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Armi nucleari Russia in Bielorussia, il retroscena

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“Il presidente russo Vladimir Putin molto probabilmente ha preso la decisione di schierare armi nucleari in Bielorussia prima dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 e probabilmente ha scelto di farlo in questo momento per lanciare un messaggio agli alleati occidentali dell’Ucraina”. Lo ha affermato l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto russo-ucraino.

L’Isw aveva previsto a gennaio e febbraio 2022 che Putin avrebbe cercato di schierare armi nucleari tattiche o strategiche in Bielorussia come parte di uno “sforzo più ampio per aumentare il controllo russo sulla nazione”. “Potrebbe essersi astenuto dal dispiegare le armi in Bielorussia all’inizio dell’invasione – ipotizza il think tank statunitense – per riservarsi la possibilità di farlo successivamente, per lanciare un ulteriore messaggio all’Occidente, con l’obiettivo di diminuire il morale ucraino e gli aiuti occidentali e per diminuire l’efficacia di una possibile controffensiva ucraina”.

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Politica

M5S blocca ancora Giunta, deputati con poltrone davanti ingresso

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Protesta grillina contro l'emendamento Pittalis

Non ha funzionato, per adesso, la convocazione in modalità ‘protetta’ della Giunta per le elezioni, disposta dopo una prima occupazione di protesta del M5S contro l’emendamento Pittalis. Anche i lavori della seconda convocazione, fissata alle 20 in un luogo comunicato all’ultimo istante ai componenti (la commissione Agricoltura) sono fermi. I deputati del M5s stanno bloccando l’accesso all’aula, alcuni in piedi sulla soglia, altri seduti sulle pesanti poltrone di pelle presenti nei corridoi di Montecitorio e trasportate di peso e utilizzate per impedire ogni accesso. I commissari del M5s hanno ricevuto l’appoggio di altri colleghi, arrivati in aiuto degli occupanti così da formare una numerosa barriera di parlamentari grillini.

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Al via congresso Fism, focus su percorsi per cure sclerosi multipla

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Aperto nella giornata mondiale, l’evento traccia percorsi di ricerca condivisa

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In occasione della Giornata mondiale della Sclerosi multipla (Sm) si è aperto oggi a Roma il congresso annuale della Fondazione dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Fism), la principale finanziatrice della ricerca scientifica su questa patologia in Italia. L’evento, dal titolo ‘Our pathways to cure’, che si svolge a Roma, dal 30 maggio all’1 giugno, è l’occasione – si legge in una nota diffusa da Aism – per parlare della co-responsabilità di tutti gli attori coinvolti nel sistema ricerca per costruire e condividere percorsi (pathways) per arrivare a cure risolutive per la Sm e le altre patologie correlate.

Le cifre dell’impegno di Fism nei confronti dei ricercatori, delle persone con Sm e delle Istituzioni sono importanti: 5,3 milioni di euro messi a disposizione dei ricercatori dal Bando 2022; 153 i gruppi di ricerca che nel 2023 hanno in corso 97 progetti di ricerca con un finanziamento Fism di 22 milioni di euro ; 154 pubblicazioni con impact factor medio di 8,2 nel 2022; 40 milioni di euro investiti negli ultimi 6 anni. Inoltre, dal 1989 Aism, con la sua Fondazione, ha sostenuto 463 ricercatori, finanziando 189 borse di studio e 664 progetti di ricerca; il 76% dei ricercatori finanziati in tutti questi anni continua a svolgere studi sulla sclerosi multipla.

“Grazie alla ricerca – dichiara Mario Alberto Battaglia presidente Fism – la sclerosi multipla non è più una malattia incurabile. Mentre ci sono stati molti passi avanti per le persone con forme recidivanti di Sm, non ci sono però ancora terapie approvate per le persone con Sm progressiva secondaria inattiva, cioè persone che non hanno ricadute cliniche o mostrano un’infiammazione attiva sulle scansioni Mri. Fermare la progressione della Sm e delle altre malattie correlate – aggiunge – è quindi una priorità per tutti gli attori coinvolti, inclusi i rappresentati dell’industria. Il nostro modello di ricerca co-partecipata è vincente e attraverso di esso vogliamo promuovere la cittadinanza scientifica: la conoscenza e il coinvolgimento di tutti i cittadini – non solo delle persone interessate – per garantire la piena partecipazione e la traduzione della ricerca in risposte concrete per le persone e per la società”.

“La ricerca – sottolinea Paola Zaratin, direttore della Ricerca Scientifica Fism – può fermare la sclerosi multipla a patto che sia di qualità, guidata dall’esperienza di malattia delle persone con Sm e che tutti i diversi attori, compresi i cittadini, siano corresponsabili della promozione di una nuova cultura scientifica, in linea coi principi di ricerca ed innovazione responsabile promossi dalla Comunità europea”. A tale proposito, il congresso tratterà il tema della ‘Scienza della condivisione’ dando risalto all’importanza del ruolo che giocano le persone colpite dalla malattia e i cittadini nella ricerca attraverso anche l’importante testimonianza della giornalista Francesca Mannocchi.

“Il futuro della medicina non può che avere la ricerca scientifica quale motore trainante. Una ricerca – dettaglia Gianvito Martino, Direttore Scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano – che mette in comune i saperi senza chiedere nulla in cambio, senza discriminare i produttori di un’idea scientifica sulla base delle loro caratteristiche personali e che ha, come imperativo categorico, quello di cercare soluzioni innovative e più efficaci per la salute delle persone malate al di là dei benefici materiali e personali che ne possono derivare. Per vincere questa sfida – continua – bisogna che la società civile tutta sia coinvolta e che la politica decida finalmente di considerare la ricerca scientifica come precipuo strumento strategico e culturale per il raggiungimento del benessere collettivo ed individuale”.

“Fra i diritti delle persone con Sm e patologie correlate – sottolinea Rachele Michelacci, vice presidente Aism – quello alla ricerca scientifica è prioritario, perché i risultati della ricerca contribuiscono alla realizzazione degli altri diritti. Come persona con Sm penso però di avere anche una responsabilità nei confronti della ricerca: se rivendico come diritto il fatto che venga condotta, – osserva – devo partecipare insieme ai ricercatori e alle Istituzioni alla sua realizzazione. Un modello che vede le persone soggetto attivo della ricerca”.

Le priorità scientifiche dell’Agenda 2025 sono state confermate e condivise dalle principali Associazione Sm internazionali, a conclusione del primo ‘Pathways to Cures Global Summit’. “Le associazioni Sm – riflette Jaume Sastre-Garriga, vice direttore di Cemcat, il centro per la sclerosi multipla della Catalogna, co-presidente del Comitato Scientifico Fism – agiscono da ponte fra le persone e i ricercatori: fanno capire alle persone con Sm l’importanza della ricerca, e ai ricercatori l’importanza di coinvolgere le persone nella ricerca e stabilire insieme a loro degli obiettivi di ricerca che siano rilevanti proprio per chi con la malattia convive. Un ruolo che Aism, con la sua Fondazione – aggiunge – svolge molto bene: non solo assicurando finanziamenti ma anche partecipando in maniera responsabile alla progettazione e realizzazione della ricerca scientifica”,

Grazie al modello di Ricerca e innovazione responsabile Multi-Act, Aism, con la sua Fondazione, collabora con diversi partner a livello nazionale e internazionale per promuovere l’integrazione dei principi di Ricerca Innovazione Responsabile. A livello internazionale promuove e finanzia diverse iniziative, come l’International Progressive Ms Alliance, l’iniziativa globale sulle misure riportate dalle persone con Sm Global Proms Initiative e la Multiple Sclerosis Ms Care Unit.

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Aism, premio Rita Levi Montalcini a Matteo Gastaldi

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La motivazione: "Studi continui sulla sclerosi multipla e malattie autoimmuni correlate"

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“Il premio che oggi mi viene assegnato è, non solo un onore, ma ancora di più, uno straordinario stimolo per lavorare nei prossimi anni come ricercatore e come medico per poter dare prospettive di vita alle persone”. Lo ha detto oggi Matteo Gastaldi, responsabile della sezione di ricerca e del laboratorio di Neuroimmunologia dell’Irccs Fondazione Mondino, vincitore del Premio Rita Levi Montalcini 2023, riconoscimento che l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) ogni anno assegna, in occasione del congresso Fism, ai giovani ricercatori che si sono distinti per l’eccellenza e i risultati ottenuti. La motivazione del premio, si legge in una nota, è per “i suoi contributi continui alla ricerca sulla sclerosi multipla e ad altre malattie autoimmuni correlate”, in linea con la “missione” di Aism. Gastaldi ha infatti portato avanti “una ricerca traslazionale – spiega il vincitore – ossia per una ricerca che, quando ha successo, ha un impatto enorme per la pratica clinica e per le persone che hanno avuto una diagnosi importante legata a una malattia autoimmune”.

Attuale responsabile della sezione di ricerca e del Laboratorio di Neuroimmunologia dell’Istituto neurologico nazionale a carattere scientifico della Fondazione Mondino, 38 anni, Gastaldi fa ricerca sui cosiddetti autoanticorpi che, si è scoperto, sono responsabili di malattie di tipo autoimmune oggi distinte dalla sclerosi multipla, ma che sono state a lungo confuse con la sclerosi multipla, come le malattie dello spettro della Neuromielite ottica (Nmosd) e la malattia associata agli anticorpi anti-Mog (Mogad).

“Nel nostro laboratorio – spiega Gastaldi – studiamo in particolare gli anticorpi diretti contro la guaina mielinica o contro altre cellule del sistema nervoso, come per esempio gli astrociti. Abbiamo lavorato diversi anni per la messa a punto di metodiche sempre più efficienti per dosare accuratamente la presenza di anticorpi noti come gli anti-acquaporina 4 e anti-Mog. Lavoriamo ora – continua – per continuare a caratterizzare il modo con cui questi anticorpi agiscono per causare un danno alla mielina del sistema nervoso centrale” per una più efficiente “distinzione di queste patologie dalla sclerosi multipla, che ne cambierà la gestione clinica. Di recente – aggiunge Gastaldi – abbiamo pubblicato i risultati di una ricerca che consente di capire se il livello di anticorpi anti-Mog circolanti nei pazienti con Mogad correla con il rischio di recidive in diverse fasi di malattia. Nelle Mogad, infatti, il rischio di recidiva vale per circa il 50-60% di pazienti: se si riuscirà a identificare con precisione il 40-50% di pazienti che non avrà recidive si potrebbe per loro avere un’indicazione preziosa in chiave terapeutica”.

Gastaldi e i suoi colleghi sono impegnati anche nella ricerca di autoanticorpi non ancora identificati e del loro possibile ruolo nello scatenare una malattia di tipo autoimmune. “Abbiamo lavorato recentemente a un progetto di ricerca finanziato da Fism – ricorda il neopremiato – per identificare nuovi autoanticorpi nella Sm e in altre patologie demielinizzanti. I risultati preliminari ci stanno indirizzando verso un nuovo anticorpo gliale presente sia in malattie demielinizzanti diverse dalla Sm, sia – prosegue il ricercatore – in una piccola percentuale di pazienti con sclerosi multipla, che potrebbe essere rappresentare un biomarcatore e potenziale agente patogenetico in queste condizioni”.

Gli anticorpi sono particolari proteine prodotte dal nostro sistema immunitario. Dovrebbero combattere virus e batteri esterni ma, talvolta, possono colpire proteine del nostro stesso organismo (auto-anticorpi). Se il bersaglio degli autoanticorpi è localizzato sulla mielina, questi possono rappresentare una via patogenetica nelle malattie demielinizzanti. Per questo, quando si riesce a identificare adeguatamente il singolo anticorpo, è possibile scoprire un marcatore che consente di selezionare terapie adeguate, o addirittura ideare e produrne di nuove, e, alla fine del percorso, cambiare la vita di un a persona.

Una delle priorità dei clinici è proprio quella di trovare per ogni persona la risposta giusta, quella che può cambiarle la vita. “Oggi mi darebbe gioia essere in grado di fornire informazioni più precise sul decorso futuro di queste malattie – sottolinea il ricercatore – Anche quando si riesce a fare una diagnosi precisa, tante malattie autoimmuni hanno ancora un decorso estremamente imprevedibile. Desidero dare il mio contributo, nei prossimi anni, per poter dire a ogni persona non solo ‘questa è la tua malattia, ma anche, ‘nei prossimi dieci anni possiamo aspettarci che vada in questo modo e queste sono le armi – conclude Gastaldi – che possiamo usare per affrontarla”.

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Cronaca

‘PortrAits’, immagini Ai svelano i sintomi oscuri della sclerosi multipla

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Indagine Doxa, 3 italiani su 10 non conoscono segnali invisibili della malattia

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Viene inaugurata oggi, in occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla, a Roma e Milano, la mostra PortrAits che, grazie alle immagini generate dall’intelligenza artificiale (Ai), racconta i sintomi invisibili della malattia. L’iniziativa, insieme all’illuminazione di rosso dei principali monumenti italiani illuminati, si inserisce nelle attività promosse dall’Associazione italiana sclerosi multipla, (Aism) per la Settimana nazionale di informazione sulla sclerosi multipla (Sm), dal 29 maggio al 6 giugno.

La mostra PortrAits nasce da un’esigenza ben fotografata dall’indagine Doxa condotta per Aism nei primi mesi del 2023 – spiega una nota dell’associazione – su un campione rappresentativo della popolazione italiana, che evidenzia come l’80% degli intervistati sappia che la Sm è una malattia neurologica e ne conosca i sintomi visibili: la difficoltà nei movimenti (93%); la mancanza di coordinazione (90%) e la perdita delle forze (89%). Sono invece sconosciuti i sintomi invisibili, quali la perdita di memoria (24%), la depressione (34%), i disturbi visivi (36%) e la difficolta a concentrarsi (37%), anche se il 60% degli intervistati crede che le persone con Sm sviluppino inevitabilmente delle gravi disabilità e che la malattia non possa essere curata con dei farmaci.

“La mostra PortrAits – spiega Francesco Vacca, presidente nazionale di Aism – si propone di colmare questa lacuna di conoscenza e sensibilizzare il pubblico sui sintomi invisibili della sclerosi multipla. Attraverso le testimonianze delle persone con Sm e l’uso dell’Ai per generare immagini che rappresentano i loro sintomi, con la mostra abbiamo voluto comunicare in modo potente ed emozionante ciò che le persone con sclerosi multipla vivono quotidianamente”. La sclerosi multipla è una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale e colpisce in larga parte in giovane età – il 50% delle persone non ha ancora 40 anni – le donne due volte più degli uomini. In Italia sono circa 140mila le persone che convivono con questa malattia: ogni anno si contano 3.600 nuove diagnosi, 1 ogni 3 ore.

Aism, a partire dalle storie di 10 testimonial con Sm, ha realizzato l’open air exhibit di PortrAits in cui i sintomi invisibili – il braccio come un pezzo di ghiaccio, la lingua intrecciata, la testa in fiamme, le gambe pesanti come macigni, la stanchezza che costringe a stare a letto, la vista appannata – rielaborati con la tecnologia, insieme a dei professionisti della comunicazione, hanno generato immagini sorprendenti, lontane dalla realtà visibile agli occhi, ma vicine al sentire effettivo di chi convive, ogni giorno, con la Sm. “Il termine intelligenza artificiale (Ai) ci porta d’istinto a fare un confronto con l’intelligenza umana – sottolinea Ivano Eberini, professore associato di Biochimica all’Università degli Studi di Milano – Sarebbe un errore pensare che ora l’Ai possa sostituire l’intelligenza e le capacità dell’uomo, si tratta più di un’integrazione o un supporto per specifiche attività. Gli algoritmi di Ai più utilizzati aiutano nella classificazione, nei processi decisionali e, come in PortrAits, nella generazione di contenuti. Questa mostra è un esempio di uso virtuoso dell’Ai generativa”.

Tra le persone che hanno prestato la loro storia per il progetto – riferisce la nota – c’è Antonella Ferrari, madrina di Aism, scrittrice, attrice e autrice dello spettacolo teatrale in cui porta in scena la sua condizione di persona con Sm. “La vista a volte mi si appanna come se vedessi un cielo pieno di nuvole – ricorda Ferrari – E’ stato per me interessante scoprire come il mio sintomo invisibile sia stato reinterpretato dall’Ai. Penso che questo progetto renda chiaro a tutti cosa significhi vivere con questa malattia e possa aiutare le persone con Sm a lottare ancora di più per i loro diritti”.

“Da sempre Aism, attraverso la sua Fondazione (Fism), promuove l’utilizzo delle tecnologie per migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita delle persone con Sm – afferma Mario Alberto Battaglia, presidente di Fism – Ne sono un esempio il Registro italiano sclerosi multipla e patologie correlate e il progetto Barcoding Ms – un database integrato di dati clinici, genetici, imaging e misure del paziente che fornirà una fotografia personalizzata della progressione clinica e della biologia della malattia – ed anche lo sviluppo di una app che permette l’autovalutazione e il monitoraggio delle funzioni cognitive delle persone con sclerosi multipla. E ancora – continua Battaglia – la partecipazione al progetto europeo Alameda, che usa l’Ai per colmare il divario tra diagnosi precoce e trattamento terapeutico nelle malattie neurologiche. Con PortrAits abbiamo voluto dimostrare che l’Ai, se usata in maniera virtuosa, può aiutare anche nella comunicazione, a dare nuova voce alle persone con Sm”.

La campagna PortrAits – parola inglese per ‘ritratto’ che include il riferimento all’Ai – è realizzata grazie al contributo incondizionato di: Merck Italia (Main Sponsor); Bms (Platinum Sponsor); Biogen Italia, Novartis Farma, Roche e Sanofi (Gold Sponsor); Janssen-Cilag, Sandoz e Bil Benefit (Silver Sponsor).

“Da oltre 20 anni Merck è impegnata nella ricerca di soluzioni che migliorino la vita delle persone con Sm – dichiara Maria Cristina Leone, Neurology Business Unit Head di Merck Italia – andando incontro ai loro bisogni non soddisfatti. Per farlo partiamo dall’ascolto, perché è solo insieme alle persone che possiamo raggiungere lo scopo. PortrAits è la dimostrazione di quanto, ascoltando le persone con Sm, si possa capire al meglio dove indirizzare il nostro sforzo di innovazione”.

Aism, oltre alla mostra PortrAits di Roma, in Piazza San Silvestro e Milano, in Via Dante, per la Settimana di informazione sulla Sm, fino al 6 giugno promuove incontri, manifestazioni ed eventi in tutta Italia per sensibilizzare la cittadinanza sulla malattia, la qualità di vita delle persone con Sm e dei loro caregiver, la tutela dei loro diritti e l’importanza della ricerca scientifica. Tra i monumenti che questa sera, saranno illuminati di rosso ci sono il Pirellone a Milano, la Mole Antonelliana a Torino, Ercolano e i palazzi istituzionali di Senato e Palazzo Chigi.

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Economia

Landini: “Incontro con Meloni? Nessun risultato, avanti mobilitazione”

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Il leader della Cgil dopo il vertice a Palazzo Chigi: "Bene la disponibilità ma nel merito il giudizio non è positivo"

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“Consideriamo importante il confronto di oggi che arriva grazie alle nostre manifestazioni: però nel merito risultati non ce ne sono ed è per questo che proseguiremo la mobilitazione”. Così il leader Cgil, Maurizio Landini al termine dell’incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con il governo.

“Bene la disponibilità, che prima non c’era, di fissare tavoli su tutti gli argomenti che noi abbiamo avanzato con le nostre proposte. Ma se tu vuoi discutere con noi devi dire quante risorse metti in campo, di quanto stiamo parlando: perché senza risorse le riforme non si fanno e quindi prima di cominciare deve essere chiaro quante risorse metti in campo e da dove le prendi”, ha aggiunto.

E poi: “bisogna sciogliere il nodo se con i sindacati vuole o non vuole fare degli accordi perché per fare degli accordi vuol dire discutere delle piattaforme che abbiamo presentato: quella sulle pensioni, sul superamento della precarietà e quella fiscale”, ha detto ancora.

“Non solo non siamo d’accordo con l’autonomia differenziata ma non abbiamo nessuna disponibilità ad aprire alcuna trattativa sul tema. Per noi la Costituzione va difesa e applicata: l’autonomia differenziata anzi, visto che ci hanno chiamato per discutere anche di questo, deve essere tolta dal tavolo di confronto perché fa solo danni”, ha affermato

Il problema semmai “è fare un riforma elettorale seria che rimetta nelle condizioni i cittadini italiani di decidere chi mettere in Parlamento per far si che quelli che sono eletti rispondano ai cittadini e non ai capibastoni”, ha concluso.

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Cronaca

Aeroporto di Fiumicino, bagno con shampoo nella fontana

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Un uomo si lava nella fontana dell'aeroporto, la polizia esamina le immagini delle telecamere

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Un bagno con tanto di shampoo nella fontana dell’aeroporto di Fiumicino, davanti ai tanti testimoni oggi ai terminal. E’ quello che ha fatto oggi un uomo in boxer, a quanto si apprende non un senza fissa dimora, che si è fatto immortalare dai cellulari dei passanti che lo hanno ripreso pubblicando il video sui social. E’ successo alle 14 di oggi all’aeroporto ‘Leonardo da Vinci’ di Fiumicino. I poliziotti sul posto lo stanno cercando, anche attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Forte l’indignazione della comunità aeroportuale.

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Cronaca

A 12 giorni dall’alluvione riapre il Maria Cecilia Hospital di Cotignola

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Presidente Mattarella elogia la dedizione nel restituire velocemente l’ospedale al territorio

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A soli 12 giorni dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, ha riaperto oggi Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ra), ospedale di alta specialità di Gvm Care & Research, accreditato con il Servizio sanitario nazionale, che riprende così l’attività diagnostica, ambulatoriale e chirurgica. L’allagamento – ricorda una nota – ha causando gravi danni alle strumentazioni e alla struttura, obbligando all’evacuazione 180 pazienti, di cui 16 di terapia intensiva.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la visita in Romagna nei luoghi maggiormente colpiti, ha incontrato oggi a Forlì, Ettore Sansavini, presidente di Gvm Care & Research. Durante il colloquio, Mattarella ha sottolineato la dedizione dimostrata nel superare questo drammatico momento e restituire al territorio, e all’Italia tutta, in soli 12 giorni l’ospedale nella sua piena funzione. Si sono uniti a questo ringraziamento anche il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la vice Presidente della Regione Irene Priolo e il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.

“Il mio primo pensiero – dichiara Sansavini , in apertura della conferenza stampa tenutasi oggi al Maria Cecilia Hospital – è rivolto a tutte le persone che sono state colpite duramente dall’alluvione, che ha risvegliato nelle nostre coscienze un senso di fragilità e transitorietà, purtroppo spesso sopito in molti di noi. Ma c’è stato qualcosa – aggiunge – che ha fatto la differenza: sono le persone di questa terra, che si sono riscoperte ancora più generose e solidali, e lo sono state anche con i nostri pazienti, aiutandoci senza sosta con immani sforzi e con dedizione, per mettere in sicurezza tutti i pazienti e il nostro ospedale. Oggi – sottolinea Sansavini – siamo qui per rimettere a disposizione di tutti Maria Cecilia Hospital che, insieme al nostro gruppo Gvm Care & Research, torna nuovamente al fianco del Ssn, pronti a riaccogliere i pazienti e le loro famiglie”.

Alla conferenza stampa che ha annunciato la riapertura sono intervenuti anche Lorenzo Venturini, Ad Maria Cecilia Hospital; Raffaele Donini, assessore Salute Regione Emilia-Romagna; Tiziano Carradori, direttore generale Ausl Romagna; Federico Settembrini, assessore Comune di Cotignola e Monsignor Giovanni Mosciatti, Vescovo Diocesi di Imola. “Maria Cecilia Hospital riparte – commenta Donini – accogliendo i pazienti e i degenti e dando una speranza di cura e assistenza a tante persone. Insieme sanità pubblica e privato accreditato devono progettare il futuro perché tutti abbiamo a cuore la salute dei cittadini. La ripartenza non è solo tornare all’attività, ma c’è l’ambizione di compiere un viaggio insieme, per ampliare la ricerca a carattere scientifico per consolidare l’eccellenza e per fare in modo che il sistema Emilia Romagna, anche da questa vicenda, esca più forte di prima”.

I pazienti dell’ospedale di Cotignola – prontamente evacuato a causa dell’inondazione dei piani inferiori – hanno ricevuto assistenza e continuità di cura – spiega una nota – grazie alla rete di strutture del gruppo dove sono stati trasferiti: San Pier Damiano Hospital di Faenza (Ra), Villa Torri Hospital di Bologna e Salus Hospital di Reggio Emilia. Grazie alla collaborazione con l’ospedale di Rimini, chi era in terapia intensiva ha trovato ospitalità. Chi attualmente ha intrapreso il percorso di cura, lo proseguirà presso la struttura dove è stato trasferito fino al momento delle dimissioni.

Anche i percorsi di diagnosi e di cura ambulatoriale sono proseguiti, nei centri della rete ospedaliera del gruppo – si legge nella nota – già da venerdì 19 maggio. I pazienti sono stati richiamati per fissare un nuovo appuntamento, per esempio, al Primus Forlì Medical Center e il moderno Centro diagnostico avanzato delle Terme di Castrocaro, dove si sono trasferiti tutti i medici degli ambulatori di Maria Cecilia Hospital, grazie ai quali è stata riprogrammata l’attività e dove è stato possibile eseguire esami quali Tc, risonanza magnetica, mammografio, Moc e Rx. Gli ambulatori delle Terme sono stati operativi dalle ore 8:00 alle 23:00 e questi orari verranno mantenuti anche per la settimana in corso, per gestire il grande afflusso di pazienti. La struttura, di alta specialità in ambito neurochirurgico, cardiovascolare e per il trattamento del piede diabetico, sta lavorando per ripristinare due tecnologie d’avanguardia che sono state gravemente danneggiate. Una è la Gamma Knife, l’altra, riguarda gli acceleratori lineari. I pazienti sono stati inviati all’ospedale del gruppo che è a Bari, nel primo caso e, nel secondo, in altri ospedali pubblici da Bologna a Rimini.

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Cronaca

Cosenza, cade da gommone mentre fa rafting: ragazza dispersa

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Ricerche in corso nel fiume Lao

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Si cerca una ragazza, caduta da un gommone, mentre faceva rafting con degli amici sul fiume Lao, in provincia di Cosenza. Le ricerche, nel comune di Laino Borgo, sono condotte dalle squadre dei vigili del fuoco del comando di Cosenza, distaccamento di Castrovillari e Rende, con il supporto del personale speleo alpino fluviale.

La comitiva di 40 ragazzi era andata a monte del fiume Lao per un’escursione quando, per cause accidentali, una ragazza è caduta in acqua. Il gruppo si è accorto dell’assenza della giovane ed è riuscito a raggiungere più a valle la sponda dando inizio alle ricerche e diramando l’allarme ai vigili del fuoco.

Le squadre speleo alpino fluviali dei vigili del fuoco stanno perlustrando con due gommoni il tratto del fiume, percorso dai ragazzi, mentre squadre di terra sta raggiungendo il resto della comitiva, rimasta bloccata sulla riva del fiume per trasferirla in una zona sicura.

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Cronaca

Prof accoltellata a Abbiategrasso, studente arrestato per tentato omicidio

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Il 16enne, dopo l'aggressione in una scuola di Abbiategrasso, è piantonato in ospedale

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E’ stato arrestato per tentato omicidio aggravato lo studente di 16 anni che ieri ha accoltellato la sua professoressa di 51 anni all’istituto Alessandrini di Abbiategrasso, alle porte di Milano. Lo studente è piantonato all’ospedale San Paolo, in attesa della convalida dell’arresto.

La docente è stata ferita a un braccio e alla testa, ma le sue condizioni non sono gravii. E’ stata subito soccorsa e trasportata ieri in codice giallo all’ospedale di Legnano. Lievi ferite anche per il ragazzo. Lo studente aveva con sé una pistola giocattolo, con la quale avrebbe intimato ai compagni di uscire dall’aula, senza tuttavia ferire nessuno. All’arrivo dei carabinieri, il ragazzo non ha opposto alcuna resistenza e ha lasciato la pistola sul banco.

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Spettacolo

A Mirabilandia ‘La Notte Rosa’ di Claudio Cecchetto

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Lo storico appuntamento che anima le estati della Riviera romagnola compie 18 anni e sabato 8 luglio il Parco divertimenti più grande d’Italia festeggerà con una serata speciale

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La ‘Notte Rosa’, storico appuntamento che anima le estati della Riviera romagnola, compie 18 anni e Mirabilandia festeggia questo importante avvenimento con un evento esclusivo firmato Claudio Cecchetto. Sabato 8 luglio, il Parco divertimenti più grande d’Italia ospiterà una serata speciale con i djset a cura di Jody e Leonardo Cecchetto e i dj e i vocalist del Samsara di Riccione. Un grande evento per festeggiare la maggiore età della ‘Notte Rosa’, ormai diventata a pieno titolo il Capodanno dell’Estate in Riviera. Per questo, i primi 1000 diciottenni (documento con anno di nascita 2005) che si presenteranno al Parco, riceveranno in omaggio l’esclusiva t-shirt limited edition dell’evento. Ma le sorprese non finiscono qui: ad accompagnare la serata, la grande musica con i tormentoni estivi dei 18 anni della Notte Rosa per ballare fino alla chiusura del parco (ore 23.00).

Un’occasione diversa anche per godere del divertimento delle tante attrazioni e degli spettacoli in programma. Con le prime luci della sera sarà ancora più suggestivo un giro sulla ruota panoramica Eurowheel che regalerà una vista da 90 metri di altezza – la seconda ruota panoramica più alta del continente – per ammirare l’onda rosa di tutta la Riviera. Per gli amanti della velocità e delle altezze, imperdibili sono iSpeed, il più alto e veloce launch coaster in Italia; il loop a 360 gradi e un salto di 50 metri del Katun, l’inverted coaster numero uno in Europa; e un rifrescante giro sul Divertical, il più alto water coaster al mondo. Dalle ore 17 sarà attiva una speciale promozione con entrata al Parco – evento incluso – a soli 9,90 euro.

“Con grande piacere firmo la direzione artistica anche dell’evento di Mirabilandia, spiega Claudio Cecchetto. Questo parco divertimenti è una vera e propria icona dell’intrattenimento della Riviera e sono lieto che l’onda fluida rosa di questa edizione arrivi anche qui senza distinzione di età, gusti e interessi. Sarà un appuntamento indimenticabile!”.

“Ogni anno partecipiamo ai festeggiamenti della Notte Rosa con grande entusiasmo, proponendo eventi, feste e promozioni particolari, dice Sabrina Mangia, Sales and Marketing Director di Mirabilandia. Non potevamo quindi mancare l’appuntamento con la maggiore età di un’iniziativa che ha riscosso da subito grande successo, proiettando la Riviera e tutti i suoi operatori tra gli avvenimenti più attesi della stagione estiva. Mirabilandia è un parco che richiama un pubblico di tutte le età: non solo famiglie con bambini ma anche giovani e adulti che hanno voglia di divertimento, adrenalina e tanta musica”.

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