Cultura
Lavoro, al via domani il tour di Roberto Re, primo...
Lavoro, al via domani il tour di Roberto Re, primo formatore italiano e autore ‘Leader di te stesso’
Addio al posto fisso, quindici tappe per spiegare come si raggiunge oggi la propria leadership personale e professionale
Il lavoro ha cambiato pagina e siamo ormai nell'era dell'addio al 'posto fisso', ognuno può diventare imprenditore di se stesso. Parte da qui domani, 2 febbraio, a Milano, il ciclo di seminari del primo 'formatore italiano' Roberto Re che celebra i vent’anni del suo libro "Leader di te stesso" (ed. Mondadori) . Tante tappe per spiegare come si raggiunge oggi la propria leadership personale e professionale, 500 mila copie vendute in venti anni. "La cosa più incredibile - osserva Roberto Re - è che il volume continua a spopolare sul mercato, segno che le persone hanno ancora bisogno di essere guidate. Anzi, i concetti che esprimo nel libro oggi sono quanto mai attuali. Anche perché i mutamenti radicali che sono avvenuti nel mondo, penso alle guerre in corso e alla pandemia, hanno reso acute le incertezze. Senza dimenticare che il posto fisso è ormai diventato una chimera e la routine quotidiana è fonte di uno stress profondo. Una condizione umana che va analizzata a fondo".
Il tour inizia il 2 febbraio dall'Auditorium San Fedele di Milano e termina il 28 febbraio al Cosmopolitan di Civitanova Marche, passando per tutte le principali città italiane: Bologna (5 febbraio), Firenze (6 febbraio), Brescia (7 febbraio), Roma (12 febbraio), Napoli (13 febbraio), Bari (14 febbraio), Lecce (15 febbraio), Torino (20 febbraio), Verona (21 febbraio), Treviso (22 febbraio). "Non sarà una lezione cattedratica -spiega Re - ma nemmeno uno spettacolo teatrale. Saranno, come da 30 anni a questa parte, tre ore nel corso delle quali spiegherò come oggi è possibile lavorare sulla propria intelligenza emozionale che aiuta a diventare consapevoli e padroni di sé stessi". Un obiettivo che secondo Re si raggiunge osservando cinque regole: avere piena gestione delle emozioni, mantenere il giusto equilibrio fra corpo e mente, utilizzare la mentalità del risultato per massimizzare l'efficienza e bilanciare lavoro e tempo libero, creare e coltivare relazioni positive, costruire i presupposti per una comunicazione chiara ed efficace.
"Solo così -sottolinea Re- si riesce a controllare, se non abbattere, lo stress che limita la vita di molte persone e che spesso porta a commettere errori sia sul posto di lavoro e sia in casa. Provo a trasmettere, nel corso dei seminari programmati, come riconoscere le nostre insicurezze e come trasformare le difficoltà in opportunità. Io sono il responsabile della mia vita perché dipende tutto da me". "So che in molti potrebbero non essere d’accordo perché in alcune circostanze potremmo subire degli eventi, come ad esempio un terremoto, eppure - sottolinea Re - qualsiasi cosa ci accada siamo sempre i responsabili di quello che facciamo, con ciò che ci succede. Uno stesso evento, infatti, può distruggere emotivamente una persona o può 'magnificare' un'altra”. Il target di riferimento va dai 30 ai 50 anni e l'80% è rappresentato da liberi professionisti: "Sono tutte persone - evidenzia R - che hanno una visione diversa dalla nostra e da quella dei nostri padri. Il lavoro non viene visto più come unico motivo di vita ma si cerca, sempre più, di renderlo compatibile con il privato".
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Emozioni e amori in ‘La ragazza di Boston’ di...
Le emozioni e gli umori dei giovani alle prese con le prime esperienze del mondo. Gioventù, amori, rapporti che sembrano solidi e si sfaldano, un viaggio negli Stati Uniti e tanti dubbi. Questi gli elementi principali del nuovo libro dello scrittore Paolo Valenti 'La ragazza di Boston' sugli scaffali con ArKadia editore.
Nell’estate del 1990, dopo la celebrazione del rito collettivo dei mondiali di calcio, Meredith spinge Alessandro ad accompagnarla nel suo temporaneo ritorno negli Stati Uniti. Una vacanza nella quale il ragazzo viene a contatto con il dinamismo caotico e i risvolti appassionati di New York (indimenticabile, per lui, l’incontro a Harlem con il reverendo che conobbe gli U2 quando girarono nella sua chiesa uno dei video del film 'Rattle and Hum') e la realtà più misurata di Boston, città in cui, per la prima volta, Alessandro intuisce che la sua relazione non gode dell’immunità ai problemi che, fino a quel momento, gli era parso che potesse avere. La conoscenza del fratello di Meredith e la notte nella quale lei lo lascia ad aspettarla fuori casa fino a tardi, portano Alessandro a coltivare dubbi e inquietudini che si materializzeranno a Roma qualche mese dopo, quando dal passato emergerà con prepotenza la figura di Francis, ex fidanzato di Meredith trasferitosi in Italia con l’intenzione di riconquistarla a tutti i costi. Inizia da qui una nuova fase che porterà i protagonisti del libro a scontrarsi con esperienze che li segneranno profondamente e dalle conseguenze imprevedibili.
Paolo Valenti vive a Roma, dove esercita la sua attività giornalistica e di scrittore. Autore di racconti brevi, interviste, articoli e rubriche radiofoniche legate al mondo dello sport collabora, tra gli altri, con il 'Corriere dello Sport' e il sito del 'Guerin Sportivo'. È, inoltre, opinionista e commentatore televisivo delle partite del campionato di Serie A. Dopo aver contribuito a progetti editoriali dedicati al calcio – 'Italia del mondo. La coppa degli italiani' (Leconte, 2006), 'Romanisti in 100 personaggi' (+1) (Typimedia, 2018) –, si è cimentato nella stesura di testi che ne raccontano le vicende: 'Ci vorrebbe un mondiale' (Ultra, 2018), 'Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio' (Ultra, 2021), 'La storia siamo noi. I mondiali raccontati dai protagonisti' (Ultra, 2022).
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‘Pea, Pound, Pasolini, tre irregolari del...
Conferenze, letture, spettacoli teatrali per una intensa settimana che mira a indagare in modo inedito il filo rosso che lega i tre artisti
Conferenze, letture, spettacoli teatrali per una intensa settimana dedicata a tre “irregolari” del ‘900: Enrico Pea, Ezra Pound e Pier Paolo Pasolini, in programma dal 18 al 24 marzo e realizzata dal Teatro del Giglio di Lucca. Gli eventi in cartellone mirano ad indagare in modo inedito il filo rosso che lega i tre artisti, mettendoli in dialogo tra loro. Si parlerà dell’amicizia tra Pound e Pea, nata sulla traduzione del Moscardino; verranno seguite le vicende biografiche di Pound con lo spettacolo “Ezra in gabbia” e letture e approfondimenti dei Canti pisani; si farà luce sull’appello per la liberazione di Pound, firmato da Pea e rifiutato da Pasolini, che si ricongiungerà con Pound solo anni dopo, con la celebre intervista Rai oggetto dello spettacolo “Odi et amo”.
Nella conferenza stampa di presentazione si è sottolineato come l’intento sia di cercare, attraverso la mediazione del confronto e dell’esperienza culturale, una strada per superare i limiti ideologici che hanno attanagliato nei decenni autori così importanti. Per gli organizzatori “il progetto ‘Pea Pound Pasolini’ intende interrogarsi con libertà e sfrontato coraggio, tentando di portare a regime una visione il più possibile libera e a 360° capace di condurre il dibattito oltre ogni omologazione”. L’iniziativa è patrocinata anche dal Comune di Lucca e dal Centro Studi Pasolini di Casarsa.
Programma: 18 marzo, ore 17: conferenza inaugurale con Giovanna Bellora, Luciano Luciani, Carlo Pulsoni, Simone Pellico. 19 marzo, ore 17: incontro sui canti pisani, con Filippo Bedini e Mario Bernardi Guardi. 20 marzo, dalle 16 alle 18: letture dei canto con gli studenti del Liceo Machiavelli di Lucca. 21 marzo, ore 19: performance su Enrico Pea con Luca Padalino, Caterina Simonelli e Giovanna Berti. 22 marzo ore 21: spettacolo teatrale “Pasolini/Pound. Odi et Amo”. 23 marzo ore 18: incontro con Leonardo Petrillo, Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. 23 marzo ore 21 e 24 marzo ore 16: spettacolo teatrale “Ezra in gabbia”.
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