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il Salone del Mobile apre il 16 aprile, tutti i numeri, gli...

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il Salone del Mobile apre il 16 aprile, tutti i numeri, gli eventi e le novità

il Salone del Mobile apre il 16 aprile, tutti i numeri, gli eventi e le novità

Dal 16 al 21 aprile, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà la 62ª edizione del Salone del Mobile.Milano, che non solo riporterà il “bello” e il “ben fatto” su un palcoscenico unico per importanza internazionale ma lo farà con un approccio nuovo e sfidante, letteralmente “out of the box”, condizione necessaria per innovarsi ed evolvere. Una sfida che ha richiesto visione, ascolto, capacità di analisi, entusiasmo, curiosità e una dose di resilienza ed elasticità per portare benefici all’intero sistema del design in un’ottica di costante miglioramento dell’esperienza fieristica. Il tutto nel contesto e a beneficio della transizione ecologica.

Ne sono scaturiti il rilancio dell’ottimizzazione dei layout e dei percorsi di EuroCucina e del Salone Internazionale del Bagno grazie al contributo delle neuroscienze e sotto l’egida di una filosofia human-at-the-center; una ridistribuzione totale dei padiglioni con l’obiettivo di raggruppare gli espositori per contenuto e target di visitatori in modo da amplificare valore e senso dell’esperienza di visita; una proposta culturale d’eccezione, ricca e multidisciplinare, diffusa in tutta la Manifestazione; una campagna di comunicazione in costante evoluzione che, grazie all’intelligenza artificiale, raccoglie le conversazioni della comunità internazionale del progetto; la collaborazione con il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano, volta a indagare il Salone-come-ecosistema, approfondendo il fenomeno nella sua portata socio-economica sul territorio. A ciò si aggiungono le celebrazioni per i 25 anni del SaloneSatellite con una mostra in Triennale che, al di là dei tradizionali canoni espositivi, sarà una vera e propria Wunderkammer di oggetti, prototipi, schizzi, immagini e testimonianze.

Parla il presidente del Salone: ''cosa vedrete''

Cogliere le nuove tendenze, l’evoluzione di un intero settore coinvolgendo e ascoltando le community vicine e lontane, identificando nuovi approcci, metodologie e tecnologie, sperimentando, in una espressione stare sulla frontiera: questa l’ambizione ancora oggi del Salone del Mobile” afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. “Neuroscienze, intelligenza artificiale, nuovi format e percorsi, un progetto culturale unitario ma diffuso, tra coerenza e multidisciplinarietà, le stanze per pensare di David Lynch, l’installazione di Salotto NY che ci porta sott’acqua e tra poesia e numeri fa il punto sullo stato dell’arte dell’industria del bagno ma anche i talk con tanti ospiti tra cui il premio Pritzker Francis Kéré e le performance visionarie di artisti e food designer: tutto è stato pensato per offrire al visitatore e all’espositore un’esperienza eccezionale per contenuto e contenitore, impossibile da replicare se non qui, al Salone di Milano, impensabile da perdere, anche se non si limita a una sola settimana, ma copre tutto l’arco dell’anno grazie alla forza propulsiva e inclusiva della nostra piattaforma digitale”.

Presenti oltre 1900 espositori, 600 sono talenti under 35

Le Manifestazioni del 2024 raduneranno, complessivamente, più di 1.900 espositori, di cui 600 giovani talenti under 35 e 22 scuole di design. Il Salone creerà mondi − il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, EuroCucina, il Salone Internazionale del Bagno, il SaloneSatellite −, ne rinnoverà la distribuzione monoplanare, i percorsi estetici, gli spazi esperienziali e le aree di sosta e riposo; proporrà conferenze e tavole rotonde con ospiti internazionali, workshop verticali su temi caldi della progettazione e incontri formativi per i giovani; allestirà installazioni site specifc immersive e interattive per conoscere lo stato dell’arte dell’industria o riflettere sul valore fisico ed emotivo degli interior; metterà in scena performance artistiche per generare visioni di domani; costruirà un bookshop e un’arena circolari ma anche una nuova biblioteca del design. Il tutto per dare ai visitatori la possibilità di un’esplorazione appassionante, soggettiva, memorabile, la sola in grado di creare connessioni (anche di business) di lungo periodo.

I numeri del settore, un fatturato da decine di miliardi.

“L’appuntamento con il Salone del Mobile.Milano, sarà, come sempre, il più importante momento di business del settore e l’occasione per tutta la filiera del legno-arredo di mostrare la qualità della sua produzione, in cui ricerca, innovazione, artigianalità e sostenibilità si fondono. Rappresentiamo un comparto che nel 2023 ha fatturato 52,6 miliardi di euro, di cui circa 20 di export e 32,7 di mercato interno, chiudendo l’anno a -8,1% sul 2022, seppur con livelli superiori al 2019. A fronte di un calo fisiologico della domanda interna, dopo due anni con crescite eccezionali dovute anche a importanti stimoli al consumo, il nostro macrosistema arredamento ha fatturato 28 miliardi di euro esportando, per il 53% in tutto il mondo, nonostante un contesto economico incerto, con i principali mercati di riferimento quali Germania e Stati Uniti in affanno. Stante una situazione così complessa e in divenire, poter contare su una vetrina internazionale come il Salone del Mobile.Milano è per noi una certezza irrinunciabile, un appuntamento da cui non solo detteremo le tendenze agli operatori di settore, alla stampa e ai visitatori, ma che consentirà agli espositori di avere uno sguardo ampio sui mercati di tutto il mondo. FederlegnoArredo, che rappresenta la filiera del bello, ben fatto e sostenibile, forte del valore aggiunto del nostro design, dai padiglioni di Rho Fiera conferma il proprio impegno al fianco delle imprese associate, con la convinzione che la competitività vada di pari passo a un impegno concreto sui temi della sostenibilità ambientale economica e sociale”, commenta Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo.

Eurocucina e anno speciale per il SaloneSatellite.

Quella di aprile sarà l’edizione delle biennali EuroCucina, con l’evento collaterale FTK – Technology For the Kitchen (padiglioni 2-4) e del Salone Internazionale del Bagno (padiglioni 6-10), che si rinnoveranno nel layout espositivo, ripensato da Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria. Su richiesta del Salone del Mobile.Milano, lo studio, per la prima volta in ambito fieristico, è ricorso alle neuroscienze per migliorare l’esperienza di visita attraverso l’analisi delle reazioni neurologiche, emotive e percettive dei visitatori ai diversi percorsi, collocazione e distribuzione delle aree espositive e di sosta. Dopo varie sperimentazioni in ambiente virtuale, il tracciato ad anello scelto per entrambe le biennali risulta più intuitivo, semplice da percorrere e facile da ricordare e l’offerta espositiva risulta piena di significato lungo tutto il tracciato. Differentemente rispetto al passato, è stato organizzato un percorso simmetrico posizionando gli stand alle pareti perimetrali esterne, i principali percorsi sono stati resi più larghi per migliorare l’orientamento e sono state inserite installazioni culturali e aree di quiete contro il tipico affaticamento museale vissuto anche al Salone nonostante la meraviglia esposta. In particolare, per visitare tutti gli stand delle biennali sarà necessario percorrere 640 metri anziché i precedenti 1,2 chilometri.

Anno speciale anche per il SaloneSatellite (padiglioni 5-7), che festeggerà con 600 talenti e 22 scuole di design la sua 25ª edizione. Tema di quest’anno sarà “Connecting Design since 1998” a evidenziare come quest’evento abbia, per un quarto di secolo, “svezzato” e nutrito più di 14.000 designer in erba e intessuto relazioni proficue fra culture e progetti da tutto il mondo. A celebrare questo traguardo, una mostra in Triennale (dal 16 al 28 aprile) – il cui progetto espositivo è a cura di Beppe Finessi e allestito da Ricardo Bello Dias – che ripensa all’intera storia della Manifestazione senza cedere alla semplice esposizione di oggetti: al contrario, porta in scena il meraviglioso e complesso rapporto tra il mondo della produzione e questi giovani talenti, che da luoghi differenti del mondo hanno portato idee nuove nel design e nell’universo domestico.

Approccio neuroscientifico, tre grandi installazioni.

Tornando all’approccio neuroscientifico, dal momento che il cervello è spronato a uscire dalla propria “comfort zone” dall’arte, dalla cultura e dall’estetica, che possono divenire canali molto potenti per aprire la mente e originare innovazione, il Salone ha messo a punto un programma culturale di nuove forme di sperimentazione, confronto e approfondimento. Tale proposta sarà diffusa (a differenza di City of Lights che accadeva interamente a Euroluce) perché studiata per coinvolgere il visitatore, con tutta la sua bellezza, lungo l’intero percorso di visita.

Tre saranno le grandi installazioni. La prima, “Interiors by David Lynch. A Thinking Room” (padiglioni 5-7) è quella che David Lynch, il celebre regista dell’inconscio, regala al Salone del Mobile. Due speculari “stanze del pensiero” sono immaginate come porte simboliche da attraversare per immergersi nella Manifestazione. Con esse, il Salone del Mobile.Milano riflette, in modo originale e immaginifico, sulla produzione di interni e su quanto questa stia in relazione profonda con l’interiorità di chi, quello spazio, lo arreda come proiezione esteriore del sé.

Under the Surface per il salone internazionale del bagno

Etica, sostenibilità, tecnologia ma anche potere, fascino e fragilità dell’acqua: tante sono le suggestioni da cui nasce “Under the Surface”, la seconda installazione progettata e realizzata da, Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi per il Salone Internazionale del Bagno (padiglione 10). A che punto è il design dell’arredobagno rispetto alla sostenibilità idrica? “Under the Surface” coinvolge il visitatore in modo immersivo e lo spinge a ragionare sul tema della relazione positiva e rispettosa con la risorsa naturale più preziosa sulla terra e sul ruolo della filiera dell’arredobagno nel guidare verso un uso più consapevole dell’acqua. L’installazione prende la forma di un’isola sommersa, che innesca un racconto visivo ed evocativo ma anche profondamente educativo per aiutare il visitatore a prendere coscienza dell’impatto ambientale delle nostre pratiche quotidiane legate all’acqua. I riflessi di luce, che si muovono e cambiano incessantemente, rappresenteranno i dati sul consumo globale d’acqua mentre, attraverso l’uso innovativo di data-visualization dinamica, verranno raccontati i progressi tecnologici e manifatturieri legati alla salvaguardia idrica nel campo dell’arredobagno.

Al centro di EuroCucina, invece, un grande palcoscenico fluido e accogliente, ospiterà sei food magazine indipendenti internazionali che, insieme ad artisti, designer e chef da tutto il mondo, presenteranno una visione inedita e originale sul presente e futuro degli ingredienti che la natura ci offre. “All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances” è il titolo a cappello di questi progetti che, tra riflessioni, esposizioni, talk e taste experience, si susseguiranno giorno dopo giorno. Le riviste Family Style (Stati Uniti), L’Integrale (Italia), Linseed Journal (Gran Bretagna), Magazine F (Sud Corea) The Preserve Journal (Austria), Farta (Portogallo) animeranno il dibattito sulle sfide e sulle opportunità che il settore alimentare offre al mondo del progetto. Attraverso il binomio cibo-progetto, infatti, si aprono molteplici possibilità di indagine. In fondo, il cibo è un prodotto e un progetto pari ad altri: per questo, le sei esperienze vogliono essere un’esortazione a superare i confini e ad aprire nuove strade per l’avanzare di sperimentazioni in campo alimentare che facciano la differenza per il futuro dell’uomo su questo pianeta. Le installazioni saranno visitabili per tutto l’orario di apertura, mentre le esperienze di food tasting e le presentazioni dei progetti e delle visioni editoriali, che le accompagnano, si svolgeranno live alle ore 14.30.

Talk e tavole rotonde

Un nuovo programma di Talk e Tavole Rotonde, dal titolo “Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives”, curato da Annalisa Rosso, raccoglierà alcune delle personalità più interessanti del nostro tempo, che, con le loro pratiche virtuose stanno mettendo le basi per un futuro più consapevole. I Talk del mattino si terranno alle ore 11.00 nell’Arena “Drafting Futures” disegnata da Formafantasma, recuperando le sedute della precedente edizione, coperta da una moquette stampata con disegni astratti, il cui pattern ricorda gli scarabocchi che si fanno quando impegnati a riflettere o durante una conversazione telefonica – tracce inconsce dell’elaborazione di un pensiero complesso. Si alterneranno, al centro del palcoscenico, gli architetti Francis Kéré, vincitore del Pritzker Prize, intervistato da Giulia Ricci, John Pawson che converserà con Deyan Sudjic, autore, critico e curatore, Jeanne Gang che dialogherà con Johanna Agerman Ross, curatrice del design contemporaneo al Victoria & Albert Museum, e Hans Ulrich Obrist, direttore artistico della Serpentine Gallery che intervisterà Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano.

Le Tavole Rotonde affronteranno, invece, alcuni degli argomenti cruciali per l’attualità del design e dell’architettura, come l’uso dell’intelligenza artificiale, il rapporto tra nautica e progetto in collaborazione con Salone Nautico Internazionale di Genova, le novità del settore hospitality. In entrambi i casi, tutti i dibattiti renderanno evidente come progetto, design e architettura siano in grado di comprendere il presente e immaginare il futuro, aprire nuove strade, trovare soluzioni, vagliare il possibile, attivando intuito e immaginazione. In questa edizione, proprio nell’Arena, verrà inaugurato un nuovo progetto: la Biblioteca del Salone del Mobile, anch’essa su progetto di Formafantasma, che raccoglierà, su suggerimento dei relatori di questa e delle future edizioni della Manifestazione, volumi destinati a cambiare – in meglio – le nostre azioni e le prospettive future.

Libri, grafiche pezzi d'arte e osservatorio

Accanto all’Arena, anche quest'anno, dopo il successo del debutto dello scorso anno, sarà allestito il Bookshop Corraini Mobile, a cura di Corraini Edizioni, che vedrà esposta, nonché in vendita, un’ampia selezione di pubblicazioni internazionali dedicate al mondo del design, dell’arte e dell'illustrazione, con un occhio anche al tema del cibo e del food design, rappresentativa di oltre 110 editori. Non mancheranno i libri per bambini di ogni fascia d’età, per avvicinarsi in modo divertente e originale al mondo della progettazione; oltre a manifesti e grafiche in tiratura limitata, ceramiche, piccoli oggetti d'arte e pezzi unici, curiosità e rarità. Uno spazio che dialoga con le installazioni e l’allestimento della Fiera, diventando parte integrante dell’esposizione.

Se già il fil rouge delle installazioni e dei progetti delle biennali di Bagno e Cucina nonché le narrative dei Talk e delle Tavole Rotonde pongono la responsabilità ambientale, economica e sociale al centro (il Salone è certificato ISO 20121 dalla scorsa edizione), la collaborazione con il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano per l’istituzione di un osservatorio permanente di analisi dell’ecosistema Salone del Mobile/Milano Design Week e del suo impatto sulla collettività in termini di sostenibilità, inclusione, circolarità, crescita e passaggio di competenze rappresenta il progetto principale che la Manifestazione abbia mai affrontato in quest’ambito. Tale progetto intende indagare il Salone-come-ecosistema attraverso una chiave interpretativa originale, per approfondire il fenomeno nella sua portata socioeconomica sul territorio, grazie alla raccolta e all’analisi di nuovi indicatori, oltre che tramite riflessioni collettive e plurali degli stakeholder attivi sulla scena. Questa prima operazione porrà le basi per un futuro Osservatorio del Salone del Mobile, una piattaforma permanente dedicata a identificare opportunità e sfide che interessano il Salone del Mobile.Milano e la città.

Inoltre, la Manifestazione ha rinnovato la propria Politica di Sostenibilità, alzando l’asticella degli obiettivi e di un coinvolgimento sempre più attivo e responsabile e ha nuovamente avviato, per la realizzazione delle parti comuni, le procedure per individuare fornitori certificati o in grado di fornire soluzioni e materiali riciclabili o riutilizzabili, si adopererà per confermarsi palcoscenico e cassa di risonanza per modelli di business articolati lungo percorsi di sviluppo responsabile ed inclusivo, sceglierà partner istituzionali che abbiano al centro della loro strategia una reale attenzione alle persone e al pianeta e ha già ampliato le linee guida per allestimenti sostenibili proposte l’anno scorso alle aziende espositrici. La Manifestazione conferma, inoltre, la sua adesione al Global Compact delle Nazioni Unite.

La nuova campagna di comunicazione. Innovativa ed estremamente contemporanea, la nuova campagna di comunicazione del Salone del Mobile.Milano è studiata e realizzata da Publicis Groupe con la collaborazione scientifica di Paolo Ciuccarelli, professore di design e fondatore del DensityDesign Lab al Politecnico di Milano e del Center for Design a Northeastern University di Boston. “Where Design Evolves” è il concept della campagna che cattura l’essenza evolutiva del Salone del Mobile.Milano e la traduce in un linguaggio visivo e concettuale, declinando in tre diversi key visual un unico grande racconto che vede protagonisti le comunità del design, i professionisti del settore e l’esperienza stessa della Manifestazione. Non si tratta, dunque, solo di mostrare un artwork efficace, ma di coinvolgere, dialogare ed esplorare la profonda relazione tra il design e chi lo vive, tra chi lo crea e chi ne parla e darne conto visivo, facendone percepire l’evoluzione grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale. La metodologia data-driven adottata per la realizzazione della campagna è un esempio di come l’Intelligenza Artificiale unita alla creatività umana possa dare vita a un dialogo senza precedenti tra il Salone e il suo pubblico globale.

Se, oggi, l’innovazione passa principalmente dalla dimensione digitale, la piattaforma online della Manifestazione − che funge da forma di connessione primaria con il visitatore e l’espositore – giocherà un ruolo ancora più cruciale, ampliando e rafforzando le connessioni, per creare un’experience completa e coinvolgente volta anche ad alimentare la relazione con la community sui social media. Così, lato espositore, oltre all’introduzione di pacchetti con soluzioni diversificate di prodotti digitali e di comunicazione, fondamentali saranno i servizi matchmaking e di prenotazione appuntamento in stand che permetteranno di ottimizzare il tempo durante la fiera e ottenere in tempo reale contatti di qualità. Lato visitatore, invece, molto funzionali saranno i servizi di ticketing online, di wayfinding degli espositori e la possibilità di preparare la visita grazie ad un’ampia disponibilità di servizi dedicati. Per rafforzare la connessione e la relazione con la community, il Salone ha finalizzato progetti in grado di raccontare il complesso mondo del design in chiave narrativa contemporanea, coinvolgendo voci autorevoli del settore, che non solo porteranno il loro valore professionale, ma aggiungeranno profondità e autenticità al racconto consolidando la capacità di promozione culturale del Salone. Così, ad esempio, sono nati la web serie “Behind the doors”, che vede coinvolti architetti e designer di fama internazionale, tra i quali Lissoni, Formafantasma, Palomba e Serafini, e il podcast “Design forward”, sviluppato con la curatrice Maria Cristina Didero.

Fuori salone, la collaborazione continua.

La strategia di contenuto è volta all’alta qualità, alla diversificazione, ai nuovi linguaggi e a una efficace distribuzione multipiattaforma, riflettendo l’impegno costante del Salone verso la valorizzazione di un mondo complesso, ricco di storie, prospettive e informazioni. In avvicinamento ai giorni di fiera, la narrazione continuerà ad arricchirsi di contenuti volti a valorizzare ulteriormente gli espositori, facilitare la conoscenza e l’orientamento all’interno della Manifestazione per pianificare al meglio la visita. Inoltre, si conferma, anche quest’anno, la collaborazione con Fuorisalone, che valorizzerà la visibilità degli espositori attraverso una strategica presenza sulla mappa di Fuorisalone.it sia della loro posizione nei padiglioni in fiera sia dei loro eventi in città. La community continua a crescere, come le performance dei contenuti, che nel 2023 hanno registrato oltre 450 mila interazioni e oltre 110 milioni di impression. Gli hashtag ufficiali del Salone del Mobile.Milano 2024 saranno #salonedelmobile2024 e #wheredesignevolves.

“La capacità di innovare, di anticipare tendenze e di valorizzare il bello e il ben fatto, dando ai giovani lo spazio per esprimersi è da sempre il valore aggiunto del Salone del Mobile.Milano e lo sarà anche nell'edizione 2024. Pochi eventi sanno interpretare e affrontare le sfide della contemporaneità con il giusto mix di creatività e pragmatismo: il Salone del Mobile di Milano è uno di questi. Un appuntamento che non si limita a essere vetrina delle eccellenze e delle avanguardie nell'arredamento e nel design, ma si spinge oltre, creando e alimentando dentro e fuori lo spazio fieristico mondi straordinari che ogni anno richiamano nella nostra città architetti, designer, progettisti, aziende produttrici e tante realtà che lavorano e operano in questo settore in Italia e all'estero, oltre che tantissimi visitatori. Il Salone fa parte di Milano. E ne siamo sempre più orgogliosi" afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Si rinnova il progetto accoglienza, torna la collaborazione con La Scala.

A riprova della vocazione all’inclusione, al servizio, alla formazione, che il Salone del Mobile.Milano ha sempre avuto e a riconferma del suo ruolo internazionale, si rinnoverà per il nono anno il Progetto Accoglienza, frutto della collaborazione con il Comune di Milano, Fondazione Fiera e le principali scuole di design della città – NABA, Nuova Accademia delle Belle Arti, IED Istituto Europeo di Design, Scuola del Design/Politecnico di Milano e Domus Academy –, che rappresentano l’eccellenza dell’educazione nel campo del design e dell’architettura. Questa collaborazione va letta come elemento chiave di un processo di avvicinamento tra il mondo della scuola e quello del lavoro che si fonda sul dialogo e sulla condivisione di esperienze e opportunità di crescita. Il Salone predisporrà postazioni di benvenuto dislocate nei punti nevralgici della città, presidiate da un centinaio di studenti che forniranno al pubblico indicazioni sulla mobilità in città, sulla fiera stessa e anche sugli eventi principali che si svolgeranno a Milano in quella settimana. I giovani avranno l’opportunità di dialogare con professionisti dell’industria del design, conoscere dinamiche e meccanismi dell’organizzazione di un evento come il Salone e potranno partecipare a open lesson a loro dedicate e a tutte le iniziative culturali multidisciplinari che si terranno quest’anno.

Nello spirito di una sempre maggiore apertura allo scambio e alla circolazione di idee, cultura e creatività, e per sottolineare quanto sia forte e di valore il forte legame con la città di Milano, torna per il quarto anno consecutivo la collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala. Un connubio nato dalla volontà di coniugare valori comuni e che ha il duplice obiettivo di promuovere e valorizzare il talento dell’Orchestra del Teatro alla Scala e, al contempo, offrire alla comunità del design l’occasione di vivere un’esperienza unica. Quest’anno, diretto da Riccardo Chailly e cantato dal tenore Juan Diego Flórez, il programma offre nove pezzi fra i più celebri dei capolavori dei Maestri dell’opera lirica: dalla Sinfonia del Nabucco di Giuseppe Verdi all’Ouverture de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini alla Manon Lescaut di Giacomo Puccini, fra gli altri.

Prosegue la partnership istituzionale di lungo corso tra Intesa Sanpaolo e il Salone, iniziata nel 2017, che vede la prima banca italiana al fianco di comparti quali il design e l’arredo e del Made in Italy, con l’obiettivo di supportare una filiera fondamentale per l’economia del Paese incentivandone con strumenti ad hoc per le imprese i percorsi di digitalizzazione, riduzione dell’impatto ambientale e sviluppo delle attività all’estero. Alla sua prima partnership Aesop, all’avanguardia per la cura del viso, dei capelli e del corpo, le cui formulazioni sono permeate da un sincero interesse nei confronti del design sostenibile e intelligente: questo suo approccio a spazi e oggetti, condiviso dalla Manifestazione, è sempre stato parte integrante del marchio, fedele alla convinzione che poche cose favoriscono una vita ben vissuta più di un design ben ragionato e responsabile, tema che sarà anche il focus del talk che il brand terrà proprio nell’arena “Drafting Futures” al Salone. Prosegue la collaborazione con Panerai quale Official Time Keeper del Salone del Mobile.Milano, rafforzando così lo storico legame tra i due brand. Come ormai da tradizione confermano il loro supporto i partner ufficiali Piquadro, Cà del Bosco, S.Bernardo e illycaffè e prosegue la collaborazione con Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o, che tornano a fare da colonna sonora – ma non solo – del design per l’intera settimana.Ritorna anche Highsnobiety al Salone del Mobile.Milano con il progetto multicanale “Not In”, una serie che celebra le capitali culturali di tutto il mondo. Not In Milan presenta sei pezzi ready-to-wear che valorizzano la ricca eredità della Manifestazione. Dopo il successo, lo scorso anno, della T-Shirt Icons, la nuova collezione proporrà una camicia stampata, una felpa grafica e vari accessori.

L’edizione 2024 del Salone Internazionale del Bagno vedrà inoltre il debutto di una nuova importante sinergia, quella con Angaisa, l’associazione dei distributori idrotermosanitari italiani, aderente a Confcommercio e Federcostruzioni. Angaisa sarà presente, per la prima volta, con un proprio stand ubicato presso la reception dei padiglioni 6/10, realizzando un punto informativo per i propri associati e per tutti gli operatori professionali che visiteranno il Salone. “Sono davvero felice di poter annunciare al mercato questa prestigiosa collaborazione – ha commentato Maurizio Lo Re, Presidente Angaisa – che vedrà la nostra partecipazione a una manifestazione fieristica fra le più importanti al mondo, vetrina imprescindibile per tante eccellenze del Made in Italy”. La distribuzione specializzata del settore idrotermosanitario, rappresentata da Angaisa, è caratterizzata da aziende strutturate, che trovano nella qualità della loro offerta, nelle competenze e nei servizi i loro punti di forza. “Con l’edizione 2024 ha inizio una nuova partnership che ritengo strategica per la nostra associazione e che mi auguro potrà essere ulteriormente consolidata nei prossimi anni” conclude il Presidente Lo Re. “È la conferma che Angaisa guarda con estrema attenzione, così come al comparto tecnico, anche all’ “anima estetica” della filiera idrotermosanitaria”.

Il Salone del Mobile.Milano vede collaborare fattivamente Federlegno Arredo Eventi con l’Agenzia ICE, l’agenzia governativa che supporta lo sviluppo economico-commerciale delle nostre imprese all’estero e promuove l’attrazione degli investimenti esteri in Italia, al fine di ideare un insieme di attività strategiche per stimolare l’interesse e la partecipazione degli operatori esteri, in particolare buyer, architetti, interiori designer e giornalisti alle varie edizioni del Salone. Anche quest’anno, ICE ha messo a disposizione del Salone del Mobile.Milano un supporto importante e preziosissimo per portare a Milano il maggior numero di operatori esteri qualificati a testimonianza della capacità del Paese di fare sistema a beneficio delle imprese e dei territori.

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Economia

Caffè Moak, in 2023 fatturato a 25 mln (+36,82%)

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Continua il trend positivo di crescita per l’azienda, che, con i suoi quattro marchi, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo

Caffè Moak, in 2023 fatturato a 25 mln (+36,82%)

Caffè Moak, azienda di caffè nata a Modica nel 1967, continua il trend positivo di crescita chiudendo il 2023 con 25 milioni di euro di fatturato, un aumento del 36,82% rispetto all’anno precedente. Un traguardo raggiunto grazie all’attenzione data alla qualità del prodotto e dei servizi, agli investimenti in ambito produttivo, logistico, marketing e comunicazione, oltre all’ampliamento del portafoglio prodotti che vanta diverse tipologie di miscele, anche monorigine, valorizzate da un merchandising iconico.

L’azienda nasce dall’intraprendenza di Giovanni Spadola che ha saputo trasmettere, con amore e dedizione, la tradizione di una delle bevande più bevuta al mondo: il caffè. Una storia di passione iniziata in un piccolo laboratorio di Modica, nella Sicilia degli anni Settanta, dove l’obiettivo primario è sempre stato di garantire una qualità elevata della materia prima, selezionando i migliori chicchi provenienti direttamente dall’America meridionale, dall’India e dall’Africa.

Da metà anni Novanta, ha fatto ingresso in azienda la seconda generazione Spadola, Alessandro - primogenito e oggi ceo del gruppo - insieme ad Annalisa - oggi direttore Marketing & Comunicazione - traghettandola verso un’espansione considerevole sul territorio italiano e verso il raggiungimento di mercati esteri. Uno sviluppo scandito da diversi investimenti atti a modificare assetti organizzativi, a partire dall’introduzione di un sistema tecnologico integrato Erp (Sap), per garantire controllo e stabilità dei dati, passando poi alla formazione delle competenze e arrivando quindi a definire modelli di business in grado di supportare i molteplici cambiamenti del mercato.

A livello nazionale, le acquisizioni di Mokafè (Alba) e di Caffè Circi (Roma), nel 2022, hanno portato l’azienda ad un capillare potenziamento sul mercato piemontese e laziale: oltre che in termini di fatturato e di volume anche di visibilità del marchio Moak, dovuto alla distribuzione tramite i canali di vendita Circi. Per il consolidamento della marca nei mercati esteri, in particolare degli Emirati Arabi, è stata creata una NewCo a Dubai: la Caffè Moak Trading Llc, con la volontà, però, di mantenere concentrata in una sola sede a Modica l’attività produttiva, di logistica, le funzioni amministrative e di controllo.

Oggi l’azienda, con i suoi quattro marchi, Moak, Marsalì, Circi e Mokafè, esporta in oltre 50 Paesi nel mondo e vanta 4 sedi all’estero in Germania, Grecia, Malta e Stati Uniti. Particolarmente focalizzata nel settore ho.re.ca., Caffè Moak Spa possiede una capacità produttiva di 60 tonnellate giornaliere, accuratamente controllate dal laboratorio chimico interno che, da più di 20 anni, analizza la qualità dalla materia prima al prodotto finito, migliorando così tutti i processi produttivi e qualitativi. Il caffè è un’arte racchiusa in una tazzina che necessita di esperienza e di cura: è così che l’azienda investe quotidianamente, oltre che sul prodotto, anche sulla formazione professionale, predisponendo corsi specifici, presso la sede di Modica, e diverse aule in tutta Italia e all’estero.

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Economia

Trasporti, Costa (Arriva Italia): “Carenza di autisti...

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L’amministratore delegato di Arriva Italia al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi”: “Fenomeno di portata europea”

Trasporti, Costa (Arriva Italia):

"Credo che la sfida principale sia la carenza di autisti, è un fenomeno di portata europea. Per quanto riguarda la nostra realtà stiamo parlando di una mancanza del 10% della forza lavoro ed è un trend che non tende a migliorare”. Lo ha dichiarato Angelo Costa, amministratore delegato Arriva Italia, intervenuto al convegno “I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi” organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia. Arriva Italia vanta “Una presenza estremamente importante in Lombardia dove copre diverse province e un volume di popolazione di circa 3 milioni di abitanti”, ha illustrato Costa che ha aggiunto: “Parliamo di oltre 900 dipendenti delle province di Brescia, Bergamo, Lecco, Cremona e Como, dove oltre ai 500 dipendenti impegnati, siamo partner con Fnm”.

Per fronteggiare la mancanza di autisti, l’a.d. ha illustrato alcune iniziative messe a terra da Arriva Italia: “Abbiamo attivato delle Academy che consentono alle persone di prendere la patente attraverso un percorso formativo e aprono alla possibilità di un lavoro. Abbiamo anche stretto un interessante accordo col Ministero della Difesa per reclutare e formare ex militari in congedo. È una sfida decisamente rilevante, ma l'impegno che tutte le nostre aree, i nostri ispettori stanno mettendo è davvero encomiabile”.

Guardando invece al futuro, per Costa “il tema più significativo” che tocca da vicino la Regione è “il percorso di revisione della legge 6” rispetto al quale per l’ad è necessario rendere attrattivi gli investimenti fornendo certezze contrattuali sulla disponibilità delle “risorse in termini di tempistica”.

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Economia

Trasporti, Caradonna (Ferrovienord)”Idrogeno grande...

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"Sarà la prima realtà funzionante in Italia"

Fulvio Caradonna, presidente Ferrovienord (Fotogramma)

"La grossa sfida è l'idrogeno. Stiamo parlando di treni che stanno già facendo addirittura collaudi, stiamo parlando di cantieri che si stanno aprendo, cantieri conclusi, come il deposito di Rovato e altri che stanno partendo. Un lavoro ambizioso e molto complicato che ci dovrà vedere impegnati tutti. Al di là dell’aspetto ecologico, ci troveremo davanti alla prima realtà funzionante in Italia". Sono le parole di Fulvio Caradonna, presidente Ferrovienord, intervenuto al convegno 'I trasporti a 360° - Un anno di sfide e un futuro di obiettivi' organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia.

L’idrogeno rappresenta la 'grossa sfida' del futuro, come ha detto il presidente di Ferrovie Nord, ma volgendo lo sguardo ai risultati ottenuti Caradonna ha fatto sapere: "Ci stiamo concentrando soprattutto sul recupero, ad esempio, delle stazioni periferiche che soprattutto in alcune realtà sono è parte del paese. Abbiamo sulla rete 154 stazioni, il tentativo è anche quello di ridare vita a queste realtà rendendole ambienti assolutamente frequentabili e utilizzabili al di fuori dell'utilizzo standard delle stazioni", ha concluso.

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