Economia
Trasporti, Polo Logistica Fs e Amazon annunciano...
Trasporti, Polo Logistica Fs e Amazon annunciano collaborazione Germania-Italia
Puntare sul trasporto ferroviario delle merci per ridurre il traffico sulle principali strade europee e per contenere le emissioni di CO2
Puntare sul trasporto ferroviario delle merci per ridurre il traffico sulle principali strade europee e per contenere le emissioni di CO2. Con questo obiettivo il Polo Logistica del Gruppo Fs Italiane e Amazon hanno firmato un accordo per trasportare le merci tra i centri di distribuzione di Amazon in Germania e Italia. Il progetto, inoltre, aiuterà Amazon a ottimizzare la gestione delle scorte e ridurre i tempi di consegna.
Il programma del Gruppo Fs prevede tre treni a settimana da Duisburg a Pomezia, gestiti da Mercitalia Intermodal, e sei viaggi di andata e ritorno tra Herne e Verona, gestiti da Tx Logistik. Secondo una stima del Polo Logistica, queste rotte, lavorando a piena capacità, aiuteranno a evitare ogni anno fino a 9.000 tonnellate di emissioni di carbonio rispetto al trasporto internazionale su strada.
"Questo accordo con Amazon testimonia l'impegno del Polo Logistica del Gruppo Fs per offrire soluzioni di trasporto più sostenibili alle aziende partner. I collegamenti ferroviari da e per la Germania si inseriscono nel nostro piano strategico, in linea con l'obiettivo europeo di far viaggiare in treno il 30% delle merci entro il 2030 - ha commentato Sabrina De Filippis, amministratore delegato di Mercitalia Logistics - Siamo costantemente impegnati nell’adottare tecnologie avanzate nelle nostre iniziative, come l'accoppiamento automatico digitale delle carrozze merci o la digitalizzazione dei magazzini, che aiutano a ridurre le emissioni associate alle operazioni logistiche garantendo comunque un servizio di alta qualità. Nel 2022, grazie al nostro modello di logistica sostenibile integrato, siamo stati in grado di evitare emissioni di gas serra per circa 1,8 milioni di tonnellate in tutta la nostra attività".
"Data la particolare conformità geografica del nostro territorio e le connessioni che abbiamo attraverso le Alpi, l’Italia si presta a essere uno dei principali Paesi in cui poter approfondire i benefici e le opportunità derivanti dalla crescita del comparto intermodale ferroviario - ha commentato Lorenzo Barbo, ad di Amazon Italia Logistica - L’espansione della partnership con Mercitalia ci consente di sviluppare ulteriormente operazioni intermodali e sostenibili, e di aumentare l'utilizzo della ferrovia per il trasporto merci tra i nostri siti europei. Con il nostro consueto approccio all’innovazione, anche sul tema del trasporto intermodale, stiamo lavorando come azienda per esplorare nuove modalità di consegna più efficienti e quello ferroviario è tra queste. L’accordo siglato nel 2021 tra Amazon e Mercitalia è stato un primo e importante passo che ha contribuito a migliorare i tempi di consegna per i nostri clienti e a diminuire le emissioni di CO2”.
Le rotte Duisburg-Pomezia e Herne-Verona rappresentano un collegamento strategico per il Polo Logistica, collegando due dei più importanti hub logistici della Germania con il Nord e il Centro Italia.
Economia
Firmato Protocollo tra Amazon e Istituzioni per la crescita...
Amazon e le istituzioni italiane rinnovano il loro impegno per la promozione e la tutela del marchio Made in Italy nel mondo attraverso la terza edizione dei Made in Italy Days, l’iniziativa di Amazon in collaborazione con Agenzia ICE. “Abbiamo un impegno ambizioso, ovvero supportare le aziende italiane che hanno scelto Amazon come finestra verso il mondo aiutandole a raggiungere 4 miliardi di euro di vendite all’estero entro il 2025” ha detto Mariangela Marseglia, VP & country manager Amazon Italia e Spagna. Nella conferenza presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono stati annunciati diversi accordi e iniziative volte a sostenere le imprese italiane nell'espansione internazionale. Durante l'evento è stato firmato un Protocollo d'Intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Amazon per promuovere e tutelare l'autenticità dei prodotti Made in Italy e contrastare la contraffazione.
Economia
Poste, sul sito raccontate le potenzialità...
In collaborazione con TgPoste.it
Poste Italiane, tramite le iniziative nell’ambito di Educazione digitale, è focalizzata nel trovare le tecnologie che stanno ridefinendo il modo con cui interagire, lavorare, apprendere contribuendo a trasformare anche le dinamiche sociali ed economiche. In questo contesto, si sottolinea in una nota, capire le effettive potenzialità dell’Intelligenza Artificiale è fondamentale nel nuovo panorama sociale e digital innovation: particolare focalizzazione va dedicata a come le AI possono essere un grande alleato nel contrasto alla disinformazione. La grande capacità di calcolo dei sistemi AI consente di analizzare diverse piattaforme contemporaneamente, verificare la congruenza dei contenuti, recuperare la fonte originaria dei dati e segnalare eventuali anomalie.
Il progetto di Educazione Digitale della Corporate University si propone di fornire agli utenti una panoramica tra le innovazioni tecnologiche e digitali, attraverso webinar gratuiti e contenuti multimediali sempre disponibili all’interno della sezione web, come podcast, giochi, infografiche e videopillole. Le attività possono essere seguite su LinkedIn, Facebook e Twitter attraverso l’hashtag #educazionedigitale e nella sezione storie di Instagram.
Economia
Energia nucleare? Sì, ma di ultima generazione
Italiani favorevoli ad incrementare il nucleare, ma chiedono più informazioni
Il dibattito sull'opportunità di incrementare la produzione di energia nucleare si è riacceso di recente nel nostro Paese. E se dal punto di vista delle istituzioni e dei partiti politici si assiste al contradditorio tra scettici e sostenitori dell'energia nucleare, gli italiani cosa ne pensano? A rispondere al quesito ci ha pensato un sondaggio SWG per iWeek, secondo cui oltre la metà dei cittadini (51%) si dichiara favorevole all'energia atomica. Di questi, il 24% afferma di essere “sicuramente a favore”, il 27% “probabilmente a favore”. Gli oppositori dell'energia nucleare si attestano invece al 26%, dei quali il 16% è fermamente contrario, il 10% lo è in maniera meno decisa. Dal sondaggio emerge che tra i più favorevoli, il 62% sono uomini, il 58% hanno meno di 34 anni, il 55% sono residenti nelle regioni di Nord-Ovest. Tra i più contrari, invece, vi sono i residenti nelle grandi città (32%) le donne (31%), i residenti al Sud e nelle Isole (30%).
Le nuove tecnologie nucleari
Il sondaggio SWG affronta anche tematiche più tecniche entrando nello specifico delle diverse tipologie di tecnologie nucleari. In questo senso, emerge il fatto che gli italiani ritengono nel 71% dei casi che i reattori di grandi dimensioni (di terza e quarta generazione) siano sicuri quanto i reattori small (SMR) e AMR e solo poco meno sicuri dei reattori micro (MR), considerati sicuri dal 75% del campione. Per quanto riguarda la percezione degli italiani sull'impatto ambientale dei reattori, le differenze aumentano leggermente tra una tecnologia e l'altra. Se infatti i reattori di grande taglia vengono considerati a zero emissioni dal 68%, quelli SMR e AMR lo sono per il 72% degli intervistati, mentre gli MR sono green per il 73%. L'incertezza aumenta invece in tema di informazione sulla disponibilità o meno dell'energia nucleare di nuova generazione. Gli SMR vengono considerati immediatamente disponibili dal 68% degli italiani, ma in realtà sono disonibili solo a livello di produzione, ma non ancora ultimati e dunque non in funzione. I micro reattori vengono considerati già disponibili dal 56%, un dato inferiore anche rispetto ai grandi reattori di terza e quarta generazione immeditamente disponibili per il 64% del campione. Analizzando questi dati, appare evidente come le informazioni sulle nuove tecnologie nucleari siano ancora piuttosto scarse o quanto meno incomplete e frammentarie. Al contrario, trattandosi di un capitolo fondamentale anche in quanto opzione in chiave decarbonizzazione entro il 2050, le informazioni sull'energia nucleare e i relativi progressi dovrebbero essere puntuali e trasparenti.
Informazioni e sindrome di Nimby
Dal sondaggio emerge come 3 italiani su 4 vorrebbero maggiori informazioni sulle nuove tecnologie nucleari e sul loro impatto ambientale e in termini di sicurezza. Nel dettaglio, il 77% vuole saperne di più su come vengono gestiti ad oggi i rifiuti radioattivi, il 76% vorrebbe più informazioni sulla sicurezza delle centrali e dei reattori nucleari di nuova generazione, il 74% gradirebbe conoscere in maniera più approfondita l'evoluzione delle nuove tecnologie di progettazione delle centrali nucleari. Infine, indicatori interessanti emergono anche in tema di impatto della cosiddetta sindrome di Nimby (dall'inglese Not In My Back Yard) ovvero la preoccupazione e le proteste da parte dei membri di una comunità locale nei confronti di opere pubbliche che potrebbero avere un impatto rilevante sul territorio dove essi vivono. I dati che emergono in questo senso, infatti, sottolineano come solo il 39% degli italiani sarebbe favorevole alla costruzione di reattori di grandi dimensioni nell'arco di 20 km dalla propria residenza, stessa percentuale per gli SMR/AMR. Tali percentuali salgono tra i favorevoli all'installazione di reattori grandi (49%) o SMR (52%) ma solo se ad almeno 100 km da casa propria. Insomma, come a dire: “si al nucleare, ma non nel mio giardino”.