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Malattie mentali: 9 milioni i cittadini che ne soffrono nel nostro Paese. Al via il progetto per ridisegnare i luoghi di cura
Parte da Milano il progetto nazionale “Coloriamo i luoghi della salute mentale”, promosso da Lundbeck Italia e dedicato alle persone, per rendere più funzionali e accoglienti i Centri di Salute Mentale
Stigma, pregiudizi e sottodiagnosi tengono ancora troppi pazienti lontani dalle strutture di cura. Nel CPS-4 del capoluogo lombardo la sala d’attesa e quella riabilitativa cambiano aspetto. Oltre a nuovi arredi e mobili, in entrambe le stanze sono installate alcune opere del concorso “People In Mind”. “Così è possibile svolgere attività in un ambiente confortevole e funzionale, pensato e disegnato per le persone che lo vivono”
Milano, 27 febbraio 2024 – Depressione, ansia, schizofrenia, disturbo bipolare, dipendenze da sostanze sono alcune delle principali patologie psichiatriche. In Italia, i cittadini che vivono con disturbi mentali e comportamentali sono oltre 9 milioni.1 Solo circa 777mila sono seguiti dai Dipartimenti di Salute Mentale.2 Stigma e sottodiagnosi tengono ancora troppe persone lontane dalle strutture di cura. Parte così da Milano il progetto nazionale sostenuto da Lundbeck Italia per dare luce e colore ai luoghi della salute mentale del nostro Paese. L’obiettivo è quello di ripensare gli spazi di cura territoriale per renderli più adatti alle attività assistenziali. Il progetto “Coloriamo i luoghi della salute mentale”, che vuole ridisegnare questi spazi per renderli più funzionali e confortevoli, ponendo i pazienti al centro, è realizzato da Lundbeck Italia che - in occasione dei suoi 30 anni di impegno nel nostro Paese - rinnova il suo ruolo di partner della psichiatria, al fianco di medici, pazienti, caregiver e Istituzioni. L’iniziativa di scala nazionale, presentata questa mattina in una conferenza stampa a Milano, percorrerà l’Italia, coinvolgendo altri Centri di Salute Mentale. Il primo è il CPS-4 di Viale Puglie 33 a Milano, dove oggi è previsto il taglio del nastro alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato un incremento di circa il 30% dei casi di depressione e ansia in seguito alla pandemia, spesso come disturbi dell’adattamento – spiega Bernardo Dell’Osso, Professore Ordinario di Psichiatria all’Università degli Studi di Milano e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASST Fatebenefratelli-Sacco. Una buona parte delle patologie mentali esordisce prima dell’età adulta e può presentare un decorso cronico-recidivante, con necessità di monitoraggio periodico e continuità di cure. Nonostante questi numeri, vi è ancora un forte stigma sociale, che impedisce di parlare delle malattie mentali come di vere e proprie patologie, rinunciando così non solo alla possibilità di ricevere interventi terapeutici ma anche al riconoscimento delle manifestazioni iniziali per adottare strategie preventive. Da qui l’importanza dell’assistenza territoriale psichiatrica, che consente di svolgere attività di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, recupero e reinserimento sociale in luoghi vicini alla residenza dei pazienti. Questo progetto, che vuole ridisegnare gli spazi della cura, rappresenta un esempio virtuoso di alleanza fra clinici, pazienti, familiari, pubblico e privato”.
“La salute mentale – aggiunge Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano - è da sempre sottovalutata perché considerata di serie B e non garantita come quella fisica, con gravi discriminazioni legate al reddito. Superare questo pregiudizio e sconfiggere lo stigma deve essere una priorità che ci vede tutti in prima fila nel supportare chi ha bisogno nella sua richiesta di aiuto. Un percorso complesso il cui avvio può essere facilitato se la presa in carico avviene in spazi accoglienti e belli, che facciano sentire le persone a proprio agio. Da qui il senso profondo dell’iniziativa ‘Coloriamo i luoghi della salute mentale’ che siamo felici prenda il via proprio da Milano, segnando l’inizio di una collaborazione che vogliamo certamente proseguire e rafforzare”.
Gli spazi destinati alla cura delle persone con disturbi mentali si caratterizzano per essere spesso situati in locali esteticamente e funzionalmente poco adeguati.
Per questo, con il progetto “Coloriamo i luoghi della salute mentale”, Lundbeck Italia vuole ridisegnare questi ambienti mettendo al centro la persona, consapevole che i luoghi costituiscono un tassello fondamentale nel percorso di cura e che uno spazio accogliente e funzionale può così supportare maggiormente la persona che c’è dietro la malattia.
L’iniziativa “Coloriamo i luoghi della salute mentale” prevede quindi, sulla base dei bisogni dei centri coinvolti, una ridefinizione degli spazi in linea con i percorsi di cura offerti, includendo piccoli lavori di ristrutturazione, con anche la fornitura di arredi e mobili, e un abbellimento degli spazi grazie all’installazione di opere tratte da “People In Mind”, concorso di arti grafiche promosso da Lundbeck Italia per sensibilizzare la società sul superamento di stigma e pregiudizi attraverso il linguaggio universale e inclusivo dell’arte.
I luoghi incidono fortemente sul percorso di cura, per questo con un approccio scientifico Lundbeck Italia vuole misurare l’impatto del progetto su operatori sanitari e pazienti attraverso un’indagine, condotta prima e dopo la modifica degli spazi. Questo consente di valutare l’effetto complessivo che l’ambiente rinnovato può avere sui pazienti e sul personale della struttura.
“Seguiamo circa 1.100 pazienti – afferma Carlotta Palazzo, Responsabile CPS-4 Viale Puglie 33 - Milano ASST Fatebenefratelli-Sacco. Sono state rinnovate due stanze, la sala d’attesa e l’atelier. Oltre a nuovi arredi e colori delle pareti, in entrambe sono state installate delle opere del concorso ‘People In Mind’, riprodotte digitalmente a parete intera, realizzate da persone che hanno valuto esprimere la loro sensibilità verso il tema della salute mentale e selezionate dal centro stesso. Grazie al restyling, potremo utilizzare la sala riabilitativa non solo per gruppi di terapia e per le riunioni, ma anche per attività espressive, come la scrittura creativa e il cartonaggio, e per realizzare interventi sulla relazione mente-corpo, come quelli di mindfulness. Avere a disposizione una stanza in cui è possibile non solo programmare colloqui di gruppo intorno a un tavolo, ma anche svolgere attività espressive e, spostando gli arredi, esercizi di rilassamento a terra, è stimolante sia per i pazienti che per gli operatori e consente di realizzare interventi più moderni e in linea con la trasformazione delle cure in psichiatria”.
“Avere a disposizione specialisti nella salute mentale vicino a casa e in spazi accoglienti è fondamentale per il percorso di cura - afferma Enrico Frisone, Direttore Socio-Sanitario ASST Fatebenefratelli-Sacco. Il CPS-4 è la rappresentazione di quanto sia importante avere servizi nel cuore del quartiere che offrano luoghi nei quali la persona possa percepire sicurezza e disponibilità, non solo nella manifestazione di un bisogno acuto, ma nella quotidianità. In tutto ciò, l’arte e la bellezza del luogo rappresentano parte del processo di cura e questi spazi ne sono la prova tangibile”.
“Da sempre Lundbeck mette al centro del suo impegno le persone affinché ognuno possa essere al proprio meglio - conclude Tiziana Mele, Amministratore Delegato Lundbeck Italia. Per questo, con il progetto nazionale ‘Coloriamo i luoghi della salute mentale’ vogliamo ribadire questo impegno e la nostra partnership con le strutture sanitarie ridisegnando gli spazi di cura non solo in termini di layout, ma anche funzionali. Vogliamo essere al fianco dei pazienti, dei loro cari e dei professionisti sanitari, dimostrando che i luoghi sono parte integrante del percorso di cura”.
LUNDBECK
Lundbeck, azienda farmaceutica multinazionale danese, specializzata nella cura dei disturbi del sistema nervoso, da oltre 70 anni nel mondo, e 30 anni in Italia, si dedica instancabilmente alla salute del cervello affinché ogni persona possa essere al proprio meglio. Si tratta di un impegno costante e concreto nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di soluzioni terapeutiche in ambito psichiatrico e neurologico in tutto il mondo. Con oltre 100 anni di storia e con la propria sede principale a Copenaghen, oggi Lundbeck può contare su circa 5.400 collaboratori in oltre 50 Paesi nel mondo, con un’organizzazione basata sulla centralità delle persone e su una cultura unica, fondata anche sulle sue origini danesi, promuovendo uno spirito di collaborazione e responsabilità sociale e etica. La strategia di Lundbeck sottolinea l’importanza del lavoro che svolge quotidianamente e l’impatto che questo può avere sulla vita delle persone. Oggi più che mai appare evidente come il cervello e la sua salute giochino un ruolo fondamentale nel nostro stato di benessere complessivo, sia sul piano fisico che mentale.
Bibliografia
1 Meridiano Sanità, Le coordinate della salute, Rapporto 2023, The European House Ambrosetti
2 Rapporto sulla salute mentale, Analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM), Anno 2022, Ministero della Salute
Ufficio stampa
Intermedia
intermedia@intermedianews.it
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Tini e brevetti: vittoria di ‘Mastro Bottaio’...
Udine 18 aprile 2024 - Lo studio legale d’Agostini di Udine, noto per l’estrema competenza in tema di brevetti, si adopera e vince in giudizio per l’azienda friulana Mastro Bottaio.
Mastro Bottaio Srl, specializzata nella produzione di tini, ha infatti avuto piena soddisfazione nella controversia giudiziaria cui l’aveva trascinata la concorrente Garbellotto Spa sostenendo di aver visto violato il proprio brevetto riferito alla stessa tipologia di prodotto. Mastro Bottaio, difesa dall’avvocato David D’Agostini dell’omonimo studio udinese, ha dimostrato la completa infondatezza dell’ipotesi di illecito e il Tribunale di Trieste, sezione specializzata in materia d’impresa, ha respinto tutte le onerose richieste della controparte.
La vicenda, ricostruisce l’avvocato D’Agostini, è stata originata da un ricorso cautelare secondo il quale in un’azienda agricola friulana sarebbero stati trovati due tini parsi «pedissequa copia» di quelli prodotti con brevetto dalla ditta ricorrente e su questi tini risultava apposta la targhetta Mastro Bottaio.
Per questo, Garbellotto - difesa dallo studio Jacobacci di Torino- aveva richiesto l’immediato ritiro dal commercio dei prodotti Mastro Bottaio che presumeva stessero violando il brevetto, nonché una penale di 20mila euro per ogni tino rinvenuto e la pubblicazione dell’ordinanza relativa alla controversia su un importante quotidiano nazionale e su un altrettanto blasonata rivista specializzata nel settore vitivinicolo.
La ricostruzione dettagliata della attività presentata al giudice dall’avvocato D’Agostini ha fatto però emergere che Mastro Bottaio non aveva rapporti commerciali con la ditta proprietaria dei due tini da almeno dieci anni e che l’intervento operato su quei tini – da cui la targhetta “Mastro Bottaio” era stata di rigenerazione degli stessi e non certo di produzione.
Nel corso dell’udienza è stato provato, quindi, che «mai nessuna attività di produzione dei tini brevettati è stata intrapresa dalla resistente», cioè da Mastro Bottaio. Il Tribunale, perciò, ha deciso di «respingersi tutte le domande formulate nel ricorso in quanto infondate, in fatto e in diritto».
Ufficio Stampa
Francesca Schenetti
Ti Lancio, agenzia di stampa quotidiana
francesca.schenetti@froogs.it
39 339 8093543
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Formula 1 – A “casa” della Mercedes, Verstappen vuole un...
Roma, 18 aprile 2024 – Il Circus della Formula 1 resta in Asia e, da Suzuka, si trasferisce a Shangai dove, dopo 5 anni, torna il Gran Premio di Cina. Max Verstappen, che su questo tracciato ha conquistato al massimo un terzo posto, va a caccia dell’ennesimo trionfo stagionale in quella che, statistiche alla mano, è casa della Mercedes. La scuderia tedesca, in grandissima difficoltà in questa prima parte di stagione, ha infatti vinto in 6 occasioni su 16 edizioni totali. Il campione del mondo, con la Red Bull, però vuole aggiungere anche Shangai alla sua collezione di successi e, per gli esperti Sisal, è favoritissimo in tutte le categorie: a partire dalle qualifiche, pole offerta a 1,65, per continuare con la gara, trionfo a quota rasoterra, 1,25. Non impossibile anche la Tripletta, pole, vittoria e giro veloce, che si gioca a 2,50.
Le avversarie più temibili di Verstappen, al netto del compagno di squadra Sergio Perez il cui successo è dato a 7,50, rimangono sempre le due Ferrari che proveranno a interrompere il dominio del tre volte campione del mondo. Le due rosse di Carlos Sainz e Charles Leclerc partono appaiate per il weekend in Cina: partenza al palo a 5,00 e primo gradino del podio che pagherebbe 9 volte la posta. Soprattutto il monegasco è in caccia di un trionfo che manca da quasi due anni ossia da quando, nel Gran Premio d’Austria, si impose proprio in casa della Red Bull.
Il resto del gruppo parte, al momento, lontanissimo dai protagonisti annunciati. Lando Norris, su McLaren, è in quota a 25 mentre si sale a 33 per George Russell, Mercedes, e Oscar Piastri, compagno di squadra di Norris. Lewis Hamilton, record di vittorie e di pole a Shangai, dovrà compiere una vera e proprio impresa perché vederlo vincere sui tornanti asiatici per la settima volta pagherebbe 50 volte la posta.
Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.
Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori.
La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.
Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.
Sisal Italia S.p.A.
Ufficio stampa
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Con la posta pneumatica di Aerocom le aziende italiane...
Questi impianti permettono di ottimizzare sensibilmente i tempi di lavoro, automatizzare i processi produttivi e garantire un alto livello di sicurezza per i dipendenti
Lodi, 18 aprile 2024. Immaginatevi di essere impiegati in un supermercato e di dover spostare grandi somme di denaro da una cassa alla cassaforte ogni ora, oppure di essere operai in un’acciaieria e di dover maneggiare manufatti da forno molto pericolosi, o di lavorare in un ambulatorio medico e di dover gestire campioni biologici di enorme importanza; immaginatevi di essere un farmacista che ha bisogno di inviare farmaci dal magazzino al banco in tempi rapidi, oppure, infine, di essere l’operatore di un autolavaggio o di un distributore di benzina, impegnato a svuotare le colonnine di pagamento per rendere l’area aperta al pubblico scevra da scassi e attacchi di malintenzionati. Ecco, per evitare grandi perdite di tempo e rischi inutili, è stata sviluppata una tecnologia che, nonostante affondi le sue radici in un’idea concepita ormai due secoli fa, oggi risulta più moderna e innovativa che mai. Stiamo parlando della posta pneumatica, una soluzione che ottimizza i tempi di lavoro e riduce sensibilmente i pericoli, una tecnologia che Aerocom, azienda nata a Stoccarda nel 1956, ha saputo sviluppare fino a renderla un servizio all’avanguardia che va incontro alle esigenze dell’industria 4.0 in termini di automatizzazione dei processi produttivi e di efficientamento energetico.
“Dobbiamo pensare a un impianto di posta pneumatica come al sistema circolatorio di un corpo umano”, spiega Fabio Garofalo, Direttore Generale di Aerocom. “In poche parole, l’impianto è alimentato da motori che aspirano e soffiano delle smart-capsule, dette anche bossoli, lungo delle linee tubolari che passano da una stazione all’altra come fossero percorsi ferroviari, diramandosi in modo da raggiungere diversi punti di una stessa struttura. In queste stazioni, l’utente può inserire la capsula contenente l’oggetto che vuole spostare senza doversi muovere. Il tutto gestito da una centrale di comando manovrabile e monitorabile anche da remoto, in qualsiasi momento”. Una soluzione applicabile a diverse aree produttive in cui è importante maneggiare il meno possibile manufatti che risultano pericolosi, come nell’industria metallurgica, o a imprese operanti nell’ambito della medicina e della ricerca scientifica, che hanno a che fare quotidianamente con importanti campioni biologici, o al mondo retail, che deve gestire somme ingenti di denaro spostandole da un posto a un altro più volte durante la giornata, oppure, per finire, al settore terziario e della logistica, sempre in cerca di un modo efficace per spostare documenti importanti in modo rapido e sicuro.
“Noi di Aerocom gestiamo tutto ciò che riguarda la produzione, l’installazione e la manutenzione degli impianti di posta pneumatica”, racconta il manager. “La nostra settantennale esperienza in questo campo ci permette di offrire un servizio end-to-end che comprende la produzione presso la nostra casa madre in Germania, lo sviluppo di un design efficiente e discreto in Italia, la progettazione in loco di strutture completamente personalizzabili che vanno incontro a tutte le esigenze del cliente e una rete di assistenza tecnica che arriva in tutto il Paese, segno distintivo dell’efficacia di Aerocom. Il tutto potendo fare affidamento sulle componenti più moderne e innovative”.
Ma non solo, perché quelli di Aerocom sono sistemi di posta pneumatica che si integrano perfettamente coi sistemi di gestione delle aziende senza intralciare il lavoro delle centrali di comando interne e aumentando le performance di tutto l’apparato produttivo. “I vantaggi di adottare un sistema di posta pneumatica Aerocom sono svariati e l’investimento da porre alla base è recuperabile dall’azienda in tempi brevissimi, attraverso l’ottimizzazione del tempo di lavoro e l’adozione di un personale ridotto”, dichiara Garofalo. “Inoltre, i nostri impianti sono costruiti con materiali antibatterici e sistemi ecologici di recupero dell’aria prodotta, per i quali stiamo aprendo un tavolo di ricerca e sviluppo con il Politecnico di Torino. Ma la cosa che ci rende più orgogliosi è quella di poter proporre una soluzione che rende la vita in azienda più sicura per i lavoratori. A questo proposito, stiamo anche conseguendo diverse certificazioni ISO, in modo da consolidare il nostro posizionamento sul mercato in termini di salvaguardia e benessere del nostro personale”.
Una tecnologia che unisce passato e futuro tramite l’avanguardia di un’idea rivoluzionaria e l’innovazione che caratterizza Aerocom sin dalla sua nascita. Un sistema che va incontro alle esigenze di chi pone la sicurezza dei suoi dipendenti al primo posto e di chi s’impegna per garantire un alto livello di tutela ambientale: la posta pneumatica non è solo sinonimo di produttività, ma anche, e soprattutto, di futuro.
Non resta, dunque, che visitare il sito web di Aerocom e scoprire le infinite applicazioni di questa sorprendente tecnologia.