

Cronaca
Bologna, alla Ferrari tamponi rapidi per accelerare screening
BOLOGNA, 11 NOV – La Ferrari rafforza le azioni di prevenzione e contenimento della diffusione del Covid-19, offrendo ai suoi dipendenti la possibilità di effettuare dei tamponi rapidi. Si tratta della prima iniziativa sperimentale di screening autorizzata dalla Regione Emilia-Romagna con questa tipologia di tamponi, che a partire da domani saranno fatti su base volontaria da personale medico e con la supervisione del dottor Maurilio Missere, medico competente coordinatore di Ferrari nonché direttore sanitario del programma ‘Back on Track’.
L’iniziativa prosegue il percorso avviato nei mesi scorsi dalla società di Maranello per la protezione dell’ambiente di lavoro, che fino a oggi ha previsto il ricorso ai test sierologici per la prima fase di screening.
La possibilità di svolgere questo tipo di screening periodico “sarà di grande aiuto per tutelare ulteriormente il luogo di lavoro, soprattutto durante la stagione invernale in cui le infezioni da Covid-19 tenderanno a confondersi con il raffreddore o l’influenza”, ha spiegato Ferrari.
Il nuovo servizio verrà esteso ai familiari dei dipendenti e ai fornitori presenti nelle sedi di Maranello e Modena. La Società inoltre condividerà, come sempre, i risultati della sperimentazione con la Regione Emilia-Romagna, mettendo a disposizione della comunità le pratiche più avanzate per la protezione della salute dei lavoratori. (ANSA)
Cronaca
Roma, Pippo Baudo: “C’è una dittatura dei tassisti”

"Vogliono essere dominatori assoluti della Capitale"
(di Enzo Bonaiuto) – “Una situazione indegna di una capitale europea e di una delle città più famose e visitate del mondo”. Pippo Baudo, intervistato dalla AdnKronos, si unisce alla protesta montante di romani, turisti e vip sul livello scadente del servizio taxi a Roma.
“C’è una vera e propria dittatura dei tassisti – accusa il popolare conduttore catanese che vive a Roma – Vogliono essere i dominatori assoluti della città! Non passano, non rispondono al telefono con i call center che sembrano fantasmi, per avere la certezza di un taxi bisogna chiamare almeno due ore prima, sono pochi e vogliono restare in pochi. Davvero una situazione intollerabile”, conclude Pippo Baudo.
Coronavirus
Vaccino covid Lazio dal 2 ottobre: a chi spetta, come si prenota

La campagna articolata in 3 fasi, si parte da operatori sanitari e Rsa

Nel Lazio, lunedì 2 ottobre 2023 comincia la campagna per la vaccinazione covid, parallelamente alla campagna per il vaccino contro l’influenza. Le dosi saranno affidate alle Asl per il personale sanitario negli ospedali e nelle strutture presenti sul territorio competente. La vaccinazione è obbligatoria? A chi spetta il vaccino covid? Chi ha diritto per primo alle dosi? Ci si può vaccinare nelle farmacie? Quali sono le regole per i bambini? Ecco le risposte alle principali domande.
Nella prima fase della campagna, verrà data priorità agli operatori sanitari e sociosanitari di aziende sanitarie locali, ospedali, policlinici universitari e Irccs. Tra le categorie prioritarie ci sono anche i professionisti delle Rsa e delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (case di riposo e strutture riabilitative) con ospiti e pazienti: le vaccinazioni avverranno sotto la supervisione dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, in collaborazione con i medici di medicina generale.
La seconda fase della campagna vaccinale è prevista dal 16 ottobre, quando la somministrazione delle dosi sarà assicurata per i cittadini con età superiore agli 80 anni e alle persone fragili. Per questi ultimi – sottolinea la Regione – l’accesso sarà garantito grazie ai medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Vaccinazione, la terza fase
A partire dal 30 ottobre sarà possibile somministrare le dosi anche alle altre fasce della popolazione, consigliando i familiari, i conviventi e i caregiver di persone con gravi fragilità; le farmacie di comunità diventeranno centri vaccinali dal mese di novembre.
Nella prima fase della campagna di vaccinazione anti Covid-19 – precisa la Regione puntualizzando che l’iniezione non è obbligatoria – alle sarà somministrato il vaccino Pfizer – tecnicamente il Comirnaty Omicron XBB 1.5 – in attesa dell’approvazione del vaccino proteico adiuvato Nuvaxovid XBB 1.5 in programma per la metà del mese di ottobre.
Il vaccino sarà somministrato come dose di richiamo a distanza di 6 mesi dall’ultima vaccinazione covid o dall’ultima positività. Se per valutazioni cliniche fosse necessario anticipare la vaccinazione, si raccomanda una distanza di almeno 3 mesi dalla dose precedente.
Per chi non si è mai vaccinato, si raccomanda una singola dose di Comirnaty Omicron XBB 1.5. Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni che non abbiano completato il ciclo primario anti Covid-19, saranno invece disponibili 3 dosi: la seconda sarà somministrata a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla precedente.
La Regione Lazio ha predisposto la prenotazione online presso i punti di somministrazione vaccinale delle strutture sanitarie, attraverso la piattaforma https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it oppure al numero di telefono 06.164.161.841, che sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 7 e 30 alle 19 e 30 e il sabato dalle 7 e 30 alle 13.
Per i cittadini che necessitano di ulteriori chiarimenti, è stato istituito il numero verde 800118800, a cura di Ares 118, per i seguenti servizi: le informazioni sul funzionamento, dalle modalità alle tempistiche, della campagna vaccinale avviata nel Lazio, a partire dai contatti per i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i centri vaccinali presenti nelle Asl; la raccolta delle richieste di vaccinazione domiciliare delle persone non autosufficienti, impossibilitate a recarsi negli studi medici o le sedi vaccinali. Le richieste saranno prese in carico dalle Asl, programmando la vaccinazione a domicilio in collaborazione con i medici di medicina generale con la stessa tipologia per le Rsa e le case di riposo.
Cronaca
Fedez ricoverato in ospedale, ecco tutto quello che sappiamo

Dall'emorragia interna al ricovero fino alle possibili cause del problema di salute che ha colpito il rapper

Fedez ancora in ospedale dopo essere stato ricoverato nei giorni scorsi al Fatebenefratelli di Milano a causa di due ulcere che gli hanno causato un’emorragia interna. Ad annunciarlo era stato lo stesso rapper sui social, dopo che i rumors su un possibile ricovero dell’artista si erano fatti sempre più insistenti. Ecco tutto quello che sappiamo finora sulle condizioni di salute del rapper.
“Purtroppo attualmente sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato un’emorragia interna. Mi hanno salvato la vita”, le parole del rapper su Instagram del 29 settembre scorso. “Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio. Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita”, spiegava Fedez.
Ma come sta ora il cantante? A rispondere all’Adnkronos Salute è Massimo Falconi, direttore della Chirurgia del pancreas dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, che nel marzo 2022 operò il rapper per un tumore neuroendocrino del pancreas. Fedez, spiega, potrebbe restare ancora qualche giorno in ospedale: “La durata del ricovero in questi casi dipende dalle condizioni generali del paziente. Lui è un ragazzo giovane e sano, quindi io credo che i colleghi lo terranno in ospedale 3-4 giorni per essere sicuri che ci sia una stabilità dell’emocromo e dei parametri vitali, poi potrebbe essere dimesso. Ritengo che al massimo entro una settimana possa essere a casa, se non prima”. “Io ho notizie indirette – precisa lo specialista – e posso ricostruire il caso solo attraverso quello che naturalmente siamo venuti a sapere, perché il nostro è anche un rapporto affettivo e lui si è messo in contatto con noi anche per sapere cosa fare”. Il rapper è in ottime mani, assicura Falconi: “E’ seguito benissimo dai colleghi del Fatebenefratelli”.
A far arrivare il rapper nel Pronto soccorso del presidio dell’Asst Fbf-Sacco di Milano sono state delle manifestazioni cliniche possibili in presenza di “un’ulcera peptica – illustra Falconi – un’ulcera duodenale che ogni tanto naturalmente può sanguinare. Di fatto è un evento raro, ma dipende per esempio da quanto tempo il paziente presenta dei sintomi, o magari dall’assunzione di farmaci. Non posso saperlo con certezza”, tiene a puntualizzare lo specialista del San Raffaele. Tuttavia, “il meccanismo a cui penso possa essere imputabile” l’emorragia “è esattamente quello dell’ulcera peptica, che ogni tanto può complicarsi”.
E’ possibile ipotizzare collegamenti con l’intervento al quale Fedez è stato sottoposto nella primavera del 2022 per la rimozione del tumore? Dopo un’operazione come quella subita dal rapper “ci può essere una fragilità più o meno importante” della parte di organismo interessata, risponde l’esperto, “ma noi non osserviamo quasi mai questo tipo di manifestazioni, soprattutto a una distanza di tempo così significativa dall’intervento chirurgico”. In ogni caso, “di fatto il meccanismo è lo stesso dell’ulcera peptica”, ripete Falconi, e “credo possa essere ricondotto o una secrezione acida gastrica più importante rispetto al normale, oppure a una condizione di stress, o ancora all’assunzione di farmaci senza una protezione gastrica”.
Fedez “ha sicuramente fatto una gastroscopia sotto la guida dei colleghi – conclude lo specialista – e naturalmente sta seguendo una classica terapia farmacologica che inibisce la secrezione acida gastrica, a dosaggio pieno, in maniera tale da azzerare la secrezione e favorire la cicatrizzazione dell’ulcera”.
Cronaca
Schlein: “Da Governo approccio muscolare verso magistratura”

"Questa maggioranza mostra insofferenza verso tutto ciò che non controlla"

“Dopo un anno di governo possiamo dire che questo governo ha mostrato un atteggiamento di fondo, un approccio muscolare e aggressivo verso la magistratura”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein intervenendo al congresso di Area a Palermo. “Questa maggioranza mostra insofferenza verso tutto ciò che non controlla, e vale anche per la cultura e l’informazione”, ha aggiunto. Ogni riforma della giustizia “deve essere il frutto di un confronto con chi la fa funzionare. Il confronto e l’ascolto deve rappresentare la bussola per qualunque progetto riformatore che parta dall’analisi della realtà”.
“Il ministro Nordio ha più volte annunciato un cantiere di riforme organiche, ma alle parole non sono seguiti i fatti, e vedendo l’approccio della maggioranza verrebbe da dire per fortuna. Abbiamo assistito a spot, decisioni di corto respiro, dannose, provvedimenti di bandiera e propagandistiche, senza una visione complessiva, senza organicità”.
“Il Pd non accetterà mai il tentativo di riscrivere la storia” dice la segretaria Dem. “Ho apprezzato il passaggio del segretario Albamonte sul ‘revisionismo giudiziario’. Tentativi messi in atto come per la Strage di Bologna. Non è possibile a nessun livello mettere in discussione ciò che è emerso e cioè che è stata una strage fascista, realizzata da forze neofasciste, con un intento eversivo, facilitata da apparati dello Stato”.
“Serve un grande investimento sull’educazione alle differenze, a partire dalle scuole” dice la Schlein. “Serve un grande sforzo comune, mi sono rivolta a più riprese alla prima premier donna per chiedere che almeno su questi temi si metta da parte la dialettica aspra, facciamo un passo insieme”.
“La politica e la diplomazia non sono riuscite o forse non hanno nemmeno provato fino in fondo a portare a processo gli assassini” di Giulio Regeni.
Cronaca
Giallo a Torino, cadavere in casa con ferite alla testa

Tra i due c'erano state delle liti
Il cadavere di un uomo è stato trovato in casa a Giaveno nel torinese. A dare l’allarme è stata la compagna. Secondo le prime informazioni la vittima avrebbe ferite alla testa e la casa sarebbe stata trovata in disordine. Sul posto stanno intervenendo i carabinieri per fare luce su quanto accaduto. Al momento i militari stanno vagliando tutte le ipotesi, non si è esclude possa trattarsi di un omicidio.
Cronaca
Taxi, ogni giorno attesa infinita alla stazione Termini di Roma

Il servizio taxi nella Capitale è sempre più inefficiente. A complicare le cose anche la recente apertura di numerosi cantieri che certo non aiutano le auto bianche

Carenza di auto bianche in strada, prenotazioni spesso difficili e app che il più delle volte rispondono con il messaggio standard pregando di riprovare più tardi, perché non ci sono taxi disponibili. Il servizio taxi a Roma è sempre più inefficiente. A complicare le cose anche la recente apertura di numerosi cantieri che certo non aiutano le auto bianche. Il Comune ha provato a potenziare l’offerta offrendo ai tassisti la possibilità della cosiddetta “doppia guida” (che permette alle auto di lavorare anche 20 ore su 24). Ma dei 7.672 titolari di licenze taxi attive, ha aderito meno dell’1%. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Soprattutto nei nodi nevralgici del trasporto della Capitale.
Uno su tutti la stazione Termini che dovrebbe essere il biglietto da visita della Città Eterna sia per i tanti turisti che hanno scelto di raggiungere in treno Roma e sia per tutti coloro che arrivano nella Capitale per lavoro. Ma nei fatti la ricerca di un taxi si trasforma in una dura prova di pazienza. Venerdì pomeriggio. Ore 15. Decine e decine di turisti attendono il loro turno per la corsa. Sono le prede preferite di questuanti e venditori abusivi. Una mendicante ha pensato “bene” di stendersi proprio nel bel mezzo della fila costringendo le persone a passarle intorno.
“Vengo a Roma per lavoro con il treno – racconta all’Adnkronos Mauro, arrivato pochi minuti prima con una Freccia da Milano – e trovo questa fila. Non che da noi sia meglio, anzi. A infastidirmi è proprio la prepotenza, forse creata da questa situazione tesa, di alcuni di questi tassisti. Devi sentirti in colpa se la corsa è breve, se paghi con il pos chiedono se non è possibile fare altrimenti. E questo, a mio avviso, è peggio della coda”. Per chi prova a documentare la lunga fila ecco il tassista con una mano sul volante e l’altra a impugnare il telefono per riprendere chi sta verificandola situazione. “Voi giornalai state speculando – dice l’autista – Date la colpa a noi tassisti, quando dovreste scrivere di cose più gravi, tipo i vaccini (…)” E urla: “Scrivetelo che non servono nuove licenze”.
Non la pensa così Loreno Bittarelli, storico presidente della cooperativa taxi 3570: “I taxi sono pochi, ci sono cantieri aperti in tutta la città, gli internazionali del golf e tutta un insieme di eventi accumulati che hanno determinato questa situazione. Sono mesi che chiedo al Comune di rilasciare almeno 300 licenze – dice – Non sono d’accordo delle sparate, quando si parla di 2mila, 3mila licenze, ma dico se c’é la necessità gradualmente mettiamo in campo un po’ di licenze, vediamo l’effetto, i risultati. E contestualmente si aumentino le piazzole di sosta, le corsie preferenziali”. “Il vuoto che effettivamente c’é va colmato con azioni graduali ma il problema non è solo dovuto ai taxi che sono pochi, è il sistema di trasporto pubblico che non funziona, i cantieri: è tutto un disastro”. Il Comune “fino a oggi non ci si è filato per niente, fermo, inerme sperando che qualcuno dall’alto si prenda la responsabilità al suo posto e il Governo gli tolga le castagne dal fuoco”.
(di Silvia Mancinelli)
Cronaca
Giustizia, Nordio: “Intercettazioni su mafia e terrorismo non si toccano”

Così il ministro intervenendo a Palermo al congresso nazionale di Area democratica per la Giustizia: "Intercettazioni su mafia e terrorismo non si toccano. Lentezza processi ci costa due punti del Pil, necessario velocizzare"

“Quando parlo di intercettazioni non solo lascio sempre da parte il problema del terrorismo e della mafia su cui non solo non si tocca nulla, ma proprio con il Procuratore nazionale antimafia Melillo stiamo progettando una serie di interventi nuovi, perché la grande delinquenza non comunica coi mezzi tradizionali”. A dirlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo a Palermo al congresso nazionale di Area democratica per la Giustizia. “Quando ho detto che la mafia non parla al telefono, alludevo al fatto che sappiamo perfettamente che oggi le grandi organizzazioni comunicano con mezzi che non siamo in grado di interpretare perché costano tanti soldi”, ha detto.
“La lentezza dei processi ci costa due punti di Pil, lo sappiamo. Dunque, c’è la necessità di rendere i processi più veloci”, ha aggiunto il ministro.
“Nessuno ha mai pensato né penserà mai che vi possa essere un domani una soggezione della magistratura, sia giudicante che requirente, al potere esecutivo né di qualsiasi altra forma di controllo estranea alla indipendenza della magistratura”, ha assicurato quindi il ministro.
“Ho fatto il magistrato e lo rifarei e mi sento con la toga addosso. Perciò – sottolinea – mi preme dire che, quali che siano le riforme, per me sarebbe una eresia pensare che la magistratura possa finire sotto il controllo dell’esecutivo”.
“Ho scelto questa professione perché è la più libera e importante nell’attuazione del dettato costituzionale, vincolata come è solo alla legge. Mai l’avrei scelta se avessi pensato che da pm avrei avuto sopra di me un potere gerarchico rappresentato da un partito”, ha detto.
“Io ho cercato di annunciare le riforme secondo noi essenziali e prioritarie che riguardano l’efficientamento della giustizia, di cui nessuno parla mai, colgo anzi questa occasione per ribadire questo concetto. Noi stiamo lavorando alacremente, diciamo che quasi due terzi della nostra attività è dedicata all’efficientamento della giustizia ai fini di attuare i piani del Pnrr, e soprattutto velocizzare i processi, soprattutto quelli civili. Perché la lentezza della giustizia ci costa circa 2 punti di Pil”, ha detto il ministro della Giustizia lasciando il congresso. “Poi nessuno si nasconde, lo sappiamo – dice – siamo persone reali e mature, che ci sono differenti idee di concepire alcune soluzioni per quanto riguarda soprattutto il diritto penale, ma io ho cercato di mettere in evidenza le cose che ci uniscono. E tra queste c’è sicuramente quella di rendere la giustizia più efficiente e più rapida”, conclude.
Cronaca
Meteo, nuova ondata di caldo africano: le previsioni di oggi e domani

Che tempo farà fino a lunedì 2 ottobre

Nuova ondata di caldo africano sull’Italia confermata dalle previsioni meteo di oggi, domani e fino a lunedì 2 ottobre da Milano a Roma, da Napoli a Palermo. Sarà caldo estivo, quindi, con l’Anticiclone Africano Apollo, che porterà nel weekend temperature ancora in aumento. I picchi sono attesi dapprima al Centro-Nord poi da lunedì anche verso il Sud, estendendo la famigerata ‘ottobrata’ di Roma a tutta la penisola.
Nel dettaglio, spiegano gli esperti de iLMeteo.it, nel fine settimana sono previsti 31 gradi a Firenze, 30 gradi a Bologna, Bolzano, Ferrara, Grosseto, Oristano, Pistoia, Prato, Roma, Rovigo e Terni. Con l’inizio della prossima settimana la colonnina di mercurio salirà fino a 30-31 gradi anche ad Agrigento, Benevento e Catania con l’Anticiclone Africano Apollo protagonista su tutta l’Italia.
Per quanto riguarda lo stato del cielo si può segnalare soltanto qualche temporale tra Sicilia e Calabria nelle prossime ore, mentre la prima domenica di ottobre sarà praticamente senza una nuvola.
Questa nuova ondata di caldo nordafricano porterà dunque valori di circa 7-8 gradi superiori alla media: se fossimo stati a luglio, avremmo avuto 38-39 gradi ovunque. A fine settembre – inizio ottobre, con il minor soleggiamento dell’autunno, restiamo sui 30-31 gradi, valori comunque eccezionali per il periodo.
L’Anticiclone Africano Apollo resterà protagonista almeno fino al 10-12 ottobre, disturbato solo in parte dal passaggio di una perturbazione sui Balcani tra mercoledì e giovedì: in seguito, la configurazione sinottica sarà sempre la stessa con il caldo ed il sole protagonisti; l’alta pressione Apollo sarà più robusta tra Spagna, Francia e regioni alpine con lo zero termico che schizzerà in alto, in altissimo, fino a quota 4700-4800 metri circa, toccando la cima del Monte Bianco. Una situazione ancora più estrema per i ghiacciai che continueranno a fondere e perdere massa anche in pieno autunno. Una vera nota dolente in mezzo ad un clima soleggiato e piacevole.
Un’altra nota dolente, un altro rovescio della medaglia dell’Anticiclone africano in Autunno, è il deterioramento della qualità dell’aria: lo smog sta aumentando specie in Pianura Padana a causa della staticità atmosferica, non piove e non c’è vento e di conseguenza le polveri sottili aumentano inesorabilmente.
Infatti, durante l’Estate l’anticiclone africano è spesso accompagnato da qualche temporale di calore e/o da un generale rimescolamento dell’aria per ‘convezione’; durante l’autunno, e ancora di più in inverno con le notti più fredde e le frequenti inversioni termiche a bassa quota, gli inquinanti restano prigionieri proprio nelle zone dove noi viviamo e respiriamo.
Una situazione dunque da monitorare attentamente nei prossimi 10 giorni, attenzione allo smog portato dal caldo anticiclone autunnale.
NEL DETTAGLIO
Sabato 30. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: in gran parte soleggiato salvo isolati acquazzoni in Sicilia.
Domenica 1. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: in gran parte soleggiato.
Lunedì 2. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: sole e caldo estivo. Al sud: sole e caldo estivo.
Tendenza: Anticiclone Africano Apollo ovunque, piena estate con sole prevalente e caldo sopra la media, specie al Centro-Nord.
Cronaca
Migranti, a Lampedusa nuovi sbarchi: arrivano in 80

Uno sbarco nella notte, poi un nuovo arrivo. Sono 198 i migranti nell'hotspot. Incendio sul traghetto dall'isola a Porto Empedocle, in salvo i passeggeri: ci sono anche 83 migranti

Ancora uno sbarco a Lampedusa. Sono 31 i migranti arrivati sull’isola, tutti uomini. Sono provenienti dalla Palestina, dallo Yemen, dalla Siria. E nuovo sbarco anche nella notte, dove sono arrivati 52 uomini. Arrivano dalla Tunisia, dall’Egitto e dal Bangladesh. L’imbarcazione, come si apprende, è partita da Misurata, in Libia. Ieri sera sono arrivate altre 108 persone, in quattro diversi sbarchi. Sono 198 in tutto i migranti presenti questa mattina all’hotspot In giornata non è previsto alcun trasferimento.
Questa notte un incendio è divampato sul traghetto Cossyra, in navigazione da Lampedusa a Porto Empedocle, con a bordo 177 persone, di cui 150 passeggeri e 27 membri dell’equipaggio. Sul posto – sotto il coordinamento della Centro operativo nazionale della Guardia Costiera – sono intervenute una motovedetta Sar di Lampedusa e nave Diciotti che hanno effettuato le operazioni di trasbordo dalla nave e messo in sicurezza tutti i passeggeri, tra cui anche 83 migranti in trasferimento dall’isola. Nave Diciotti ha altresì operato in assetto anti incendio, raffreddando con getti d’acqua le parti del traghetto interessate dall’incendio.
147 persone, tra cui donne e bambini, sono attualmente a bordo di nave Diciotti e giungeranno in sicurezza a Porto Empedocle, mentre 3 passeggeri verranno trasferiti con la motovedetta SAR 324 a Lampedusa.
L’incendio è avvenuto nella sala macchine dell’unità. La nave, sulla quale vi sono ancora membri dell’equipaggio, impossibilitata a proseguire la navigazione, verrà rimorchiata in porto nelle prossime ore. Fino ad allora la motovedetta CP291 della Guardia Costiera di Lampedusa rimarrà in assistenza.
Intanto sul tema, con Berlino resta aperta la querelle sulle Ong. Dietro la battuta (“I tedeschi la dovrebbero smettere di fare solidarietà con i confini degli altri”) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce la diversità di posizioni con il cancelliere Scholz.
“Io capisco – dice ai cronisti – il governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave”. Il premier italiano a proposito dello stallo sul Patto europeo sui migranti, registrato giovedì a Bruxelles, tiene il punto: “Ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
Tra Italia e Francia, invece, il clima è d’intesa. A tenere banco al termine del Med9 di Malta con i paesi europei del Mediterraneo sono le parole della premier, con Emmanuel Macron che esprime sostegno all’Italia: “Viviamo una situazione eccezionale, specialmente quella che ha toccato Lampedusa, e ora ci deve essere una risposta europea unica, tutti dobbiamo dare solidarietà all’Italia e ai primi porti di approdo”.
Poi rispetto al trilaterale tenuto con il premier italiano e con von der Leyen fa sapere che si cerca un’intesa per dare contenuto ai dieci punti di Lampedusa: “Abbiamo proposto ai nostri colleghi di mettere in atto e implementare questi 10 punti, spero che a livello europeo potremo migliorare il nostro funzionamento interno, per lavorare insieme sulla questione dell’immigrazione, migliorando il partenariato con i paesi di origine, e per contrastare in modo concreto i trafficanti di esseri umani”.
Cronaca
Superenalotto, ecco la combinazione vincente di oggi

I numeri dell'estrazione vincente di oggi, 29 settembre

Il montepremi del Superenalotto di oggi è di 61,7 milioni di euro. E’ stata effettuata l’estrazione straordinaria dei numeri della combinazione vincente del concorso di oggi, venerdì 29 settembre 2023.
L’estrazione di oggi, nella giornata di venerdì, è una novità introdotta il 7 luglio a sostegno dell’Emilia-Romagna. Le estrazioni ordinarie avvengono di martedì, giovedì e sabato. Dopo l’estrazione di oggi, quindi, si torna a giocare domani, sabato 30 settembre. Nei giorni di estrazione si può compilare e registrare una schedina fino alle 19.30. L’estrazione avviene alle 20.
Per controllare se una schedina ha diritto a riscuotere qualche premio, si può effettuare la verifica online o attraverso l’app del Superenalotto, inquadrando il codice QR presente sulla schedina.
Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile online un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Una schedina del Superenalotto ha diritto ad un premio in caso di 2 numeri ‘azzeccati’, 3, 4, 5, 5+1 o 6.
L’entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
– con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
– con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
– con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
– con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
– con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro;
Quanto costa giocare una schedina al Superenalotto
Ogni combinazione costa 1 euro. L’opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. E’ possibile acquistare quote dei sistemi a caratura, che comprendono molte combinazioni, per 5 euro a quota.
Oltre ai numeri indicati dal giocatore, nella schedina possono comparire altri numeri: si tratta del numero Superstar e numero Jolly. Quest’ultimo viene sorteggiato dalla stessa urna dei numeri principali del concorso. Chi indovina cinque dei sei numeri principali più il numero Jolly si aggiudica i premi della categoria 5+Jolly, vale a dire il 5+1. A differenza del Superstar, il numero Jolly non viene scelto sulla schedina.
In ogni schedina si può decidere di inserire almeno un numero Superstar, che viene scelto dal giocatore o selezionato automaticamente dal sistema. La posta di gioco è di euro 0,50 per ciascun numero. La giocata minima per partecipare al Superstar è di una combinazione di gioco del Superenalotto abbinata al numero Superstar, che consente di concorrere per premi a punteggio e premi istantanei straordinari.
I premi a punteggio vengono vinti quando uno dei numeri estratti nel concorso Superenalotto corrisponde al numero Superstar stampato sulla ricevuta di gioco. Le categorie di vincita, relative ai premi Superstar a punteggio, sono:
– premio 5 stella, realizzato ottenendo punti 5 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 4 stella, realizzato ottenendo punti 4 nel concorso Superenalotto più il numero Superetar;
– premio 3 stella, realizzato ottenendo punti 3 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 2 stella, realizzato ottenendo punti 2 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;
– premio 1 stella, realizzato ottenendo punti 1 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar;0 stella, realizzato ottenendo
– premio punti 0 nel concorso Superenalotto più il numero Superstar.
Ecco l’importo dei premi per le vincite con il numero Superstar:
Premio 5 Stella – 25 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 5 al concorso Superenalotto;
premio 4 stella – 100 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 4 al concorso Superenalotto;
premio 3 stella – 100 volte l’importo della vincita ottenuta con punti 3 al concorso Superenalotto;
premio 2 stella, euro 100,00;
premio 1 stella, euro 10,00;
premio 0 stella, euro 5,00.
L’estrazione vincente di oggi: 6, 35, 48 53, 81, 86. Numero jolly: 47. Numero superstar: 71. Nessun ‘6’ né ‘5+’. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei 6 è di 62.600.000 euro.
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