Economia
Finanza, al via a Genova 30esimo Congresso annuale di...
Finanza, al via a Genova 30esimo Congresso annuale di Assiom Forex
Intervenuti alla giornata d’apertura del Congresso il presidente e l'amministratore delegato di Arca Fondi Sgr, partner dell’iniziativa
Si è aperto a Genova, presso i Magazzini del Cotone, il 30° Congresso annuale di Assiom Forex, l’Associazione degli operatori dei mercati finanziari, in svolgimento il 9 e 10 febbraio. La due giorni, di cui Arca Fondi Sgr è partner, prevede la presenza di un migliaio di delegati e vuole essere un’opportunità di confronto su tematiche di fondamentale importanza per gli operatori, le istituzioni e le banche.
La ricca agenda di appuntamenti, finalizzata a fornire aggiornamenti sulle tematiche di massima attualità, prevede nella mattinata di sabato il discorso alla comunità finanziaria del Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta. Il discorso di benvenuto di Massimo Mocio, presidente di Assiom Forex, ha aperto i lavori della prima giornata, al quale è seguito il keynote speech di Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Bce. (VIDEO)
Il presidente di Arca Fondi Sgr, Giuseppe Lusignani, è intervenuto a margine della giornata inaugurale illustrando il trend del Risparmio Gestito in Italia nel 2023: “Il 2023 è stato un anno positivo per le performance del settore del risparmio gestito. Dopo i rendimenti negativi dell’anno precedente, nel 2023 si è tornati a restituire un rendimento positivo ai risparmiatori ed ai sottoscrittori dei fondi. Indubbiamente il settore ha visto aumentare la competizione da parte dei titoli di risparmio, soprattutto dei titoli di Stato che, con il rialzo dei tassi di interesse - spiega Lusignani - sono tornati ad attirare l’attenzione degli investitori e delle famiglie. La raccolta netta è stata però negativa, perchè una parte dei risparmiatori si è spostata verso i titoli di Stato, ma complessivamente, ricordando anche altre fasi storiche simili, il settore ha tenuto e si può dire che le performance hanno dato soddisfazioni”.
Lusignani ha quindi offerto le proprie previsioni in tema di risparmio gestito per il 2024: “È chiaro che l'incertezza macroeconomica, i rischi geopolitici e le attese sull'evoluzione futura dei tassi di interesse avranno un impatto sulle scelte dei risparmiatori e, ovviamente, sul settore del risparmio gestito. Complessivamente credo che ci si possa aspettare uno scenario comunque positivo - aggiunge il presidente di Arca Fondi Sgr – dove i risparmiatori potranno aspettarsi rendimenti positivi e il settore sarà in grado di innovare e di essere reattivo ai cambiamenti di mercato. Per effetto di ciò, credo dunque che si possa tornare ad avere una raccolta positiva nel 2024”.
Il 2023 è stato un anno molto positivo per Arca Fondi Sgr, non solo perché sono stati festeggiati i 40 anni di attività, ma anche perché ha generato risultati significativi: “Questo ha fatto sì che Arca Fondi abbia restituito rendimenti e dato soddisfazioni ai propri sottoscrittori, i quali a loro volta hanno premiato Arca con una raccolta netta positiva molto importante - spiega Lusignani - Arca è una società che si è posizionata molto bene sulla raccolta netta, è infatti al terzo posto, nonostante non sia la società più grande in termini di dimensioni. Questi risultati sono quindi molto positivi e sono il frutto di un'attività molto intensa di innovazione, della capacità di stare vicino alle reti collocatrici e di cogliere quelli che sono stati i momenti chiave di cambiamento del mercato. Di questo noi siamo molto soddisfatti”.
Il workshop “Moneta e tecnologia: come l’euro digitale e l’intelligenza artificiale trasformeranno il settore finanziario”, moderato da Barbara Valbuzzi, co-responsabile della Commissione Esg di Assiom Forex, ha visto la partecipazione di Ugo Loeser, amministratore delegato di Arca Fondi Sgr, Grazia Orlandini, responsabile Investimenti e Prodotti di Investimento Gruppo Bper, e Andrea Prampolini, co-responsabile della Commissione Fintech di Assiom Forex.
A margine del workshop, Loeser ha commentato: “Siamo di fronte a un cambiamento di paradigma tecnologico molto importante, che ha la potenzialità di avere un impatto molto rilevante su tutti quelli che sono i nostri processi amministrativi, di sottoscrizione, di vendita, di quote, di fondi comuni e di investimento. In questo senso, chiaramente, le nostre considerazioni vanno nella direzione della prudenza - sottolinea l’ad di Arca Fondi Sgr - in quanto cambiare il modello operativo quando si gestiscono i risparmi dei sottoscrittori presenta delle opportunità ma anche dei rischi, i quali vanno presidiati”.
“Assogestioni, la nostra associazione di categoria, ha evidenziato alcune di queste problematiche - aggiunge Loeser - ma ha anche messo in luce quali sono effettivamente le opportunità di migliorare l'efficienza, i costi e, soprattutto, l'efficacia. Questo si traduce in tempi più ridotti per le sottoscrizioni e certezza dei prezzi ai quali le sottoscrizioni possono avvenire”.
Tutta la filiera dei controlli richiede particolare attenzione “in quanto se noi scambiamo le quote tokenizzate dei fondi comuni sulla blockchain - chiarisce l'amministratore delegato di Arca Fondi Sgr - lo facciamo al di fuori del sistema degli intermediari e questo porta a nuove sfide in termini di filiera dei controlli”.
“Al momento, l'introduzione della blockchain in molte procedure non avrà un impatto immediato nelle asset class che vengono inserite all'interno dei fondi di investimento - continua Loeser - Il trend di cambiamento di paradigma tecnologico, che riguarda l'intelligenza artificiale, la blockchain, la tokenizzazione e gli smart contract, rappresenta un’innovazione con grandi opportunità di investimento e, come per tutte le innovazioni, ci sarà chi ne esce vincitore e chi perdente. Bisogna però essere molto attenti a non lasciarsi prendere dall'entusiasmo quando il mercato entra in delle bolle speculative, che poi in passato sono sempre scoppiate lasciando molti investitori con delle perdite rilevanti”.
L’intelligenza artificiale, parte del cambio di paradigma di cui parla l’Ad di Arca Fondi Sgr, consentirà uno sviluppo molto importante di tutte le filiere del credito: “Grazie all'intelligenza artificiale, per esempio, possiamo leggere con gli stessi standard migliaia e migliaia di contratti di finanziamento - spiega Loeser - ognuno diverso dall'altro per quel che riguarda le garanzie e i covenant. Così possiamo valutare in maniera molto più puntuale i portafogli di credito e il rischio di credito insito in questi portafogli. Infine, è indubbio che società come la nostra, che hanno centinaia di migliaia di clienti, beneficeranno della capacità dell'intelligenza artificiale di interagire con un vastissimo numero di interlocutori con uno standard di qualità costante per tutti. Siamo quindi coinvolti, sia sul fronte dell'interazione che sul fronte degli investimenti, nella rivoluzione che l'intelligenza artificiale sta portando” conclude.
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Innovazione, Toia: “Europa verso sostenibilità...
Parla la vicepresidente della Commissione Itre agli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri
"In questa fase di grandi cambiamenti l’Europa deve avere un grande coraggio e anche una grande concretezza nel trasformare il nostro sistema verso la sostenibilità ambientale, con tutto il supporto che il mondo digitale e le sue potenzialità. E c’è un'ulteriore sfida: la trasformazione eve essere inclusiva cioè deve consentire a tutti di partecipare". Sono le parole di Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione Itre per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento Europeo, intervistata a margine della seconda giornata degli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri.
L’europarlamentare indica la strada intrapresa dall’Europa per abbracciare il cambiamento: “L'Europa ha disegnato una strategia, dal Green Deal in poi, e la sta accompagnando con le risorse necessarie. L'Europa, se unita, può trovare la capacità di avere risorse ulteriori e necessarie. Il mondo cambia in continuazione - sottolinea - e la scienza che diventa poi scoperta tecnologica, applicazione tecnologica, ci dà moltissime potenzialità e possibilità per accelerare i processi produttivi, per renderli più puliti e per trovare soluzioni anche per la salute delle persone. C'è una grande trasformazione in corso e la scienza e la ricerca sono essenziali per tenere il passo adeguato. Ma cosa più importante è il capitale umano. Le persone e le professioni sono importanti. Che il Collegio degli Ingegneri cerchi di capire, anche con tutte le istituzioni, quali sono i processi in atto per portare il suo contributo e qualche cosa di interesse generale” ha concluso.
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Ia, Cerutti (Politecnico di Milano): “Intelligenza...
Il responsabile scientifico della commissione bioingegneria del concorso IDEA: "Solo un esperto può capire se la macchina sbaglia"
“Intelligenza artificiale? Certo che sì, ma guidata dall'esperto che è in grado di capire quando la macchina sbaglia". Lo ha detto Sergio Cerutti, responsabile scientifico della commissione bioingegneria del concorso “Idea”, durante il panel “Etica ed innovazione nella bioingegneria del futuro” che si è svolto nella sessione pomeridiana della giornata conclusiva degli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri.
Durante il suo intervento Cerutti, dipartimento di Bioingegneria, B-cube Lab, Politecnico di Milano, si è soffermato su etica e intelligenza artificiale: “Qualunque ingegnere che si trovi a progettare un impianto, un'apparecchiatura, un device, non può non affrontare un problema etico, a maggior ragione in un settore applicativo in ambito ospedaliero e clinico, dove bisogna intendere qual è il soggetto umano che verrà sottoposto a delle indagini attraverso l'utilizzo di apparecchiature magari invasive o che presentano un grado di pericolosità. In ambito costo-beneficio l'aspetto etico deve essere sempre tenuto in considerazione -ha contestualizzato Cerutti- L'uso massiccio degli algoritmi può comportare la perdita della capacità di intervento dell'uomo di svolgere compiti di alto livello di specializzazione. Avere sempre più ‘delegati automatici’ controllati dall'intelligenza artificiale potrebbe portare all'incapacità di capire criticamente quando il programma di intelligenza artificiale commette un errore”, ha concluso.
Economia
Cooperfidi Italia prosegue percorso crescita rilanciando...
L’assemblea ha approfondito le tematiche dell’evoluzione della garanzia mutualistica e del credito bancario alla luce delle nuove stringenti regolamentazioni europee e nazionali
Nella storica cornice del salone delle feste de 'I Portici' di Bologna si è svolta l’assemblea pubblica dei soci di Cooperfidi Italia, il consorzio fidi di riferimento dell’economia cooperativa e sociale, del terzo settore e del settore primario con sede legale e direzione generale a Bologna e sedi distaccate a Milano, Napoli e Roma. L’assemblea, che quest’anno aveva al centro il tema mutualismo e prossimità alle imprese associate, oltre a presentare e approvare i risultati del bilancio d’esercizio 2023 della società ha approfondito le tematiche dell’evoluzione della garanzia mutualistica e del credito bancario alla luce delle nuove stringenti regolamentazioni europee e nazionali.
I lavori, coordinati dal presidente di Cooperfidi Italia, Mauro Frangi, hanno visto la partecipazione dei co-presidenti dell’Alleanza delle cooperative italiane, Simone Gamberini, del presidente di Legacoop, Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, Giovanni Schiavone, presidente Agci. La giornata si è aperta con i saluti introduttivi del direttore di Legacoop nazionale Gianluigi Granero e del presidente di Agci Emilia Romagna Massimo Mota a cui è seguito il video intervento dell’onorevole Irene Tinagli, presidente della Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo che ha approfondito l’evoluzione del mercato bancario e della garanzia alla luce della nuova regolamentazione europea (crr 3).
Dopo l’intervento di Tinagli il presidente Frangi ha avviato l’analisi del bilancio di esercizio 2023 di Cooperfidi Italia a cui è seguita una tavola Rotonda coordinata dal direttore generale di Cooperfidi Italia Dino Forini sul ruolo della garanzia mutualistica a seguito delle nuove regolamentazioni che renderanno più complessa la concessione del credito verso le piccole e medie aziende, i soggetti operanti nel comparto dell’economia sociale e le aziende rigenerate dai lavoratori (workers buy out). Al dibattito hanno partecipato: Paolo Alberti (responsabile servizio agevolazioni per il credito di Cassa centrale banca), Stefano Bolis (responsabile direzione tstituzionali, enti e terzo settore di Banco Bpm), Riccardo Dugini (vice direttore generale di Banca Etica), Carlo Napoleoni (head of corporate department di Iccrea banca).
A nome dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini ha concluso con il suo intervento la parte pubblica dell’evento incentrando il suo intervento sulla importanza del credito per la crescita e il consolidamento delle imprese cooperative. Al termine della parte pubblica le assemblee territoriali, collegate telematicamente, si sono riunite per il dibattito e le votazioni relative al Bilancio di Esercizio 2023 di Cooperfidi Italia. L’approvazione finale del Bilancio, come da disposizione del Codice Civile, avverrà il 30 aprile 2024.
Mauro Frangi, Presidente di Cooperfidi Italia, ha dichiarato: “Cooperfidi Italia prosegue nel suo percorso di crescita. Crescono i volumi di attività, gli stock di garanzie e di attività finanziarie, gli indicatori di adeguatezza patrimoniale. È la conferma che la vocazione specialistica del nostro confidi ha successo e funziona. Risponde ai bisogni delle imprese socie e genera, per il secondo anno consecutivo, un risultato economico positivo. In un 2024 in cui gli alti tassi di interesse e l’evoluzione della regolazione del credito continuano a deprimere il credito bancario, la sfida della società è quella di aumentare ulteriormente la propria efficienza operativa per accrescere la presenza territoriale, consolidare la crescita dimensionale e stabilizzare la capacità di produrre reddito.”
Il co-Presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini (Confcooperative), ha dichiarato: “L'accesso al credito, insieme alla carenza di personale, è uno dei nodi da sciogliere per lo sviluppo delle imprese e delle cooperative. Avere uno strumento come Cooperfidi Italia è fondamentale per garantire continuità ai programmi di sviluppo. Il percorso aggregativo, che ha portato all'attuale assetto organizzativo, è stato un obiettivo lungimirante perseguito con lucidità ed efficacia e che consente oggi alle cooperative di poter avere risorse finanziarie a condizioni di estremo favore rispetto quelle di mercato.”
Il Co-Presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane, Simone Gamberini (Legacoop), ha dichiarato: “Il perpetrarsi negli ultimi anni di un irrigidimento sui conti pubblici, dei rialzi dei tassi di interesse, delle politiche di offerta di credito sempre più rigide verso le imprese, sono elementi di forte preoccupazione per l’ecosistema imprenditoriale cooperativo. È fondamentale invertire la rotta, che per Legacoop deve dirigersi verso una finanza sostenibile, in termini di: accesso al credito, sostenibilità economica per le imprese, le lavoratrici e i lavoratori e, soprattutto, per promuovere sempre più progetti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente, le comunità e i territori. Un driver di sviluppo fondamentale sul quale ci stiamo già muovendo, grazie al prezioso supporto di istituti qual è Cooperfidi Italia, che nel complesso periodo che stiamo attraversando, ci aiuta a misurare e favorire processi virtuosi di finanza su misura delle persone.”
Il Co-Presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane, Giovanni Schiavone (Agci), ha dichiarato: “Con l’Assemblea sul Bilancio d’Esercizio 2023 di oggi, Cooperfidi Italia consolida la sua presenza quale confidi nazionale della cooperazione italiana con attività specializzata nel rilascio di garanzie a favore di banche e istituti finanziari, un’attività svolta negli ultimi quindici anni dopo la fusione di nove confidi regionali avvenuta nel 2009. Cooperfidi Italia si conferma un importante strumento di supporto alle imprese cooperative, con particolare riferimento a quelle di piccole e medie dimensioni, che necessitano di accesso al credito su cui auspico un miglioramento che consenta alla Società di essere un puntuale riferimento dell’intero sistema.”