

Lavoro
Bontempo (Angcdl): ‘Consulenti lavoro sempre un passo in avanti’
“Noi consulenti del lavoro non ci fermiamo, vogliamo essere sempre un passo in avanti, dobbiamo insistere sulle competenze e noi giovani in particolare dobbiamo sfruttare tutte le opportunità che abbiamo”. Lo ha detto Fabrizio Bontempo, presidente Angcdl, l’associazione nazionale dei giovani consulenti del lavoro, che è intervenuto agli ‘Stati generali dei consulenti del lavoro’ al Palazzo dei Congressi a Roma, in occasione dei 50 anni dell’Enpacl, l’ente di previdenza dei consulenti del lavoro.
“Dobbiamo far fruttare sempre di più -ha continuato- le nostre competenze, rendendo centrale la nostra professione”, ha concluso.
Lavoro
Allianz Trade, cauti sull’andamento dell’economia mondiale e delle persistenti sfide da affrontare

L’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona)

In occasione del lancio dell’evento ‘L’Italia delle Imprese 2023’, Allianz Trade, il leader mondiale dell’assicurazione crediti, ha presentato il suo studio sullo stato di salute delle imprese italiane. Gli effetti negativi sulla fiducia derivanti dalle recenti turbolenze del settore bancario e dalla situazione energetica ancora irrisolta in Europa, condizioneranno il resto dell’anno con una crescita del Pil mondiale pari al +2,2%. Inoltre, il rialzo dei tassi inizia a pesare sull’economia reale. Sebbene siamo maggiormente positivi per le nostre previsioni per il 2023 rispetto ad alcuni mesi fa, grazie soprattutto ad un primo trimestre in generale più resiliente delle attese, rimaniamo cauti sull’andamento generale dell’economia mondiale e delle persistenti sfide che si trova ad affrontare. All’interno di un contesto globale estremamente complesso, l’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona).
A sorpresa i consumi privati sono ritornati a crescere ed hanno contribuito per lo 0.3%, mentre gli investimenti, ancora resilienti, hanno contribuito per lo 0.2%. D’altra parte, l’inflazione ha da poco intrapreso un percorso di decelerazione: ad aprile infatti ha invertito il trend e a maggio è tornata a calare (a 7.6% a/a da 8.2% in aprile), principalmente trainata dal calo dei prezzi dei beni energetici. In considerazione di uno scenario ancora molto incerto, il PIL italiano nel 2023 è atteso ad atterrare vicino al +1%.
Le condizioni finanziarie più restrittive stanno avendo un impatto significativo in Italia sui consumi e sugli investimenti, dopo anni di risultati positivi. Sul fronte delle imprese, la liquidità in eccesso si è attestata nel 2022 a circa 120 miliardi di euro, ossia 10 miliardi in meno rispetto alla fine del 2021. I margini delle imprese sono migliorati notevolmente nel 2022 (+1,5%), raggiungendo il 43,1% del valore aggiunto lordo, il livello più alto dal 2018. Ciò fornisce un cuscinetto importante contro l’impatto dell’aumento dei tassi sui prestiti bancari.
Al contempo, anche la liquidità delle famiglie è in diminuzione, con un tasso di risparmio sceso al minimo storico del 7,3% del reddito disponibile a fine 2022 (e molto al di sotto della media storica del 12,7%) per compensare la perdita di potere d’acquisto. Un’altra forma di sostegno della domanda proviene dai crediti d’imposta per l’efficienza energetica degli alloggi (superbonus e bonus facciate), dalle misure di sostegno governativo introdotte per mitigare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia e dai progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che sosterranno le prospettive di investimento.
“L’inasprimento della politica monetaria aumenterà i rischi di rivedere al ribasso le prospettive economiche poiché normalmente un ciclo di rialzi ha un effetto ritardato anche di 18 mesi sulla produzione. Ci attendiamo quindi che il pieno impatto dell’inasprimento dei tassi di interesse raggiunga il picco nel quarto trimestre dell’anno e si protragga nel 2024. I primi segnali sono già evidenti con la contrazione del credito privato alle imprese”, dichiara Ludovic Subran, chief economist Allianz Trade.
Allianz Trade prevede che il commercio globale crescerà lentamente in termini di volumi (+0,7% contro il +3,8% del 2022) e avrà una contrazione in termini di valore (-0,1% contro il +9,7% del 2022).
In un contesto in chiaroscuro gli esportatori italiani vedono un quadro più fosco, ma le vendite continueranno a crescere. Nel nostro sondaggio sul commercio globale 2023 abbiamo analizzato il sentiment di 3.000 imprese in 7 paesi tra cui l’Italia. Circa il 70% delle aziende si aspetta un aumento del fatturato generato dalle esportazioni nel 2023, rispetto al quasi 80% nel sondaggio dell’anno scorso e al 94% prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Un’impresa su due prevede un moderato aumento del fatturato, compreso tra il 2% e il 5%, rispetto alla crescita a doppia cifra registrata nel 2022. Le aziende dei paesi più colpiti dalla crisi energetica, tra cui l’Italia, sono le meno ottimiste per l’onda lunga dei costi dell’energia.
“Nonostante il contesto economico, prevediamo che il Made in Italy nel 2023 porterà una crescita di export addizionale in valore pari a circa 50 miliardi di euro, con il 43% proveniente principalmente da Germania, Francia, Usa, Svizzera e UK. Quest’anno sarà ancor più necessario lavorare con i giusti partner, visto il rimbalzo delle insolvenze che cresceranno del 21% a livello globale”, afferma Luca Burrafato, responsabile Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa per Allianz Trade.
In Europa, nel 2023 ci attendiamo un numero di insolvenze pari a 59.000 in Francia (+41% a/a), 28.500 nel Regno Unito (+16%), 17.800 in Germania (+22%) e 8.900 in Italia (+24%). Negli Stati Uniti, nel corso dello stesso anno prevediamo un aumento del 49% a causa delle condizioni di credito più restrittive e del previsto forte rallentamento economico, che implicherebbe un ritorno a oltre 20.000 insolvenze all’anno.
L’Italia è il primo beneficiario, in termini assoluti, degli strumenti del Next Generation EU: 191,5 miliardi di euro (il 26,5% del totale e il 10,7% del Pil italiano) da utilizzare nel periodo 2021-2026, di cui 68,9 miliardi di euro a fondo perduto. Altri 30,6 miliardi di euro di risorse nazionali sono stati stanziati per sostenere la ripresa del Paese. Nei primi due anni del programma, l’attivazione degli investimenti pubblici è andata a rilento. Alla fine del 2023, nonostante un’accelerazione sui progetti avviati, il livello di spesa cumulativa dovrebbe rimanere inferiore di quasi 15 miliardi di euro rispetto al piano. Il picco di spesa è previsto nel periodo 2024-2025, con valori annui superiori ai 45 miliardi di euro. La ripianificazione recentemente annunciata potrebbe però influire anche sui profili temporali della spesa pubblica. Sarà importante riuscire a implementare il Pnrr per consentire al Paese il percorso di ammodernamento e di transizione green.
Ma le sfide del Paese sono numerose e toccano anche tutti gli aspetti del mondo del lavoro e demografici. Citandone solo alcuni, ad esempio la mancanza di un reddito stabile e la bassa crescita dei salari reali ha contribuito al rinvio della maternità e ai bassi tassi di natalità in Italia in particolare. Il Belpaese registra anche bassi tassi di occupazione dei giovani dopo il completamento degli studi all’interno dell’Ue con meno del 60% dei giovani tra i 20 e i 34 anni stabilmente occupati nei primi tre anni dopo il completamento degli studi, rispetto all’87% della Svezia e al 79% della media Ue. Inoltre, gli sforzi fatti per raggiungere un livello di istruzione superiore non sembrano pagare significativamente sul mercato del lavoro: solo il 68% dei laureati ha un’occupazione stabile a tre anni dalla laurea, rispetto all’85% della media dell’Ue e al 94% della Germania.
“Anche se le sfide che ci attendono sono immense e saranno necessari grandi sforzi, sarà sempre più essenziale che tutti i Governi, così come anche in Italia, lavorino con efficacia alla promozione di politiche attive per la famiglia e che siano di supporto tra le generazioni, senza prescindere da un ragionamento più ampio intorno al mercato del lavoro”, commenta Ludovic Subran.
Allianz Trade è il leader mondiale dell’assicurazione crediti, specializzato in cauzioni, recuperi, credito commerciale strutturato e rischio politico. La nostra rete di intelligence proprietaria analizza quotidianamente i cambiamenti nella solvibilità di +80 milioni di aziende.
Offriamo alle imprese la garanzia di operare con sicurezza e di ottenere il pagamento dei propri crediti. Indennizziamo i crediti inesigibili, ma soprattutto assistiamo i clienti a evitare operazioni dall’esito incerto.
Ogni volta che stipuliamo una polizza di assicurazione crediti o altre soluzioni finanziarie, la nostra priorità è la protezione predittiva, ma in caso di sinistro, il nostro rating AA testimonia la solidità delle risorse che mettiamo in campo con il sostegno del Gruppo Allianz per garantire l’indennizzo dei nostri clienti. Allianz Trade, con sede a Parigi, è presente in oltre 52 paesi con 5.500 collaboratori. Nel 2022 ha raggiunto un giro d’affari consolidato di 3,3 miliardi di euro e ha coperto transazioni commerciali per un ammontare totale di 1.057 miliardi di euro.
Coronavirus
Comunicazione, Mandraffino (Eni): “Abbiamo scelto l’autenticità e l’apertura al dialogo”

La direttrice comunicazione esterna di Eni spiegando la strategia comunicativa dell'azienda nell'affrontare le polemiche sugli extraprofitti
“La scelta è stata quella dell’autenticità e dell’apertura al dialogo per noi era molto importante continuare a portare avanti i nostri messaggi e raccontare quello che stavamo facendo non cedendo alla tentazione di essere sopra le righe e di ingaggiarsi in maniera divisiva e aggressiva”. Lo ha detto Erika Mandraffino, direttrice comunicazione esterna di Eni spiegando la strategia comunicativa dell’azienda nell’affrontare le polemiche sugli extraprofitti, in occasione dell’evento ‘Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale’ al palazzo dell’Informazione sede di Adnkronos. “All’interno di Eni quando si sentiva parlare del termine “extraprofitti” le persone rimanevano perplesse perché non esistono ‘extraprofitti’ ma i ‘profitti’, dato che siamo un’azienda che corre il rischio d’impresa che ci ha portato a chiudere il 2020, l’anno del covid, con una perdita di 9 miliardi. Solo per delle scelte manageriali, non semplici e appropriate abbiamo potuto fare dei profitti in un contesto molto complesso in cui altre imprese in altri Paesi hanno dovuto essere salvate dai rispettivi Stati – ha sottolineato Mandraffino – Sugli extraprofitti dal punto di vista comunicativo abbiamo analizzato le audience e le conversazionI e scelto come e quando intervenire per non accendere ulteriormente il dibattito”.
“Il nostro purpose è quello di arrivare a vendere prodotti energetici decarbonizzati e accessibili, dal punto di vista economico ai nostri clienti. Il cliente oggi è fondamentale per Eni e per la sua strategia e in linea con questo anche la nostra comunicazione sta cambiando ed è cambiata. – ha aggiunto Mandraffino – Ci troviamo in un mondo che ha dato per scontata l’energia, e solo con la guerra ci siamo resi conto di quanto non lo fosse, ma il problema dei prezzi dell’energia non è nato con la guerra, questa lo ha solo esacerbato”. Sulla transizione energetica “siamo impegnati, consapevoli e convinti che sia indispensabile e società come la nostra vogliono essere parte della soluzione, allo stesso tempo l’aumento demografico mondiale richiede energia per la crescita. Raccontare il mondo dell’energia in maniera semplice e autentica è la sfida che ci poniamo e usiamo tutti gli strumenti quali il digitale ma anche aprendoci alle relazioni”, ha concluso Mandraffino.
Lavoro
Ricco (Amplifon) ‘abbiamo un piano di sostenibilità di 13 obiettivi’

Il global chief communications officer è intervenuto all'evento 'Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale' al palazzo dell'Informazione sede di Adnkronos
“La nostra attenzione al tema ambientale è molto legato alle specificità della nostra azienda. Abbiamo un piano di sostenibilità di 13 obiettivi su quattro dimensioni, prodotto e servizio delle persone, comunità, etica e ambiente. Nel nostro caso c’è una forte componente sociale facciamo i test per l’udito gratuiti, che permettono ai sistemi sanitari di tutto il mondo di risparmiare 300 milioni di euro l’anno. Facciamo molta consulenza, e attraverso le nostre campagne raggiungiamo 200 milioni di persone”. Lo ha detto Salvatore Ricco, global chief communications officer di Amplifon, nel corso dell’evento ‘Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale’ al palazzo dell’Informazione sede di Adnkronos .
“Ci rivolgiamo ai giovani. Gli under 35 che possono perdere l’udito stanno aumentando. Noi andiamo nelle scuole vogliamo raggiungere 40mila giovani nelle scuole superiori italiane e spagnole” ai quali verranno illustrati una serie di accorgimenti per proteggere le proprie orecchie, ha spiegato Ricco che ha inoltre sottolineato la necessità togliere lo stigma dell’apparecchio acustico simbolo di anzianità e disabilità. “Avere l’apparecchio acustico è una condizione fisiologica e chi lo ha non deve essere emarginato per questo lavoriamo sui giovani e abbiamo lanciato una campagna su tik tok”, ha aggiunto Ricco.
Lavoro
Bianco (Lavazza): “Ai purpose di un’azienda devono corrispondere azioni”

La direttrice corporate communication del gruppo, intervendo all'evento 'Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale' al palazzo dell'Informazione sede di Adnkronos

“I purpose di un’azienda devono portare dietro di sé un asset di comunicazione ma anche dei comportamenti e delle azioni concrete. Si deve essere coerenti con una visione anche se devono comprendere cambi di procedura che alle volte dentro un azienda non sono semplici”. Lo ha detto Alessandra Bianco direttrice corporate communication del gruppo Lavazza, intervendo all’evento ‘Corporate communication e digital: la comunicazione quale strumento al servizio del purpose aziendale’ al palazzo dell’Informazione sede di Adnkronos.
“Il gruppo Lavazza ha 130 anni di storia ma diventa gruppo 30 anni fa. C’è stato un lavoro di ascolto per ricondividere la visione di Lavazza e chiedere alle consociate quali fossero i valori che condividevano. Avere una visione business attenta al sociale all’ambiente e alla governance”, ha aggiunto Bianco.
Bianco ha inoltre parlato dell’iniziativa che ha visto come protagonista Samantha Cristoforetti che ha bevuto il caffe nello spazio. “Qualità innovazione autenticità e creatività. Andare nello spazio ha significato oltre, al piacere di Samantha di gustarsi il caffe, anche l’opportunità di fare esperimenti. Uno studio che è diventato valore. Dal punto di vista delle comunicazione, in solo 24 ore ha fatto il giro del mondo”.
Lavoro
Sostenibilità, Aragno (Eikon): “Tema del momento in azienda e driver di crescita”

La Senior Partner Eikon Strategic Consulting è intervenuta al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

Sostenibilità come tema sempre più emergente nella comunicazione aziendale e come driver di crescita. Paola Aragno, Senior Partner Eikon Strategic Consulting, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma, racconta l’analisi fatta da Eikon, in collaborazione con Adnkronos, sui temi Esg e il contributo delle persone nella trasformazione sostenibile.
Dall’analisi semantica della comunicazione Corporate dei social proprietari di 30 aziende, nel 2022, risulta che “sostenibilità può essere considerata la parola del momento, la terza dopo Italia ed energia. Questo trend che nasceva dal basso si sta posizionando ad un livello sempre più alto”, spiega Aragno.
“Ma quali sono le parole associate all’area semantica della sostenibilità? E’ legata al tema dell’energia e alla mobilità ma è ancora molto legata ai temi ambientali ed è un driver essenziale su cui fare investimenti per il raggiungimento di obiettivi di business. Quindi non è più solo una moda ma qualcosa che spinge verso una crescita, quindi un driver di crescita economico-finanziaria. Ma anche un valore che richiede un impegno collettivo”. In evidenza nell’analisi anche la parola ‘transizione’, perché “è ancora un processo”.
Non solo. Attraverso il ‘Primo rapporto annuale 2022 – La cultura della sostenibilità in Italia – Esg Culture Lab’ è stato analizzato il livello di coinvolgimento attribuito all’organizzazione. Due le evidenze principali: da una parte, “una maggioranza, più del 50%, che considera la propria organizzazione impegnata nel raggiungimento degli obiettivi sostenibili” e, dall’altra, “un maggiore scetticismo della fascia più giovane nella volontà dell’organizzazione di promuovere un cambiamento reale”. In sintesi si ricava “una polarizzazione generazionale: gli under 40 sono più critici sia nel loro coinvolgimento nella sfera professionale sia nel coinvolgimento dell’azienda”.
In prospettiva, il futuro “è visto in maniera positiva ma anche qui il 14% del campione 18-29 anni non è convinto” della trasformazione sostenibile; “dobbiamo coinvolgere i giovani”.
Lavoro
Sostenibilità, Insenga (Adnkronos): “Un nuovo sito per raccontare gli obiettivi Esg”

Il vicedirettore Adnkronos, è intervenuto al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma

“Da qualche mese abbiamo aperto un nuovo canale sul sito Adnkronos che si chiama Obiettivo Esg che diventerà presto un vero e proprio sito, non un contenitore ma uno spazio per far capire qual è l’approccio necessario per conoscere e raccontare la sostenibilità e gli obiettivi Esg da tutti i punti di vista. Nel canale raccontiamo in maniera multimediale, multicanale e multidisciplinare la sostenibilità”. Così Fabio Insenga, vicedirettore Adnkronos, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.
“E’ fondamentale porci e porre le domande per trovare insieme delle risposte. Il Gruppo Adnkronos sta facendo una trasformazione importante dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro e della prospettiva con cui ogni giorno produce informazione, investendo sulla qualità dei contenuti e su temi che sono strutturali per l’informazione e per il futuro del Paese”, dice Insenga citando in particolare tre tematiche, “la trasformazione demografica, quella digitale e quella sostenibile”.
“Sostenibilità che si è trasformata tantissimo sia nella sua effettiva applicazione sia nella percezione che se ne ha all’interno e all’esterno delle aziende proprio per questo insieme ad Eikon Strategic Consulting, con il progetto l’Esg Culture Lab, ci occupiamo di capire quanto ci sia da fare nelle aziende e nel paese quando parliamo di Esg”, conclude.
Lavoro
Tributaristi, con attivazione Inad si possono già inserire indirizzi pec

Presidente Alemanno: "Avvieremo inoltre un confronto con l’Agenzia delle Entrate per capire, proprio ai fini dell’antiriciclaggio e delle altre necessità professionali, come ottimizzare al meglio l’utilizzo del nuovo domicilio digitale".

L’Istituto nazionale tributaristi (Int) ha inviato una nota ai propri iscritti, in cui comunica che dal 6 giugno i professionisti ex lege 4/2013, tra cui i tributaristi, possono eleggere il proprio domicilio digitale, indicando un indirizzo pec dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica amministrazione. Finalmente inizia l’operatività dell’Inad (Indice nazionale dei domicili digitali), operatività che per il momento riguarda la possibilità di inserire in un elenco pubblico il proprio indirizzo pec, poiché per la consultazione si dovrà attendere il 6 luglio, data da cui il domicilio sarà consultabile sia dai soggetti privati che dalla Pubblica amministrazione.
“Per anni abbiamo sollecitato i ministeri competenti a risolvere il problema dell’impossibilità, per i professionisti ex lege 4/2013, di inserire la propria pec nel già attivo Indice Ini-pec, e ciò era precluso non solo per problematiche tecniche, ma anche per valutazioni anacronistiche ed errate, molto spesso strumentalmente, circa l’individuazione delle varie professionalità in Italia, quindi accogliamo l’attivazione dell’Inad con grande soddisfazione”, dichiara il presidente dell’Int Riccardo Alemanno.
“Negli anni – ricorda – come tributaristi abbiamo dovuto superare i problemi causati dall’impossibilità di inserire la nostra pec in un elenco consultabile pubblicamente, problemi poi risolti grazie all’impegno e alla collaborazione con la dirigenza dell’amministrazione finanziaria, per esempio nell’invio dei dati al sistema tessera sanitaria in qualità di intermediari fiscali abilitati o per l’acquisizione della pec da parte dall’Agenzia delle Entrate ai fini degli obblighi antiriciclaggio a cui è soggetto, al pari degli altri professionisti contabili, il tributarista. Abbiamo pertanto sollecitato i nostri iscritti a depositare la propria pec nell’Indice nazionale dei domicili digitali, entro il 6 luglio in modo che, dall’apertura della consultazione dell’Inad, tutti possano conoscerne il domicilio digitale. Avvieremo inoltre un confronto con l’Agenzia delle Entrate per capire, proprio ai fini dell’antiriciclaggio e delle altre necessità professionali, come ottimizzare al meglio l’utilizzo del nuovo domicilio digitale. Grazie pertanto ai ministeri competenti e all’Agid che hanno portato a termine il percorso di attivazione dell’Inad, in cui auspico che, in un ragionevole lasso di tempo, possano confluire tutti gli indirizzi pec delle varie professioni, oggi presenti in altri elenchi pubblici e non.”
Lavoro
Manageritalia e Assologistica, rinnovo contratto dirigenti imprese logistica portuali e aeroportuali

Il contratto riguarda circa 250 aziende associate con circa 70.000 dipendenti diretti ed indiretti.

E’ stato sottoscritto il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti delle aziende di logistica, magazzini generali, magazzini frigoriferi terminalisti portuali, interportuali ed aereoportuali. A firmare l’accordo il presidente di Manageritalia, Mario Mantovani e Umberto Ruggerone presidente Assologistica. Il contratto riguarda circa 250 aziende associate con circa 70.000 dipendenti diretti ed indiretti.
“Grazie a questo rinnovo – spiega Mario Mantovani – diamo continuità all’azione condotta in questi anni dalla nostra Associazione per tutelare i diritti dei dirigenti italiani dopo la formazione introdotta nel 1992, la long term care nel 2001, il welfare aziendale per tutti e le nove politiche attive soprattutto in periodo come questo caratterizzato da aspettative decrescenti e inflazione. Una firma che consentirà, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare le perdite di reddito dovute all’impennata dell’inflazione senza gravare eccessivamente sulle imprese”.
“Siamo soddisfatti di questo accordo che concretamente va nella direzione da noi auspicata, ovvero la valorizzazione della figura del manager logistico, vero elemento strategico per le aziende” commenta Umberto Ruggerone, presidente Assologistica.
Si tratta di un accordo di natura prettamente economica, visti gli interventi già attuati sulla parte normativa con l’accordo di proroga del ccnl, sottoscritto 26 luglio 2021. Nello specifico, l’accordo sottoscritto oggi prevede: un importo “Una Tantum” di 1.000 euro da corrispondere nel 2023 a un aumento contrattuale di 450 euro lordi mensili entro luglio 2025. È inoltre prevista la destinazione di 1.500 euro annui alla Piattaforma welfare dirigenti terziario, spendibili in beni e servizi di welfare.
Un adeguamento contrattuale che consente, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare l’impennata dell’inflazione avvenuta nell’ultimo periodo, senza gravare eccessivamente sulle imprese. Un risultato ottenuto grazie al profondo lavoro di analisi su tutte le opzioni normative disponibili.
L’accordo è la logica prosecuzione e completamento dell’intesa del luglio 2021 che, tra le altre cose, ha introdotto il welfare aziendale, i servizi di politiche attive ed è intervenuto sulla normativa dei Fondi ed Enti contrattuali. La parte economica è stata rinnovata agendo in sinergia su vari aspetti.
Una Tantum di 1000 euro a copertura della vacanza contrattuale per il periodo 1 gennaio -31 dicembre 2022, che verrà erogata in due tranche: 500 euro erogati con la retribuzione di luglio 2023 e 500 euro a novembre 2023
E’ previsto un aumento retributivo, con conseguente adeguamento del minimo contrattuale, pari a regime a 450,00 euro, secondo le seguenti scadenze: 150 mensili dal 1° dicembre 2023; 150 mensili dal 1° luglio 2024; 150mensili dal 1° luglio 2025
Tali aumenti possono essere assorbiti, fino a concorrenza, esclusivamente da somme concesse dalle aziende in acconto o anticipazione su futuri aumenti economici contrattuali, successivamente al 31 dicembre 2019.
I datori di lavoro destineranno inoltre alla piattaforma welfare dirigenti terziario 1.500 euro annui, spendibili in beni e servizi di welfare per l’anno 2024 e 2025.
Lavoro
Pnrr, Pelazzi (Argenta Soa): “Per le imprese ci sono tante criticità all’orizzonte”

Per il 61% non ci sono le condizioni per poter realizzare i lavori infrastrutturali e di costruzioni previsti

“Per le imprese l’attuazione del Pnrr presenta molte criticità all’orizzonte e i rischi che si perda un’occasione straordinaria sono elevati: il 61 per cento delle imprese dichiara infatti che non ci sono le condizioni per poter realizzare i lavori infrastrutturali e di costruzioni previsti mentre solo il 39 per cento si dichiara ottimista”. Lo sostiene Giovanni Pelazzi, presidente di Argenta Soa, una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche, nel presentare i risultati dello studio realizzato dal Centro studi di Argenta Soa sul sentiment su Pnrr e Codice degli appalti.
Lo studio sarà presentato da Pelazzi domani nel talk ‘Appalti pubblici, azione amministrativa e nuove tecnologie’ che si terrà a Milano nella Deloitte Greenhouse (Via Tortona 25) nell’ambito del Forum Legal Next 2023 organizzato da Deloitte Legal. Tra i relatori del talk il Presidente dell’Anac Giuseppe Busia, il presidente di sezione del Consiglio di Stato e già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Garofoli, il Consigliere di Stato Giovanni Gallone, il Dirigente dell’Ospedale Policlinico S.Martino di Genova- Strategic Foresight Giorgia Zunino, la Presidente di Assimpredil Ance Regina De Albertis e gli avvocati partner di Deloitte Legal Francesco Paolo Bello e Joseph Brigandì.
“Ad accendere i riflettori su queste criticità del Pnrr – continua Pelazzi – è un campione significativo di aziende, composto da una maggioranza (il 67%) che ha partecipato a gare pubbliche negli ultimi mesi. Ci troviamo di fronte a una grande occasione per l’Italia che rischiamo di non sfruttare adeguatamente e che sta mostrando alcune criticità sistematiche che rallentano la realizzazione di opere pubbliche e impattano anche sulla crescita economica del Paese. Criticità che però gli italiani sanno affrontare dando il meglio di sé come avvenuto con Expo. Non tutto va male, però: per il 63% delle imprese intervistate il nuovo Codice degli Appalti può rendere più veloce la realizzazione delle opere rispetto ad un 37% che pensa il contrario”.
“Il Pnrr – dichiara Pelazzi – ha un effetto molto forte sul settore delle costruzioni: almeno nelle valutazioni originarie, secondo stime Ance-Confindustria impatta per circa 108 miliardi di euro (sui 222 totali), di cui 42,9 miliardi per i progetti in essere e 65,1 per nuovi progetti. La possibile rimodulazione delle misure del Pnrr rappresenta, però, una nube all’orizzonte sulle prospettive di crescita del settore edile”.
Per l’81% degli intervistati possedere la certificazione Soa sta diventando una referenza positiva per lavorare anche nel privato. “Quello che emerge dallo studio e anche dal nostro lavoro sul campo – commenta Pelazzi – è che a richiedere le attestazioni Soa non sono solo le amministrazioni pubbliche e le realtà partecipate dal pubblico, ma anche grandi player dell’industria e grandi fondi e sviluppatori immobiliari. La Soa sta diventando uno strumento importante per attestare parte dei temi esg”.
Lo studio è stato realizzato intervistando un campione di circa duemila e duecento imprese di tutte le dimensioni, che operano in tutte le regioni italiane e nei principali settori per cui è richiesta la Soa (costruzioni 55%, infissi 6%, carpenteria 5 %, impiantistica 20%, servizi ambientali 14%); hanno fatturati in grado di rappresentare la complessità del tessuto imprenditoriale italiano (sotto i 2 milioni di euro 30 %, tra i 2 i 5 milioni di euro 26 %, tra i 5 e i 10 milioni di euro 19%, tra i 10 e i 30 milioni di euro 15% e sopra i 30 milioni di euro 10%).
“I dati diffusi a maggio dall’Istat – ricorda – segnalavano un lieve incremento della produzione nelle costruzioni in marzo su febbraio (+0,1%) e nel primo trimestre 2023 rispetto al quarto 2022 (+1,1%). Quindi va tutto bene? Non proprio, purtroppo. A bene vedere, infatti, i numeri dell’Istat raccontano un’altra storia, per cui c’è poco da esultare”.
“L’incremento dell’attività nelle produzioni – dichiara Pelazzi – è spiegato esclusivamente da un effetto “trascinamento” ereditato dal trimestre precedente. Se si osserva infatti il livello dell’indice di produzione in marzo (137,7) si nota che è sostanzialmente in linea con quello di dicembre (137,5). Quindi l’attività, di fatto, è rimasta piatta nel primo trimestre di quest’anno e l’incremento rilevato nel primo trimestre è solo una questione aritmetica”.
“C’è di più – avverte Pelazzi – l’Istat ha comunicato di avere rivisto al ribasso di ben 1,2 punti percentuali la variazione della produzione industriale di febbraio, che adesso è quasi piatta a fronte di un incremento comunicato il mese scorso dell’1,5%. Sono dettagli tecnici, ma servono per capire più chiaramente il contesto nel quale opera il settore edile e bisogna conoscerli per potere decifrare meglio la realtà descritta dai numeri”.
Lavoro
Schifone (Fdi): “Lavoriamo alla settimana stem”

"Eventi, iniziative, momenti d’aggregazione che racconteranno un mondo pieno d’opportunità e di possibili competenze"

“Buongiorno a tutte. Avrei avuto piacere ad essere lì con voi, ma sono stata trattenuta da impegni dell’ultimo momento. Volevo farvi il mio in bocca al lupo e penso che ciò che avete fatto sia molto importante. L’arricchimento del vostro percorso va portato come esempio anche alle generazioni successive alla vostra. In Parlamento stiamo lavorando per la proposta di legge che parlerà della cosiddetta ‘settimana stem'”. A dirlo il deputato Marta Schifone, capogruppo della commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati e responsabile professioni di Fratelli d’Italia, rivolgendosi alle studentesse in un videomessaggio inviato in occasione della conclusione del progetto ‘Vinci adoption program’.
“Abbiamo deciso – ha spiegato – di raccontare in questa settimana tutte le possibilità che vengono regalate da questo mondo alle donne, che sono però costrette ancora a vivere un gender-gap in riferimento allo studio delle materie scientifiche”.
“Abbiamo deciso – ha sottolineato – di creare una settimana nazionale – cosiddetta stem – che prima non esisteva. Saranno sviluppati eventi, iniziative, momenti d’aggregazione che racconteranno un mondo pieno d’opportunità e di possibili competenze. Desideravo ringraziarvi per il percorso che avete vissuto e vi auguro di poter proseguire tale strada anche a livello universitario, se questa dovesse continuare ad essere la vostra principale passione. E mi raccomando… diffondete il messaggio alle vostre coetanee e alle vostre famiglie. E’ di vitale importanza””.
-
Cronaca1 settimana fa
Aeroporto di Fiumicino, bagno con shampoo nella fontana
-
Ultima ora1 settimana fa
Jacobs salta anche il Golden Gala di Firenze
-
Politica1 settimana fa
Comunali 2023, Berlusconi: “Buon governo centrodestra prevale ancora una volta”
-
Politica1 settimana fa
M5S blocca ancora Giunta, deputati con poltrone davanti ingresso
-
Sport1 settimana fa
Juventus-Milan 0-1, decide Giroud: rossoneri in Champions
-
Politica6 giorni fa
Offese a Kyenge, Calderoli condannato a 7 mesi
-
Coronavirus6 giorni fa
2 giugno, Meloni brinda con Mattarella: “Alla Repubblica”
-
Cronaca1 settimana fa
A 12 giorni dall’alluvione riapre il Maria Cecilia Hospital di Cotignola