Spettacolo
Stefano Massini attore al teatro Argentina di Roma per...
Stefano Massini attore al teatro Argentina di Roma per “L’interpretazione dei sogni”
L'autore del romanzo "L'intepretatore dei sogni" torna nella sua ricerca su Sigmund Freud
"Questo lavoro teatrale ha qualcosa in comune con il mio romanzo 'L'interpretatore dei sogni' ma è comunque fondamentalmente diverso: negli anni che separano quel libro da questo spettacolo, la mia ricerca su Sigmund Freud è andata avanti e si è approfondita e, potremmo dire, 'raffinata' nel tempo". E' quanto spiega lo scrittore Stefano Massini, intervistato dalla AdnKronos - in vista del debutto questa sera al teatro Argentina di Roma, dove resterà in scena fino al 21 dicembre - dopo l'esordio nazionale alla Pergola di Firenze, del suo lavoro 'L'interpretazione dei sogni', in cui sale sul palco in veste di narratore e in qualche modo anche di 'attore'.
"Porto in scena un materiale completamente nuovo, ispirato dal famoso saggio di Freud e anche da altri suoi scritti come 'Psicopatologia della vita quotidiana', 'Totem e tabù', nonché dai diari e dalle lettere, in modo da creare con 'L'interpretazione dei sogni' una sorta di mosaico freudiano - sottolinea Massini - Portare questa opera sul palcoscenico è un'operazione che ritengo sia affascinante, perché il teatro è il luogo dei sogni... Non a caso in tantissime opere di teatro, dalla tragedia greca a Shakespeare, da Ibsen a Pirandello, il sogno è un elemento ricorrente".
Ma quale rapporto ha Stefano Massini con i sogni e con la psicoanalisi? "Intanto - risponde lo scrittore - il mio sogno di vincere un Oscar americano si è realizzato, contro ogni mia aspettativa, con il Tony Award", il premio teatrale di Broadway, per la 'Lehman Trilogy' con l'ultima regia di Luca Ronconi. "E poi, sognavo talvolta di avere un sosia che distoglieva da me l'attenzione degli altri". Quanto alla psicoanalisi, "ha avuto un momento in cui quasi non riuscivo a uscire da casa per la fobia che avevo e mi rivolsi a un mio amico psichiatra, senza però affrontare una lunga terapia. Ma è servito moltissimo a far chiarezza dentro di me".
(di Enzo Bonaiuto)
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Liorni: “Sono antifascista, a...
Il conduttore interviene in un video dopo le polemiche scatenate da una domanda del game show di ieri
"Volevo dire, a chi possa aver pensato che stavo elogiando il fascismo e ai picchiatori da tastiera, che io sono un antifascista. Non potrei fare un elogio del fascismo. Stavo raccontando, con l'ottica di quei tempi, le emozioni che si vivevano in quei giorni". A chiarirlo in un video è il conduttore Marco Liorni, che interviene dopo le polemiche scatenate da una domanda posta ieri nel suo programma, 'L'Eredità', nel preserale di Rai1. La domanda riguardava l'iniziativa fascista della "Giornata della fede" proclamata nel dicembre del 1935 per sostenere i costi della guerra di Mussolini in Etiopia, in cui oltre 250 mila anelli furono raccolti in un giorno solo a Roma.
Liorni ha definito l'iniziativa "patriottica", scatenando un vespaio sui social, anche sull'onda della vicenda legata allo scrittore Antonio Scurati. "Ieri nella puntata dell'Eredità c'era una domanda che si riferiva alla Giornata della fede del 1935 -spiega il conduttore- Quando l'abbiamo registrata è stata una domanda che mi dava delle emozioni, perché in famiglia se ne è parlato, mio padre è nato in quei giorni, per mia nonna è stata una giornata di grande sofferenza. Per quell'Italia lì era un gesto di grande sofferenza".
L'episodio, scandisce Liorni, è stato "visto con lo spirito dei tempi, in quel momento lì donare la fede alla Patria si faceva con uno spirito patriottico". "Vi dovevo questo chiarimento, mi dispiace per chi lo ha interpretato in un modo diverso", conclude.
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Lory Del Santo a Belve: dal carcere alle relazioni con i...
Nella puntata in onda domani martedì 23 aprile su Rai2
Dalla povertà assoluta al carcere, alla ricerca del successo, alle relazioni con i potenti, fino al dramma della morte dei suoi figli. Lory Del Santo si racconta a 'Belve', in un'intervista alla conduttrice Francesca Fagnani, nella puntata in onda domani martedì 23 aprile su Rai2. A partire dalla lunga frequentazione con Gianni Agnelli, sulla quale racconta: “Diceva che per lui rappresentavo la bellezza unita all’intelletto. Non tutti gli uomini vogliono una donna vicino solo per fare…, no? Alcuni vogliono una donna che possa rallegrare certi momenti. Io sono molto simpatica, arrivo, faccio le scene, con la mia voglia di dire ‘dai ce la farai!’”. E quando Fagnani scherza: "Lei diceva 'dai ce la farai' a Gianni Agnelli?”, Del Santo conferma: "Certo, mi amava anche per questo". Sulle sue relazioni amorose non mancano poi episodi divertenti, come quando uno spasimante a Parigi le rovesciò letteralmente addosso 100 milioni di lire.
Quando la conduttrice le chiede se per un periodo della sua vita, per necessità o per scelta, abbia fatto la escort, nasce un botta e risposta imbarazzato: "La escort? Se intendi in quel senso… No, mai. Non fa parte del mio carattere. Ho incontrato tanti uomini potenti, non ho mai chiesto niente, e non mi hanno mai dato niente", conclude Del Santo. E poi, un capitolo non molto noto e che l’ha particolarmente segnata: quello del carcere dovuto, secondo lei, ad uno scambio di persona in una vicenda di droga. "Ho passato dieci giorni in carcere. Mi dissero che mi dovevano mettere a confronto con una super testimone e non mi potevano spiegare nulla finché non l’avessi incontrata. Finalmente ho avuto l’incontro, non mi ha riconosciuta e quindi tutte le accuse sono cadute”. Poi, sulla morte dei suoi due figli: "Sono morta, per questo non soffro".
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Diaco: “al lavoro per serata evento...
Un viaggio in prime time tra conduttori e conduttrici del passato che hanno fatto la storia del secondo canale
“Confermo che sto lavorando ad una prima serata di BellaMa’: sarà una serata evento che si chiamerà ‘BellaRai2’, andrà in onda giovedì 30 maggio e proporrà un viaggio tra i conduttori e le conduttrici del passato che hanno fatto grande la storia del secondo canale televisivo della Rai”. Lo dichiara Pierluigi Diaco all’AdnKronos, aggiungendo che “‘BellaRai2’ è figlio di ‘Bellarai’, la rubrica che da settembre scorso ha proposto ai telespettatori di Rai2, un viaggio settimanale nei programmi che hanno fatto grande il servizio pubblico. Sono grato all’azienda per la fiducia e la libertà autoriale che mi hanno accordato”. Proprio oggi è cominciata la campagna spot su Rai2 della serata evento.
E sempre oggi sono state aperte sul sito di Rai Casting (https://www.rai.it/raicasting/) le iscrizioni per partecipare alla terza stagione di ‘BellaMà’, in onda su Rai2 da settembre 2024. Per partecipare, come opinionisti o concorrenti del primo talent di parola della tv italiana, bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, per la Generazione Z, oppure oltre i 55 anni, per entrare nelle fila dei Boomer, riferisce una nota Rai. La struttura di Rai Casting farà una prima selezione tra le più di mille candidature arrivate finora, con dei provini in programma nelle giornate del 2, 3, 6, 7 e 8 maggio, al Circolo Sportivo Rai in via Fornaci di Tor di Quinto a Roma.
Da queste giornate uscirà un nutrito gruppo che affronterà le audizioni finali – in programma dal 27 al 29 maggio – con il conduttore Pierluigi Diaco, la madrina del programma Roberta Capua e gli autori, nello studio di ‘BellaMà’ presso la Dear – Fabrizio Frizzi di Roma. Le iscrizioni al casting per la prossima stagione sono aperte fino all’8 maggio 2024.