Cronaca
Allarme smog, da sport all’aperto a mascherina in...
Allarme smog, da sport all’aperto a mascherina in bici: cosa fare e cosa no
Lo pneumologo Vancheri: "Per i bambini utili gite fuori città nel weekend e per le persone a rischio uscite limitate con picchi inquinamento"
Cautela per le corse nei parchi cittadini e negli spostamenti in bicicletta in presenza di livelli elevati di smog. L'aria inquinata che attanaglia in questi giorni le città, in particolare in Lombardia e Pianura Padana, invita a qualche attenzione in più per proteggere la nostra salute. "Nelle ore di punta, quando l'aria è più inquinata, non è consigliabile fare sport all'aperto". E per chi si sposta in bicicletta "l'uso di mascherine Ffp2 può essere d'aiuto". Così come è meglio "non portare i bambini al parco nelle ore e nelle aree a maggior rischio smog. E, se si può, è utile portarli in gita fuori città nel weekend". Lo spiega all'Adnkronos Salute Carlo Vancheri, docente di Malattie respiratorie all'università di Catania e past president della Società italiana di pneumologia (Sip), secondo il quale "non si deve fare allarmismo, ma sono utili comportamenti adeguati, ovviamente diversi a seconda del grado di vulnerabilità delle persone".
'L'impatto dell'inquinamento - continua - non è uguale per tutti. Dobbiamo fare distinzione tra chi è sano e chi soffre di patologie respiratorie croniche, chi è asmatico, anziano. Queste persone devono fare più attenzione. Evitare di uscire nelle ore in cui c'è maggiore concentrazione di inquinanti. E, in generale, limitare le uscite per ridurre il più possibile l'esposizione".
Anche per chi sta bene, in questo periodo "per l'attività fisica all'aperto si possono scegliere le ore del primo mattino - consiglia lo pneumologo - quando c'è meno traffico automobilistico e vengono meno usati i riscaldamenti. O anche concentrare le attività il sabato e la domenica". Particolare attenzione va tenuta per i bambini, "che sono più bassi e quindi respirano di più l'aria inquinata. Meglio scegliere quindi di farli uscire in zone dove il traffico automobilistico è minore", conclude l'esperto sottolineando "che le persone sane non devono allarmarsi per esposizioni di pochi giorni. Ma quelle più vulnerabili rispetto alle patologie respiratorie devono proteggersi particolarmente e, ripeto, stare a casa il più possibile perché la loro malattia può peggiorare".
Smog alleato di virus e batteri
Lo smog è alleato di virus e batteri. "Il particolato può determinare un'irritazione delle prime vie aeree e quindi una maggiore suscettibilità dell'albero respiratorio alle infezioni". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano.
Il legame fra polveri sottili e virus è stato più volte discusso ai tempi dell'emergenza Covid. "Io stesso ho firmato un articolo sulla correlazione tra fattori ambientali e Covid-19", ricorda Pregliasco. "Effettivamente il particolato può irritare le alte vie respiratorie, esponendole a un maggior rischio infettivo", conferma. In questi studi "la densità di popolazione è sicuramente un possibile fattore confondente che va considerato", precisa l'esperto. "Ma certamente - chiosa - la non qualità dell'aria aiuta le infezioni dell'albero respiratorio in generale, Covid compreso".
Cronaca
Briatore e il tumore al cuore: malattia rara, spesso...
Queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo
Il tumore benigno al cuore che ha colpito Flavio Briatore, operato all'ospedale San Raffaele di Milano, è una patologia rara (queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo), spesso individuata per caso. E' lo stesso Briatore a sottolineare in un video su Instagram come la scoperta sia avvenuta grazie a un controllo di routine, evidenziando l'importanza della "prevenzione" e dei "check-up al cuore". Il manager è stato operato il 19 marzo da Francesco Maisano, cardiochirurgo del San Raffaele. Si è trattato di un intervento mini-invasivo, eseguito in toracotomia endoscopica, con circolazione extracorporea.
Una caratteristica tipica dei tumori benigni è che possono crescere, ma non invadere i tessuti circostanti e gli altri organi. I tumori maligni, invece, hanno esattamente questa capacità. Inoltre, queste cellule tumorali possono diffondersi in altre regioni del corpo e formare metastasi.
"Tra le forme benigne - spiegano gli specialisti del Centro cardiologico Monzino di Milano sul sito dell'Irccs - il mixoma è il più diffuso e rappresenta da solo più della metà dei tumori benigni che possono colpire il muscolo cardiaco. Localizzata in genere nell'atrio sinistro del cuore, la massa tumorale non è destinata a generare metastasi. La presenza del mixoma può manifestarsi con affanno, vertigini, sincopi o improvvise alterazioni dello stato di coscienza, ma molto più spesso il mixoma è asintomatico. Capita così, non di rado, di scoprirlo in maniera occasionale durante una visita medica sportiva o effettuata dal medico del lavoro. In ogni caso, una volta fatta la diagnosi, la soluzione terapeutica è unica e corrisponde all'asportazione chirurgica della massa tumorale".
Cronaca
Scontro tra tre auto sulla Pontina Vecchia: morta una bimba...
Feriti altri tre bambini. In codice rosso anche un uomo coinvolto nell'incidente
Una bambina di 8 anni è morta in un incidente avvenuto fra tre macchine alle 15.45 in via Pontina Vecchia all'incrocio con via della Pescarella, ad Ardea. Altri tre bimbi tra gli 8 e i 10 anni sono rimasti feriti e trasportati in ospedale. Un adulto è stato elitrasportato, invece, al San Camillo in codice rosso. Sul posto i vigili del fuoco di Pomezia, gli agenti della Polizia Locale e il 118.
Cronaca
Zuncheddu risarcito con 30mila euro: detenuto da innocente...
Il difensore all'Adnkronos: "Beniamino è stato per oltre 10 anni in due metri quadri con un bagno senza porta né acqua calda". L'ex allevatore è ancora in attesa, però, dell'indennizzo per l'ingiusta detenzione
Il tribunale di Sorveglianza di Cagliari ha riconosciuto un risarcimento da parte dello Stato di circa 30mila euro a favore dell’ex ergastolano Beniamino Zuncheddu, l'ex allevatore che dopo aver trascorso 33 anni in carcere è stato assolto e rimesso in libertà lo scorso gennaio al termine del processo di revisione che si è tenuto a Roma. Zuncheddu, che si era sempre proclamato innocente, era accusato di essere l'autore della strage di Sinnai dell'8 gennaio del 1991 in cui furono uccisi tre pastori. L'ex allevatore sarà risarcito in particolare per aver trascorso oltre dieci anni di detenzione in celle piccole e sovraffollate, dopo la richiesta fatta dal suo difensore, l'avvocato Mauro Trogu, nel 2016.
"Il dato sconcertante è che con questo provvedimento si riconosce che Beniamino è stato per 10 anni in celle con circa due metri quadri a disposizione, con il bagno non separato da porte e senza acqua calda, con compagni di cella che dormivano in terra" afferma all'Adnkronos l'avvocato Trogu. Quanto al risarcimento per l’ingiusta detenzione, durata 33 anni, il legale di Zuncheddu sta aspettando il deposito delle motivazioni della sentenza di assoluzione per poter inoltrare la richiesta.