Cronaca
Disturbi dell’udito per 7 mln di italiani, in un...
Disturbi dell’udito per 7 mln di italiani, in un libro l’evoluzione degli apparecchi acustici
Nel 2050 saranno 11 milioni i connazionali con perdita uditiva
Sono 7 milioni gli italiani che hanno problemi di udito, oltre il 12% della popolazione, con una maggiore incidenza nella fascia di età degli over 74 che rappresentano oltre il 38% del totale. Una situazione in rapida crescita: paragonando il trend italiano a quello del resto d'Europa, soffriranno di perdita uditiva oltre 8 milioni di persone nei prossimi due anni e 10-11 milioni nel 2050. Un quadro delineato nel libro "L'emozione del suono. Persone, servizio e innovazione: il percorso di crescita sostenibile di un leader globale" di Valentina Fornari, docente presso il Dipartimento di Marketing dell'Università Bocconi di Milano. Un volume dedicato alla storia e alle strategie del gruppo Amplifon, fondato a Milano nel 1950 da Algernon Charles Holland, "per aiutare le persone che avevano problemi di udito dopo la seconda guerra mondiale".
La perdita d'udito, ricorda l'autrice, è ancora oggi segnata da uno stigma "difficile da vincere" che porta con se, frequentemente, una scarsa attenzione alla cura dell'udito. "La stretta correlazione tra il calo uditivo e l'invecchiamento anagrafico - si legge nel libro - è un dato oggettivo che diventa la principale causa della diffusione di una sorta di riluttanza ad ammettere e affrontare il problema", tanto che, nel nostro Paese, solo il 35,2% della popolazione che ne avrebbe bisogno utilizza apparecchi acustici.
Eppure "con una popolazione che invecchia, ma soprattutto con una società che diventa sempre più rumorosa, l'ipoacusia è un problema destinato ad aumentare e a interessare fasce anagrafiche sempre più giovani". Obiettivo del volume, quindi, "è prima di tutto sensibilizzare sulle conseguenze che l'inquinamento acustico può produrre su ciascuno di noi, illustrando al contempo le soluzioni che la tecnologia oggi mette a disposizione". Accanto all'evoluzione tecnologica l'autrice racconta la storia di "un'azienda familiare italiana", protagonista del progresso nel campo degli apparecchi acustici, "arrivata a imporsi tra i leader mondiali nella distribuzione" di questi strumenti e nei "servizi di cura alla persona".
Cronaca
Premio Sarzanini, tra i premiati Antonietta Ferrante...
Il riconoscimento anche al regista Marco Bellocchio
Un premio alla passione e al rigore. La terza edizione del premio Mario Sarzanini, specialista della cronaca giudiziaria morto tre anni fa, è stato assegnato al regista Marco Bellocchio per il film e la serie tv su Aldo Moro, a Francesca Fagnani (nella foto con il direttore dell'Adnkronos, Davide Desario) per le interviste da belva su Rai2; a Fabio Tonacci del quotidiano La Repubblica per i reportage in Israele.
Tra gli otto vincitori del premio patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio la giornalista dell’Adnkronos Antonietta Ferrante per le agenzie di stampa, Giuseppe La Venia del Tg1 per la tv, Fabiana Cofini (RaiNews.it) per il web, Sara Graziani della Casa internazionale delle donne per la categoria degli uffici stampa e Simone Spetia (Radio24) per la radio.
Cronaca
Mafia, Rando (Pd): “Orgogliosa di Roma Tre che...
‘Importante far capire senso responsabilità’
“Credo che sia una cosa lodevole quando un’università attenziona il fenomeno della mafia e ne dà conoscenza. Dedicare alle vittime delle mafie le aule dell’ateneo, significa dare nome e cognome a delle storie per la cultura della legalità”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Vincenza Rando, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Io sono orgogliosa di Roma Tre perché è importante far capire il senso di responsabilità”, ha concluso la Senatrice.
Cronaca
Mafia, Borrometi (Articolo21): “Roma Tre ci ricorda...
‘Non giratevi dall’altra parte’
“Io sono veramente contento di essere qui oggi perché ho partecipato lo scorso anno ad un’iniziativa con Paolo Siani, fratello di Giancarlo, nella quale nacque la promessa del Rettore di Roma Tre di intitolare 12 aule alle vittime di Mafia. Sono orgoglioso soprattutto perché, oggi, un liceo di Partinico ha negato l’intitolazione a Peppino Impastato. Oggi Roma Tre ci ricorda quanto è importante la memoria”. Così il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Quando 12 anni fa ho iniziato a denunciare la mafia nel mio territorio, mi sono reso conto quanto sia importante che i giornalisti non girino lo sguardo altrove - ha concluso il presidente di Articolo21 - Dobbiamo ricordare che l’articolo 21 della nostra Costituzione non è soltanto il diritto e il dovere del giornalista di informare, ma anche il diritto del cittadino ad essere informato, così da poter permettergli di scegliere da che parte stare".