al 2012.
Da oltre 10 anni, sottolinea Assindatacolf, le quote dedicate al comparto domestico nei decreti flussi sono inadeguate e non vengono calcolate in base a una esatta misurazione del fabbisogno. Come conseguenza, sempre più famiglie hanno difficoltà a trovare personale disposto ad occuparsi di anziani e disabili. Nel 2020 l’associazione stimava una carenza di oltre 60.000 operatori di assistenza domestica, per colmare la quale sarebbe necessario l’ingresso in Italia di 10.000 persone ogni anno fino al 2025. Va inoltre considerato che così come invecchia la popolazione italiana, lo stesso accade a chi si prende cura dei nostri anziani: badanti e colf under 30 rappresentano, infatti, solo il 7% del totale, mentre il 57% ha tra i 30 e i 54 anni e il 35% è over 55.
A cercare di supportare le famiglie italiane in questa situazione complessa c’è Sant’Anna 1984, Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, attiva a Roma e a Milano, che oggi assiste con i propri operatori circa 200 famiglie.
Il personale della cooperativa è formato internamente, in modo che sia in grado di gestire con professionalità e umanità le varie problematiche che potrebbero sorgere con l’assistito. Ogni operatore è scelto attentamente in base alle caratteristiche della persona che dovrà seguire, anche in termini di carattere, personalità e livello culturale. In questo modo, Sant’Anna 1984 è in grado di fornire servizi di assistenza domiciliare di altissimo livello.
Sant’Anna 1984, inoltre, collabora in modo molto stretto con i care giver famigliari, fornendo loro anche supporto psicologico da parte di tutor aziendali, laureati in psicologia, disponibili sia per le famiglie che per gli operatori stessi. Infine, le famiglie non sono mai lasciate da sole: oltre a ispezioni mensili da parte di responsabili tecnici che controllano che tutto stia andando bene, i famigliari ricevono resoconti giornalieri via Whatsapp sui propri cari e sulle attività svolte ogni giorno, anche dal punto di vista mnemonico e di attività fisica.
A conferma dell’importante supporto fornito da Sant’Anna 1984 alle famiglie, e a riconoscimento di tutto il lavoro svolto dalla cooperativa in questi anni, la fondatrice Kristina Tatenko ha ricevuto lo scorso 6 marzo il prestigioso Premio “RomaRose – Non solo 8 marzo”, giunto alla sua seconda edizione e organizzato dalla Presidenza dell’Assemblea capitolina.
Il premio RomaRose è un omaggio all’impegno, al merito e al talento delle donne nei loro rispettivi settori. Nel corso della cerimonia sono state premiate personalità che si sono particolarmente contraddistinte nello spettacolo, nella cultura, nel giornalismo, nello sport, nella politica, nell’imprenditoria, nel mondo accademico, nel sociale e nelle forze dell’ordine.
Tra le altre personalità premiate insieme a Kristina Tatenko, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, l’imprenditrice ambientale e designer Ilaria Venturini Fendi, la conduttrice televisiva e radiofonica, attrice e scrittrice Andrea Delogu, la cantautrice Noemi,Elisa Bartoli, capitano della squadra femminile dell’AS Roma, l’europarlamentare Alessandra Moretti, l’attrice Cinzia Leone,Flaminia Bolzan, psicologa e criminologa, l’attrice, cantante, autrice e regista Lina Sastri.
www.santanna1984.it
Per informazioni:
Sant’Anna 1984 è una Cooperativa che crede nel sistema di relazioni che sono fondamentali per il benessere dell’anziano e che contribuiscono al mantenimento della migliore qualità di vita possibile; l’obiettivo è garantire a chi desidera tornare o restare a casa un percorso di accompagnamento nella propria dimensione di vita.
Presidente di Sant’Anna 1984 è Kristina Tatenko, giovane imprenditrice ucraina, classe 1984, appassionata di sociale e di psicologia. Kristina, figlia di un’operatrice sociale, ha sviluppato una grande sensibilità sul tema che le ha permesso con grande impegno di costruire un ambiente di lavoro professionale e stimolante per dipendenti e collaboratori.
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Tendenze e innovazioni nel mondo del blogging: cosa c’è di nuovo e cosa aspettarsi nel futuro

(Adnkronos) –
Milano, 27/03/2023 – Negli ultimi anni, il mondo del blogging ha subito una serie di evoluzioni e trasformazioni che hanno portato a nuove tendenze e innovazioni nel settore. Sebbene i blog esistano ormai da diversi anni, la loro importanza non è diminuita e, anzi, molte aziende e professionisti del settore utilizzano i blog come uno strumento fondamentale per raggiungere il loro pubblico.
Il mondo del blogging oggi è molto diversificato e in continua evoluzione. Ci sono blog su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie e politica ai viaggi, dalla moda alla tecnologia, dall’arte e cultura alla cucina e al lifestyle.
Molti blogger hanno anche abbracciato i social media, utilizzando piattaforme come Instagram e TikTok per ampliare il loro pubblico e interagire con i loro lettori. Inoltre, il blogging si è evoluto dal testo scritto alle immagini, ai video e ai podcast, offrendo una varietà di opzioni per creare contenuti interessanti e coinvolgenti.
Con la crescita dell’e-commerce, molti blogger hanno anche intrapreso la carriera di influencer, promuovendo prodotti e servizi attraverso i loro canali online. In generale, il mondo del blogging oggi è un mondo vibrante e in costante cambiamento, con molte opportunità per i blogger di avere successo e raggiungere un vasto pubblico.
In questo articolo, esploreremo le nuove tendenze e innovazioni nel mondo del blogging insieme a Lucy Kaczara, fondatrice della piattaforma di corsi di web marketing gut-feeling-academy.it, esperta di blogging e SEO. Cercheremo di capire cosa aspettarci per il futuro e quali sono le novità e tendenze più importanti.
L’importanza delle tendenze e delle innovazioni nel settore del blogging non può essere sottovalutata. I blogger di successo sono quelli che sono in grado di stare al passo con i tempi e di adattarsi alle nuove tendenze. Questo richiede una costante attenzione alle evoluzioni del mercato e una predisposizione alla sperimentazione di nuovi formati e nuovi modi di interagire con il pubblico.
I blogger devono anche essere pronti ad utilizzare le nuove tecnologie e i nuovi strumenti per migliorare la qualità dei loro contenuti e la loro visibilità online. Ciò richiede un costante aggiornamento e una mente aperta a nuove opportunità. In definitiva, il successo nel mondo del blogging dipende dalla capacità di cogliere le nuove tendenze e di sfruttare le innovazioni tecnologiche in modo creativo e innovativo.
Il video blogging, o vlogging, sta diventando sempre più popolare. I contenuti video sono un modo efficace per comunicare un messaggio in modo coinvolgente e visivamente attraente. I blogger possono utilizzare i video per condividere tutorial, recensioni, opinioni e molto altro. Inoltre, i video possono essere utilizzati per promuovere il blog sui social network e raggiungere un pubblico ancora più ampio.
Un’altra tendenza in crescita nel mondo del blogging è il podcasting. I podcast sono diventati un modo popolare per ascoltare informazioni e intrattenimento durante gli spostamenti o mentre si svolgono altre attività. I blogger possono utilizzare i podcast per condividere idee, interviste e opinioni sui loro argomenti di interesse. Inoltre, i podcast possono essere integrati all’interno del blog, offrendo ai lettori un’esperienza di fruizione ancora più completa.
Il microblogging è un’altra tendenza che sta diventando sempre più diffusa. I social network, come Instagram e Twitter, possono essere utilizzati come strumenti per creare e promuovere il blog. I blogger possono utilizzare queste piattaforme per condividere brevi post e contenuti immediati, adatti alla fruizione su dispositivi mobili.
Infine, la personalizzazione è una tendenza importante per creare un’esperienza unica e coinvolgente per i lettori. I blogger possono utilizzare strumenti come le email personalizzate, i sondaggi e le analisi del pubblico per comprendere meglio le esigenze e i gusti dei loro lettori e offrire contenuti sempre più adatti alle loro esigenze.
Negli ultimi anni, il mondo del blogging ha visto diverse innovazioni tecnologiche
che hanno cambiato il modo in cui gli utenti accedono e interagiscono con i contenuti.
L’Intelligenza Artificiale (AI) sta emergendo come uno strumento prezioso per migliorare l’esperienza di lettura e scrittura sui blog. L’AI può essere utilizzata per suggerire argomenti di interesse per i blogger, migliorare la ricerca di parole chiave e identificare gli errori grammaticali e di ortografia nei post.
Il blockchain è una tecnologia emergente che può essere utilizzata per garantire la sicurezza e la protezione dei dati dei blogger e dei lettori. Il blockchain può fornire un registro sicuro e immutabile di ogni interazione tra blogger e lettori, consentendo una maggiore trasparenza e fiducia nella gestione dei dati personali.
Il mondo del blogging ha subito molte innovazioni negli ultimi anni, e una delle più interessanti è l’utilizzo della realtà aumentata (AR) per creare esperienze di lettura interattive e coinvolgenti. L’AR permette di arricchire i contenuti del blog con elementi visivi tridimensionali, animazioni e suoni, creando un’esperienza di lettura immersiva e coinvolgente. Ad esempio, un blogger di moda potrebbe utilizzare l’AR per creare un’app che permetta ai lettori di provare virtualmente abiti e accessori, o un blogger di viaggi potrebbe utilizzare l’AR per creare esperienze immersive di viaggio attraverso l’uso di video a 360 gradi e mappe interattive. L’AR rappresenta quindi una grande opportunità per i blogger di offrire ai loro lettori un’esperienza di lettura più coinvolgente e interattiva.
Il futuro del blogging è destinato a essere sempre più coinvolgente, interattivo e proficuo. L’Intelligenza Artificiale e la realtà aumentata continueranno a giocare un ruolo importante nel miglioramento dell’esperienza di lettura e scrittura sui blog. L’AI, ad esempio, potrebbe essere utilizzata per suggerire contenuti personalizzati ai lettori, mentre la realtà aumentata potrebbe essere utilizzata per creare esperienze di lettura ancora più coinvolgenti.
Inoltre, si prevede che le community intorno ai blog diventeranno sempre più attive e partecipative. Le piattaforme di social media possono essere utilizzate per creare gruppi di discussione e forum intorno ai blog, dove gli utenti possono interagire tra loro, fornendo feedback sui contenuti e creando un senso di appartenenza. Questa partecipazione attiva potrebbe portare a una maggiore condivisione e diffusione dei contenuti.
Inoltre, i blog stanno diventando una fonte sempre più importante di informazioni affidabili e di
qualità. Grazie alla possibilità di condividere opinioni ed esperienze personali, i blogger possono diventare degli esperti in determinati settori e fornire informazioni più complete e dettagliate rispetto a quelle disponibili sui media tradizionali.
I blog stanno diventando sempre più popolari come strumento di business e di guadagno. I blogger possono guadagnare attraverso pubblicità e sponsorizzazioni, e sempre più aziende stanno cercando di collaborare con blogger influenti per promuovere i loro prodotti o servizi.
Il futuro del blogging è luminoso e pieno di opportunità. L’evoluzione delle tecnologie, l’importanza delle community, la crescita dell’affidabilità dei contenuti e il potenziale di guadagno renderanno i blog un elemento fondamentale del panorama digitale.
In conclusione, le tendenze e le innovazioni presentate evidenziano come il mondo del blogging sia
in continua evoluzione. L’Intelligenza Artificiale, la realtà aumentata, il blockchain e la creazione di community sempre più attive sono solo alcune delle innovazioni che stanno rivoluzionando il mondo del blogging.
Nonostante l’avvento di nuove tecnologie e cambiamenti, l’importanza dei blog nel mondo digitale attuale e futuro rimane fondamentale. I blog sono diventati una fonte di informazione affidabile e di qualità, e sono in grado di creare un senso di comunità e condivisione tra gli utenti.
Per avere successo nel blogging è importante rimanere costantemente aggiornati sulle ultime tendenze e innovazioni. I blogger devono essere pronti ad adattarsi ai cambiamenti del mercato e a sfruttare le nuove tecnologie per migliorare l’esperienza di lettura dei propri lettori e per aumentare il proprio guadagno.
In sintesi, il mondo del blogging è destinato a diventare sempre più coinvolgente e proficuo. Rimane fondamentale seguire le ultime tendenze e innovazioni per avere successo e restare rilevanti in un panorama digitale in continua evoluzione.
Per informazioni:
Gut Feeling Academy, nasce da un’idea di Lucy Kaczara, co-fondatrice dell’agenzia di marketing Gut Feeling Assistenza Virtuale.L’academy è una piattaforma e-learning pensata prevalentemente per imprenditrici, libere professioniste e piccole attività. Nella scuola online troverai video corsi di web marketing per far crescere la tua attività partendo da un blog.
Contatti:
e-mail:info@gut-feeling-academy.it
Instagram: https://www.instagram.com/gutfeeling.academy/
Facebook:https://www.facebook.com/gutfeeling.marketing
Immediapress
Sidea Group: con le persone, per le persone

(Adnkronos) – Il gruppo propone un modello aziendale destinato a rivoluzionare il settore. E i risultati lo confermano.
Fasano (Br), 27 marzo 2023. Dimenticatevi i posti di lavoro vecchio stile, in aziende in cui ogni dipendente è solo l’ingranaggio di una macchina produttiva e gli uffici non permettono la giusta sinergia tra colleghi. Il futuro è fatto di confronto tra persone, di attività extra-lavorative e di importanti misure di welfare aziendale. Il futuro si chiama Sidea Group.
Stiamo parlando di una società che non si occupa solo di consulenza strategica e operativa specializzata in commerce, CRM, subscription e marketing, ma di un gruppo di consulenti esperti che guidano le aziende in un percorso strategico basato sulla lettura e l’analisi dei dati, e sullo sviluppo di processi e strategie virtuose per la crescita e l’evoluzione digitale delle aziende stesse. SideaGroup affianca i suoi clienti in un viaggio end-to-end attraverso il mondo del digitale e li accompagna fino alla completa autonomia. “Ci piace definirci registi della customer experience, specialmente se si tratta del mondo e-commerce B2B e B2C”, spiega Vittorio Grassi, CEO del gruppo. “Il nostro scopo è ideare e realizzare progetti innovativi di customer experience, dove la tecnologia valorizza e integra, grazie a una visione condivisa, le diverse aree aziendali: dal marketing alla comunicazione, dalle vendite al servizio clienti, dai processi di pagamento (che si fanno sempre più innovativi), fino alla gestione degli ordini. Il nostro approccio è concentrato sull’esperienza che vivono le persone che sono direttamente o indirettamente coinvolte dal nostro lavoro: quando le aziende si rivolgono a noi, cerchiamo di renderle partecipi il più possibile di ciò che realizziamo per loro e con loro, in modo da creare risultati che abbiano alla base del valore umano reale, ovvero ciò che fa la differenza verso l’eccellenza. Questa visione del lavoro deriva dal nostro obiettivo, che è sempre il benessere delle persone, siano esse clienti, clienti dei nostri clienti, ma anche consulenti e dipendenti di Sidea Group.Il nostro motto è “con le persone, per le persone” proprio perché solo se le persone sono serene e valorizzate riescono a creare progetti di qualità come collaboratori e a rimanere fedeli a un brand come utenti”.
E a testimoniare l’enorme lavoro svolto da Sidea Group per proporre ai propri clienti e consulenti le migliori condizioni possibili, ci sono le qualifiche di Great Place to Work e Welfare Champion, che per la compagnia non sono altro che punti di partenza. “In Sidea Group applichiamo le più innovative forme di welfare aziendale”, racconta Grassi. “Da tempo, ormai, abbiamo introdotto misure come il congedo rosa (congedo mestruale), con cui le donne possono assentarsi dall’ufficio fornendo una semplice comunicazione e senza paura che ciò vada a inficiare la paga o le ferie, e attività extralavorative come corsi di yoga e di lingue straniere. Per non parlare del supporto che forniamo ai nostri collaboratori grazie all’aiuto di coach esperti nello sviluppo di soft skill. Qui in azienda cerchiamo di mantenere un rapporto di fiducia reciproca costante, attraverso modalità di lavoro ibride e flessibili: i dipendenti vengono in ufficio se e quando se la sentono. Qui sono le persone che si appoggiano all’azienda, non il contrario. E la cosa più sorprendente è che, nonostante la crescita ci abbia portato da 30 a 200 collaboratori in meno di 5 anni, Sidea Group ha mantenuto il focus sul benessere delle persone, lavorando perché ognuno trovasse un ambiente di lavoro inclusivo e all’avanguardia in ogni suo aspetto, a partire dalla cura degli spazi fisici. Come si dice quando un’azienda investe in valore umano? Employer branding. Ecco, questo è Sidea Group”.
Dunque, la forza di Sidea Group va oltre le molteplici linee di business e i più avanzati prodotti tecnologici che si riescono a sviluppare. Va oltre i 7,5 milioni di fatturato del 2022 e il tasso di crescita annuale che supera il 60 percento. Tutti questi traguardi non sono che la naturale conseguenza di un modello aziendale che fornisce libertà, inclusività e attenzione al benessere psico-fisico di ogni suo componente.
https://www.sideagroup.com/
Immediapress
Onoranze Funebri Decor Pacis, Udine: “Organizzare le esequie con un servizio professionale, attento e discreto”

(Adnkronos) – Nelle prime fasi del lutto è fondamentale affidarsi a persone competenti che si occupino di tutte le incombenze del funerale
Udine, 27 marzo 2023.La perdita di una persona cara è un evento drammatico che, prima o poi, coinvolge ciascuno di noi; un momento della vita estremamente delicato, caratterizzato da shock, stress e mancanza di lucidità. Scegliere il feretro, l’auto funebre, gli addobbi floreali, allestire la camera ardente, occuparsi delle pratiche e molto altro, costituiscono incombenze difficilmente compatibili con lo stato d’animo in cui ci si trova.
“Organizzare un funerale è qualcosa di estremamente gravoso, soprattutto perché deve esser svolto dai familiari del defunto nel momento in cui l’impatto emotivo è più intenso”, spiega Marco Feruglio, titolare, insieme alle figlie Elena ed Ilaria, delle Onoranze Funebri Decor Pacis di Udine. “Il nostro compito è proprio quello di farci carico di tutte le incombenze, supportando a livello umano le persone con particolare attenzione all’aspetto emozionale, intrinseco di un evento così travolgente. Dolore, sconforto, rabbia, confusione e paura sono tra le sensazioni prevalenti durante le prime fasi del lutto, pertanto diventa fondamentale avere accanto persone di cui potersi fidare e affidare al tempo stesso. Questo è il fulcro del nostro lavoro”.
Onoranze Funebri Decor Pacis è un’azienda a conduzione familiare, punto di riferimento per i servizi di onoranze funebri in tutto il territorio di Udine, con la capacità di operare, attraverso mezzi funebri di proprietà, in tutta Italia e all’estero. Un’agenzia specializzata nell’organizzazione di riti funebri e nella fornitura di servizi cimiteriali personalizzati in ogni dettaglio. Lo staff, serio e competente, con discrezione e sensibilità pone massima attenzione ad ogni richiesta della famiglia.
“Affianchiamo e sosteniamo la famiglia e gli amici del defunto mettendo a disposizione le nostre competenze e personale qualificato in grado di essere sempre vicino al cliente con un servizio professionale e discreto”, sottolinea Feruglio. “La discrezione è, infatti, un elemento imprescindibile nel nostro lavoro: per essere concretamente di sostegno alla famiglia, abbiamo attivato servizi specifici per tenere sotto controllo e gestire al meglio l’organizzazione di tutti i momenti del funerale, partendo dalla vestizione della salma fino ad arrivare alla tumulazione presso il cimitero scelto, oppure procedendo con la cremazione. La nostra prerogativa è quella di rispettare le volontà del defunto e della famiglia per realizzare, nel modo più delicato e rispettoso possibile, lo svolgimento dell’ultimo saluto”.
Le esequie, se ben organizzate, sono funzionali per una proficua rielaborazione della perdita della persona cara, aiutando chi resta ad affrontare uno dei momenti più duri per poter gradualmente ritornare alla vita.
Contatti:
https://www.decorpacis.it/
Mail: decor.pacis@gmail.com
Tel.: 0432 678792 – 333 5688430
Coronavirus
Yourban2030 e Myllennium Award lanciano il contest: M-Factor: Move Forward. Immagina la tua città del futuro

(Adnkronos) – 27 marzo 2023. Camminare, pedalare, usare i mezzi pubblici e il car sharing: l’M Factor è uno dei fattori fondamentali delle smart city del futuro e per sensibilizzare ancora una volta i giovani alle tematiche di sostenibilità, cittadinanza attiva, partecipazione e tutela del territorio, la no profit Yourban2030 con Myllennium Award chiama a raccolta i nuovi artisti digitali under 30 con M-Factor: Move Forward, un premio speciale che vede per la prima volta la no profit fondata da Veronica De Angelis confrontarsi con l’arte digitale come riflessione e momento di incontro intergenerazionale.
Il Myllennium Award è un laboratorio permanente per la valorizzazione concreta del talento. Il premio, giunto alla nona edizione, offre ai giovani under 30 strumenti concreti per sviluppare a pieno le proprie attitudini e competenze e li rende protagonisti del processo di innovazione del Paese.
Dopo aver coinvolto tra Italia e Stati Uniti oltre 2500 ragazzi negli eco-murales, Yourban2030 torna così a parlare e coinvolgere direttamente le nuove generazioni, sempre fedele alla sua mission: far incontrare la sensibilizzazione sull’ambiente e sulle tematiche ambientali con le nuove frontiere dell’arte digitale, facendo appello proprio quelle generazioni nelle cui mani sono riposti futuro e cambiamento.
Articolo 11 (città e comunità sostenibili), articolo 13 (lotta contro il cambiamento climatico), articolo 9 (imprese innovazione e infrastrutture): sono questi i tre articoli dell’Agenda 2030 su cui sono chiamati a riflettere e mettersi in gioco i ragazzi con M-Factor: Move Forward, immaginando la città del futuro in un’ottica di mobilità sostenibile.
I giovani artisti, per aggiudicarsi il premio speciale Yourban 2030 a tema l’M-Factor: Move Forward, dovranno elaborare un’opera digitale che abbia come obiettivo quello di immaginare la città del futuro, con un focus sul concetto di mobilità sostenibile, per indicare un modo di muoversi legato indissolubilmente al concetto di sostenibilità territoriale e orientato, quindi, verso la riduzione dei rischi di inquinamento e del potere inquinante, la salvaguardia della salute e dello spazio pubblico come bene comune, il risparmio energetico.
Entro il 2030, l’Agenda della sostenibilità, chiede infatti di garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani.
Obiettivo della mobilità sostenibile, secondo la definizione riportata nella strategia europea in materia di sviluppo sostenibile approvata nel 2006 dal Consiglio Europeo, è garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente. Spostarsi in bicicletta o in monopattino (e, se possibile, a piedi), preferire l’auto ibrida o elettrica a quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, ricorrere alla condivisione di veicoli (bici, scooter, autovetture) ma anche poter usare in modo integrato vari mezzi per il percorso quotidiano in un percorso fluido, conveniente e senza ostacoli di sorta: sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città, un concetto di cui si è cominciato a parlare negli anni Novanta e che sta diventando di estrema attualità negli ultimi anni.
L’opera di arte digitale dovrà avere una lunghezza massima tra i 15 e i 60 secondi, e deve essere spedita in formato Mp4 in alta risoluzione. L’opera può anche avere un audio originale. L’opera vincitrice riceverà un premio in denaro di 2000 euro, verrà trasformata in un NFTs e inserita sulla piattaforma di REASONED ART, startup italiana dedicata alla Crypto Arte, ovvero arte digitale certificata tramite tecnologia NFT e scambiata sulla blockchain.
Tutti i dettagli su: myllenniumaward.org/premio/mycity
Il Myllennium Award è il premio multidisciplinare dedicato agli under 30, patrocinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Lazio. Vanta la medaglia di bronzo del Senato, onorificenza conferita a iniziative che si distinguono per spirito sociale, educativo e di alta rappresentatività. Per maggiori informazioni su Myllennium Award: http://myllenniumaward.org/.
Nata a Roma su iniziativa di Veronica De Angelis, anche inserita tra le 10 donne Green dell’anno nel 2020, e approdata negli USA grazie a Frank Ferrante della Ferrante Law Firm, Yourban2030 ha esteso a livello globale la sua mission: portare avanti e promuovere progetti di rigenerazione urbana, attraverso l’arte. La non profit Yourban2030 si ispira ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nel 2018 ha promosso e realizzato il primo murales green d’Europa, Hunting Pollution; nel 2020 ha unito 90 street artist da tutto il mondo per la campagna Color4Action, raccolta fondi per la lotta globale all’emergenza covid; è stata capofila della cordata internazionale per il primo murales green a tema LGBT+ di 250 mq a Roma, Outside In; nel 2021 ha lanciato il primo murales mangia-smog dei Paesi Bassi, Diversity in Bureaucracy, ad Amsterdam; ha promosso la monumentale opera dello street Artist Carlos Atoche per la ricerca contro il tumore al seno, e la riqualificazione urbana dei palazzi popolari di Tor Bella Monaca con Sotto la Superficie, omaggio alla biodiversità dei mari. A marzo 2022 ha lanciato il suo primo progetto editoriale, IRAE, inaugurato il murales Unlockthechange a Napoli per i 30 anni dalla messa al bando dell’amianto e a giugno 2022 Mela Mundi. Promosso da Yourban2030 e realizzato da Graffiti for Smart City in occasione della prima edizione di Vision2030, alla fine del 2022 nasce IRAE – Ultimate Landscapes, primo green smart wall sonoro d’Italia. Si tratta di un mosaico digitale in bioresina realizzato sui muri della stazione di Noto (SR) capitale del barocco.Il murales racconta lo scioglimento dei ghiacciai, attraverso il suono e l’immagine. A Carrara, sulla Scalinata Monterosso, Yourban2030 ha dato vita al primo eco-murales multimediale d’Italia dedicato alla importanza delle api nell’ecosistema ed è protagonista a New York, presso l’High School of Art and Design della Zero Emissioni Day.
Immediapress
Taglio del nastro per la Casa Fabrizio Frizzi

Milano, 24 marzo 2023 – A meno di un anno dalla posa ufficiale della prima pietra della Casa Fabrizio Frizzi, oggi 24 marzo in via Amadeo 90 a Milano si è tenuto il taglio del nastro ufficiale della struttura che, inserita nel Progetto dei Piccoli di Unitalsi,è pronta per accogliere sei nuclei familiari dei bambini in cura, lontano da casa, nei nosocomi milanesi. «C’eravamo lasciati un anno fa parlando del significato del dono. Oggi siamo qui, numerosi, per celebrare e festeggiare la grazia del dono: il dono che è questa casa, l’intreccio di doni che l’ha resa possibile» ha detto Vittore De Carli, già presidente di Unitalsi Lombarda e promotore del progetto che, nel suo intervento ha rivelato di essere reduce da un recente ricovero dopo un arresto cardiaco che lo ha riportato a vivere «quello che avevo già vissuto otto anni prima, seppure in forma minore, facendomi capire che nella vita non si è mai soli, anche quando abbiamo dei momenti molto difficili. Questo testo l’ho preparato dalla mia camera d’ospedale. E lasciatemi dire: oggi è una giornata di grande festa. La presenza di Carlotta (vedova di Fabrizio Frizzi- ndr), innanzitutto: mi fa sentire ancora più vicino l’uomo, l’amico Fabrizio Frizzi, che è stato con me il promotore di questa casa».
Alla cerimonia che si è tenuta nel vicino santuario della Madonna delle Grazie all’Ortica, in zona Lambrate, monsignor Dario Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia della Scienze ha letto il messaggio inviato da papa Francesco«Un anno fa vi ho scritto un messaggio sostenendo l’iniziativa di costruire una casa che potesse dare un alloggio accogliente alle mamme e ai papà dei piccoli ricoverati negli Ospedali della città. Avete deciso di dedicarla a Fabrizio Frizzi, scomparso cinque anni fa, e che per quasi vent’anni è stato un grande amico dell’Unitalsi.Oggi – continua la lettera del Pontefice – , il sogno che mi avevate presentato e che avevo sostenuto si è realizzato grazie all’apporto di tanti amici e amiche, ma soprattutto grazie alla determinazione tenace di Vittore De Carli che ha provato nella sua carne la battaglia tra la vita e la morte così come l’ha raccontata nel libro “Dal buio alla luce con la forza della preghiera” edito dalla LEV, che è divenuto anche il primo modo concreto per promuovere l’iniziativa di Casa Frizzi.Oggi si realizza il sogno di una casa che può accogliere col sorriso quanti hanno a che fare con la malattia, soprattutto le mamme e i papà che lottano accanto ai figli, spesso piccolissimi». E di “sogno che si realizza” ha parlato anche il presidente di Unitalsi Lombarda Luciano Pivetti che ha sottolineato anche come i volontari unitalsiani «non sono più solo quelli dei treni bianchi, siamo cresciuti e ora siamo una presenza viva sul territorio per intercettare le fragilità». All’insegna del “grazie” l’intervento di Carlotta Mantovani Frizzi che ha rivolto il suo ringraziamento oltre che a Vittore De Carli all’architetta Sara Ugazio (curatrice del progetto di ristrutturazione della struttura e volontaria Unitalsi) al sindaco di Milano e all’arcivescovo Delpini presenti alla cerimonia e a tutti volontari «c’è un messaggio forte di altruismo, generosità e speranza, lo stesso che aveva mio marito», ha sottolineato.
Nel suo intervento l’arcivescovo Mario Delpini, che ha poi benedetto la Casa di accoglienza Fabrizio Frizzi ha voluto spiegare il suo “metodo del metro quadro”. «Se mi chiedessero di strappare le erbacce da tutta la Pianura Padana la vedrei come un’impresa impossibile, ma se mi dicessero: “hai un metro quadro tienilo pulito”, questo riesco a farlo», ha detto Delpini ricordando che «Casa Frizzi non risolverà tutti i problemi, però questa sua presenza nel cuore della città è stato un impegno che ha richiesto tempo, si è realizzato e questo perché è realizzabile». Per Delpini la logica del metro quadro è la «logica del volontariato, è la dinamica della generosità che non pretende di risolvere tutti i problemi del mondo», ha continuato «noi siamo qui non solo per applaudire, ma per dire: “curerò il mio metro quadro così che i frutti siano per tutti». Da parte sua il sindaco Giuseppe Sala nel suo intervento oltre a ringraziare quanti hanno permesso questa realizzazione ha voluto ricordare la velocità di realizzazione, il suo andare incontro a un bisogno reale e come soprattutto sia un segno importante, una lezioneper tutti. Gli ultimi a prendere la parola sono stati il presidente di Bcc Milano, Giuseppe Maino tra i sostenitori del progetto e il vicepresidente nazionale di Unitalsi Cosimo Cilli che ha ricordato la genesi del Progetto Piccoli di Unitalsi, già presente a Roma, Genova e Napoli e ora anche a Milano.
Coronavirus
Da VUCA a BANI, un cambio di prospettiva essenziale per i leader del futuro

Milano, 24 Marzo 2023. La Pandemia di Covid-19, il triste ritorno della guerra in Europa, la crisi della supply chain, la crisi energetica, il cambiamento climatico: stiamo vivendo in un mondo che è sempre più attraversato da trasformazioni radicali, in cui non esistono più relazioni causa-effetto e in cui fenomeni apparentemente slegati portano a conseguenze non prevedibili su scala globale.
Spesso, per descrivere questo contesto in modo efficace, si fa riferimento all’ambito delle emozioni per sottolineare come, circondati come siamo dall’Incertezza con la I maiuscola, come esseri umani ci sentiamo sopraffatti, ansiosi, disorientati.
Tutti questi elementi hanno determinato, accelerando un processo già in corso, il passaggio definitivo da uno scenario VUCA a uno scenario BANI: quest’ultimo è sicuramente in grado di rappresentare meglio l’incertezza e la volatilità del contesto nel quale ci muoviamo, considerando non più solo i fattori esterni all’azienda ma anche le caratteristiche interne dei sistemi tecnologici emergenti. Soprattutto, il modello B.A.N.I, introduce il piano emozionale come nuova prospettiva con cui osservare e agire per risolvere i problemi, all’interno di qualsiasi organizzazione, società, azienda.
In questo contesto, l’obiettivo diventa fornire gli strumenti per affrontare e guidare i cambiamenti, percependoli come opportunità di perfezionamento e non come minaccia incontrastabile.
Come BANI prepara ad affrontare le sfide offrendo una chiave di lettura più attuale
Il modello VUCA (Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity) è stato introdotto per la prima volta nel mondo militare per descrivere un ambiente operativo caratterizzato da incertezza, imprevedibilità e complessità. Successivamente, il modello è stato adottato anche nel mondo del business per descrivere un’arena competitiva in rapida evoluzione, senza alcuna distinzione riconducibile al settore. Tuttavia, questo schema teorico presenta alcune limitazioni, dato che si concentra principalmente sulle caratteristiche del background esterno e non tiene conto delle peculiarità dei sistemi e delle tecnologie che le organizzazioni utilizzano per affrontare l’ambiente VUCA.
Il modello BANI (Brittle, Anxious, Non-linear, Incomprehensible), invece, si concentra sulle qualità interne dei sistemi e degli strumenti emergenti, mettendo in evidenza la loro fragilità, imprevedibilità, complessità e difficoltà di comprensione. Non solo, però: introduce, rispetto al precedente schema, l’osservazione del flusso di eventi da un punto di vista emozionale, che giustifica il disorientamento dell’uomo all’interno di uno stato di incertezza e individua nelle soft skills una possibile soluzione. Il modello BANI, inoltre, rappresenta un’evoluzione sostanziale del modello VUCA, ponendo l’attenzione sui fattori interni che hanno come scopo quello di influenzare la capacità delle organizzazioni di adattarsi ed innovare.
Infine, per aiutare le aziende a comprendere meglio le sfide e le opportunità del futuro, il modello BANI mette in guardia queste ultime contro l’eccessiva fiducia nelle tecnologie emergenti, incoraggiandole a valutarne attentamente pro e contro prima di renderle operative a tutti gli effetti.
BANI rappresenta un’evoluzione di pensiero che i manager a tutti i livelli devono accogliere per affrontare le sfide più importanti
Il modello BANI è stato introdotto, dunque, per sopperire ai limiti presenti nello schema VUCA andando così a descrivere gli attributi delle tecnologie emergenti e dei sistemi sociali che le accompagnano, senza dimenticare l’importanza del ruolo giocato dalle emozioni nella gestione di un’organizzazione e in generale anche nel mondo del Business.
Più nello specifico, l’acronimo BANI sta per “Brittle, Anxious, Non-linear, Incomprehensible”, ovvero:
•Brittle: si riferisce alla fragilità e alla scarsa resilienza di alcune infrastrutture nascenti, che possono funzionare correttamente solo in determinate condizioni e sono soggette a fallimento in caso di cambiamenti o sfide improvvisi.
•Anxious: sottolinea la natura ansiosa e imprevedibile di alcune tecnologie. Ad esempio, quelle basate sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico sono influenzabili da errori di dati o da mutamenti riconducibili al loro ambiente di utilizzo, fattori che possono portare a risultati imprevisti o indesiderati.
•Non-linear: caratteristica relativa alla natura complessa e non lineare dei sistemi tecnologici in questione, che possono mostrare comportamenti imprevedibili e le cui risposte a input o eventi esterni sono difficili da valutare con precisione.
•Incomprehensible: si riferisce alla difficoltà di interpretazione a cui si può andare incontro, poiché spesso gli algoritmi sono decisamente complessi e le decisioni si basano su grandi quantità di dati.
In generale, il modello BANI, oltre ad essere stato formulato in un periodo storico più attuale, mira a individuare delle opportunità di risposta che poi le figure manageriali potranno applicare a un determinato stato di salute aziendale: in un contesto di fragilità, ansia, non-linearità ed incomprensibilità è possibile contrattaccare con qualità umane come l’empatia, la flessibilità e la trasparenza rimettendo, di conseguenza, la figura umana al centro del progetto e del mondo del lavoro. Il cambio di mentalità a cui sono chiamati i vertici aziendali si basa principalmente sulla resilienza e l’intuizione che possono essere in grado di mettere a disposizione delle organizzazioni per trasformare le difficoltà in occasioni favorevoli.
Da VUCA a BANI: il cambio di prospettiva spiegato da Andrea Ruscica, Presidente e Strategy Lead di Altea Federation
Un leader che ha saputo affrontare nel migliore dei modi il passaggio da modello VUCA a BANI è Andrea Ruscica, Presidente e Strategy Lead di Altea Federation, In occasione del suo intervento al Biella Digital Forum, Ruscica ha avuto modo di offrire un nuovo punto di vista in merito, dedicando particolare attenzione al concetto di Antifragilità.
“Antifragile– ha sottolineato Andrea Ruscica – è un sistema che non solo non si rompe, non solo rimbalza, non solo si adatta, ma si evolve. E’ un sistema che coglie l’occasione di una grande fonte di stress esterna per non ritornare più allo stato iniziale antecedente alla perturbazione, ma di progredire. Tantissime realtà italiane hanno adottato questa attitudine in momenti di difficoltà finendo per ripensarsi: dai modelli organizzativi, a quelli inerenti le tecnologie e l’interazione con i loro clienti”.
Andrea Ruscica è diventato uno dei più esperti portavoce del cosiddetto “Umanesimo Digitale”, utilizzato per riferirsi al periodo storico che stiamo vivendo e per sottolineare come lo scopo della tecnologia deve essere quello di migliorare la vita dell’uomo, e non viceversa. In questo contesto, la sfida cui siamo chiamati è quella di essere “ancora più umani”, enfatizzando quelle caratteristiche che nessun robot potrebbe mai eguagliare. A tal proposito, Ruscica ha commentato così il ruolo dei professionisti rispetto al modello BANI: “Dobbiamo sempre ricordarci che le emozioni guidano le persone e che le persone guidano le performance. Ecco perché occorre connettersi sul piano emozionale e puntare sulle sei caratteristiche dell’uomo che nei prossimi 50 anni non potranno ancora essere superate dall’intelligenza artificiale: creatività, intuito, empatia, apprendimento continuo, saggezza ed etica. Sei valori che rappresentano la massima espressione dell’umanità in qualsiasi contesto aziendale e non. L’obiettivo è potenziarne le conoscenze per raggiungere un livello più alto di qualificazione e adottare nuovi modelli ibridi di lavoro mindset-technology”.
Andrea Ruscica, alla domanda “Come un imprenditore può mettere in atto un cambiamento di questo tipo e riuscire ad avere tutte le persone allineate all’obiettivo ed alla strategia?”, ha risposto: “Il primo passo è quello dell’education, lavorando sulle basi della consapevolezza con la propria squadra. Partendo da programmi di apprendimento sulle capability tecnologiche di un settore, si sfocia poi nella seconda fase, ossia la sperimentazione: provare a adottare situazioni innovative con perimetri limitati e budget contenuti in modo da generare spunti di valore.
“Sarebbe opportuno – ha concluso Ruscica – declinare annualmente giornate di questo tipo poiché si scatenano reazioni positive all’interno dei team e il management può capire il grado di rispondenza dell’organizzazione a questi stimoli. Si può tornare ad avere un’anima aziendale human-driven, infine, anche grazie ad approcci come il reverse mentoring, in cui sono i giovani professionisti ad avere un ruolo di prim’ordine nei processi decisionali”.
Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl
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