Lavoro
Turismo: cala sipario di Timisoara2023, dopo 1 anno di...
Turismo: cala sipario di Timisoara2023, dopo 1 anno di ribalta città romena pronta a sfide future
La Capitale europea della cultura celebra la chiusura del 2023 per un intero fine settimana
Sta per chiudersi il sipario su Timisoara2023, il programma che ha accompagnato la città più occidentale della Romania in questo anno in cui è stata la Capitale europea della cultura, insieme all'ungherese Veszprém e alla greca Elefsina. Una chiusura celebrata per questo intero fine settimana, coronando un viaggio durato un anno attraverso un ricchissimo programma culturale, che ha portato alla ribalta avanguardie artistiche ma soprattutto quell'identità-diversità che è il patrimonio di questo territorio, storico crocevia di popoli europei.
Un importante capitolo per questa città dal passato già glorioso (è qui che si sollevò la rivoluzione che portò alla caduta del regime comunista) e che ora guarda alle sfide del futuro come nuova meta che si è imposta sulla scena culturale europea. A tirare le somme di questo anno, nella conferenza stampa di chiusura, le principali autorità cittadine e gli organizzatori di Timisoara2023.
Il sindaco di Timisoara, Dominic Fritz, ha sottolineato la trasformazione della città e la più stretta relazione con l'Europa: "Più di 50 aziende hanno preso parte al programma culturale, in partnership con l'Associazione promotrice. Un programma pluriennale in cui sono stati investiti oltre 20 milioni di euro da 3 finanziatori e 30 milioni dal Comune come budget per le istituzioni culturali. Per quanto riguarda la risonanza mediatica, ci sono state più di 40mila pubblicazioni, comprese importanti testate internazionali, che hanno dato a Timisoara una ribalta mondiale. E, sempre a livello internazionale, abbiamo organizzato eventi in 15 Istituti di cultura romeni nel mondo".
Il presidente del Consiglio provinciale, Alin Nica, ha parlato dell'indotto che la Capitale europea della cultura ha avuto per l'intera regione e delle potenzialità che il turismo culturale ha nel territorio, rimarcando l'importanza di facilitare l'accesso agli eventi culturali: "Abbiamo agito in modo complementare rispetto al Comune di Timisoara, direi in modo verticale, focalizzandoci su eventi che promuovessero le eccellenze artistiche cercando di diffondere il positivo impatto della Capitale europea e facendo incontrare residenti e visitatori. Credo che questa atmosfera della Capitale europea della cultura costituirà ora un ottimo biglietto da visita per Timisoara per molti anni. Questo è solo l'inizio delle grandi opportunità che si aprono per Timisoara".
Ramona Laczko-David, coordinatore del programma culturale di Timisoara2023, ha evidenziato l'impatto sul pubblico e sullo sviluppo del settore culturale, annunciando tre studi che analizzeranno proprio questi aspetti: "Il programma ha anche contribuito alla creazione di una piattaforma che ha incoraggiato artisti locali e internazionali a condividere le loro creazioni e a riaffermare principi fondamentali come il diritto all'identità, alla libertà di espressione e la solidarietà. Principi che sono stati anche criteri essenziali in tutti gli eventi che abbiamo organizzato. Lo sviluppo del programma ha permesso di lanciare 13 linee di finanziamento che hanno fatto crescere l'intero ecosistema del 2,4% rispetto al 2021, raddoppiando anche le partnership implementate".
Simion Giurcă, direttore dell'Associazione per la promozione di Timisoara, ha ricordato che "Timisoara, finora, ha registrato oltre 800mila pernottamenti con una media di 2,25 notti spese in città dai turisti, ma avremo i dati definitivi a febbraio".
Lavoro
Driverso: in Ue fatturato a 169 mln per car hiring d’alta...
Al Museo Maxxi di Roma il secondo global meeting della prima piattaforma digitale europea
Un comparto in grande espansione a livello europeo, con 169 milioni di euro di fatturato nel 2023, 192 imprese attive e un parco auto di 3.456 unità. E per quanto riguarda l'Italia i dati parlano di 45 milioni di euro di fatturato con circa 1000 auto. I numeri che arrivano da Driverso’s Analysis Lab riguardano il mercato del car hiring d’alta gamma nel Continente e segnalano anche un costo medio per noleggio di 2.916 euro per 58.074 transazioni nell’anno.
La durata media dei contratti è stata di 5,4 giorni per 313.600 giornate complessive, con ricavi medi sul singolo veicolo pari a 49mila euro. Ma c’è soprattutto un’aspettativa di crescita rilevante: il fatturato del settore è atteso a 195 milioni di euro già alla fine di quest’anno, per poi salire via via fino ai 714 milioni previsti nel 2030. Il bacino di mercato potenziale, comunque, è enorme, dato che il giro d’affari del luxury travel è calcolato oggi in 1.380 miliardi di euro.
Circa 40 di queste aziende, che rappresentano il meglio dell’offerta del car hiring d’alta gamma e rispettano standard di qualità predefiniti, operano su Driverso, la prima piattaforma digitale europea, nata in Italia, per il noleggio auto premium. L’aggregatore online mette a disposizione centinaia di veicoli di tutti i marchi più prestigiosi, forniti dai player attivi su 10 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Spagna, Svizzera).
Decine di aziende, esperti, stakeholder qualificati e appassionati provenienti da tutta Europa si sono ritrovati oggi nel suggestivo scenario del Museo Maxxi di Roma per il secondo global meeting di Driverso, da cui sono emersi numeri, scenari e tendenze di un ramo dell’automotive che incrocia i temi del lusso, del lifestyle, dell’economia digitale e soprattutto le sempre mutevoli abitudini di consumo turistico. Il servizio, infatti, si rivolge soprattutto a un target di clientela legata al tempo libero e alla ricerca di un’esperienza esclusiva di viaggio e di mobilità del tutto customizzata.
Durante la giornata al Maxxi, sono intervenuti esperti del calibro di Ryan Sarver, Partner Redpoints Ventures e soprattutto ex direttore della piattaforma Twitter, Massimiliano Archiapatti, Ceo di Hertz Italy, Jasmine Boni-Ball, Executive assistant di ‘Tuscany Now and More’, Ferruccio Rossi, Direttore generale di Sanlorenzo Yacht, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, e Maurizio Iperti, Ceo di LoJack.
Pierluigi Galassetti, co-founder con Saverio Castellaneta di Driverso, ha detto: “Il noleggio auto di alta gamma riveste un ruolo chiave nell’offerta turistica italiana e internazionale e agisce come un elemento in grado di caratterizzare e arricchire l’intera esperienza di viaggio. Questa proposta di mobilità è apprezzata sia dai visitatori nazionali che da quelli internazionali e si inserisce in un contesto in cui la clientela ricerca non solo comfort ed esclusività, ma richiede esperienze immersive e personalizzate in ogni dettaglio del soggiorno, dalla cucina all'alloggio, fino agli spostamenti in auto, che completano la gamma dei servizi”. “Nell’ambito del settore lusso, fortemente in crescita
Lavoro
Peste Suina, Martinelli (Assosuini): “Se crolla...
Il presidente dell'associazione: "Allevamenti e prosciutti sono sicuri, al mercato però non interessa"
"Il rischio grosso che stiamo correndo è di perdere un settore importante, un'eccellenza del made in Italy. La Cina già non importa i nostri prosciutti da due anni, com e anche la Corea e il Giappone. Adesso anche il Canada e se poi decideranno di fare la stessa cosa Stati Uniti, Francia e Germania che rappresentano i nostri principali mercati allora resteremo con i maiali negli allevamenti e i prosciutti nei prosciuttifici. Questo perchè il 30% dei prosciutti che si producono in Italia vengono esportati. Se crolla l'export sarà una catastrofe per i 4mila allevamenti italiani e per i trasformatori ma anche per tutto l'indotto". E' l'allarme che lancia, con Adnkronos/Labitalia, Elio Martinelli, presidente di Assosuini, dopo che il diffondersi della peste suina sui cinghiali anche nella zona del Parmense ha portato l'Ue a stabilire la zona di restrizione II a Langhirano, patria del Prosciutto di Parma.
E per Martinelli "se crolla l'export le aziende non avranno alternativa che chiudere e se, guardiamo all'esempio della Germania che ha affrontato il problema prima di noi, adesso il Paese fa segnare un 20% in meno di allevamenti dopo la fine dell'emergenza". "Questo fa capire che una volta chiusa l'attività è difficile che questa riparta dopo la fine dell'emergenza", sottolinea.
Secondo il presidente di Assosuini "finora il contrasto alla peste suina nel selvatico si è fatto solo in teoria, basti pensare che dopo un anno e mezzo il commissario straordinario non è ancora operativo. Si dove agire come fatto in Sardegna, dove il virus è stato eradicato con il coinvolgimento di tutte le forze in campo, a partire dai cacciatori che sono stati la chiave per sconfiggere il problema. E invece ora abbiamo un virus che corre velocissimo in Italia dove si calcola che ci siano 1,5-2 milioni di cinghiali", sottolinea.
Ma nonostante il virus corra tra i cinghiali gli allevamenti italiani di suinbi sono al sicuro. "I nostri allevamenti di suini, grazie agli investimenti fatti dagli allevatori in materia di recinti e barriere e anche con i controlli che vengono fatti di continuo, sono super sicuri. Ricordiamo che la peste suina non si trasmette all'uomo ma colpisce cinghiali e suini, si propaga velocemente e porta nel 90% dei casi alla morte degli animali. Detto questo, i nostri prosciutti sono sicuri e super controllati ma questo non interessa al mercato che non intende rischiare", conclude Martinelli.
Lavoro
Ai, Iannicelli (Ordine Ingegneri): “Fondamentale dare...
Parla il responsabile scientifico della Commissione Metrologia agli "Stati generali delle ingegnerie digitali”
“La metrologia è la scienza della misura che si divide tra la metrologia scientifica, legale, industriale. In Italia è stata un po' trascurata ed è per questo che ci siamo riuniti una commissione. La prima commissione di metrologia è nata a Milano e vi collaborano persone da tutta Italia perché è fondamentale dare peso a questa scienza che sta dietro a tutte le cose”. A parlare è Carmelo Iannicelli, presidente Commissione Metrologia dell'Ordine degli Ingegneri, dal palco degli "Stati generali delle ingegnerie digitali - Costruendo il futuro tecnologico di Milano e del Paese", organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico del capoluogo lombardo. Nel panel “Metrologia 4.0: verso una misurazione smart e intelligente” si è discusso di smart Metrology: “Se l'intelligenza artificiale si basa su numeri sbagliati perché non abbiamo conoscenza e competenza, stiamo perdendo il controllo delle nostre misure. Il controllo dei dati, il controllo delle misure, il controllo delle tolleranze dei nostri strumenti di misura è fondamentale- illustra Iannicelli - Abbiamo deciso di metterci insieme per cercare di far capire l'importanza e il presidio che deve essere fatto su tutto questo”, conclude.