

Politica
Anarchici, Floridia (M5s): “Chiederemo la calendarizzazione della mozione dopo le regionali”
Il pentastellati chiederanno la calendarizzazione della mozione di censura contro il sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle Vedove “dopo le elezioni regionali”. E’ quanto dice all’Adnkronos la senatrice Barbara Floridia, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama.
“Dopo le elezioni regionali chiederemo la calendarizzazione della mozione – afferma – Il Movimento 5 Stelle è stato il primo a depositare la richiesta (di revoca dell’incarico a Delmastro Delle Vedove – ndr) e siamo lieti che anche altri ci seguano. Meloni non può sbrigarsela con una lettera ai giornali. Il Governo deve venire in Parlamento e rendere conto agli italiani dell’operato del suo sottosegretario alla giustizia, che ha fatto un uso politico di notizie da non divulgare”, conclude.
Politica
Terremoti, Musumeci: “In Italia opera di ricostruzione può durare anche 50 anni”

(Adnkronos) – “In particolare, in tema di terremoto, sono ancora in svolgimento le attività di ricostruzione relative a diversi eventi sismici. Quello del 6 aprile 2009 dell’Aquila; i terremoti del 20 e 29 maggio 2012 in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; i terremoto del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, 18 gennaio 2017 che colpirono il Lazio, l’Abruzzo, l’Umbria e le Marche. Il sisma del 21 agosto 2017 a Ischia, il sisma del 14 agosto 2018 nel Molise, quello del 26 dicembre 2018 nell’area pedemontana dell’Etna. Di questi citati sei eventi, solo quello del 2009 che ha colpito l’Aquila e i comuni limitrofi è uscito nel 2012 della condizione di emergenza e le attività di ricostruzione sono ricondotte alle procedure ordinarie”. Lo afferma il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, durante le sue comunicazioni in Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Ma anche nel caso di L’Aquila “la governance è affidata ad una struttura di missione presso la presidenza del consiglio la cui istituzione venne riconfermata dalle compagini governative che si succedono per il tramite di due uffici per la ricostruzione”. “Per tutti gli altri terremoti – osserva Musumeci- si procede con la prassi consolidata delle proroghe dello stato di emergenza in scadenza puntualmente il 31 dicembre di ogni anno”. “La proroga – continua il ministro- diviene così una sorta di regime ordinario improntato all’istituto di prolungamento automatico annuale, pur nella previsione certa dovuta a dati di incontestabile evidenza”.
“Gli interventi di ricostruzione – evidenzia Musumeci- non saranno ultimati entro il termine inizialmente previsto né entro quello immediatamente successivo. In buona sostanza, in Italia -conclude Musumeci- mentre sostanzialmente si sa quando inizia uno stato di emergenza e quando cessa il determinarsi di alcune caratteristiche, l’opera di ricostruzione può durare anche 50 anni”.
Politica
Berlusconi al San Raffaele per controlli, passerà notte in ospedale

(Adnkronos) – Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, 86 anni, si trova all’ospedale San Raffaele di Milano per controlli. A quanto apprende l’Adnkronos Salute, l’ex premier è arrivato nel pomeriggio di ieri e domattina dovrebbe rientrare a casa.
L’ultimo ricovero di Berlusconi al San Raffaele risaliva a gennaio dello scorso anno. L’ex premier è stato ricoverato a gennaio 2022 per un’infezione partita dalle vie urinarie e trattata con una forte cura antibiotica.
Politica
Aeronautica militare, la festa per i 100 anni

(Adnkronos) – L’Aeronautica Militare festeggia i suoi 100 anni. “Oggi l’Italia celebra il centenario dell’Aeronautica Militare: il 28 marzo 1923 ebbe avvio una affascinante storia tutta italiana caratterizzata da amore per la Patria, coraggio, professionalità e generosità che ha portato, e continua a portare, il nostro Tricolore nel mondo”, le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Il Governo esprime la propria gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne dell’Aeronautica Militare che quotidianamente rendono sicuri i nostri cieli, operano in missioni di pace e stabilità a livello internazionale, sono impegnati nell’aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali e nel trasporto sanitario urgente, specialmente a favore dei bambini. Un pensiero commosso va a tutti coloro che, indossando la divisa dell’Arma Azzurra, sono caduti nel compimento del dovere in operazioni militari, in missioni umanitarie o in esercitazioni. Con affetto e orgoglio tutta la comunità nazionale oggi si stringe attorno all’Aeronautica Militare, eccellenza dell’Italia da cento anni. Viva l’Aeronautica!”, aggiunge la premier.
Con il discorso del capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare, il generale Luca Goretti, si apre nella terrazza del Pincio la cerimonia per i 100 anni della forza armata azzurra. Il ricordo ai caduti, prima di dare il benvenuto ai massimi rappresentanti delle Istituzioni, dal Presidente della Repubblica a quelli Camera e Senato fino al capo di stato maggiore della Difesa e ai predecessori dello stesso generale Goretti. “La scelta del luogo non è a caso, ci affacciamo su piazza del Popolo a voler rimarcare lo stretto legame con la gente, per la gente e tra la gente”, dice.
“Oggi tutti noi, siamo pronti a celebrare la festa di questa nostra famiglia, la festa della nostra amata arma azzurra, quella a cui ci rivolgiamo con sentito affetto come ‘mamma aeronautica’. Proprio come figli che quando ricorre il compleanno della propria madre la festeggiano, la coccolano e le manifestano sentimentalmente tutto il proprio attaccamento, anche tutti noi oggi, ci uniamo e ci stringiamo intorno a lei, simbolicamente rappresentata dalla nostra bandiera di guerra, la ringraziamo per tutto l’amore che riesce a darci ogni giorno”, le parole del generale per l’Aeronautica che rimane “sempre giovane dentro, viva, attiva, desiderosa di volare, protetta costantemente dalla nostra patrona, la Vergine Lauretana”.
“Oggi l’Aeronautica Militare, consapevole del proprio patrimonio culturale e tecnologico, è apprezzata in tutti i principali consessi internazionali, perché ha dimostrato di saper sostenere e superare tutte le sfide affrontate con l’intenso spirito di squadra e di sacrificio che ci contraddistingue da sempre. Siamo una istituzione centenaria forte del proprio patrimonio culturale e tecnologico che è riuscita a seguire, e a volte anticipare, il rapido progresso delle conoscenze, dei mezzi e dei materiali degli ultimi decenni, effettuando, insieme alle industrie nazionali scelte rapide, a volte audaci ma sempre orientate a rendere disponibili strumenti all’avanguardia per assolvere l’intera gamma delle missioni della dottrina aerea con particolare attenzione verso i nuovi domini operativi emergenti, come quello dello spazio e quello cyber”, afferma ancora.
“Proprio in quello spaziale la forza armata è cresciuta fino al punto di assumere un valore strategico in un settore di fondamentale valenza. In tale ambito le nostre competenze possono portare beneficio all’intero paese e alla comunità internazionale. In questi 100 anni tanto è stato fatto – continua – ma ancora molto resta da fare per mantenere e accrescere il livello di eccellenza raggiunto, soprattutto in questo periodo storico, nel quale le aree di crisi ed i conflitti sembrano aumentare ed acuirsi sempre di più. Dovremo necessariamente puntare ad avere personale sempre motivato e qualificato per essere pronti con urgenza al fine di confermarci quale efficace strumento di deterrenza a tutela della nostra libertà e democrazia e di quelle dei nostri alleati”.
“Il mio problema è quello di cercare di infondere sicurezza e certezze prima al personale, che deve fare bene il suo lavoro, poi devo essere pronto in caso di necessità a rispondere alle esigenze del Paese. E’ il mio compito, è un mandato. L’aeronautica è pronta ma mi auguro di non doverlo fare, perché non è lo spirito di un militare quello di andare a fare la guerra. Lo spirito di un militare è di essere un deterrente per impedire la guerra, a nessuno di noi piace farla, lo posso assicurare”. Lo ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, il generale Luca Goretti, intervistato a margine dei festeggiamenti al Pincio in merito alla complessità dello scenario bellico nel cuore dell’Europa.
Politica
Stadio Firenze, Renzi contro Il Fatto: “Dice falsità”

(Adnkronos) – “Oggi Il Fatto Quotidiano scrive che la riqualificazione dello stadio Franchi si farà coi soldi del Pnrr ‘su spinta di Matteo Renzi’. È falso, tanto per cambiare. Ho sempre detto che i soldi del Pnrr devono andare alle case popolari e ai progetti sulle Cascine, non sullo stadio. Per me lo Stadio va rifatto coi soldi dei privati, non con le tasse dei contribuenti”. Così Matteo Renzi sui twitter.
“Comprendo le legittime perplessità dell’Unione Europea emerse ieri sera”, ha detto Renzi in giornata uscendo dal Senato. “Abbiamo sempre detto che i soldi pubblici non devono andare sullo stadio e capisco le critiche europee su questo progetto. I soldi del PNRR meglio metterli sulle Cascine o sulle periferie, sull’Arno o sulle scuole. Lo stadio va fatto coi soldi dei privati, non del Comune o dell’Europa. Lo stadio va fatto coi soldi dei privati, non può essere pagato dal Comune o dall’Europa”, ha concluso.
Politica
Terzo Polo, Rotondi: “Due forni? Corre il rischio di essere infornato, non ha forza di scegliere come Dc”

(Adnkronos) – “Il Terzo polo cerca, a buon diritto, visibilità e fa il suo mestiere. Non penso francamente che abbia molte prospettive: nel centrodestra esiste una posizione di Centro moderato, anzitutto nei gruppi parlamentari di ‘Fratelli d’Italia’, e poi con Forza Italia. Non c’è bisogno di una copertura al centro, per capirci. E nel centrosinistra mi sembra che lo spazio un tempo della ‘Margherita’ stia iniziando a prenotarlo il professor Conte con il Movimento cinque stelle 2.0”. Così all’Adnkronos risponde il democristiano Gianfranco Rotondi, presidente di ‘Verde è popolare’ e deputato di Fdi, sulle proposte lanciate dal Terzo Polo a maggioranza e opposizione.
La doppia proposta è un revival della politica dei due forni secondo la celebre definizione con cui Giulio Andreotti descriveva la politica attuata per mezzo della Democrazia cristiana, che faceva alleanze a seconda delle convenienze? “La politica dei due forni fu teorizzata da Andreotti ma era la Dc a scegliere il forno di destra o di sinistra. Il Terzo Polo non ha la forza della Dc e dunque corre piuttosto il rischio di essere infornato”. (di Roberta Lanzara)
Politica
Forza Italia, Barelli eletto capogruppo Camera: “Spazio per tutti”

(Adnkronos) – Paolo Barelli è stato acclamato dall’assemblea dei deputati nuovo capogruppo di Forza Italia alla Camera. “Prosegue il lavoro con il presidente Berlusconi, oltre le elezioni amministrative ci attendono le elezioni europee, dove Forza Italia si prepara ad avere un ruolo importante, a sostegno ovviamente del Governo, che affrontando le Europee vede Forza Italia con il suo dna basato sull’appartenenza al Partito popolare europeo, con un ruolo molto importante nel segno della continuità ma per fare ancor meglio”, le prime parole di Barelli, già capogruppo alla fine della passata legislatura.
Nessuna preoccupazione per le fibrillazioni che hanno portato all’avvicendamento con Alessandro Cattaneo. “Sono stato eletto all’unanimità, sono stato già capogruppo con il doppio di parlamentari, mi conoscono tutti, ma al di là della conoscenza e dell’amicizia e dell’elezione per acclamazione lo spazio che ha Forza Italia -assicura il neo capogruppo- è molto importante per tutti, non c’è nessun tipo di preoccupazione”.
Nessuna contrapposizione poi tra linea più o meno governista. “Siamo al Governo, sosteniamo il Governo -sottolinea Barelli- e abbiamo la nostra storia e abbiamo nel nostro dna l’europeismo, l’atlantismo, tutti quegli ingredienti per far sì che le forze di Governo arrivino alle elezioni europee per avere un governo dell’Europa che sia maggiormente timbrato centrodestra, questa è la sfida che ha la maggioranza di governo in Italia e in prospettiva per le elezioni europee. Siamo distinti in molte cose ma formiamo una coalizione vincente e su questo bisogna valorizzare anche l’impegno di Forza Italia”.
Politica
Dal caro bollette alla concorrenza, oggi il Cdm: i temi sul tavolo

(Adnkronos) – Il nuovo codice degli appalti e gli interventi contro i rincari energetici, niente norme sulle concessioni balneari. Sono questi i principali provvedimenti attesi nel Consiglio dei ministri, in programma per oggi alle 17 a Palazzo Chigi, che varerà anche il ddl annuale per il mercato e la concorrenza.
Ventidue articoli in 21 pagine, allegati compresi. E’ il nuovo decreto per aiutare imprese e famiglie alle prese col caro bollette, oggi sul tavolo del Cdm. Oltre alla sforbiciata all’Iva sul gas, confermata al 5% anche per il secondo trimestre, agli attesi contributi per famiglie e imprese con un occhio attento alle cosiddette energivore, nella bozza del provvedimento all’esame del preconsiglio trovano spazio anche norme in materia di sanità, payback sui dispositivi medici e fisco.
BOLLETTE – Riduzione dell’Iva e degli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre dell’anno 2023. Nel provvedimento si scrive che ”le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali”, contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2023, ”sono assoggettate all’aliquota Iva del 5%. Qualora le somministrazioni di cui al primo periodo siano contabilizzate sulla base di consumi stimati, l’aliquota Iva del 5% ”si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di aprile, maggio e giugno 2023”.
La disposizione si applica anche ”alle forniture di servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia”. In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso, il governo stabilisce che ”le aliquote negative della componente tariffaria ug2c applicata agli scaglioni di 6 consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno sono confermate limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente. Le aliquote delle componenti tariffarie relative agli altri oneri generali di sistema per il settore del gas sono mantenute azzerate per il secondo trimestre 2023”.
Arriva poi il bonus ‘riscaldamento’ da ottobre a dicembre per tutte le famiglie con reddito superiore ai 15mila euro. Nelle more della definizione di misure pluriennali da adottare in favore delle famiglie, da finanziare nell’ambito del RepowerEU, a decorrere dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale è riconosciuto un contributo, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche nei ei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi una certa soglia non ancora specificata nella bozza.
NUOVO CODICE APPALTI – Il nuovo codice punta a velocizzare i cantieri e snellire la burocrazia. Tra le norme in dirittura d’arrivo quelle per l’appalto integrato e quelle che introducono la possibilità di scegliere tra affidamenti diretti o gara per gli appalti superiori a 5 milioni di euro.
BALNEARI – Nessuna novità in arrivo, a quanto apprende l’Adnkronos, sul nodo delle concessioni balneari. Su questo dossier caldo, sul quale si sono arenati i tentativi di sintesi degli ultimi governi, l’esecutivo Meloni dovrebbe accelerare alla luce anche dei moniti della Commissione Ue contro l’ultima proroga fino a tutto il 2024 delle attuali concessioni balneari. Ma, fonti vicine al dossier, fanno sapere che le norme non verranno inserite nel ddl annuale per la concorrenza. Non è esclusa tuttavia avanti un’accelerata in sede di iter parlamentare, magari con un emendamento, se il pressing Ue lo imponesse.
SANITA’ – Da un minimo di tre a un massimo di sette anni di carcere. E’ la pena che dovranno scontare le persone che sono violente con il personale sanitario. La bozza del decreto legge contiene un articolo che, partendo dal codice penale, stabilisce delle ‘Disposizioni in materia di contrasto agli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario’. Le manette scattano se ”la persona offesa è esercente una professione sanitaria o sociosanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio, nonché chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, nell’esercizio o a causa di tali attività”.
Tra le misure anche l’aumento dell’indennità per il personale di pronto soccorso anticipato a partire dall’1 giugno 2023 e non dall’1 gennaio 2024, come era inizialmente previsto nella legge di bilancio. “All’articolo 1, comma 526, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 – si legge infatti – le parole ‘con decorrenza dal 1° gennaio 2024’, sono sostituite dalle seguenti: ‘con decorrenza dal 1° giugno 2023′”. Il riferimento è al comma della legge di bilancio in cui si spiega che “ai fini del riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale e operante nei servizi di pronto soccorso”, si sarebbe proceduto a incrementare i limiti di spesa annui lordi previsti per la definizione della specifica indennità (lo stanziamento era di 200 milioni di euro). Nella bozza del Dl energia si precisa anche che alla copertura della misura che prevede l’aumento delle indennità si provvede a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, che a tal fine verrà incrementato per l’anno 2023.
FISCO – Più tempo per il ravvedimento speciale. Slitta dal 31 marzo 2023 al prossimo 30 settembre la prima rata del cosiddetto ravvedimento speciale introdotto dall’ultima legge di Bilancio per sanare le irregolarità sostanziali delle dichiarazioni dei redditi relative agli anni fino al 2021. Cambia inoltre il calendario delle otto rate da versare per mettersi in regola con il fisco, passando dalla precedente cadenza trimestrale a questa tabella di marcia: prima scadenza al 30 settembre 2023, poi 31 ottobre, 30 novembre, 20 dicembre, 31 marzo 2024, 30 giugno 2024, 30 settembre 2024 e 20 dicembre 2024. Sulle rate dalla seconda all’ottava, verranno applicati interessi al 2%.
PAYBACK DISPOSITIVI MEDICI – Dal Governo arriva una prima soluzione al payback per le aziende che producono i dispositivi medici all’interno della bozza del decreto legge energia, l’articolo 6. Per superare il problema legato al payback dei dispositivi medici si prevede l’istituzione di un fondo per il 2023, “per ripiano del superamento del tetto di spesa”, che dovrebbe andare a limitare l’impatto dei 2,2 miliardi previsti a carico delle imprese del settore che hanno manifestato più volte in piazza per le enormi conseguenze che il payback avrebbe in termini anche di occupazione persa. Nella bozza non è evidenziato l’ammonatare delle risorse, ma da alcune indiscrezioni potrebbe essere di 1,1 miliardi di euro.
“Gli importi della quota del fondo assegnati a ciascuna Regione potranno essere utilizzati per gli equilibri dei servizi sanitari regionali dell’anno 2022 – si legge nel decreto – Le aziende fornitrici di dispositivi medici, che non hanno attivato contenzioso o che rinunciano al contenzioso eventualmente attivato, versano a ciascuna regione e provincia autonoma, entro il 30 giugno 2023, la restante quota rispetto a quella determinata dai provvedimenti regionali. Per le aziende fornitrici di dispositivi medici che non rinunciano al contenzioso attivato, resta fermo l’obbligo del versamento della quota integrale a loro carico, come determinata dai richiamati provvedimenti regionali o provinciali”. “Per esigenze di liquidità connesse all’assolvimento dell’obbligo di ripiano le piccole e medie imprese possono richiedere finanziamenti a banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e ad altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia”, precisa il decreto.
Nell’articolo 7 del decreto, si evidenzia anche che in relazione ai versamenti effettuati dalle aziende produttrici dispositivi medici ai fini del contenimento della spesa per dispositivi medici a carico del Servizio sanitario nazionale, considerato che i tetti regionali e nazionale sono calcolati al lordo dell’Iva si interpretano nel senso che per i versamenti effettuati ai fini del ripiano dello sforamento dei tetti della spesa per dispositivi medici, le aziende produttrici dispositivi medici possono portare in detrazione l’Iva determinata scorporando la medesima dall’ammontare dei versamenti effettuati ai fini del ripiano dello sforamento dei tetti della spesa per dispositivi medici,
Politica
Rai Sport, De Stefano lascia direzione

(Adnkronos) – “Alessandra De Stefano ha rassegnato questa mattina le proprie dimissioni dall’incarico di direttrice di Rai Sport per motivi personali”. E’ quanto si legge in una nota della Rai. “L’amministratore delegato, Carlo Fuortes, nel prendere atto della decisione ha provveduto a nominare il vicedirettore anziano di Rai Sport Marco Franzelli direttore ad Interim e ringrazia Alessandra De Stefano per l’assiduo lavoro svolto con grande professionalità, per i rilevanti risultati conseguiti e per il contributo innovativo dato dalla testata da lei diretta in occasione dei grandi eventi sportivi come i Mondiali di calcio”.
Politica
Ambrosi: “Destra ama buon cibo e vino, sinistra insetti e droghe”

“Tipi di destra: amanti delle tradizioni, del buon cibo, di un calice di vino italiano, di decoro, ordine e sicurezza. Tipi di sinistra: adoratori di farine di insetti, imbrattatori di monumenti, fans di droghe libere e occupazioni abusive. Ecco perché sono una tipa di destra!”. E’ il tweet di Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia.
Il tweet arriva mentre il tema ‘insetti e cibo’ è di attualità. I quattro decreti per l’adozione di etichette obbligatorie per l’immissione in commercio di alimenti contenenti quattro diverse farine di insetti sono stati firmati e notificati alla Commissione Ue dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, del ministro delle Imprese e made in Italy Adolfo Urso e della Salute Orazio Schillaci, dopo il via libera ieri in Conferenza Stato Regioni. La Commissione Ue ora ha tre mesi per dare una risposta. Qualora non dovesse esprimere parere vale la regola del silenzio-assenso. Subito dopo i decreti verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale ed entreranno in vigore.
Gli schemi di decreto in particolare riguardano la farina di grillo, la farina Alphitobius diaperinus (larve), la farina di Tenebrio molitor (tarme) e la farina di Locusta migratoria. I provvedimenti sono del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste di concerto con il ministro delle Imprese e del Made in Italy e del ministro della Salute
Politica
Migranti, le risposte di Bruxelles viste da Meloni e Schlein

Qual è la risposta dell’Europa alla richiesta di un maggior impegno sul tema dei migranti? L’interpretazione dei passi fatti dal Consiglio Europeo divide in maniera netta il Premier italiano, Giorgia Meloni, e la leader del PD, Elly Schlein. Un confronto che si gioca sulle dichiarazioni e che evidenzia una gerarchia delle priorità completamente diversa.
“Io posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni. L’ultima versione che sta girando chiede alla commissione di procedere spedita e rimanda su uno stato di verifica di queste misure al prossimo Consiglio Europeo. Quindi direi che possiamo confermare il fatto che il tema dell’immigrazione è un tema considerato oggi centrale, una cosa impensabile fino a qualche mese fa”.
Meloni, discutendo con il leader dell’advertice UE, ha messo l’accento sulla situazione in Tunisia, ritenuta molto preoccupante e sul fatto che gli arrivi in Italia siano triplicati rispetto al 2022. E anche nel bilaterale con il Presidente francese Emmanuel Macron il tema immigrazione è stato centrale. Schlein invece ribalta la prospettiva.
“Intanto è curioso che Giorgia Meloni rivendichi una nuova centralità del tema immigrazione quando per ora dalle bozze che circolano sulle conclusioni del Consiglio ci sono poche righe senza misure complete.
Perché questa destra fa sempre le domande sbagliate qui in Unione? Perché non ha il coraggio di affrontare i suoi alleati nazionalisti e chiedere maggiore solidarietà e condivisione delle responsabilità sull’accoglienza a Orban e i suoi alleati. Io non li ho mai visti, quando ero qui a negoziare la riforma di Dublino che blocca centinaia di migliaia di richiedenti asilo ,nel primo Paese Europeo dove mettono piede. Quindi vorrei che questo governo si battesse dopo le tragedie, da ultimo quella di Crotone, per una vera missione di ricerca e soccorso istituzionale europea e da un altro lato per attivare strumenti che superino il regolamento di Dublino come la Direttiva sulla protezione temporana che permetterebbe alle persone che arrivano da quella rotta pericolosissima di trovare accoglienza anche negli altri Paesi Europei”.
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