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Lady D e l’Irlanda del Nord: le rivelazioni del Guardian
Le gaffe della principessa nei documenti dell’ambasciata
Diana, la principessa del Galles, mostrava “un’evidente ignoranza o noncuranza” circa la posizione costituzionale dell’Irlanda del Nord, credendo addirittura che facesse parte della Repubblica d’Irlanda. Lo ha rivelato il Guardian, riprendendo quanto scritto in una nota dall’ambasciatore irlandese nel 1993, secondo cui la defunta principessa, all’epoca ancora sposata con il principe Carlo, si era più volte riferita all’Irlanda del Nord come parte dell’Irlanda durante una conversazione con l’ambasciatore, Joseph Small, che riportò poi il tutto all’allora presidentessa irlandese, Mary Robinson.
L'”incidente” avvenne mentre Robinson si stava preparando per una storica visita a Londra, la prima di un presidente irlandese in carica, durante la quale avrebbe incontrato la Regina Elisabetta II. Ma Robinson rimase sicuramente colpita dai commenti del proprio ambasciatore a Londra. “All’inizio dell’anno scorso (Diana, ndr) mi ha detto, con evidente ignoranza o noncuranza delle norme costituzionali: ‘Ieri sono stata nel vostro Paese!'”, raccontò Small a proposito dei resconti di Diana circa la sua esperienza nel Nord. In una cartella informativa sempre indirizzata a Robinson, recentemente rilasciata dagli archivi nazionali irlandesi, Small scriveva in una nota: “Ogni volta che incontriamo il Principe Carlo, egli dice sempre che gli piacerebbe visitare l’Irlanda. Puntualmente va a visitare l’Irlanda del Nord.
Il viaggio di Robinson in Inghilterra, per ritirare una laurea honoris causa all’Università di Oxford, avveniva nel pieno dei “Troubles” in Irlanda del Nord, ma anche a coronamento degli ottimi legami tra Londra e Dublino. Poiché nel secondo giorno del suo viaggio, Robinson era stata invitato a Buckingham Palace per una “visita di cortesia” alla Regina, scoprire che esponenti di spicco della corte inglese non fossero informati sul conflitto nordirlandese, dovette sorprendere la diplomazia irlandese. Infatti, tra gli argomenti di possibile discussione di quell’incontro ci sarebbero sicuramente stati l’Irlanda del Nord e le recenti atrocità provocate dai bombardamenti nel Paese e nella Gran Bretagna continentale.
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“Re Carlo III è morto”: la fake news dilaga...
Corto circuito per una notizia senza fondamento, deve intervenire la Tass
"Re Carlo III è morto". La news arriva dalla Russia e dilaga prima di rivelarsi falsa. Ad innescare il corto circuito sulla sorte del sovrano, che ha 75 anni ed è in cura per un cancro, è il profilo Telegram di Vedomosti, una delle testate finanziarie più attendibili. Lo 'scoop' inventato fa rumore, in un momento in cui la famiglia reale è alle prese con le condizioni 'misteriosi' della principessa Kate.
Vedomosti accende la miccia con un post in cui la foto di Carlo in alta uniforme è abbinata a una didascalia inequivocabile: "Il re britannico Carlo III è morto". La notizia si diffonde, rilanciata di canale in canale, compreso il megafono Readovka, un profilo pro-Cremlino e pro-Putin con oltre 2,3 milioni di iscritti.
E pazienza se nel frattempo non arriva nessun annuncio da Buckingham Palace e se la Bbc non diffonde news sul decesso del sovrano. Readovka tira dritto è pubblica un'immagine relativa ad un "annuncio fatto dalle comunicazioni reali. Il re è deceduto in maniera improvvisa ieri pomeriggio". La comunicazione ricorda quella 'vera' che ha annunciato al mondo la scomparsa della regina Elisabetta: insomma, un fake attendibile, almeno per l'utenza russa. La notizia arriva in Ucraina, quindi in Tagikistan. I primi dubbi si insinuano, in Russia il sito di Gazeta.ru nota - con un pizzico di sospetto - che "non si dice nulla sui media britannici e con ogni probabilità l'informazione è falsa". Tocca all'agenzia Tass, dopo qualche ora, fermare la giostra di bugie: "Re Carlo III continua a occuparsi dei suoi affari ufficiali e partecipare a impegni privati".
Politica
Sondaggio politico, i primi partiti calano: il voto...
Tutti i primi 4 partiti in discesa nel sondaggio politico Swg per il Tg La7
Tutti i primi 4 partiti in discesa nel sondaggio politico Swg per il Tg La7 che fotografa le intenzioni di voto oggi in caso di elezioni. Fratelli d'Italia si conferma ampiamente primo partito ma cede lo 0,3% scendendo al 26,8%.
Passo indietro più netto per il Pd, che perde lo 0,4% e scivola al 19,8%. M5S e Lega cedono lo 0,1%: il Movimento è al 15,3%, mentre il Carroccio è all'8% e ora è tallonato da Forza Italia, che guadagna lo 0,2% e sale al 7,8%. Passo indietro di Azione dal 4,5% al 4,3%, mentre Verdi e Sinistra arrivano al 4,2%. In ascesa Italia Viva, ora al 3,2%, e +Europa (2,9%). Seguono Italexit per l'Italia (1,7%), Democrazia Sovrana e Popolare (1,4%), Noi Moderati (1,1%) e Unione Popolare (1,1%).
Esteri
Elon Musk e la ketamina: “La uso, è...
Il miliardario, scrive la Cnn, sostiene di avere una "prescrizione da un vero dottore" per la sua depressione
"Ci sono momenti in cui ho una sorta di stato chimico negativo nel cervello, una depressione che non è collegata a notizie negative e la ketamina è utile per uscire da uno stato d'animo". E' quanto ha detto il numero uno di X e Tesla Elon Musk al giornalista Don Lemon nel corso di un'intervista di 90 minuti come riporta la Cnn. Musk avrebbe, inoltre, aggiunto che il farmaco gli sarebbe stato prescritto da "un vero, vero dottore" e che ne utilizzerebbe solo "una piccola quantità una volta ogni due settimane".
Musk ha negato di abusare della sostanza, scrive la Cnn, dicendo che "se usi troppa ketamina, non puoi davvero portare a termine il lavoro". "Ho molto lavoro, di solito lavoro 16 ore al giorno, quindi, non ho una situazione in cui non posso essere mentalmente acuto per un lungo periodo di tempo" ha aggiunto. "Dal punto di vista di Wall Street, ciò che conta è l’esecuzione” ha detto. “Stai creando valore per gli investitori? Tesla vale più o meno quanto il resto dell’industria automobilistica, messa insieme, quindi, dal punto di vista degli investitori, se sto prendendo qualcosa dovrei continuare a farlo".