Cronaca
Brescia, Fabio Ferrari trovato morto in Val Trompia. Era...
Brescia, Fabio Ferrari trovato morto in Val Trompia. Era scomparso da due giorni
Il cadavere era ai piedi di un canalone. Del runner si erano perse le tracce il 28 gennaio
E' stato ritrovato senza vita il corpo dell'uomo di 55 anni del quale si erano perse le tracce da domenica 28 gennaio. L'uomo era uscito nella mattinata per effettuare una escursione tra i sentieri di Bovegno, in Val Trompia, ma non è più tornato a casa. A lanciare l'allarme, nella serata di domenica, è stata la moglie. La donna ha fornito le indicazioni sul luogo, dove si era diretto il marito, che aveva detto di voler fare un'escursione in solitaria. Immediate le ricerche, che hanno coinvolto carabinieri e vigili del fuoco, oltre a uomini del soccorso alpino e del Sagf della Guardia di finanza.
Trovato ai piedi di un canalone
Intorno alle 15.30 del pomeriggio di martedì, il ritrovamento del cadavere da parte degli uomini del soccorso alpino, a una quota di 1.600 metri. L'uomo, un ingegnere originario di Provaglio d'Iseo, nel bresciano, è stato trovato ai piedi di un canalone. L'area, ricca di sentieri e molto conosciuta dagli escursionisti, è situata tra boschi rigogliosi, montagne e canaloni e, proprio per questo, è particolarmente difficile da raggiungere e non è coperta dal segnale telefonico. Sul corpo sono state trovate ferite compatibili con una caduta.
L'ultimo avvistamento
Il 55enne, originario di Provaglio d’Iseo, domenica mattina, dopo aver parcheggiato la sua auto in via Graticelle tra le 10 e le 10.30, ha imboccato i sentieri di montagna del bovegnese per un allenamento di routine ed è infine scomparso nel nulla. L'ultimo avvistamento, come si legge sul giornaledibrescia.it, era stato nella mattinata di domenica scorsa: più di un escursionista presente in zona aveva affermato di averlo visto percorrere di corsa il sentiero che conduce dalle parti del Monte Muffetto, nel Comune di Bovegno.
Gli appelli sui social
Sul profilo Facebook dell'Atletica Franciacorta Oxyburn, a cui era iscritto il 55enne, il post di lunedì con l'appello: "Ragazzi da ieri (domenica, ndr.) Fabio non rientra a casa e non si hanno più sue notizie! E’ partito per una uscita di corsa da graticella frazione di Bovegno, qualcuno lo ha per caso sentito, incontrato o avuto modo di sapere il suo giro? Ogni informazione è importante! ". Ieri la tragica scoperta.
Cronaca
Premio Sarzanini, tra i premiati Antonietta Ferrante...
Il riconoscimento anche al regista Marco Bellocchio
Un premio alla passione e al rigore. La terza edizione del premio Mario Sarzanini, specialista della cronaca giudiziaria morto tre anni fa, è stato assegnato al regista Marco Bellocchio per il film e la serie tv su Aldo Moro, a Francesca Fagnani (nella foto con il direttore dell'Adnkronos, Davide Desario) per le interviste da belva su Rai2; a Fabio Tonacci del quotidiano La Repubblica per i reportage in Israele.
Tra gli otto vincitori del premio patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio la giornalista dell’Adnkronos Antonietta Ferrante per le agenzie di stampa, Giuseppe La Venia del Tg1 per la tv, Fabiana Cofini (RaiNews.it) per il web, Sara Graziani della Casa internazionale delle donne per la categoria degli uffici stampa e Simone Spetia (Radio24) per la radio.
Cronaca
Mafia, Rando (Pd): “Orgogliosa di Roma Tre che...
‘Importante far capire senso responsabilità’
“Credo che sia una cosa lodevole quando un’università attenziona il fenomeno della mafia e ne dà conoscenza. Dedicare alle vittime delle mafie le aule dell’ateneo, significa dare nome e cognome a delle storie per la cultura della legalità”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Vincenza Rando, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Io sono orgogliosa di Roma Tre perché è importante far capire il senso di responsabilità”, ha concluso la Senatrice.
Cronaca
Mafia, Borrometi (Articolo21): “Roma Tre ci ricorda...
‘Non giratevi dall’altra parte’
“Io sono veramente contento di essere qui oggi perché ho partecipato lo scorso anno ad un’iniziativa con Paolo Siani, fratello di Giancarlo, nella quale nacque la promessa del Rettore di Roma Tre di intitolare 12 aule alle vittime di Mafia. Sono orgoglioso soprattutto perché, oggi, un liceo di Partinico ha negato l’intitolazione a Peppino Impastato. Oggi Roma Tre ci ricorda quanto è importante la memoria”. Così il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Quando 12 anni fa ho iniziato a denunciare la mafia nel mio territorio, mi sono reso conto quanto sia importante che i giornalisti non girino lo sguardo altrove - ha concluso il presidente di Articolo21 - Dobbiamo ricordare che l’articolo 21 della nostra Costituzione non è soltanto il diritto e il dovere del giornalista di informare, ma anche il diritto del cittadino ad essere informato, così da poter permettergli di scegliere da che parte stare".