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Cinema, la seconda edizione del Premio Film Impresa dal 9 all’11 aprile
Una iniziativa ideata e realizzata da Unindustria con il supporto di Confindustria
La seconda edizione del Premio Film Impresa avrà luogo il 9, 10 e 11 aprile nella cornice capitolina della Casa del Cinema a Villa Borghese. Creatività e coraggio, territorio e innovazione, radici nel passato e disegno del futuro: questo e tanto altro nei cortometraggi e mediometraggi che concorreranno a questa seconda edizione del Premio Film Impresa. Si tratta di un cantiere di ricerca, conoscenza, esplorazione di quelle opere che incrociano linguaggio del cinema e dinamica imprenditoriale, l’universo di intensa mediatizzazione in cui viviamo e l’immenso potere di trasformazione delle nuove tecnologie.
Premio Film Impresa è un’iniziativa ideata e realizzata da Unindustria con il supporto di Confindustria, che mira a valorizzare, esaltare e comunicare i valori dell’imprese di chi ci lavora attraverso i film d’impresa che sempre più spesso le aziende realizzano per raccontare la loro storia, il loro prodotto, il lavoro delle persone, il rapporto con il territorio. La manifestazione è patrocinata da Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma e Rai Teche, in collaborazione con Confindustria e Regione Lazio, Anica, Una e Casa del Cinema di Roma.
L’iniziativa ha visto per il secondo anno consecutivo il contributo di Almaviva, Edison, Fondazione Eos – Edison Orizzonte Sociale Ets, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Umana e UniCredit, ai quali si sono aggiunti nel 2024 Università Campus Bio-Medico di Roma, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Würth, ITS Meccatronico del Lazio. Adnkronos è media partner. (PROGRAMMA)
Nel corso delle tre giornate di aprile le proiezioni dei film si alterneranno ad incontri e talk tematici su sostenibilità, creatività, capitale umano e formazione. Martedì 9 aprile, per l’apertura della manifestazione, è previsto il talk 'Comunicare l’impresa, l’impresa di comunicare. Connessione, emozione, narrazione: il valore del racconto' insieme a Ferzan Ozpetek, Giampaolo Letta e Mario Sesti. Per l’occasione interverranno anche Angelo Camilli, presidente Unindustria, Carlo Bonomi, presidente Confindustria, Francesco Rutelli, presidente ANICA Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali, Monica Lucarelli, assessore alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità Roma Capitale, Lorenza Lei, responsabile della Struttura Autonoma Cinema della Regione Lazio, Alberto Tripi, presidente Almaviva, Cristina Parenti, direttore relazioni esterne e comunicazione Edison, Luca Torchia, chief communication officer Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Maria Raffaella Caprioglio, presidente Umana e Roberto Fiorini, Regional Manager Centro UniCredit.
Al termine del talk di apertura il Presidente di Unindustria Angelo Camilli consegnerà il Premio Speciale Film Impresa al regista Ferzan Ozpetek. Il programma di giornata proseguirà con la visione di “Corti da Rai Teche - C’era ancora domani|Flash. La donna che lavora - La fabbrica”, di Ugo Zatterin e Giovanni Salvi, 1959.
A seguire spazio alle proiezioni delle opere in concorso e all’evento speciale “C’era ancora domani: Libertà, famiglia, impresa. dalla parità sul lavoro all’innovazione del brand” a cura di Caterina Taricano e con gli interventi di Francesca Cadin, customer service Enti, Istituzioni, Eventi Celebrativi di Rai Teche, Maria Raffaella Caprioglio, presidente Umana, e Sara Gay - Head of Group Diversity, Equity and Inclusion, UniCredit.
A conclusione della giornata di apertura si svolgerà l’evento “Video essay: Gabriele Salvatores: il suo canto libero. Lasciateci perdere: memoria, passione e cinema di un premio Oscar”, seguito da una conversazione con Gabriele Salvatores, Gloria Satta e Mario Sesti. Ad inaugurare la giornata di mercoledì 10 aprile spazio all’evento speciale 'Streaming, web, serie: l’avventura continua. La nuova serialità sbarca nella comunicazione d’impresa', al termine del quale si svolgerà il talk “Nuova serialità, comunicazione imprenditoriale e la generazione Zeta” con Andrea Minuz e Mario Sesti che dialogheranno con gli studenti e gli imprenditori presenti in sala.
A seguire, oltre alle proiezioni delle opere in concorso, è in programma il talk “Il talento non ha genere. Nel cinema, nello sport, in azienda. Equità di genere: un confronto su coraggio, libertà, visione e possibili rivoluzioni”, a cura di Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e i seguenti eventi: “Corti da Rai teche - C’era ancora domani|Flash. La stampa femminile (Casa e lavoro)”, di Giulietta Vergombello, 1973; “C’era ancora domani|Flash. Si dice donna”, di Tilde Capomazza, 1977; “C’era ancora domani: il privato, il lavoro, la libertà. Dal diritto all’occupazione all’autonomia dei sentimenti”, dopo il quale seguirà una conversazione con Sabrina De Filippis, AD Mercitalia Logistic - Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Valeria Sandei, AD Almawave - Gruppo Almaviva, Barbara Terenghi, chief sustainability officer Edison, Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna, Roy Menarini, direttore de La Settima Arte Cinema e Industria e docente di Cinema e Industria Culturale all’Università di Bologna e Francesca Cadin, customer service Enti, Istituzioni, Eventi Celebrativi di Rai Teche.
“PFI FOCUS - Innovazione, cura, formazione: il campus Bio-Medico” sarà l’evento che chiuderà la seconda giornata della manifestazione, con la proiezione di “Campus Stories” di Andrea Pellizzer prodotto da Associazione Campus Bio-Medico di Roma, a cui seguirà una conversazione con Carlo Tosti, Presidente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Giampaolo Letta, Mario Sesti e con donne e uomini protagonisti del documentario.
L’ultima giornata del Premio Film Impresa, in programma l’11 aprile, prenderà il via con la proiezione dei dieci video realizzati nell'ambito della masterclass “Dall’impresa allo schermo. Videoracconti e storie in forma breve”, ideata da Unindustria e Confindustria con il suo Archivio Storico per La Sapienza Università di Roma, a cui saranno presenti Luca Lucini, Presidente di giuria, e le aziende partner. A seguire si svolgerà l’evento 'Corti da Rai Teche - C’era ancora domani|Flash, Uomini e affari (Gianola Nonino - la signora della grappa)' di Marcella Gabbiano, 1989. Il programma riprenderà con le proiezioni delle opere in concorso e ci sarà spazio anche per gli eventi 'PFI Explore|Lazio terra dell’audiovisivo. Sfide, esperienze, territori' e 'PFI Explore a cura di Würth. Sfide, esperienze, territori' - seguito da una conversazione con la direttrice del Museo Würth Valentina Spagnuolo -, iniziative che apriranno le porte ad alcune speciali produzioni fuori concorso.
A seguire ci sarà un’anticipata dedicata alla stampa grazie alla quale sarà possibile visionare due speciali inediti: “L’eroe e il mito” di Ermanno Olmi e “M.A.D.E. Made in Italy. Made with Bravery featuring Renzo Rosso - Ep. 8 di Francesco di Giorgio”, una produzione Frame by Frame per Otb. Successivamente spazio al talk 'Le porte aperte di una città inclusiva e sostenibile, i grandi eventi che cambiano il volto delle città' con la visione di 'Il cinema e l’anno giubilare', alla quale seguirà una conversazione con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme ad Angelo Camilli, Giampaolo Letta e Mario Sesti. L’inedito fuori concorso 'L’eroe e il mito' di Ermanno Olmi, prodotto dall’azienda Dainese e con protagonista Valentino Rossi, verrà poi proiettato anche a favore del pubblico presente all’evento e seguiranno gli interventi di Guido Meda, Elisabetta Olmi, Giampaolo Letta e Mario Sesti.
A chiudere la seconda edizione del Premio Film Impresa ci sarà l’attesissima cerimonia di premiazione inaugurata dalla visione del video essay “Scaraventare lo spettatore addosso agli attori: l’occhio di Francesca”, in ricordo del maestro Ermanno Olmi e seguita da una conversazione con Francesca Archibugi insieme a Mario Sesti e Francesca Magliulo, direttore Fondazione Eos Edison.
Una giuria d’onore d’eccezione, presieduta dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores, assegnerà un premio alle opere in concorso in ciascuna delle seguenti categorie: Miglior Film d’Impresa Umana - Area Narrativa - Scrittura, immaginario, messa in scena; Miglior Film D’Impresa UniCredit - Area Documentaria - Storia, testimonianze, fatti e Percorsi, testimonianze, fatti; Miglior Film Almaviva - Area II&S: Innovative, Image & Sound - Ritmo, luce, percezione.
La regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi riceverà il Premio Olmi, promosso dalla Fondazione Eos – Edison Orizzonte Sociale Ets, il Premio Speciale Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane verrà consegnato alla cantante e produttrice discografica Caterina Caselli, che parteciperà anche a una conversazione con Mario Sesti a margine della visione del video essay 'Caterina Caselli: arte e impresa di una ragazza tutta d’oro'. Il Premio Speciale Film Impresa-Unindustria alla creatività verrà consegnato all'imprenditore Renzo Rosso, che a conclusione della terza giornata sarà protagonista di una conversazione con Giampaolo Letta.
Durante la ricca tre-giorni di aprile ci sarà spazio anche per due segnalazioni collaterali: quella popolare della platea competente per il film più amato dal pubblico e quello dell’Ente dello Spettacolo – Rivista del Cinematografo che premierà un film che sarà poi proiettato al Lecco Film Festival. È possibile seguire le tre giornate del Premio Film Impresa in streaming sui canali ufficiali della manifestazione.
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‘I soliti ignoti’, Codacons diffida la Rai:...
L'associazione: "Azienda detiene i diritti dal 1991, da quando Gianni Ippoliti ideò un programma identico"
La Rai non può permettersi di perdere il game show 'I Soliti Ignoti' a vantaggio del Nove, dal momento che è proprietaria dei diritti sul format dal 1991. Ne è convinto il Codacons che, in seguito agli insistenti rumors di stampa su un possibile trasloco del format a Discovery, dove tornerebbe nelle mani di Amadeus, insieme all'Associazione Utenti Radio e Tv ha presentato una diffida formale alla Rai. L'intento, spiega il Codacons nel documento che l'Adnkronos ha visionato in anteprima, è quello di "verificare/vigilare/monitorare le notizie sin qui trapelate" dal momento che "se tutto quanto esposto corrispondesse al vero si verificherebbe la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare, ricordando come la Rai sembrerebbe detenere la proprietà del format del programma già dal 1991".
Nello specifico, il Codacons riporta nel documento diversi articoli di stampa che evidenzierebbero l'eventualità ipotetica che Amadeus porti con sé al Nove il game show. "Sulla scia delle prime notizie trapelate sui vari articoli di stampa, sembrerebbe emergere come con il passaggio del conduttore televisivo Amedeo Umberto Rita Sebastiani, pseudonimo di Amadeus, al gruppo Warner Bros. Discovery, quest’ultima potrebbe acquisire i diritti in scadenza del game show 'Soliti ignoti'", scrive l'associazione dei consumatori. "Se quanto trapelato dalle prime notizie di stampa corrispondesse al vero, a parere di chi scrive, si potrebbe arrivare a verificare la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare", osserva il Codacons.
Che spiega i motivi per i quali la tv di Stato dovrebbe ritenersi proprietaria esclusiva del programma 'I Soliti Ignoti'. "Nel settembre del 1991 -scrive il Codacons - nel corso del programma 'La Vela d’oro', Galà per la presentazione del palinsesto Rai, il conduttore Pippo Baudo, su Raitre, illustrò le principali novità e idee del nuovo palinsesto. In tale contesto si propose l’idea, ascrivibile al sig. Gianni Ippoliti, di un quiz caratterizzato dalla natura fisiognomica, ovvero un format in cui si richiedeva al concorrente di indovinare il lavoro di una persona utilizzando esclusivamente l’osservazione. Si trattava di un primo, seppur embrionale, format di gioco a quiz basato sull’osservazione e, cosa importantissima, di produzione tutta interna alla Rai. La Rai quindi ha acquistato i diritti del format dalla società olandese Endemol, ma anni prima Gianni Ippoliti aveva ideato un format identico proprio per la Rai, che ne detiene quindi i diritti".
C'è poi, rivela il Codacons, un ulteriore elemento che renderebbe il format Rai originale rispetto a quello che l'azienda acquistò da Endemol. "Nell’acquisto della licenza del format americano non sembrerebbe essere presente la figura del 'parente misterioso' -spiega il Codacons nel documento visionato dall'Adnkronos- Elemento che, invece, era originariamente presente nel game andato in onda a 'Girone all’italiana'. Difatti, quest’ultima parte del gioco non risulterebbe essere presente nel format americano che Endemol vendette alla Rai, e successivamente aggiunto nelle ultime edizioni dei 'Soliti ignoti'".
Ciò detto, per il Codacons sarebbe "fondamentale" che "la stessa Rai provveda, nel pieno rispetto della verità, dell'importanza della tutela, protezione e valorizzazione delle produzioni interne ed al fine di assicurare tutela tanto ad essa quanto ad un suo artista, oltre che a tutti gli utenti che pagano un canone ed esigono che la concessionaria beneficiaria adotti comportamenti virtuosi e non di spreco". Contestualmente alla diffida, l'associazione dei consumatori e Assourt chiedono "di avviare il necessario procedimento istruttorio e di monitoraggio, al fine di accertare se con riferimento alle fattispecie esposte possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività".
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Federico Fashion Style vittima di aggressione omofoba:...
La denuncia del parrucchiere delle star: "Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno davanti agli occhi di tutti!".
“È vergognoso che nel 2024 ancora succeda tutto ciò! Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno Italo davanti agli occhi di tutti! Essere denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso!". Così Federico Fashion Style, il parrucchiere delle star, denuncia su Instagram, di essere stato vittima di un'aggressione omofoba, e in un breve video, da una barella di Pronto soccorso, quasi in lacrime si dice sconvolto che ancora esistano "gli omofobi di m...a", dice. E poi scrive: "Grazie per i mille messaggi, ora farò tutti gli aggiornamenti e vi farò sapere! Ma vi prego, smettetela di chiamare la gente Frocio! L’omosessualità non è una malattia!”.
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La vita privata di Alberto Sordi in un docufilm, primo ciak...
Tratto dal libro "Alberto Sordi secret" scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino del grande attore
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi dal titolo "Alberto Sordi secret", tratto dall'omonimo libro scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell'attore - che ne è anche il regista - e pubblicato da Rubbettino editore, giunto all'undicesima ristampa. Il primo ciak si è tenuto nel suggestivo centro storico di Narni, in provincia di Terni, dove si sono presentate centinaia di comparse che hanno sovraffollato la cittadina. Un progetto internazionale, anche in lingua inglese e spagnola, in cui dell'Alberto nazionale si racconta la vita familiare.
Il docufilm si compone di una parte documentaristica con testimonianze inedite di amici e parenti dell'attore tra i quali il regista Pupi Avati, l'annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, la contessa Patrizia de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell'attrice Anna Longhi), foto di famiglia, video e audio originali. Questa parte si lega a un'altra dove la narrazione diventa racconto filmico con personaggi vissuti realmente, in cui viene mostrata l'infanzia e l'adolescenza di Alberto Sordi negli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti e a tre bambini di età diverse che impersonano l'attore. Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi.
E' noto che l'attore fosse riservatissimo, non amasse l'ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente - e con i suoi collaboratori - ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Il docufilm, lontano dai luoghi comuni, è ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, in quanto realizzato senza alcun contributo pubblico. Partner del progetto sono il ministero della Cultura, il Parco archeologico del Colosseo, il Parco archeologico di Ostia antica, la Repubblica di San Marino, De Matteis Agroalimentare e Artemisia Lab. La regia e la sceneggiatura sono di Igor Righetti, il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, scenografo e costumista Stefano Giovani, una produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini. Le riprese, oltre che a Narni, si svolgeranno nei luoghi amati da Alberto Sordi come Roma, la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.