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Berlusconi al San Raffaele per controlli di routine

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Silvio Berlusconi si trova all’ospedale San Raffaele di Milano per eseguire alcuni esami di controllo di routine. Lo si apprende da fonti di Forza Italia. Il leader azzurro, apprende l’Adnkronos, si trova tutt’ora all’ospedale per gli accertamenti cui periodicamente viene sottoposto. Al momento non è dato sapere quando lascerà la struttura.

A quanto apprende l’Adnkronos, da alcuni giorni il Cav si starebbe sottoponendo a controlli medici al San Raffaele. Ci sarebbero quindi anche motivi sanitari dietro la scelta di non rientrare a Roma nelle fasi cruciali delle trattative per il nuovo Capo dello Stato e dietro la sua assenza di ieri al vertice del centrodestra. Il Cav, infatti, ha affidato la sua posizione ad una nota scritta, letta dalla senatrice Licia Ronzulli collegata via Zoom con gli altri leader della coalizione.

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Esteri

Ucraina in Nato e Ue, Zelensky: “Ogni dubbio è trincea per la Russia”

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Il presidente ucraino ha chiesto "un chiaro invito" ad entrare nell'Alleanza e "chiare decisioni positive" per l'ingresso nell'Unione europea

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I capi di Stato e di governo dell’Europa allargata, i 27 dell’Ue più tutti gli altri Paesi d’Europa a parte la Russia e la Bielorussia, non invitate, si sono riuniti a Bulboaca, un villaggio della Moldavia situato a una ventina di chilometri, in linea d’aria, dal confine con l’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha colto l’occasione per ribadire che l’Ucraina vuole entrare sia nell’Ue che nella Nato, cosa che ritiene l’unica “garanzia di sicurezza” credibile per il suo Paese, di fronte alla minaccia dell’imperialismo russo. Per il presidente ucraino, tutti i Paesi europei che confinano con la Russia dovrebbero entrare nell’Ue e nella Nato, perché, ha spiegato, le alternative sono due: “la guerra aperta”, oppure “l’annessione strisciante” da parte della Russia. E ha invitato tutti a guardare alla Bielorussia, dove Aleksandr Lukashenko è costretto ad ospitare sul proprio territorio le armi atomiche tattiche russe.

Zelensky ha chiesto dunque “un chiaro invito” ad entrare nella Nato e “chiare decisioni positive” per l’ingresso nell’Ue, sottolineando in un lungo tweet che “ogni dubbio che viene mostrato dall’Europa è una trincea che la Russia cercherà di occupare”.

“Sin dal 24 febbraio dell’anno scorso, i limiti della sicurezza in Europa sono stati i limiti della nostra determinazione, la nostra capacità di agire insieme nell’interesse dei nostri popoli e dell’intera Europa”, ha scritto Zelensky dopo il summit della Comunità politica europea in Moldova.

Al summit Nato di Vilnius, ha proseguito, “serviranno un chiaro invito ad aderire per l’Ucraina, e garanzie di sicurezza sulla strada per l’adesione”. “In autunno serve una chiara decisione positiva sull’adesione all’Ue”. Zelensky ha anche ricordato i preparativi per il Summit della pace perché “la maggioranza del mondo implementi la formula di pace ucraina” e rimarcato che solo “una forte difesa aerea”, “una coalizione di moderni aerei caccia può sconfiggere il terrore russo”.

Incontrando il primo ministro britannico Rishi Sunak, Zelensky ha ribadito che l’Ucraina si aspetta un “segnale chiaro” dal vertice Nato che si terrà a luglio a Vilnius. “Abbiamo discusso la questione delle aspettative dell’Ucraina dal summit Nato di Vilnius. È importante che l’Ucraina riceva un segnale chiaro sulle prospettive di adesione all’Alleanza, che sarà un altro fattore motivante per le forze armate ucraine”, ha proseguito Zelensky su Twitter. Il presidente ucraino ha quindi ringraziato Sunak per il trasferimento dei missili a lungo raggio Storm Shadow, sostenendo che “queste sono esattamente le armi di cui abbiamo bisogno oggi. Ci aiutano a vincere”.

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha concluso il vertice informale dei ministri degli Esteri dell’Alleanza a Oslo definendo l’incontro “un’opportunità per discutere questioni chiave mentre prepariamo il nostro vertice di Vilnius a luglio”, dove “prenderemo decisioni destinate a rafforzare la nostra capacità di deterrenza e di difesa, con un nuovo impegno per gli investimenti nel settore – il minimo 2% del Pil – ed un rafforzamento delle partnership nella regione indo-pacifica”, ha affermato. “Il nostro obiettivo oggi era come avvicinare l’Ucraina alla Nato”, ha aggiunto, osservando che l’Alleanza sta lavorando a un pacchetto di sostegno pluriennale con solidi finanziamenti.

I ministri degli Esteri hanno anche discusso di trasformare l’attuale Commissione Nato-Ucraina in un nuovo Consiglio Nato-Ucraina. “Sarebbe un passo significativo, per istituire un forum consultivo congiunto con l’Ucraina, e sederci al tavolo da pari a pari per discutere questioni chiave per la nostra sicurezza”, ha affermato Stoltenberg, ribadendo che la porta della Nato resta aperta e che le decisioni sull’adesione spettano solo agli Alleati e all’Ucraina. “Non sappiamo quando la guerra finirà”, ha detto, “ma dobbiamo assicurarci che, quando sarà, disporremo di accordi credibili per garantire la sicurezza dell’Ucraina in futuro e per interrompere il ciclo di aggressione della Russia”.

Il segretario di stato americano Antony Blinken ha detto che la Nato dovrà cooperare all’ulteriore rafforzamento delle forze ucraine nei prossimi anni per vincere la guerra in corso e scoraggiare futuri attacchi. Gli Stati Uniti sono “concentrati sull’aiuto all’Ucraina per costruire la sua capacità di deterrenza e difesa a medio e lungo termine in modo che – se e quando l’attuale aggressione si concluderà – l’Ucraina avrà la piena capacità di scoraggiare e, se necessario, difendersi da future aggressioni”, ha dichiarato Blinken.

Per il presidente francese Emmanuel Macron il vertice di Vilnius dovrebbe dare “prospettive chiare” all’Ucraina sul processo di adesione alla Nato e inviare un “messaggio chiaro” alla Russia. “Sono favorevole a garanzie più forti, tangibili e molto chiare in termini di sicurezza”, ha detto il presidente francese riferendosi sempre all’Ucraina nel corso di una conferenza stampa.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito che l’Italia è “in prima linea” nel sostegno a Kiev, ma ha aggiunto che del tema dell’eventuale ingresso nell’Alleanza si discuterà al summit Nato di Vilnius, in Lituania, il prossimo luglio, e che si deciderà con gli alleati.

La Nato non può accettare nuovi membri mentre questi Paesi sono coinvolti in una guerra, ha affermato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. “Resta in vigore la politica della porta aperta della Nato, ma allo stesso tempo è chiaro che non possiamo discutere dell’adesione di nuovi membri che si trovano nel bel mezzo di una guerra”, ha detto Baerbock.

A dire chiaramente che un ingresso dell’Ucraina nella Nato non è possibile ora, con una guerra in corso, è stato anche il premier olandese Mark Rutte, liberale e atlantista. “La questione – ha osservato – è quale sarà il linguaggio che uscirà dal summit di Vilnius: deve andare oltre la dichiarazione di Bucarest. Serve un linguaggio nuovo, ma credo che debba fermarsi prima della piena adesione dell’Ucraina alla Nato. Non è possibile, a causa di questa orribile aggressione da parte della Russia che avviene all’interno dell’Ucraina e contro l’Ucraina”.

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Sport

Arbitro Marciniak a raduno estrema destra, salta finale Champions?

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Il fischietto polacco interviene all'evento di un gruppo antisemita e omofobo, la Uefa indaga

La Uefa indaga sulla presenza di Szymon Marciniak, arbitro della prossima finale di Champions League tra Inter e Manchester City, ad un evento organizzato in Polonia da un politico di estrema destra. Marciniak, che ha diretto anche la finale dei Mondiali di Qatar 2022, lunedì è intervenuto all’evento organizzato Sławomir Mentzen, leader del partito della confederazione che non fa mistero della propria linea antisemita, omofoba, antiabortista e anti-Ue. “La Uefa è al corrente delle accuse relative a Szymon Marciniak e punta a ottenere chiarezza immediatamente. La Uefa e l’intera comunità del calcio rifiutano i ‘valori’ promossi dal gruppo in questione e valutano con estrema attenzione queste accuse”, la posizione della Uefa, interpellata dal Guardian. Nelle prossime ore, la confederazione continentale potrebbe assumere una decisione ufficiale, con la possibilità di escludere il direttore di gara dalla finale di Champions.

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Coronavirus

2 giugno, Meloni brinda con Mattarella: “Alla Repubblica”

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Il presidente della Repubblica rompe gli schemi del ricevimento, sostando con la premier e le più alte cariche dello Stato sulla terrazza del Quirinale anziché nella coffee house

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Un brindisi “alla Repubblica”. Giorgia Meloni brinda con il capo dello Stato Sergio Mattarella, che la riceve rompendo gli schemi del ricevimento per la festa del 2 giugno, sostando con lei e con le più alte cariche dello Stato sulla terrazza del Quirinale anziché nella coffee house come da tradizione. E’ Mattarella che porge un bicchiere di prosecco alla premier, che intitola il brindisi “alla Repubblica”.

Il presidente della Repubblica accoglie il presidente del Consiglio al ricevimento al Quirinale mostrandole la vista su una bellissima Roma al tramonto dalla terrazza. La premier, accompagnata dal consorte Andrea Giambruno, riconosce dal Colle il suo ufficio alla Camera, e lo indica al capo dello Stato che le ha mostrato dall’alto del Quirinale Montecitorio. Con loro, sulla terrazza, anche i due presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra. Un formato inedito per questo evento – il primo dopo la lunga pausa legata al Covid – visto che solitamente il presidente della Repubblica rimaneva nella coffee house ad attendere il saluto degli ospiti al ‘padrone di casa’.

Stamani in Moldova, nel pomeriggio a Roma. Eppure la premier sembra non avvertire stanchezza e scherza con tutti al ricevimento per la festa della Repubblica. ‘Tampinata’ dai cronisti che non si staccano da lei nemmeno per un attimo, dopo aver concesso loro un selfie di gruppo scherza: “Banda di origliatori seriali”.

Poi incrocia il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo che le presenta la moglie Laura. “Ma sei proprio sicura?”, si presenta lei subito pronta alla battuta. Dunque si imbatte nel presidente del Cnel, Renato Brunetta: “Ti vedo carico, combattivo”. E i complimenti arrivano anche per il regista Enrico Vanzina: “E’ da tanto che non ti vedo, ma ti vedo proprio bene”.

I giornalisti sono sempre lì, al suo seguito. “Che stai a scrive?”, ride a uno del gruppo chiedendo di vedere il taccuino. Arriva la fedelissima Patrizia Scurti per portarla dal vicepremier Antonio Tajani, che l’attende per un colloquio riservato. “Ecco, m’ha salvato – dice Meloni ai cronisti congedandosi – che io sono una chiacchierona…”. Meloni lascia poi il Quirinale, dopo essersi intrattenuta a lungo, riservatamente, con il ministro degli Esteri, che la ‘scorta’ fino all’auto che l’attende nel cortile.

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Festa scudetto Napoli 2023, la città si prepara al 4 giugno

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Metro, bus e funicolari fino alle 2

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Napoli si prepara alla festa scudetto 2023 del 4 giugno. “La quota di turisti tifosi del Napoli, o più semplicemente appassionati di calcio, attirati a Napoli dai festeggiamenti che avverranno in città domenica per lo scudetto vinto dalla squadra di Spalletti, è sempre molto consistente e non accenna a diminuire”, sottolinea il presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno Vincenzo Schiavo.

​S​arà prolungato fino alle 2 di notte l’orario di esercizio di bus, funicolari e metropolitana domenica 4 giugno in occasione di Napoli-Sampdoria, ultima partita del campionato di Serie A in programma alle 18.30 allo stadio Diego Armando Maradona, e della festa che inizierà dopo la partita allo stadio, trasmessa sui maxischermi collocati in diverse piazze della città e in provincia. Anm, azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli, comunica che la Linea 1 della metropolitana limiterà alla tratta Piscinola-Dante con servizio senza interruzioni fino alle ore 2 del giorno successivo; l’ultima corsa sull’intera tratta partirà da Garibaldi alle 21.04 e da Piscinola alle 20.34, mentre l’ultima corsa notturna partirà da Piscinola per Dante all’1.26 e da Dante per Piscinola all’1.48.

Le Funicolari Montesanto, Mergellina e Centrale resteranno in servizio fino alle ore 2 del giorno successivo, così come il servizio bus delle linee ​116, 140, 151, 162, 169, 175, 182, 184, 196, C16, 204, 254 (con autobus), R5, R7, 612​, mentre​ le​ altre linee effettueranno l’esercizio ordinario festivo.​ Sarà garantito fino alle 2 anche il servizio Alibus per l’aeroporto di Capodichino, così come resteranno aperti fino alle 2 i parcheggi Argento, Chiaiano e Frullone​, mentre i parcheggi Brin e Colli Aminei resteranno aperti tutta la notte. Il servizio filobus e tram sarà invece sospeso dalle ore 17.

Corse straordinarie anche per i treni della Linea 2 della metropolitana. Trenitalia​, in accordo con Regione Campania e Comune di Napoli, farà circolare treni metropolitani della Linea 2 oltre il consueto orario di termine del servizio e fino alle 2 di notte, così da consentire un più agevole deflusso degli spettatori​ dallo stadio. In totale saranno 88 le corse supplementari in partenza dalla stazione di Napoli Campi Flegrei, di cui 44 in direzione Napoli San Giovanni-Barra e 44 in direzione Pozzuoli.​

Anche i servizi ferroviari gestiti da Eav, holding dei trasporti della Regione Campania, saranno rafforzati domenica 4 giugno. La linea ferroviaria Cumana sulla tratta Mostra-Montesanto sarà prolungata con ultime corse da Mostra alle 2.06 con arrivo a Montesanto alle 2.16 e da Montesanto all’1.41 con arrivo a Mostra all’1.50.

Sulla tratta Montesanto-Fuorigrotta saranno effettuate le seguenti corse aggiuntive: da Montesanto alle ore 2 con arrivo a Fuorigrotta alle 2.08 e da Montesanto alle ore 2.20 con arrivo a Fuorigrotta alle 2.28. Le biglietterie di Montesanto, Fuorigrotta e Mostra resteranno aperte al pubblico fino a fine servizio. Prolungata anche la linea metropolitana Piscinola-Aversa, con ultima corsa da Piscinola all’1.45 con arrivo ad Aversa all’1.58 e da Aversa all’1.45 con arrivo a Piscinola all’1.58.

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Cronaca

SuperEnalotto, centrato 5+1 da oltre 600mila euro a Cagliari

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La combinazione vincente

I numeri dell’estrazione vincente del SupErenalotto di oggi, 1 giugno 2023: 2, 37, 64, 83, 89, 90. Jolly: 34. SuperStar: 23. Nessun ‘6’ al concorso di oggi del SuperEnalotto, mentre è stato centrato un ‘5+1’ a cui vanno 647.063,27 euro a Quartucciu in provincia di Cagliari, presso la tabaccheria Punto Centrale di Giuseppe Pisu. Sono stati realizzati due ‘5’, che vincono 104.525,61 euro ciascuno: uno a Vezzano Ligure nello spezzino e l’altro a Busnago nella provincia di Monza e Brianza. L’ultimo ‘6’ da 73,8 milioni di euro è stato centrato il 25 marzo 2023 grazie a una giocata on line. Il jackpot a disposizione del ‘6’ per il prossimo concorso sale a 39.300.000 di euro.

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Maltempo oggi Sardegna, disagi nel Sassarese: salvata donna disabile

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Un violento acquazzone ha creato disagi nella zona di Olmedo, non lontano da Alghero

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Continua l’ondata di maltempo in Sardegna, specialmente nel Sassarese. Un violento acquazzone ha creato disagi nella zona di Olmedo, non lontano da Alghero. Tra le tante chiamate ricevute, al comando dei vigili del fuoco di Sassari è arrivata una richiesta di soccorso urgente per una donna disabile che si trovava in uno scantinato che si stava allagando. La squadra del 115 è riuscita ad arrivare in tempi rapidi nell’abitazione di Olmedo e a portare in salvo la donna.

A pochi chilometri di distanza le acque di un canale del lago Cuga hanno invaso la Statale 127 bis e alcune auto sono rimaste intrappolate. L’intervento dei vigili del fuoco è ancora in corso, ma tutte le persone coinvolte sono state messe al sicuro e la situazione adesso è sotto controllo.

Sempre nelle campagne di Olmedo disagi si sono registrati a un rifugio per animali. L’acqua ha allagato la fattoria didattica con la titolare che ha lanciato disperati appelli sui social perché aveva paura che i tanti animali che sono ospitati lì venissero travolti dall’acqua. È scattata una mobilitazione e, passato il temporale, la situazione è tornata alla normalità. “Tutti gli animali sono salvi”, è stato il messaggio rassicurante dopo la grande paura.

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Cronaca

Vaticano, uomo si denuda nella Basilica di San Pietro

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E' salito sull'altare maggiore, la scena è stata ripresa da un gruppo di fedeli

Un uomo, poco prima della chiusura ai turisti della Basilica di San Pietro, è salito sull’altare maggiore denudandosi. La scena è stata ripresa da un gruppo di fedeli e diffusa su Telegram al canale ‘Welcome to favelas’.

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Politica

Offese a Kyenge, Calderoli condannato a 7 mesi

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La condanna nel procedimento per diffamazione aggravata dalla matrice razziale nei confronti dell'ex ministra dell'Integrazione

Il Tribunale di Bergamo ha condannato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli a 7 mesi, nel procedimento per diffamazione aggravata dalla matrice razziale nei confronti dell’ex ministra dell’Integrazione Cecile Kyenge. L’esponente leghista il 13 luglio 2013 definì “orango” la ministra del Pd, alla festa della Lega di Treviglio di Bergamo durante un comizio.

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Cronaca

Naufragio Cutro, primi indagati: disposti interrogatori e perquisizioni

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L'inchiesta della procura di Crotone tenta di fare luce sui mancati soccorsi all'imbarcazione naufragata

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La procura della Repubblica di Crotone ha iscritto i primi nomi nel registro degli indagati per il naufragio di Cutro (Kr) avvenuto nella notte fra il 25 e il 26 febbraio scorso e che costò la vita a 94 persone (circa 30 i dispersi). Gli inquirenti hanno disposto una serie di perquisizioni e interrogatori. L’inchiesta della procura di Crotone tenta di fare luce sui mancati soccorsi all’imbarcazione naufragata.

Ecco uno dei passaggi principali del decreto di perquisizione personale, locale, informatica e contestuale sequestro disposto dalla procura di Crotone nell’ambito dell’indagine sul naufragio: “Rilevato che nella telefonata intercorsa alle ore 23:49 tra l’operatore del Roan della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e il capo turno della sala operativa della Guardia Costiera, registrata sul server del Mrsc di Reggio Calabria, l’operatore del Roan, su indicazione dell’Otc di turno, notiziava l’operatore della CP dell’impiego della ‘vedetta 5006’; in tale conversazione l’operatore della CP riferiva che, sebbene in quel momento non era presente alcuna loro imbarcazione in mare, avrebbe potuto allertare una unità dispiegata presso l’Ucg di Crotone o, in alternativa, presso l’Ucg di Roccella Ionica, ricevendo rassicurazioni da parte dell’operatore della Guardia di Finanza; rilevato che, nonostante quanto riferito alla sala operativa della CP e attestato” dall’Otc di turno “dall’annotazione redatta del comandante della vedetta ‘V.5006’, emergeva che la predetta imbarcazione, in quei momenti, lungi dall’essere in navigazione alla ricerca del target, si trovava, in realtà, all’interno del porto di Crotone”.

Il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia, nel decreto di perquisizione e contestuale sequestro disposto nell’ambito dell’indagine sul naufragio, scrive ancora, riferendosi alle annotazioni sul giornale di bordo della motovedetta V.5006 della Gdf: “Le modalità di redazione del ‘Giornale di Chiesuola’ inducono a ritenere che le circostanze presenti alle pagine 37, 38, 39 e 40, verificatesi in momenti antecedenti al disastro, quindi in una situazione non di emergenza, siano state annotate successivamente ai fatti”. Il documento, infatti, rilevano i pm, “risulta composto di n. 6 (sei) facciate e presenta delle significative anomalie atteso che i fogli non presentano numerazione progressiva”.

Nel decreto di perquisizione e sequestro, il procuratore Capoccia fa tra l’altro riferimento a una conversazione tra l’operatore della sala operativa del Roan di Vibo e l’operatore della sala operativa dell’Mrsc (Maritime rescue sub centre) di Reggio Calabria: “Successivamente all’inversione di rotta delle imbarcazioni in uso Guardia di Finanza, tra le ore 03:58:03 e le ore 03:59:38”, quindi successivamente anche all’orario indicato dagli operatori, “intercorreva un’ulteriore conversazione tra l’operatore della sala operativa del Roan di Vibo e l’operatore della sala operativa dell’Mrsc di Reggio Calabria (sempre captata sui server della CP) durante la quale, sebbene il target fosse monitorato da circa 24 minuti, l’operatore di sala riferiva: ‘Anche noi dal… dal radar al momento non battiamo nulla'”.

Nel chiarire le motivazioni che rendono “assolutamente indispensabile procedere alla perquisizione informatica dei cellulari in uso agli indagati”, la procura mette in luce tra l’altro anche come “al fine di procedere ad una compiuta ricostruzione del fatto e comprendere le ragioni sottese a simili scelte operative, al ritardo accumulato nell’operazione della Gdf e alla mancata comunicazione della posizione del natante alla Capitaneria di Porto, si cercava di acquisire le comunicazioni di servizio intercorse tra gli operatori della Guardia di Finanza impegnati nel servizio quella notte ma – si legge nel decreto – sui server in uso alla Guardia di Finanza, non veniva ritrovata alcuna traccia audio”.

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Cronaca

Giulia Tramontano, il fidanzato Impagnatiello: “Cadavere in auto fino a mercoledì”

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"L'ho colpita al collo per non farla soffrire"

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Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi uccisa a Senago, avrebbe girato in auto con il cadavere della donna fino a mercoledì scorso, dopo averlo tenuto nascosto in un box e aver provato a bruciarlo prima con dell’alcol e poi con della benzina. “Martedì mattina verso le 7, vado in cantina e tiro fuori il corpo trascinandolo verso il box – si legge nel verbale della confessione del 30enne -. Poi porto la macchina nel box e carico il corpo nel bagagliaio”.

“Lascio il corpo di Giulia nella macchina fino alla notte di mercoledì quando decido di gettarlo, intorno alle 02.30 del mercoledì in quel posto che già conoscevo e dove poi è stato rinvenuto e che ho comunicato ai carabinieri”.

Impagnatiello precisa inoltre che “da quando ho messo il corpo di Giulia nel bagagliaio martedì, io ho comunque usato la macchina andandoci in giro con il cadavere nel bagagliaio”.

Durante la confessione dell’omicidio della compagna Giulia Tramontana, Alessandro Impagnatiello ha raccontato che la 29enne incinta si sarebbe procurata dei tagli sulle braccia da sola, con il coltello con cui stava cucinando. “Mi diceva che non voleva più vivere”, racconta il 30enne reo confesso che, scrivono l’aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo nel decreto di fermo, “ha dimostrato di essere in grado di mentire ripetutamente e di cambiare più volte versione dei fatti”. Agli inquirenti Impagnatiello ha raccontato, quindi, che la compagna “si era già inferta qualche colpo all’altezza del collo” e allora “per non farla soffrire, le ho inferto anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo”. A quel punto la donna, incinta di 7 mesi, sarebbe “stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi”. Durante l’accoltellamento, durato a quanto riferisce l’uomo “pochi minuti”, Giulia avrebbe “tentato di divincolarsi in maniera debole” e senza urlare.

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