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Economia

Buone pratiche in cucina per evitare sprechi di acqua, le dritte di Fondazione Barilla

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Dalla lavastoviglie al cibo che arriva in tavola fino alle strategie di cottura ai fornelli: anche in cucina è possibile evitare sprechi di acqua attraverso poche e semplici pratiche quotidiane. Per aiutare le persone a capire quali azioni compiere per fare bene al Pianeta attraverso il cibo che mettiamo nel piatto, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), tornano i video divulgativi di Fondazione Barilla che, con l’aiuto di comici e food influencer, diffondono informazioni utili con un linguaggio semplice e accessibile. 

Qualche dritta: ad esempio, possiamo bollire il cibo nel giusto quantitativo di acqua o accertarci di usare la lavastoviglie solo a pieno carico. Ma soprattutto, possiamo evitare di buttare via il cibo ancora buono. Gettare nella pattumiera cibo avanzato o andato a male, infatti, significherebbe sprecare inutilmente l’acqua che è servita per produrre quell’alimento. Basti pensare che, per alimentarsi, ogni giorno, in media, ciascuno di noi può arrivare a utilizzare fino a 6mila litri, ovvero più della stessa quantità di acqua che utilizzeremmo se quotidianamente facessimo più di 80 lavatrici a pieno carico (circa 4000 litri). 

“La gioia del cibo è un tassello fondamentale nella relazione tra le persone e il pianeta. Infatti, mangiando bene e con gusto possiamo anche dare il nostro contributo nel migliorare la salute della terra. Sappiamo quanto oggi la scarsità di acqua stia diventando un problema anche in Italia. Ma per risolvere questa situazione c’è bisogno di un approccio ampio, dove tutti sono chiamati a contribuire, compresi noi cittadini, anche attraverso piccoli gesti quotidiani e scelte alimentari sane e amiche dell’ambiente. Basti pensare che nel nostro Paese, solo adottando regimi alimentari attenti all’ambiente potremmo risparmiare anche 4000 litri di acqua al giorno”, ha dichiarato Riccardo Valentini, Advisor della Fondazione Barilla.  

Dopo il successo della prima serie, Fondazione Barilla affida nuovamente al volto di Lillo la missione di divulgare messaggi attuali, utili e interessanti per il grande pubblico. Nella nuova serie di video realizzati ad hoc per la Fondazione, Lillo suggerisce anche alcune azioni per ottimizzare l’uso dell’acqua in cucina: attraverso il piglio ironico che lo contraddistingue, spiega che l’acqua usata per cucinare, una volta raffreddata, può essere utile per lavare le verdure, oppure, se non è stata salata, anche per bagnare le piante. Ai contributi di Lillo si aggiungono anche quelli realizzati da cuochi e food influencer come Max Mariola, Ruben Bondì, che affronteranno diverse tematiche relative al cibo (come lo spreco alimentare); daranno informazioni utili e curiosità, mentre realizzano dei piatti gustosi, ma anche attenti alla salute del Pianeta.  

“Sono orgoglioso di aver preso parte per il secondo anno consecutivo al progetto di Fondazione Barilla provando con l’ironia a diffondere conoscenza su un tema tanto importante come quello del rapporto tra cibo, persone e Pianeta. È importante contribuire al cambiamento per vivere in armonia in un Pianeta più sano”, ha dichiarato Lillo. 

I video del Fondazione Show nascono dai Food Facts, pillole di conoscenza scientifica, per mangiare in modo sano e in equilibrio con l’ambiente. Il volume ‘100 Food Facts – Piccola guida per grandi cambiamenti’, disponibile gratuitamente sul sito della Fondazione Barilla www.fondazionebarilla.com, è una guida pratica e veloce che consente di mettere in pratica pochi, semplici accorgimenti nella vita di tutti i giorni, per avere un occhio al risparmio, fare bene alla salute, rispettare l’ambiente e scoprire curiosità e aneddoti poco conosciuti, ma incredibilmente utili, sul cibo. Già più di 35mila copie sono state distribuite agli utenti che ne hanno fatto richiesta e ai docenti iscritti al programma scolastico di Fondazione Barilla. 

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Finanza

Borsa Milano oggi, la tensione su Deutsche Bank si affievolisce. Bene Piazza Affari

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(Adnkronos) – Giornata positiva per le Borse europee. Il clima rimane nervoso dopo il calo accusato venerdì, in scia con i timori per il settore bancario, con un forte scivolone per Deutsche Bank. Tuttavia oggi il titolo del gruppo tedesco rimbalza attorno al 6%, con i listini delle principali piazze del Vecchio Continente che festeggiano. Non solo: negli Usa avanza di molto First Republic, con gli investitori più ottimisti sullo stato di salute degli istituti di credito. La banca è stata sotto forte pressione nelle scorse settimane dopo i fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank. 

Al Ttf di Amsterdam risale il prezzo del gas, sui 43 euro al megawattora. Risale anche il prezzo del petrolio, con Brent e Wti che avanzano di oltre l’1,5%. A Milano il Ftse Mib è in guadagno: segna un aumento dell’1,22% e chiude a 26.206,67. In ribasso lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che si muove attorno ai 178 punti base. In crescita quindi il rendimento del titolo decennale, attorno al 4,05%. 

Sul listino principale di Piazza Affari bene le banche. Intesa Sanpaolo sale dello 0,38%, Unicredit dell’1,23%, Banco Bpm dell’1,03% e Bper dell’1,18%. In evidenza anche Iveco Group (+3,34%), Prysmian (+2,75%), Italgas (+2,78%), Leonardo (+2,86%), Recordati (+2,94%) e Saipem (+3,62%). In coda, invece, Diasorin (-3,97%), dopo aver presentato i conti del 2022. La società di diagnostica prevede di chiudere il 2023 con ricavi in calo del 14% e un Ebitda adjusted margin del 34%. Monte dei Paschi di Siena, infine, rimane molto volatile (oggi scende del 3,48%). (in collaborazione con Money.it) 

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Economia

Anche Dante nel metaverso

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(Adnkronos) – I molti progetti di collaborazione avviati negli ultimi mesi potrebbero restituire credibilità al settore fintech, ancora alle prese con la più grave crisi della sua giovane storia. E c’è anche spazio per il mondo della cultura. Il metaverso di The Nemesis e Rai Cinema ha infatti annunciato di aver siglato un accordo per la realizzazione di un videogioco multipiattaforma dedicato alla Divina Commedia e al suo autore, Dante Alighieri. Il prodotto è completamente gratuito e fruibile da desktop e dispositivi mobili. 

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Economia

Da EShoppingAdvisor sistema con Blockchain e Ai contro le recensioni false

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(Adnkronos) –
EShoppingAdvisor annuncia di avere sviluppato un sistema integrato che utilizza le tecnologie emergenti per contrastare il fenomeno delle fake review e verificare l’identità dei recensori e dei loro feedbackk. In gergo il fenomeno si chiama “boosting”: ovvero creare appositamente un numero variabile di recensioni false letteralmente per potenziare online un prodotto in modo truffaldino. Un fenomeno pericoloso che rischia non solo di dopare, e quindi falsare, il mercato dell’eCommerce ma anche di violare i termini di servizio delle piattaforme e compromettere l’affidabilità dell’intero ecosistema, a danno tanto dei consumatori quanto della reputazione dei venditori onesti. 

Un recente studio della Harvard Business School ha evidenziato come le recensioni siano realmente in grado di influenzare un acquisto online, con una crescita negli affari grazie ai feedback positivi stimata tra il 5 e il 9% e, di riflesso, un calo analogo in presenza di una web reputation negativa. Per combattere questa piaga, eShoppingAdvisor ha sviluppato un sistema integrato di controllo, monitoraggio e azioni per stanare le fake review e garantire la migliore esperienza utente possibile, sia per chi vende che per chi acquista. E lo ha fatto investendo, in particolar modo, su tecnologie emergenti in grado di verificare non solo l’affidabilità delle recensioni ma anche dei recensori e della piattaforma di eCommerce su cui avviene la vendita. 

Il team di eShoppingAdvisor che lotta contro le fake review usa come primo parametro di validazione di una recensione la verifica dell’effettiva conoscenza del prodotto da parte del recensore attraverso, ad esempio, il caricamento di una fattura, una ricevuta o una prova d’ordine. Ma è anche possibile verificare l’identità digitale dei recensori stessi attraverso l’analisi di vari fattori, tra cui lo studio dell’utilizzo che l’utente fa di un indirizzo mail specifico e la conferma che una mail utilizzata dall’utente sia effettivamente legata a una persona reale ad esempio tramite il riconoscimento facciale, la verifica dell’indirizzo IP dell’utente, la sua attività online, le sue interazioni sociali e le sue informazioni personali. E, in aggiunta, la verifica della mail associata all’account social dell’utente o il confronto tra la foto profilo e l’immagine di un documento d’identità valido 

Il fiore all’occhiello del team di controllo di eSA è rappresentato dall’A.I. (intelligenza artificiale), che sarà in grado di arrivare a generare dei pilot partendo dall’esperienza decennale del team editor eShoppingAdvisor, impegnato ogni giorno nell’attività di validazione delle recensioni. Sulla base di questo bagaglio di nozioni e parametri, tra cui lo studio della semantica e dei pattern tipici delle fake, l’A.I. individuerà ed eliminerà in tempo reale le recensioni ritenute false con un margine di errore del 5%. L’altra tecnologia all’avanguardia al servizio della lotta alle fake review è la blockchain, la stessa che memorizza le transazioni delle criptovalute. Con lo stesso principio, i dati delle recensioni possono essere registrati come transazioni sulla blockchain. In questo modo sarà impossibile modificarle o manipolarle in seguito grazie alla tecnologia di crittografia, migliorando la trasparenza e la fiducia sull’eCommerce. 

Esistono poi una serie di tecniche di analisi del comportamento utente per identificare eventuali schemi di comportamento fraudolento. Ad esempio se un utente scrive molte recensioni in un breve lasso di tempo, tutte positive o tutte negative, quello potrebbe essere un segnale d’allarme. A tal proposito, uno degli strumenti su cui sta investendo eShoppingAdvisor è la cosiddetta “carriera utenti” sul modello TripAdvisor. Si tratta di un sistema in grado di fornire un’indicazione precisa sulla credibilità dei recensori, aiutando la community a identificare le recensioni più affidabili e a prendere, di conseguenza, decisioni d’acquisto informate. Questo metodo rappresenta anche un incentivo a scrivere recensioni di qualità e a contribuire in modo costruttivo alla comunità del sito. 

Un altro parametro che aggiunge oggettività al rating di valutazione degli eCommerce è il “rating tech”: un rating di analisi costruito attorno a ben 14 parametri tecnologici in grado di orientare l’utente al momento dell’acquisto. Tra i parametri presi in considerazione, la presenza di un certificato SSL valido, l’assenza di codice malevolo o pericoloso, la provenienza del sito da Paesi non a rischio, un’estensione del dominio comune e affidabile e molti altri ancora. Un principio analogo regola il rating ecofin, ossia un rating sullo stato di salute dell’azienda titolare dell’eCommerce, che, una volta entrato a pieno regie, aiuterà a riconoscere nel tempo le piattaforme più efficaci e affidabili nell’arco dell’intera esperienza utente. Grazie alla piattaforma eShoppingAdvisor e al suo team di contrasto delle fake review si potrà quindi risolvere alla base il problema delle recensioni scritte in malafede, in un senso o nell’altro, a tutela del consumatore, del venditore e anche delle piattaforme di eCommerce. 

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Economia

Risparmio, la promozione di Postefuturo Investimenti

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(Adnkronos) –
Nessuna commissione di gestione per i primi 3 mesi se, entro il 31 marzo, si accede alla nuova sezione Postefuturo Investimenti del sito poste.it e si sceglie di sottoscrivere online le linee di investimento della Gestione Patrimoniale del partner Moneyfarm. Su Postefuturo Investimenti, in modo semplice, guidato e 100% digitale è possibile scegliere la linea di investimento adeguata al proprio profilo di rischio.  

Sono disponibili sette linee di investimento in ETF (Exchange Traded Funds) gestite da Moneyfarm, due delle quali sono state appositamente progettate sulla base delle caratteristiche dei clienti di Poste. Per investire è necessario avere un conto corrente BancoPosta o un Libretto Smart abilitati alle funzionalità dispositive online. Una volta sottoscritta la linea d’investimento, accedendo all’area riservata, è possibile monitorare quotidianamente l’andamento della stessa, effettuare versamenti aggiuntivi, attivare un Piano di accumulo (PAC), o procedere a rimborsi parziali o totali. Per tutti i clienti è disponibile anche il supporto di un team dedicato tramite numero verde, chat, mail o appuntamento telefonico.  

Per maggiori dettagli sul prodotto e sulla Promo consultare la pagina: www.poste.it/postefuturo. 

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Economia

La Fed chiude alle banche cripto

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(Adnkronos) – I collassi di FTX e di Terra-Luna hanno convinto autorità indipendenti e governi della necessità di controlli più severi sull’operato delle piattaforme del comparto fintech. Anche sulla base di questi criteri di giudizio, la Fed, la banca centrale degli Stati Uniti, ha respinto la domanda di accesso al circuito bancario federale di Custodia, istituto di credito vicino al mondo cripto e alle sue esigenze. La Fed ha espresso le sue ragioni in un lungo documento comparso sui suoi canali ufficiali. 

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Economia

Lavoro, Coldiretti: al Click Day domande superano disponibilità, serve nuovo decreto

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(Adnkronos) – Click day in overbooking con le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari che hanno di gran lunga superato le disponibilità a conferma della mancanza di manodopera che interessa diversi settori dell’economia. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle domande presentate a partire dal 27 marzo in base al Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) di programmazione transitoria dei flussi che stabilisce 82.705 ingressi, in aumento rispetto ai 69.700 dell’anno precedente.  

Un provvedimento che fissa a 44.000 unità (contro le 42.000 dello scorso anno) le quote per lavoro stagionale attese principalmente nelle campagne, oltre che nel settore turistico alberghiero. Anche se non esiste una suddivisione a livello territoriale, le regioni dove si concentrano le richieste di ingresso secondo la Coldiretti sono quelle che richiedono un grande impegno di manodopera come il Trentino soprattutto per la raccolta delle mele o il Veneto per la raccolta degli ortaggi e delle fragole che è ormai alle porte anche per effetto del caldo inverno ma anche il Friuli Venezia Giulia per la preparazione delle piantine di vite per i nuovi impianti, le cosiddette barbatelle, il Lazio per gli ortaggi e la Campania per la coltivazione del tabacco ed il settore del pomodoro destinato alla trasformazione industriale. 

“Nelle campagne con l’arrivo della primavera c’è bisogno di almeno centomila per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che si tratta – di una necessità da affrontare con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge, ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella Manovra dal Governo e sostenuto da Coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo”. Potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno. Al lavoratore saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato. 

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Economia

Sindaco Palermo: “Ponte sullo Stretto restituirà alla Sicilia il ruolo cerniera euromediterranea”

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(Adnkronos) – “Il Ponte sullo Stretto di Messina agevola lo sviluppo del mezzogiorno e ne favorisce l’economia, ma agevola anche il potenziamento dell’infrastrutturazione interna della Sicilia, essendo quindi in grado di amplificare il Pil dell’Isola”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, durante il suo intervento all’incontro ‘Il Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria’, nato dalla collaborazione tra Fondazione Magna Grecia e Fondazione Sicilia. “Il Ponte definisce finalmente il ruolo del Mezzogiorno d’Italia e della Sicilia non solo a completamento del corridoio tra l’Europa e la Sicilia, ma restituisce all’Isola il ruolo di cerniera euromediterranea”, ha aggiunto il primo cittadino. 

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Coronavirus

Aeroporti, Borgomeo: “In Italia crescita superiore a Ue”

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Gli aeroporti italiani bruciano le tappe e puntano ad arrivare al pieno recupero dei livelli di traffico pre-covid anche prima dell’obiettivo europeo del 2025. Le premesse ci sono tutte grazie a una crescita nel 2022 superiore alla media Ue e alla buona partenza nel 2023. È questo lo scenario che il presidente dei Assaeroporti, Carlo Borromeo, tratteggia all’Adnkronos. “Le stime diffuse a livello europeo collocano al 2025 il pieno recupero dei livelli di traffico pre-pandemia. Noi – sottolinea – ci attendiamo di raggiungere più velocemente questo risultato, soprattutto considerando che l’Italia ha già registrato volumi di traffico passeggeri superiori alla media UE. Il nostro Paese, infatti, ha chiuso il 2022 con l’85% dei viaggiatori del 2019, l’Europa invece con il 79%. E a gennaio abbiamo recuperato il 96,6% del traffico rispetto alla media dell’89% segnata a livello Ue.  

“Sono stati inoltre diversi gli aeroporti italiani che già nel 2022 hanno superato il 2019. Con l’avvio della stagione estiva 2023 dovremmo assistere – evidenzia ancora Borgomeo- ad un’ulteriore crescita guidata sia dagli aeroporti medi e piccoli a prevalente vocazione turistica sia dal progressivo recupero del traffico internazionale da parte degli aeroporti di grandi dimensioni”. 

Intanto, per Borgomeo, L’esclusione degli aeroporti da Pnrr non è una “partita chiusa”. “Ci sembra di cogliere, a livello delle istituzioni nazionali ed europee, un affievolimento delle posizioni, a nostro avviso sostanzialmente ideologiche, che hanno portato alla tassativa esclusione del trasporto aereo dal Pnrr . Abbiamo,inoltre, fatto un lavoro molto serio e rigoroso definendo la mappa degli investimenti green e digitalche gli aeroporti italiani sono pronti a realizzare, alcuni anche immediatamente. D’altra parte,l’impegno degli scali nazionali sul versante della sostenibilità è molto pronunciato, come dimostrano diverse classifiche che ci vedono ai primissimi posti a livello europeo”. 

“Noi chiediamo risorse pubbliche, del Pnrr o del Fse, non perché vogliamo che gli investimenti siano a totale carico del settore pubblico, ma – puntualizza Borgomeo – per consentirci di accelerare i tempi di realizzazione degli investimenti necessari, che – assicura – comunque faremo. Questi ultimi hanno costi consistenti e non possono essere sostenuti in autofinanziamento dai gestori e neppure “scaricati” sulle tariffe”. 

“È chiaro – rileva ancora il presidente di Assaeroporti- che realizzare in tempi ragionevolmente brevi gli investimenti programmati è decisivo anche nel quadro della competizione internazionale, sempre molto accesa nel comparto del trasporto aereo. La questione riguarda tutti gli scali, grandi e piccoli, anche se ovviamente quelli di minori dimensioni sono meno esposti alla concorrenza internazionale”. 

Guardando poi al varo del nuovo piano nazionale degli aeroporti, “abbiamo auspicato che, contrariamente al passato, questo Piano Nazionale diventi un vero e proprio riferimento per le politiche del settore’”, sottolinea Borgomeo. “Abbiamo apprezzato alcuni punti fondamentali, quali il richiamo alla centralità del trasporto aereo nelle politiche nazionali; la necessaria attenzione ai temi della intermodalità; il giudizio relativo all’importanza della diffusa dotazione di scali, anche piccoli, nel nostro Paese, in vista del prevedibile ulteriore incremento del traffico aereo; la rilevanza data alla costituzione di reti aeroportuali”. 

Ma ci sono anche delle ombre “abbiamo anche avanzato – spiega Borgomeo – qualche riserva sulla classificazione degli scali, formulata senza l’indicazione dei criteri che hanno suggerito la classificazione stessa; sugli incentivi per i quali è previsto un meccanismo poco chiaro e dettato da un approccio al tema che non condividiamo; ed infine sulla prevista esclusione di molti scali anche di dimensioni medio-grandi dal cargo. La naturale – e positiva – concentrazione nello scalo di Malpensa non può determinare automaticamente l’esclusione di altri scali”.  

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Economia

Auto, accordo 2035: e-fuel e biocarburanti, cosa dice l’Italia

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L’accordo tra Ue e Germania per prorogare oltre il 2035 la registrazione di nuovi veicoli con motori a combustione interna non contempla i biocarburanti, a giudicare dalle parole del vice Presidente della Commissione, Frans Timmermans, che ha fatto riferimento solo al “futuro impiego degli e-fuel”. 

I biocarburanti almeno per ora non sono considerati. A differenza degli e-fuel, i biocarburanti sono prodotti diesel realizzati con gli scarti di vegetali (colza, soia, mais) che non sono indicati per l’uso alimentare. I biocarburanti ottenuti alla fine del processo sono il bioetanolo, realizzato attraverso fermentazione, e il biodiesel, che richiede passaggi chimici e che viene sottoposto ad un procedimento di raffinazione. 

I biocarburanti alimentano i motori termici sviluppando l’anidride carbonica contenuta nei materiali vegetali utilizzati all’inizio del processo di produzione: per questo, il loro impatto ambientale viene considerato ridotto. 

“Noi stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettano le emissioni zero e non c’è neanche bisogno di specificarlo tecnicamente, perché se quella tecnologia risponde a quei target può essere utilizzata”, ha detto la premier Giorgia Meloni nel summit andato in scena a Bruxelles venerdì 24 marzo. 

“Il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai biofuels”, dice oggi il vicepremier Matteo Salvini. 

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Economia

Auto, cosa sono gli e-fuel: come si producono, quanto costano

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Ue e Germania raggiungono l’intesa per consentire la registrazione di veicoli con motori a combustione interna dopo il 2035. L’accordo ruota anche attorno al ruolo degli e-fuel, i carburanti di origine sintetica. 

Cosa significa e-fuel? Cosa sono e come vengono prodotti? Il termine e-fuel è l’abbreviazione di electrofuel, che indica i carburanti sintetici – allo stato liquido o gassoso – ottenuti con un processo che sfrutta l’elettrolisi dell’acqua e la sintesi di anidride carbonica. Il risultato finale è un carburante simile a benzina o diesel, che però sono carburanti fossili. La realizzazione di e-fuel avviene con una produzione ridotta di emissioni, poiché il processo di elettrolisi viene azionato da energie rinnovabili. 

L’iter produce idrogeno e monossido di carbonio destinati ad essere combinati con sostanze catalizzanti. Il risultato, in forma liquida, può sostituire i carburanti tradizionali o essere miscelato con questi ultimi per ridurre l’impatto ambientale. Per arrivare al prodotto finale, però, al momento è necessaria un’enorme quantità di acqua da utilizzare nel corso del procedimento e bisogna considerare i costi legati all’energia che deve essere esclusivamente prodotta da fonti rinnovabili. 

Questi elementi sono destinati ovviamente sul costo che dovrà sostenere il consumatore. Un dato ‘a favore’ è rappresentato dalla possibilità di utilizzare infrastrutture esistenti per lo stoccaggio e la distribuzione degli e-fuel: non sono necessari nuovi impianti ad hoc. 

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