Lavoro
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Startup, FidoCommercialista semplifica burocrazia e chiude round di 1,2 mln euro
Supporta partite Iva e imprenditori ad aprire e gestire un'attività in Italia
FidoCommercialista, startup che semplifica la burocrazia e fiscalità quotidiana delle partite Iva ed imprenditori supportandoli ad aprire e gestire un'attività in Italia, annuncia il completamento di una raccolta di capitale da 1,2 milioni di euro tra equity e debito. “Questo round rappresenta un risultato importante per noi, poiché ci permette di avere le risorse per scalare il mercato italiano dei servizi fiscali online. Stiamo rivoluzionando il modo di erogare consulenza agli imprenditori italiani”, afferma Nicola Primieri, co-founder e cmo di FidoCommercialista.
Oltre 5.000 partite Iva supportate ad oggi, sviluppo del prodotto, consolidamento nel mercato italiano e espansione del team, tra gli obiettivi del round. Si tratta di un primo round strategico finalizzato allo sviluppo del prodotto, all’espansione del team e al consolidamento della traction iniziale per diventare leader in Italia nell’erogazione di servizi professionali online alle imprese. “Investiremo molto nell’automazione dei processi in modo tale da ridurre al minimo le attività a basso valore aggiunto svolte dai commercialisti per permettergli di concentrarsi sulla consulenza e sulle attività ad alto valore aggiunto”, afferma Filippo Primieri, cto di FidoCommercialista. Il nuovo capitale servirà anche ad incrementare attività di marketing ed allargare il team, puntando ad assumere nuove risorse.
Fondata nel 2020 dall’idea di Nicola (29 anni, cmo) e Filippo Primieri (27 anni, cto) con l’obiettivo di trasformare lo studio del padre commercialista Luca (ceo) in chiave digitale. In questi anni, FidoCommercialista si è affermata sviluppando una soluzione completamente digitale per aprire e gestire un’attività in Italia a prescindere dal regime fiscale. Infatti, oggi rappresenta attualmente l’unica piattaforma che eroga servizi fiscali online per soggetti in qualsiasi regime fiscale, dai piccoli imprenditori in regime forfettario fino alle start-up, società di capitali e associazioni no-profit.
“La nostra missione continuerà sempre ad essere quella di semplificare la burocrazia per aprire e gestire un’attività in Italia, aiutare gli imprenditori nella fiscalità quotidiana così da rendere veloce e trasparente la relazione con il commercialista”, sottolinea Luca Primieri, co-founder e ceo di FidoCommercialista.
Al round di investimento hanno partecipato diversi fondi di investimento e angel investors strategici per lo sviluppo della startup, nello specifico 40Jemz Ventures, X-Equity Venture Club e i3Charter, entrambi sotto la strategic advisory di Fndx, infine Alecla7 e Vesper. Oltre ad un importante aumento di capitale sociale da parte dei fondi sopracitati, FidoCommercialista ha raccolto somme aggiuntive da Invitalia attraverso il bando Smart & Start. Degno di nota anche la partecipazione al round del founder di Gellify e Fndx, Fabio Nalucci, soggetto chiave dell’ecosistema dell’innovazione italiano.
“Ho sempre creduto che per avere successo in una nuova iniziativa serva forte conoscenza del settore e capacità di impresa; mai come adesso queste due caratteristiche sono imprescindibili e le ho trovate entrambe in FidoCommercialista, società in cui l’esperienza di dominio incontra le capacità di digitalizzazione della nuova generazione; un mix perfetto” ha commentato Fabio Nalucci, founder di Gellify e di Fndx.
Lavoro
Inps: al via presidenza Fava, insediato nuovo Cda
Sarà affiancato da un cda composto da quattro membri: Micaela Gelera, Marialuisa Gnecchi, Antonio Di Matteo, Fabio Vitale
Al via il nuovo corso all'Inps con l'insediamento del presidente Gabriele Fava e il nuovo Consiglio d’amministrazione. Più grande ente previdenziale d’Europa, l'Inps eroga oltre 400 servizi a una platea di 42 milioni di utenti, attraverso una rete capillare di 671 sedi e sportelli in tutto il territorio nazionale. Fava, nominato dal Cdm, su proposta del ministro del Lavoro Elvira Calderone sarà affiancato da un cda composto da quattro membri: Micaela Gelera, già commissario straordinario dell’Inps; Marialuisa Gnecchi, ex vicepresidente dell’Inps; Antonio Di Matteo, membro nel Cnel e membro del Cda di Enpals e Fabio Vitale, direttore presso il Mise e attualmente all’Agea.
“L’obiettivo principale del nuovo corso dell’Inps - afferma Fava - sarà quello di supportare la trasformazione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, cioè da sistema di gestione pubblica delle risorse contributive e socio-assistenziali, a sistema capace quindi di generare valore per la persona, affinché sia consapevole delle prospettive aperte lungo l’arco della sua vita attiva, dei diritti e delle prerogative che l’Istituto garantisce". "Avvieremo da subito - aggiunge - una grande campagna di ascolto con tutti gli stakeholder, interni ed esterni, con l’impegno di consolidare e migliorare il rapporto già esistente con le Pubbliche amministrazioni, le parti sociali, le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati che a diverso titolo interagiscono con l’Istituto nell’interesse dei beneficiari delle prestazioni previdenziali e di welfare".
In occasione dell’insediamento, Calderone, che si trova in missione a Washington ha inviato un messaggio con auguri di buon inizio della consiliatura, confermando la sua presenza il prossimo 23 aprile, al primo Cda dell’Istituto. Il Ministro, ringraziando per il “qualificato e indispensabile apporto del Commissario Straordinario e del Direttore generale”, ha rivolto un augurio a tutte le risorse dell’Istituto che hanno permesso l’attuazione delle recenti riforme, anche sacrificando giornate festive o di ferie. “Dalla buona gestione dell'Inps dipendono i destini di decine di milioni di nostri concittadini e non solo ed è quindi indispensabile lavorare per il miglioramento costante dei servizi erogati”.
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Giovanni Paolino confermato alla guida di Avedisco
L'associazione vendite dirette servizio consumatori
Avedisco, associazione vendite dirette servizio consumatori, conferma Giovanni Paolino nel ruolo di presidente per il quinto mandato consecutivo. Nell’Assemblea di oggi, i delegati delle aziende associate hanno rinnovato per acclamazione la loro fiducia nell’attuale presidente, applaudendo le scelte strategiche adottate negli ultimi anni.
Al fianco di Giovanni Paolino, amministratore dell’Azienda Associata Eismann Srl, ci sarà come vice presidente Luigi Pesle, vice presidente del consiglio di amministrazione e co-fondatore dell’associata Evergreen Life Products Srl, come segretario generale Giuliano Sciortino e Alessandro Ghidini come tesoriere.
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Peste suina, Cia: “Flop piano contenimento cinghiali...
Angela Garofalo: "Responsabile nazionale zootecnia: nonostante prodotti sani e nessun pericolo per consumatori"
"Il piano di contenimento dei cinghiali per contrastare la peste suina va a rilento. La burocrazia è lenta mentre i cinghiali vanno veloci e il virus continua a diffondersi. Noi abbiamo sollecitato la struttura governativa e quella commissariale, si era parlato dell'intervento dell'esercito ma ancora non si è visto nessuno. E le carcasse di cinghiali positive al virus ritrovate nella zona della provincia di Parma sono salite a 48. E' bene ricordare che il virus non è entrato negli allevamenti di suini e che comunque non ci sono problemi per la salubrità dei prosciutti e dei consumatori, ma si tratta di un problema soprattuto economico per gli allevatori: il virus si propaga velocemente sui suini e causa la morte dell'animale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Angela Garofalo, responsabile nazionale zootecnia di Cia-Agricoltori italiani, con Adnkronos/Labitalia, sull'allarme peste suina sempre più presente nei cinghiali nella zona del Parmense e che ha portato alla decisione da parte della Ue di stabilire che Langhirano, la patria del Prosciutto di Parma, rientra nella zona di restrizione II e quindi sarà soggetta a stretta sorveglianza.
Secondo Garofalo sono gravi "le difficoltà che stanno affrontando gli allevatori nel vendere i loro animali nonostante il prodotto sia oggi ancora più sicuro rispetto ad altri territori, visti i controlli stringenti. Purtroppo però diversi Paesi extra Ue hanno bloccato l'export e quindi trasformatori e industriali hanno difficoltà ad acquistare gli animali dagli allevatori", spiega ancora.
Un danno pesantissimo per il nostro export extra Ue, sottolinea Garofalo, considerando anche che "il settore vale 10 miliardi di fatturato e dopo un eventuale blocco dell’export da parte di un Paese terzo -spiega ancora- sono necessari due anni dal ritrovamento dell’ultima carcassa positiva alla Psa per poi completare l’iter di riqualificazione che richiede altrettanto tempo, per questo c’è grossa preoccupazione su eventuali ulteriori blocchi da paesi extra Ue", spiega ancora.
E Garofalo lamenta quindi che gli allevatori sono praticamente lasciati soli a fronteggiare questa emergenza: "Gli allevatori sono sempre più preoccupati perchè sempre più cinghiali vengono trovati morti intorno agli allevamenti, con tutto ciò che questo comporta. C'è infatti da sottolineare che tutte le misure di bio sicurezza previste negli allevamenti per evitare l'ingresso della peste suina necessitano di interventi strutturali che sono tutti a carico degli allevatori, eccetto delle risorse messe in campo dalle Regioni con dei bandi", conclude.