Economia
Crediti bonus edilizi: proroga per la scadenza della...
Crediti bonus edilizi: proroga per la scadenza della comunicazione in arrivo
Il termine per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa alle cessioni dei crediti dei bonus edilizi, per le spese sostenute nel 2023, potrebbe essere rinviato. La scadenza passerebbe dal 16 marzo al 4 aprile 2024, su richiesta dei commercialisti. Si attende l’ufficialità
Manca meno di un mese alla scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa alle cessioni di crediti o sconti in fattura per le spese relative a bonus edilizi, sostenute nel 2023.
Il termine in calendario per il prossimo 16 marzo 2024 potrebbe essere oggetto di proroga, a seguito della richiesta dei commercialisti: la scadenza passerebbe al 4 aprile 2024.
Una volta ufficializzato il rinvio, imprese e contribuenti che non hanno ancora trovato un acquirente per i propri crediti avranno qualche settimana di tempo in più.
Crediti bonus edilizi: proroga per la scadenza della comunicazione in arrivo
“A fronte della nostra richiesta, abbiamo già ricevuto conferme che il termine sarà prorogato, presumibilmente al 4 aprile 2024, con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.”
A renderlo noto è il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), Elbano de Nuccio.
In merito alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa ai crediti delle agevolazioni edilizie per le spese sostenute lo scorso anno, il presidente de Nuccio ha fatto sapere che l’associazione di categoria aveva avanzato la richiesta di proroga direttamente al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e al Viceministro Maurizio Leo.
Il termine del 16 marzo 2024 è particolarmente importante per i contribuenti che non hanno sufficiente capienza fiscale per portare in detrazione gli importi relativi a lavori che rientrano nel superbonus o nei bonus casa.
Cessione credito e sconto in fattura
In linea generale, la possibilità di beneficiare delle agevolazioni indirettamente, attraverso la cessione del credito e lo sconto in fattura, riguarda chi non è in grado di “assorbire” interamente lo sconto sull’IRPEF o di portare gli importi in compensazione con altre imposte dovute.
Tale possibilità è stata fortemente ridotta, a seguito del divieto generalizzato previsto dal decreto Cessioni (DL 11/2023): le opzioni sono rimaste solo in via del tutto residuale.
Tra gli esclusi dallo “stop”, tuttavia, ci sono i soggetti che hanno iniziato i lavori prima dell’entrata in vigore del decreto, più precisamente quanti hanno presentato la CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata) entro il 16 febbraio 2023.
Si tratta quindi di una scadenza particolarmente importante soprattutto per chi ha effettuato lavori di importi elevati e ha la possibilità di cedere le somme a banche o ad altri intermediari finanziari.
A riguardo il consigliere tesoriere e delegato alla fiscalità del CNDCEC, Salvatore Regalbuto, ha sottolineato che:
“la proroga richiesta dal Consiglio Nazionale è necessaria per consentire ai colleghi e alle imprese loro assistite di esplorare con tempi più congrui la possibilità di individuare soggetti cessionari disponibili ad acquistare i crediti e per questo va accolta con particolare favore.”
Al momento si tratta ancora di anticipazioni, per l’ufficialità si dovrà attendere uno specifico provvedimento che conceda più tempo a imprese e contribuenti.
Crediti bonus edilizi: scadenza della comunicazione prorogata anche nel 2023
La scadenza per l’invio della comunicazione all’Agenzia delle Entrate è ordinariamente fissata al 16 marzo dell’anno successivo a quello del sostenimento delle spese relative ai bonus edilizi.
Tuttavia, già lo scorso anno era stata accolta la richiesta di rinvio del termine, che era stato spostato al 31 marzo 2023 dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe 2022.
Quest’anno verrebbe concessa, quindi, una proroga ancora più ampia rispetto a quella prevista per lo scorso anno.
Tuttavia, per le spese sostenute nell’anno 2022 e per le rate relative ad anni precedenti era stata prevista anche la possibilità di applicare la remissione in bonis.
Si tratta di un istituto che permette la regolarizzazione della mancata comunicazione, con il pagamento di una sanzione di 250 euro da versare per ogni tipologia di intervento che doveva essere comunicato all’Agenzia delle Entrate.
La possibilità, per lo scorso anno, è stata prevista fino al 30 novembre 2023. Le comunicazioni relative a sconti in fattura o cessioni del credito, inviate dopo la scadenza del 31 marzo dello scorso anno ed entro il successivo 30 novembre, sono state 156 mila.
Economia
Chiara Ferragni, aut aut dei Consumatori a Balocco:...
Codacons, Adusbef e Associazioni Utenti Radiotelevisivi contro il ricorso annunciato dall’azienda: "Proporremo appello incidentale"
''Se la Balocco non accoglierà le nostre richieste di risarcire con un gesto spontaneo gli utenti ingannati dal caso del pandoro pink Christmas ed effettuare una donazione in favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino, proporremo appello incidentale per chiedere nuovamente una donazione di un milione e mezzo all'ospedale e contrastare il ricorso annunciato oggi dall’azienda''. Lo affermano Codacons, Adusbef e Associazioni Utenti Radiotelevisivi, commentando l’annuncio della Balocco di un ricorso in Corte d’Appello contro la sentenza del Tribunale di Torino che ha accertato la pratica scorretta messa in atto dalla società.
Proprio per illustrare alla stampa l’importante sentenza del tribunale, analizzarne le ripercussioni sull’inchiesta aperta dalla Procura di Milano per truffa aggravata a carico di Chiara Ferragni e presentare una nuova azione risarcitoria in favore dei cittadini che hanno acquistato il pandoro, le tre associazioni hanno indetto per domani una conferenza online riservata ai giornalisti e agli acquirenti del pink Christmas Balocco, alla quale sono stati invitati a partecipare la stessa Balocco e Chiara Ferragni.
Economia
Sostenibilità, il 15-16 maggio a Roma il Forum Compraverde
La manifestazione di riferimento in Italia e in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato
Acquistare europeo, acquistare sostenibile: questo è il tema che caratterizza, la nuova edizione del Forum Compraverde Buygreen, la manifestazione di riferimento in Italia e in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato promosso dalla Fondazione Ecosistemi. La due giorni, mercoledì 15 e giovedì 16 maggio a Roma, si svolgerà negli spazi WeGil, in Largo Ascianghi 5.
Molti i temi che verranno affrontati nei diversi panel previsti in questa XVIII edizione: con i numerosi ospiti si discuterà di progetti innovativi di educazione ambientale, di diritti sociali e umani negli appalti, dell’impatto della ristorazione collettiva, degli ospedali verdi, di sport e sostenibilità, fino ad affrontare le pratiche sleali del green e social washing, valorizzando le buone pratiche per comunicare la sostenibilità e affrontare il tema dei cambiamenti climatici. Protagonisti del Forum anche gli amministratori delle città, che con la rete dei sindaci proporranno nuove iniziative per garantire la pace, la tutela dei diritti sociali e umani, la difesa dei beni comuni ambientali. Il programma completo sarà presentato nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa.
Il Forum Compraverde Buygreen gode del patrocinio e della partecipazione del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Regione Lazio, di Roma Capitale, in partnership con Legambiente, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Ali - Autonomie Locali Italiane e Fairtrade Italia.
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Mezzogiorno, Foti (Magna Grecia): “Zes va in direzione...
“In questo momento l’approvazione dell’autonomia differenziata è la cosa più preoccupante. A cosa serve il Pnrr per la coesione sociale se nel frattempo si sta svolgendo un’attività che di per sé sposterà ingenti somme economiche finanziarie verso delle aree del Nord? La Zes unica è fondamentale e va nella direzione opposta”. Lo ha detto Nino Foti, presidente di Fondazione Magna Grecia, intervenendo a margine dell'incontro 'Zes unica, una grande opportunità per il Mezzogiorno?' organizzato a Palermo dalla Fondazione.