Cronaca
Inflazione, il pediatra: “Risparmiare sul cibo è un...
Inflazione, il pediatra: “Risparmiare sul cibo è un rischio ma si può, ecco come”
"Preferire carne bianca e pesce azzurro, sì alle uova e a pizza e crostate fatte in casa". I consigli di Italo Farnetani contro il caro-spesa
L'inflazione morde e le famiglie italiane continuano a fronteggiare un 'caro spesa' che spinge a scelte condizionate dal portafoglio, non sempre sicure per la salute. "Se il costo del carrello aumenta, spesso si tende a risparmiare sui prodotti alimentari con il rischio di acquistare cibi da un lato meno sicuri, dall'altro più grassi e quindi alleati di sovrappeso e obesità". Lo spiega all'Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, che suggerisce alcuni trucchi per contenere il conto in cassa senza compromettere il benessere e lo sviluppo dei bimbi. Perché è anche a tavola che si costruisce per loro un futuro sano, avverte il docente di pediatria dell'università Ludes-United Campus of Malta.
"Nei bambini una corretta alimentazione è essenziale per una crescita armonica e in salute", premette il medico. "Per questo - sottolinea - sarebbe preferibile continuare ad acquistare i cibi consueti, operando gli eventuali risparmi su altri prodotti che non siano gli alimenti". Una regola generale sempre valida è "prestare molta attenzione ai prodotti alimentari con prezzi eccessivamente bassi, controllandone bene la provenienza e la tracciabilità". Destreggiandosi fra gli scaffali tenendo fisso questo punto fermo, "risparmiare bene è possibile - assicura Farnetani - giocando su scelte intelligenti e su una rotazione appropriata del menù" proposto ai piccoli di casa.
Tre le mosse salva-spesa e salute. La prima riguarda carne e pesce: "Fra pranzo e cena - illustra il pediatra - vanno assunti dai bambini 3 volte alla settimana". Come garantire questo consumo corretto risparmiando? "Dal punto di vista nutrizionale la carne bianca e quella rossa hanno lo stesso valore, ma la carne bianca costa meno - ricorda Farnetani - E tra il pesce privilegiamo quello azzurro: è più economico, ma anche particolarmente benefico perché ricco in Omega 3". Il secondo cibo amico è "l'uovo. Un bambino dovrebbe mangiare uova 2-3 volte alla settimana: sono importanti perché hanno un alto valore nutrizionale, ma hanno anche un bassissimo costo", evidenzia il medico. Terza mossa: "Soddisfare le preferenze dei bimbi offrendo loro degli alimenti che prediligono", ossia "la pizza e la crostata". Rigorosamente 'homemade'.
"Pizza e crostata costano poco e sono anche al primo posto nelle preferenze alimentari di bambini e adolescenti", osserva Farnetani. "La pizza, che suggerisco di far mangiare 2 volte alla settimana, è sempre sinonimo di festa per tutta la famiglia, specie se la si prepara in casa tutti insieme. Così si risparmia anche". Quanto alla crostata, anche lei è praticamente "un simbolo dell'unità nazionale", rimarca il pediatra, considerando che "è in assoluto il dolce preferito dai bimbi in tutte le regioni italiane. E fatta in casa, è sana ed economica".
C'è invece una portata su cui il medico dei piccoli invita a "non tagliare mai". E' il formaggio: "I bambini devono assumere formaggi 3-4 volte alla settimana - raccomanda Farnetani - perché sono la più importante fonte di calcio che nei primi 18 anni di vita è cruciale per la formazione delle ossa. Se nei primi 18 anni non si mangiano formaggi a sufficienza, direi anche in abbondanza, le ossa rischiano di diventare fragili, soggette a fratture. Una volta raggiunto il picco di massa ossea, il gioco è fatto: le ossa resteranno per tutta la vita come si sono formate nei primi 18 anni". Senza toccare il carrello dei formaggi, dunque, conciliare esigenze economiche e di salute "non è difficile".
Cronaca
Castellanza, sindaca muore dopo discorso del 25 aprile:...
Mirella Cerini, 51 anni ancora da compiere, è stata colpita da un malore. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro: "Un duro colpo"
“La notizia della morte improvvisa di Mirella Cerini, sindaca di Castellanza, ci colpisce duramente". Così in una nota il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, commentando la morte della sindaca del comune in provincia di Varese, deceduta oggi a 50 anni, dopo le celebrazioni per il 25 aprile, con la fascia tricolore ancora sul petto.
"A nome mio personale, dell’Anci e di tutte le sindache e tutti i sindaci d’Italia ci stringiamo alla famiglia di Mirella e alla comunità di cittadini che da otto anni la considerava un punto di riferimento essenziale per la città”, aggiunge Decaro, evidenziando che "le circostanze della scomparsa di Mirella Cerini dicono molto di lei e della missione che aveva intrapreso: morire con la fascia tricolore ancora sul petto, poco dopo aver celebrato la Festa della Liberazione insieme ai propri concittadini, è un simbolo drammatico della dedizione con la quale la sindaca di Castellanza svolgeva il proprio compito. Siamo sicuri che il suo nome e il suo ricordo rimarranno per sempre nel cuore della sua gente e dei suoi colleghi amministratori”.
Cronaca
Venezia, primo giorno con il ticket d’ingresso:...
15mila turisti hanno prenotato e pagato. Ma non sono mancate tensioni durante le manifestazioni contro la misura
Primo giorno di sperimentazione, oggi 25 aprile, del ticket d'ingresso a Venezia. Circa 113mila le presenze in città, con oltre 15mila turisti che hanno prenotato e pagato i 5 euro di contributo. Ma non sono mancati momenti di tensione per le proteste dei comitati cittadini contrari alla misura.
I manifestanti dietro uno striscione con la scritta 'No al biglietto, Sì a case e servizi per tutti' hanno bloccato le auto sul ponte della Libertà per dirigersi poi verso Piazzale Roma e entrare attraverso l’accesso dei giardini di Papadopoli. Alcuni tenevano in mano i passaporti in segno di rabbia per il fatto che la città lagunare fosse stata messa dietro una barriera nello stile di un parco a tema. "Più case per i residenti, così Venezia è Disneyland", alcuni degli slogan.
"Posso dirvi che quasi tutta la città è contraria", ha affermato Matteo Secchi, direttore di Venessia.com, un gruppo di attivisti cittadini. “Non si può imporre un biglietto d'ingresso in una città; non stanno facendo altro che trasformarlo in un parco a tema. Questa è una brutta immagine di Venezia… voglio dire, stiamo scherzando?”
Molti i giornalisti stranieri presenti incuriositi dalla sperimentazione avviata dalla città. L’assessore al Turismo Simone Venturini si dichiara soddisfatto “dall’atteggiamento collaborativo degli stessi turisti che sono i primi ad aver capito lo spirito della nostra iniziativa”.
Il sindaco Brugnaro soddisfatto
"La maggior soddisfazione è stato vedere chi si avvicinava ai varchi sventolando il QR code d'accesso: queste persone hanno capito le nostre intenzioni”, ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro alla conclusione della prima giornata di sperimentazione. “Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo ed abbiamo creduto che fosse necessario fare qualcosa. La paura del cambiamento è legittima, ma può servire per migliorare. Oggi spendiamo più soldi di quanti ne incassiamo, ma non la ritengo una spesa, quanto un modo per far capire che bisogna cambiare e diluire le visite alla città, evitando gli intasamenti, e le persone lo stanno capendo. Ricordo che non abbiamo più i finanziamenti della Legge speciale per Venezia, ma per questa delicata città una legge speciale è necessaria".
I numeri di oggi
Per la giornata di oggi si sono registrate 113.000 persone, di cui 15.700 paganti. Tra gli esenti: quasi 40.000 ospiti in strutture ricettive (che pagano già la tassa di soggiorno), 2.100 parenti di residenti e 2.000 amici di residenti. Inoltre, registrati per tutto il periodo 13.000 studenti e 20.400 lavoratori. In più vanno considerati tutti i residenti e i nati nel Comune di Venezia che possono entrare ed uscire dalla città senza registrazione, esibendo solo il documento di identità. I controlli, 75 steward informatori in 16 aree, 40 steward verificatori e 35 accertatori in 15 punti di controllo, hanno verificato quasi 14.000 persone, senza rivelare particolari criticità. Domani si replica, sempre con orario 8 – 16.
Ecco come funziona il biglietto
Il biglietto d'ingresso, richiesto solo per l'accesso al centro storico di Venezia, è prenotabile online e verrà applicato in 29 giorni di punta, prevalentemente week-end, da oggi 25 aprile fino al 14 luglio nell'ambito della fase di prova. Sono esenti i residenti, i pendolari, gli studenti e i ragazzi sotto i 14 anni, così come i turisti che pernottano.
I turisti, invece, dovranno acquistare il biglietto online e gli verrà poi fornito un codice QR. Chi ne è sprovvisto potrà acquistare il biglietto all'arrivo, con l'aiuto degli steward locali, che effettueranno anche controlli casuali in cinque principali punti di arrivo, inclusa la stazione ferroviaria di Santa Lucia. Chi è sprovvisto di biglietto rischia una multa dai 50 ai 300 euro
Cronaca
Jennifer Marino, ritrovata ragazzina scomparsa a Novara
Nell'ultima puntata di 'Chi l'ha visto?' la mamma aveva lanciato appelli per la figlia in diretta con Federica Sciarelli
E' stata ritrovata oggi Jennifer Marino, la ragazza minorenne allontanatasi la scorsa settimana dalla sua abitazione a Novara. Questa mattina alle 9.45 circa, su segnalazione della Centrale operativa della Questura di Milano, gli agenti della Polizia ferroviaria hanno rintracciato nella stazione ferroviaria Milano Repubblica la studentessa scomparsa il 17 aprile, mentre andava a scuola.
Jennifer è stata raggiunta dalla mamma, che ieri sera aveva lanciato per lei appelli in diretta con Federica Sciarelli a 'Chi l’ha visto?'.
La ragazzina questa mattina aveva contattato direttamente il 112 Nue per comunicare la propria presenza in stazione ed attendere l’arrivo della Polizia di Stato. Il telefono utilizzato dalla 14enne, a dire della stessa nel corso della chiamata da lei fatta, era privo di sim telefonica, motivo per il quale poteva effettuare solo chiamate di emergenza. Gli operatori hanno, quindi, intrattenuto la conversazione con la ragazza sino all’arrivo di una pattuglia della Polfer di Milano Porta Garibaldi che, rintracciatala sulle scale del binario 2, l’ha poi accompagnata presso i propri uffici.
I poliziotti hanno subito contattato la madre a Novara cui, un’ora dopo, è stata riaffidata la figlia per far rientro a casa assieme.