Economia
Bibanca nel 2023 chiude con un utile netto a 57,5 mln...
Bibanca nel 2023 chiude con un utile netto a 57,5 mln (+102%)
Bibanca, società del gruppo Bper, ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 57,5 milioni di euro, in crescita del 102% rispetto ai 28,5 mln del 2022. Lo rende noto Bibanca dopo che il Cda ha approvato oggi i risultati preliminari del bilancio al 31 dicembre 2023. Nello specifico, il valore del tax rate è 33,47% (33,65% nel 2022); l’Utile Lordo è pari a 86,4 mln ed è superiore del 101,5% (+43,5 mln) rispetto a quello dell’esercizio 2022 (42,9 mln).
Il margine di interesse si porta a 108 mln aumentando del 20,1% (+18,1 mln) sul 2022 (89,9 mln) grazie alla crescita dello stock degli impieghi e dei tassi applicati ai finanziamenti, pur con un diverso andamento di interessi attivi (+38,6%) e passivi (+104,1%), questi ultimi determinati dal forte rialzo del costo del funding subito nel corso del 2023. Le commissioni nette sono pari a 57,4 mln e crescono del 36,3% (+15,3 mln) sul 2022 (42,1 mln) in relazione all’aumento del numero di carte di pagamento e dell’aumento del transato rispetto al 2022. Il margine di intermediazione (165,4 mln) si incrementa del 25,3% (+33,3 mln) sul 2022 (132,1 mln). Le rettifiche nette sui crediti sono pari a 11,9 mln contro i 24,1 mln del 2022 (-12,2 mln, -50,6%) portando il costo del credito sull’intero anno a 0,35%, in diminuzione rispetto allo 0,79% del 2022.
Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi alla clientela (Npl gross ratio) è pari a 1,87% (1,06% a valori netti), stabile rispetto a dicembre 2022 nonostante l’incremento degli impieghi. I Costi Operativi (67,1 mln) sono sostanzialmente stabili rispetto al 2022 (+3,1%). Il Cost Income Ratio conferma il trend storico positivo ed è pari al 39,3%, in forte riduzione sul valore del 47,2% di dicembre 2022. Il Rote (Return on Tangible Equity) del periodo è pari al 22,3%, più che raddoppiato rispetto al 10,7% di dicembre 2022. Sul fronte volumi, l’erogato complessivo dell’anno di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali è stato pari a 1.327,9 mln in aumento di 57,6 mln (+4,5%) rispetto all’esercizio 2022 (1.270,4 mln). Lo stock di impieghi netti verso clientela è pari a 3,4 mld, in crescita del 12,3% su dicembre 2022 (+0,4 mld). La raccolta da clientela è pari a 264,2 mln (+0,6%, +1,6 mln su dicembre 2022). Il Patrimonio netto ammonta a 364,8 mln (+38,4 mln su dicembre 2022, +11,8%).
"Aggiungiamo un fondamentale tassello al nostro percorso di crescita. Il risultato di quest’anno - sottolinea Diego Rossi, Direttore Generale di Bibanca - batte ogni previsione che Bibanca si era posta all’inizio di questo percorso, nel 2019, su tutte le dimensioni osservate. Con il decisivo supporto del Gruppo Bper, le tante crescite a due cifre, frutto di una profittabilità strutturale (sono 12 i trimestri consecutivi in cui la top line del nostro conto economico cresce) sostengono gli investimenti in risorse, tecnologia, innovazione. A questo approccio strategico affianchiamo l’attenzione alla qualità del credito che si attesta su valori di eccellenza nel comparto del consumer finance del nostro paese. Siamo una società che si è profondamente rinnovata in questi anni, con tanti inserimenti che hanno garantito il ricambio generazionale e culturale che da noi è già realtà: età media inferiore a 43 anni, 70% dei manager donna e 35% dell’energia consumata in autoproduzione da fonti rinnovabili. Su questi presupposti rimaniamo focalizzati sullo sviluppo e il consolidamento delle nostre competenze e la creazione di nuovi servizi e prodotti, guardando al futuro con fiducia, passione e determinazione”.
Economia
Caffè Moak, in 2023 fatturato a 25 mln (+36,82%)
Continua il trend positivo di crescita per l’azienda, che, con i suoi quattro marchi, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo
Caffè Moak, azienda di caffè nata a Modica nel 1967, continua il trend positivo di crescita chiudendo il 2023 con 25 milioni di euro di fatturato, un aumento del 36,82% rispetto all’anno precedente. Un traguardo raggiunto grazie all’attenzione data alla qualità del prodotto e dei servizi, agli investimenti in ambito produttivo, logistico, marketing e comunicazione, oltre all’ampliamento del portafoglio prodotti che vanta diverse tipologie di miscele, anche monorigine, valorizzate da un merchandising iconico.
L’azienda nasce dall’intraprendenza di Giovanni Spadola che ha saputo trasmettere, con amore e dedizione, la tradizione di una delle bevande più bevuta al mondo: il caffè. Una storia di passione iniziata in un piccolo laboratorio di Modica, nella Sicilia degli anni Settanta, dove l’obiettivo primario è sempre stato di garantire una qualità elevata della materia prima, selezionando i migliori chicchi provenienti direttamente dall’America meridionale, dall’India e dall’Africa.
Da metà anni Novanta, ha fatto ingresso in azienda la seconda generazione Spadola, Alessandro - primogenito e oggi ceo del gruppo - insieme ad Annalisa - oggi direttore Marketing & Comunicazione - traghettandola verso un’espansione considerevole sul territorio italiano e verso il raggiungimento di mercati esteri. Uno sviluppo scandito da diversi investimenti atti a modificare assetti organizzativi, a partire dall’introduzione di un sistema tecnologico integrato Erp (Sap), per garantire controllo e stabilità dei dati, passando poi alla formazione delle competenze e arrivando quindi a definire modelli di business in grado di supportare i molteplici cambiamenti del mercato.
A livello nazionale, le acquisizioni di Mokafè (Alba) e di Caffè Circi (Roma), nel 2022, hanno portato l’azienda ad un capillare potenziamento sul mercato piemontese e laziale: oltre che in termini di fatturato e di volume anche di visibilità del marchio Moak, dovuto alla distribuzione tramite i canali di vendita Circi. Per il consolidamento della marca nei mercati esteri, in particolare degli Emirati Arabi, è stata creata una NewCo a Dubai: la Caffè Moak Trading Llc, con la volontà, però, di mantenere concentrata in una sola sede a Modica l’attività produttiva, di logistica, le funzioni amministrative e di controllo.
Oggi l’azienda, con i suoi quattro marchi, Moak, Marsalì, Circi e Mokafè, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo e vanta 4 sedi all’estero in Germania, Grecia, Malta e Stati Uniti. Particolarmente focalizzata nel settore ho.re.ca., Caffè Moak Spa possiede una capacità produttiva di 60 tonnellate giornaliere, accuratamente controllate dal laboratorio chimico interno che, da più di 20 anni, analizza la qualità dalla materia prima al prodotto finito, migliorando così tutti i processi produttivi e qualitativi. Il caffè è un’arte racchiusa in una tazzina che necessita di esperienza e di cura: è così che l’azienda investe quotidianamente, oltre che sul prodotto, anche sulla formazione professionale, predisponendo corsi specifici, presso la sede di Modica, e diverse aule in tutta Italia e all’estero.
Economia
Trasporti, Costa (Arriva Italia): “Carenza di autisti...
L’amministratore delegato di Arriva Italia al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi”: “Fenomeno di portata europea”
"Credo che la sfida principale sia la carenza di autisti, è un fenomeno di portata europea. Per quanto riguarda la nostra realtà stiamo parlando di una mancanza del 10% della forza lavoro ed è un trend che non tende a migliorare”. Lo ha dichiarato Angelo Costa, amministratore delegato Arriva Italia, intervenuto al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi” organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia. Arriva Italia vanta “Una presenza estremamente importante in Lombardia dove copre diverse province e un volume di popolazione di circa 3 milioni di abitanti”, ha illustrato Costa che ha aggiunto: “Parliamo di oltre 900 dipendenti delle province di Brescia, Bergamo, Lecco, Cremona e Como, dove oltre ai 500 dipendenti impegnati, siamo partner con Fnm”.
Per fronteggiare la mancanza di autisti, l’a.d. ha illustrato alcune iniziative messe a terra da Arriva Italia: “Abbiamo attivato delle Academy che consentono alle persone di prendere la patente attraverso un percorso formativo e aprono alla possibilità di un lavoro. Abbiamo anche stretto un interessante accordo col Ministero della Difesa per reclutare e formare ex militari in congedo. È una sfida decisamente rilevante, ma l'impegno che tutte le nostre aree, i nostri ispettori stanno mettendo è davvero encomiabile”.
Guardando invece al futuro, per Costa “il tema più significativo” che tocca da vicino la Regione è “il percorso di revisione della legge 6” rispetto al quale per l’ad è necessario rendere attrattivi gli investimenti fornendo certezze contrattuali sulla disponibilità delle “risorse in termini di tempistica”.
Economia
Trasporti, Caradonna (Ferrovienord)”Idrogeno grande...
"Sarà la prima realtà funzionante in Italia"
"La grossa sfida è l'idrogeno. Stiamo parlando di treni che stanno già facendo addirittura collaudi, stiamo parlando di cantieri che si stanno aprendo, cantieri conclusi, come il deposito di Rovato e altri che stanno partendo. Un lavoro ambizioso e molto complicato che ci dovrà vedere impegnati tutti. Al di là dell’aspetto ecologico, ci troveremo davanti alla prima realtà funzionante in Italia". Sono le parole di Fulvio Caradonna, presidente Ferrovienord, intervenuto al convegno 'I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi' organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia.
L’idrogeno rappresenta la 'grossa sfida' del futuro, come ha detto il presidente di Ferrovie Nord, ma volgendo lo sguardo ai risultati ottenuti Caradonna ha fatto sapere: "Ci stiamo concentrando soprattutto sul recupero, ad esempio, delle stazioni periferiche che soprattutto in alcune realtà sono è parte del paese. Abbiamo sulla rete 154 stazioni, il tentativo è anche quello di ridare vita a queste realtà rendendole ambienti assolutamente frequentabili e utilizzabili al di fuori dell'utilizzo standard delle stazioni", ha concluso.