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Umberto Tozzi, addio alle scene con tour mondiale: da...
Umberto Tozzi, addio alle scene con tour mondiale: da Baglioni ai Pooh l’ultimo giro d’onore è trendy
Tra voglia di lasciare prima che sia troppo tardi e astute mosse di marketing, i tour di commiato sono sempre di più ma c'è anche chi cambia idea
Da Claudio Baglioni a Umberto Tozzi, per citare solo quelli degli ultimi mesi, il tour di addio è ormai una tendenza. Ma potremmo dire anche una nuova categoria merceologica del business musicale.
Oggi Umberto Tozzi, da una location iconica come l'Olympia di Parigi, lancia il suo ultimo tour internazionale di 30 date che toccherà tre continenti, intitolato "L’Ultima Notte Rosa". L’artista torinese celebrerà così il gran finale della sua carriera dopo 50 anni di successi, 2000 concerti e più di 80 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. “Parigi per me è stato il trampolino di lancio per diventare un artista europeo e poi internazionale. Siccome sono scaramantico, ho pensato di convocarvi qui perché penso che mi porti bene”, ha detto Tozzi. “Tutti amiamo Parigi, è una città magica che ci trasmette emozioni che ci fanno bene”.
A fine gennaio era stato Claudio Baglioni, dopo aver tagliato il traguardo dei 60 anni di carriera, ad annunciare, al grido di "dal ring si scende quando si è vincenti", gli eventi che punteggeranno fino al 2026 il giro d'onore: 2 anni di progetti, che oltre ai live nei palazzetti appena conclusi prevedono anche gli stadi e un film evento.
Il richiamo commerciale dell'ultima apparizione è naturalmente molto forte per i fan. E negli ultimi anni il fenomeno è diventato quasi una tappa obbligata per una carriera musicale che si rispetti. E a volte, a funzionato talmente bene, che si è protratto ben più a lungo del previsto, tra ripensamenti e ultime imperdibili occasioni.
E' il caso dei Pooh che, a sette anni dall’ultimo concerto annunciato come l’addio definitivo alle scene (era il 2016 a Bologna), sono tornati più volte sul palco, compresa l'estate scorsa con un live show a San Siro con 50mila persone.
Sul ritiro dalle scene ha cambiato idea più volte anche Elton John con tour di commiato lunghissimi. L'ultimo, 330 date in giro per il mondo si è chiuso a luglio 2023 a Stoccolma, in Svezia. Ma sarò davvero l'ultimo? Chissà, anche perché il cantautore e musicista inglese aveva annunciato il ritiro dalle scene già nel 2008 per poi tornare sui suoi passi e mettere su un tour partito nel 2019 al quale se ne poi aggiunto anche un altro. Insomma, che sia veramente l'ultimo giro o semplice e astuta mossa di marketing non è facile da prevedere ma nel dubbio i fan si organizzano e riempiono gli stadi.
Mina e Battisti
Anche se gli addi alle scene più indimenticabili per i fan, sono spesso quelli non preannunciati, come quelli di Mina e Lucio Battisti.
L'ultimo concerto di Mina risale ormai a 46 anni fa: era il 23 agosto del 1978 a Marina di Pietrasanta, sul palco dello storico teatro tenda Bussoladomani. E' quella l'ultima apparizione pubblica della Tigre di Cremona che a soli 38 anni, all'apice della sua carriera, decise di far calare il sipario sulla sua immagine. Ritiro dalle scene sì ma non dalla musica e con oltre 70 album incisi, Mina è tutt'ora la più grande cantante italiana e continua a stupire il suo pubblico arrivando anche a duettare (a distanza) con giovani artisti come Blanco.
Risale, invece, ai primi anni ottanta l'addio ai riflettori di Lucio Battisti: l'ultima apparizione in una rete svizzera. Come Mina, anche lui smise di apparire, rilasciare interviste e fare concerti ma non di pubblicare dischi. L'ultimo, 'Hegel', è del 1994. Come per Baglioni, ultimo giro di giostra anche per i Litfiba. La band capitanata da Piero Pelù, dopo 40 anni di musica ha, infatti, detto addio alle scene con il tour del 2022 a suon di sold out.
Le star internazionali
A livello internazionale è recente invece l'annuncio di Britney Spears: "Non tornerò mai più nell'industria musicale". La popstar, che ha debuttato nello show business a soli 17 anni segnando la musica pop degli anni 90, con successi come 'Baby One More Timè, 'Oops!... I Did It Again' e 'Toxic', ha quindi fatto sapere, tramite i suoi profili social, che non ha alcuna intenzione di riprendere in mano il microfono e che si diverte di più come ghostwriter. Ma siamo sicuri che tra qualche tempo anche lei non sarà tentata da un ultimo giro?
(di Loredana Errico)
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Stefania Zambrano anima di un progetto cinematografico: le...
Un nuovo ed interessante progetto vede come ideatrice Stefania Zambrano, l’organizzatrice di Miss Trans Europa, volto di vari eventi della comunità LGBTQ+. Attualmente, è infatti la produttrice del docufilm La Cultura Non E’ Camorra. Dallo scorso 18 aprile, Stefania è impegnata sul set per dare vita a diverse scene per dare un tocco in più ai racconti e far vedere quello che realmente succede a Napoli. E, ovviamente, al centro del racconto non poteva mancare la sua comunità, quella dei transessuali, anche loro vittime della camorra, proprio come indicano i media, attraverso la prostituzione.
Il documentario, pieno di momenti dolorosi ed emozionanti, ha come obiettivo principale quello di trasmettere alla nuova generazione ciò che succede, al fine di sensibilizzarla. Stefania Zambrano ha deciso, infatti, di parlare di una tematica molto forte, e sicuramente difficile da raccontare, per far comprendere ai giovani che la camorra non è cultura.
Sul set, Stefania ha voluto fortemente le sue Miss: in primis la vincitrice di Miss trans Europa 2023 Raffaela Di Andrea, Miss TX Italia 2024 Magda Mara De Martino e, per chiudere, la Miss di tutte le Miss del mondo Sara Finizio. Tutte e tre interpreteranno un ruolo molto importante.
“Per me è la prima volta che tocco questa tematica per dare vita ad un progetto del genere. Progetto che è in fase di studio già da qualche anno . Adesso mi sono decisa a metterlo in atto per cercare di fare un buon lavoro”, sono state le parole della Zambrano, che ha come mission quello di portare il film nelle sale almeno per qualche giorno.
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‘La fisica dell’amore’, Schettini...
Il programma stroncato da TvBlog, la risposta del divulgatore scientifico
Il professore Vincenzo Schettini, famoso sui social con la pagina 'La fisica che ci piace', ha debuttato in televisione con 'La fisica dell’amore' nella seconda serata di Rai2 registrando ottimi ascolti. Tuttavia, la nuova veste del professore non è piaciuta a tutti e incassa la stroncatura di TvBlog. Secondo il sito specializzato, infatti, il divulgatore scientifico esploso sui social non convince nel suo primo programma televisivo: il programma presenta pochi contenuti di fisica e "quando il docente mostra alcuni esperimenti sfocia inevitabilmente in discorsi motivazionali da reel di Instagram". E non solo: "Il nostro - scrive ancora TvBlog - gesticola pesantemente davanti alle telecamere e sfoggia una dizione che risente troppo delle sue origini baresi, nemmeno fossimo su Telenorba".
Il professore Schettini pubblica lo stralcio della recensione sui suoi profili social e chiede: "Ditemi la vostra. Accento e gesti sono così fastidiosi?". I suoi sostenitori insorgono e tra loro c'è anche qualche vip, come Flora Canto ("la tua dizione non si tocca") e Anna Pettinelli che scrive: "Benvenuto nel mondo dei critici tv. Inutile veleno visti i risultati ottenuti. Falli parlare amico mio". Il programma in seconda serata, infatti, ha ottenuto ottimi ascolti. Solo la prima puntata ha registrato 600.000 spettatori e uno share del 7,3%, battendo programmi storici della fascia.
La protesta social per la stroncatura ha portato l'autore dell'articolo di TvBlog a chiarire le sue parole: "Il sottoscritto, cresciuto a pane e Telenorba, intendeva semplicemente rilevare un problema di prossemica nell’eccessivo gesticolare del conduttore e nella dizione, ma avrebbe dovuto esprimersi meglio e di questo si scusa spontaneamente con chi legge e il professore". Tuttavia, aggiunge, "va ricordato al professore che su queste pagine sono state stroncate persone con un curriculum molto più corposo del suo", senza che pubblicassero lo stralcio di una recensione "dandola in pasto ai propri follower, con la possibilità di risalire al nome e cognome dell’autore". "Forse il professore era in buona fede, ma chi invita Big Mama per condannare il bullismo dovrebbe tenere a mente questi aspetti", lamenta concludendo l'autore dell'articolo.
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Spotify lancia la quarta edizione di Radar, prima volta in...
Negli spazi di Arca Milano si è tenuta la quarta edizione di Radar, il programma globale di Spotify nato per supportare i talenti emergenti. Tony Boy, okgiorgio, Coca Puma, STE, Sally Cruz e centomilacarie sono i sei artisti della playlist editoriale dedicata Radar Italia e beneficeranno di uno speciale supporto editoriale e di un piano marketing personalizzato. Nelle passate 3 edizioni infatti Spotify aveva puntato sulla promozione in piattaforma degli artisti facenti parte del progetto, da blanco a big mama, diventati in breve tempo noti al grande pubblico. Quest’anno, Radar ha voluto celebrare i sei artisti anche con il primo live di Spotify ad Arca Milano.