Spettacolo
Mario Venuti: “Oggi è tutto un po’ fake, il...
Mario Venuti: “Oggi è tutto un po’ fake, il consumo della musica è bulimico”
Esce oggi il suo 11esimo album 'Tra le carne e il cielo'. L'artista si racconta all'Adnkronos: "Con la maturità sono sempre più interessato all'attualità e al sociale"
I canali di streaming portano ad un consumo "bulimico" della musica e i numeri di streaming non riflettono il vero successo commerciale: "Oggi è tutto un po' fake. Tre milioni di streaming, non sono 3 milioni di dischi venduti, ma ben altra cosa". Così Mario Venuti riflette, con l'Adnkronos, sull'attuale panorama musicale in occasione dell'uscita del nuovo album 'Tra la carne e il cielo', l'undicesimo in studio, prodotto da Microclima, fuori da oggi insieme al singolo 'Degrado' in rotazione radiofonica. Il nuovo progetto discografico, composto da 12 brani, dal punto di vista del sound, si presenta come un’evoluzione elettrificata del precedente 'Tropitalia', album di cover uscito nel 2021 che rileggeva 11 canzoni del repertorio storico italiano.
Tra un concerto e l'altro, la scrittura dell'album ha portato via circa un anno. "La creatività funziona un po' come i motori a scoppio", racconta l'artista che aggiunge: "all'inizio si lascia un po' riposare, poi, piano piano, questo motore viene riacceso e si riprende il ritmo. Le canzoni vengono fuori una dietro l'altra abbastanza spontaneamente e succede sempre un po' così". Questo nuovo lavoro discografico affronta senza filtri tematiche di critica sociale, come il nuovo singolo 'Degrado' che affronta il tema dell'incuria e dell'abbandono. "Con la maturità sono sempre più interessato all'attualità e al sociale e inevitabilmente questi temi ricadono anche nelle mie canzoni".
Il degrado, poi, sottolinea l'artista, "è sotto i nostri occhi, tutti i giorni: le montagne di rifiuti, le strade dissestate e i comuni in default che non sanno mettere una toppa". Il degrado, però, "non è solo economico. Bisogna avere più senso civico e una cultura del bene comune". Il nuovo album spazia dal pop al jazz e al blues e a molti altri generi, con un occhio sempre attento al Brasile, uno dei luoghi del cuore dell’artista. "Sento una forte affinità con la musica brasiliana per vari motivi, perché è una musica che può essere popolare e colta al tempo stesso. E' un continente molto variegato: ha qualcosa di naif, però al tempo stesso ha qualcosa di molto sofisticato. Questa cosa mi attrae, si confà un po' ai miei gusti, alla mia attitudine e a quello che cerco nella musica".
Quanto all'attuale panorama musicale, Venuti si muove su un binario parallelo. Dal punto di vista del suono, per esempio, "questo è un disco tutto suonato. Oggi la maggior parte dei lavori discografici è fatta al computer, la musica è abbastanza sintetica ma, per carità, non ho nulla in contrario. A me personalmente - confessa - piace far sentire proprio il suono delle chitarre elettriche, delle batterie, delle percussioni. Ci sono gli archi, ci sono i fiati: in questo disco è tutto vero". Quanto allo stile, "ho una ricerca armonica che oggi, forse è anche addirittura considerata démodé, però a me ancora piace. Oggi - sostiene - l'armonia è ridotta al minimo, questo perché gli algoritmi hanno scoperto che il pubblico è sensibile a determinate successioni armoniche e quindi si ripropongono sempre le stesse che portano a fare le canzoni tutte uguali". "Personalmente questa regola qua non la voglio seguire: a me piace l'effetto sorpresa".
La musica di Mario Venuti, dunque, si colloca in un mondo a parte nonostante i tempi siano cambiati. "I mezzi di fruizione, i canali di streaming portano ad un consumo bulimico della musica e quindi inevitabilmente anche superficiale". E anche la 'ricerca' musicale è molto cambiata nel corso degli anni. Venuti ricorda: "Ai miei tempi mettevo da parte i soldi, sceglievo accuratamente il disco da comprare, dopo aver letto le recensioni sulle riviste musicali e poi mi immergevo nell'ascolto. C'era tutto uno sforzo dietro che oggi nessuno più fa".
L'artista, dunque, non nasconde il suo scetticismo verso le piattaforme di streaming e i social, criticandoli per la loro tendenza a svalutare l’arte. "E' un mercato defunto. Quando sento parlare di dischi di platino mi chiedo 'ma per chi?'. Non per fare il nostalgico, ma una volta quando si vendevano i dischi di platino erano i dischi effettivamente venduti che generavano anche un giro di affari importante. Oggi insomma è tutto un po' fake. Tre milioni di streaming, non sono 3 milioni di dischi venduti, è ben altra cosa". E quanto ai suoi progetti futuri: "Da questo punto di vista sono indomito. Ho sempre voglia di ricercare cose diverse e mi piace un po' mettermi alla prova, sfidarmi su nuovi territori sempre nell'ambito della mia cultura e storia musicale", conclude il cantautore. (di Loredana Errico)
Spettacolo
Verissimo, ospiti di oggi e domani su Canale 5
Due puntate in onda nel weekend
Da Federica Pellegrini a Il Volo. Tanti ospiti a Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin su Canale 5, nelle puntate in onda alle 16.30 oggi e domani, sabato 20 e domenica 21 aprile.
Si comincia con il ritratto di Isabella Ferrari. Spazio poi alla musica con Roby Facchinetti, colonna dei Pooh, ospite in studio con la sua autobiografia dal titolo Che spettacolo è la vita. La mia storia.
Si torna agli albori del del Grande Fratello con Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli, protagonisti del reality 20 anni fa e oggi genitori: saranno in studio con i loro figli Matilda e Tancredi.
Ecco poi il giornalista del Tg5 e ora opinionista de L’Isola dei Famosi Dario Maltese, Arianna, artista impegnata a teatro con Vlad Dracula, il musical e una giovane attrice ricca di talento, Giovanna Sannino.
Domenica Silvia Toffanin accoglie Il Volo: Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone, insieme da 15 anni, saranno prossimamente su Canale 5 con 3 prime serate evento dall’Arena di Verona.
In studio Federica Pellegrini e Matteo Giunta, da poco genitori. Quindi, la grande umanità e simpatia di Iva Zanicchi.
Per lo spazio dedicato a Terra amara, questa settimana sarà ospite Yeliz Doğramacılar, l’attrice che presta il volto al personaggio di Füsun.
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‘I soliti ignoti’, Codacons diffida la Rai:...
L'associazione: "Azienda detiene i diritti dal 1991, da quando Gianni Ippoliti ideò un programma identico"
La Rai non può permettersi di perdere il game show 'I Soliti Ignoti' a vantaggio del Nove, dal momento che è proprietaria dei diritti sul format dal 1991. Ne è convinto il Codacons che, in seguito agli insistenti rumors di stampa su un possibile trasloco del format a Discovery, dove tornerebbe nelle mani di Amadeus, insieme all'Associazione Utenti Radio e Tv ha presentato una diffida formale alla Rai. L'intento, spiega il Codacons nel documento che l'Adnkronos ha visionato in anteprima, è quello di "verificare/vigilare/monitorare le notizie sin qui trapelate" dal momento che "se tutto quanto esposto corrispondesse al vero si verificherebbe la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare, ricordando come la Rai sembrerebbe detenere la proprietà del format del programma già dal 1991".
Nello specifico, il Codacons riporta nel documento diversi articoli di stampa che evidenzierebbero l'eventualità ipotetica che Amadeus porti con sé al Nove il game show. "Sulla scia delle prime notizie trapelate sui vari articoli di stampa, sembrerebbe emergere come con il passaggio del conduttore televisivo Amedeo Umberto Rita Sebastiani, pseudonimo di Amadeus, al gruppo Warner Bros. Discovery, quest’ultima potrebbe acquisire i diritti in scadenza del game show 'Soliti ignoti'", scrive l'associazione dei consumatori. "Se quanto trapelato dalle prime notizie di stampa corrispondesse al vero, a parere di chi scrive, si potrebbe arrivare a verificare la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare", osserva il Codacons.
Che spiega i motivi per i quali la tv di Stato dovrebbe ritenersi proprietaria esclusiva del programma 'I Soliti Ignoti'. "Nel settembre del 1991 -scrive il Codacons - nel corso del programma 'La Vela d’oro', Galà per la presentazione del palinsesto Rai, il conduttore Pippo Baudo, su Raitre, illustrò le principali novità e idee del nuovo palinsesto. In tale contesto si propose l’idea, ascrivibile al sig. Gianni Ippoliti, di un quiz caratterizzato dalla natura fisiognomica, ovvero un format in cui si richiedeva al concorrente di indovinare il lavoro di una persona utilizzando esclusivamente l’osservazione. Si trattava di un primo, seppur embrionale, format di gioco a quiz basato sull’osservazione e, cosa importantissima, di produzione tutta interna alla Rai. La Rai quindi ha acquistato i diritti del format dalla società olandese Endemol, ma anni prima Gianni Ippoliti aveva ideato un format identico proprio per la Rai, che ne detiene quindi i diritti".
C'è poi, rivela il Codacons, un ulteriore elemento che renderebbe il format Rai originale rispetto a quello che l'azienda acquistò da Endemol. "Nell’acquisto della licenza del format americano non sembrerebbe essere presente la figura del 'parente misterioso' -spiega il Codacons nel documento visionato dall'Adnkronos- Elemento che, invece, era originariamente presente nel game andato in onda a 'Girone all’italiana'. Difatti, quest’ultima parte del gioco non risulterebbe essere presente nel format americano che Endemol vendette alla Rai, e successivamente aggiunto nelle ultime edizioni dei 'Soliti ignoti'".
Ciò detto, per il Codacons sarebbe "fondamentale" che "la stessa Rai provveda, nel pieno rispetto della verità, dell'importanza della tutela, protezione e valorizzazione delle produzioni interne ed al fine di assicurare tutela tanto ad essa quanto ad un suo artista, oltre che a tutti gli utenti che pagano un canone ed esigono che la concessionaria beneficiaria adotti comportamenti virtuosi e non di spreco". Contestualmente alla diffida, l'associazione dei consumatori e Assourt chiedono "di avviare il necessario procedimento istruttorio e di monitoraggio, al fine di accertare se con riferimento alle fattispecie esposte possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività".
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Federico Fashion Style vittima di aggressione omofoba:...
La denuncia del parrucchiere delle star: "Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno davanti agli occhi di tutti!".
“È vergognoso che nel 2024 ancora succeda tutto ciò! Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno Italo davanti agli occhi di tutti! Essere denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso!". Così Federico Fashion Style, il parrucchiere delle star, denuncia su Instagram, di essere stato vittima di un'aggressione omofoba, e in un breve video, da una barella di Pronto soccorso, quasi in lacrime si dice sconvolto che ancora esistano "gli omofobi di m...a", dice. E poi scrive: "Grazie per i mille messaggi, ora farò tutti gli aggiornamenti e vi farò sapere! Ma vi prego, smettetela di chiamare la gente Frocio! L’omosessualità non è una malattia!”.