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Mauritius, allarme colera su nave da crociera norvegese: cosa è successo

L'imbarcazione, con più di 2.000 passeggeri a bordo è stata costretta alla quarantena dopo che almeno 15 persone si sono sentite male

La Norwegian Dawn

La paura di alcuni casi di colera ha fatto scattare l'allarme su una nave da crociera norvegese, la Norwegian Dawn, al largo delle coste di Mauritius. L'imbarcazione, con più di 2.000 passeggeri a bordo è stata costretta alla quarantena dopo che almeno 15 persone si sono sentite male con forti dolori allo stomaco.

Le autorità di Mauritius avevano inizialmente vietato l'attracco della nave nella capitale Port Louis per evitare eventuali rischi di salute pubblica. Successivamente le autorità sanitarie del Paese hanno accertato che si trattava di gastroenterite e non di un focolaio di colera, come si sospettava all'inizio. E' quindi stato autorizzato lo sbarco.

I passeggeri hanno sviluppato i sintomi durante un viaggio in Sud Africa, ha detto un rappresentante della Norwegian Cruise Line Holdings. Una passeggera ha raccontato alla Bbc che, nonostante il ritardo, l'atmosfera sulla nave era "abbastanza calma". "I passeggeri sembrano aver preso la situazione con calma: si sono divertiti sedendosi a bordo piscina, assistendo a spettacoli e andando al bar", ha detto.

La dichiarazione ufficiale della compagnia

Secondo una dichiarazione della Norwegian Cruise Line, "all’arrivo della Norwegian Dawn a Port Louis (Mauritius) il 25 febbraio 2024, un ristretto numero di ospiti accusava lievi sintomi di mal di stomaco. Nonostante precedenti notizie e speculazioni, non c’erano casi confermati né prove di colera a bordo della nave. Sebbene solo sei ospiti fossero monitorati a causa dei lievi sintomi, il governo di Mauritius ha richiesto i test con eccesso di cautela, ritardando così lo sbarco della nave previsto per il 25 febbraio 2024. In seguito ai risultati dei test regolamentari richiesti dal governo di Mauritius e alla conferma che non è stata trovata alcuna traccia di colera, la Norwegian Dawn è stata autorizzata ad entrare a Port Louis, Mauritius, e lo sbarco di tutti gli ospiti inizierà la mattina presto del 27 febbraio 2024 (ora locale).

Ci impegniamo a dare priorità all'esperienza degli ospiti in ogni fase del viaggio, anche in situazioni impreviste e difficili come questa. Sia i nostri team a terra che quelli a bordo hanno mantenuto aperta la comunicazione con gli ospiti a bordo, fornendo gli aggiornamenti disponibili in tempo reale. Dato il ritardo nello sbarco, il nostro NCL Air Team ha riorganizzato il piano voli senza costi aggiuntivi, per tutti gli ospiti che avevano prenotato con noi i voli (oltre 400 voli riprogrammati in 24 ore). Abbiamo inoltre fornito a tutti gli ospiti il servizio Wi-Fi e telefonico gratuito, in modo che anche coloro che hanno acquistato i voli per conto proprio potessero riorganizzarsi per il rientro. Rimborseremo inoltre agli ospiti le spese ragionevolmente sostenute a seguito delle modifiche al volo. È stata inoltre garantita una sistemazione alberghiera gratuita per gli ospiti con un volo di ritorno programmato per il 28 febbraio 2024. Inoltre, per compensare questo inaspettato ritardo di due giorni, è stato fornito un credito da utilizzare per la prossima crociera.

Per gli ospiti che avrebbero dovuto imbarcarsi il 25 febbraio 2024, l'imbarco è ora previsto per il pomeriggio del 27 febbraio 2024 (ora locale). Considerato il ritardo della partenza, abbiamo organizzato un soggiorno gratuito in hotel di due giorni a Mauritius per tutti gli ospiti in partenza, che comprende quasi 1.200 camere d'albergo per oltre 2.000 ospiti, che hanno inoltre ricevuto una diaria per coprire il costo dei pasti e altre spese accessorie. Abbiamo inoltre organizzato trasferimenti gratuiti per raggiungere il porto il 27 febbraio 2024. A causa della riduzione della durata della crociera, gli ospiti riceveranno anche un rimborso proporzionale, nonché un credito di bordo e un credito per la prossima crociera. Negli ultimi giorni abbiamo tenuto informati gli ospiti con aggiornamenti regolari attraverso molteplici canali di comunicazione, inclusi messaggi ed e-mail.

Inoltre, negli ultimi giorni abbiamo mobilitato rapidamente ulteriore personale sul campo, volando con il nostro team NCL Care dedicato dai nostri uffici a Miami e in Inghilterra, per fornire maggiore supporto e garantire un processo di sbarco e imbarco regolare il 27 febbraio 2024.

"Come sempre, la salute e la sicurezza dei nostri ospiti, dell'equipaggio e delle destinazioni che visitiamo sono la nostra massima priorità. Operiamo secondo i più alti standard di sanità pubblica e igiene e rispettiamo tutte le normative sanitarie locali”. – ha dichiarato un portavoce di Norwegian Cruise Line

Il presidente di NCL David J. Herrera ha commentato: “Apprezziamo la pazienza dei nostri ospiti mentre affrontiamo questa situazione in divenire. Apprezziamo molto il lavoro del nostro team dirigenziale e del nostro equipaggio di bordo, nonché l’impegno del nostro team globale a terra per garantire il comfort dei nostri ospiti in questa contingenza inaspettata. Crediamo nel fare la cosa giusta e nel fare tutto il possibile per offrire la migliore esperienza di vacanza possibile ai nostri ospiti”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato i...

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In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall

Attentato alla Crocus Hall

Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".

Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.

Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"

Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.

"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".

In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.

Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"

"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.

Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.

Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".

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Attacco a Mosca, Russia: “Soldi da Ucraina a...

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In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall

Attentato alla Crocus Hall

Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".

Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.

Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"

Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.

"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".

In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.

Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"

"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.

Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.

Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".

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Chasiv Yar l’obiettivo strategico russo per controllare il...

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(Fotogramma/Ipa)

Dopo la conquista di Avdiivka, e l’avanzata ad ovest della città, le truppe di Mosca stanno aumentando la pressione anche più a nord, sempre nella regione di Donetsk, nell’area di Bakhmut. I russi sono arrivati alla periferia di Chasiv Yar, obiettivo strategico nell’area.

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