Spettacolo
Fedez in lacrime a Belve: “Tre anni difficili, con...
Fedez in lacrime a Belve: “Tre anni difficili, con Chiara non abbiamo retto”
Il rapper ospite di Francesca Fagnani: "Non volevo piangere... Chiara resterà la donna più importante della mia vita"
"Sono stati 3 anni molto difficili. Purtroppo non abbiamo retto". Fedez si commuove e non trattiene le lacrime a Belve, nell'intervista a Francesca Fagnani, quando risponde alle domande sulla crisi del matrimonio con Chiara Ferragni.
"Non volevo piangere... Intorno alle nostre figure c'è sempre dietrologia, come se tutto fosse frutto di un calcolo. C'è anche chi è arrivato a dire che io abbia strumentalizzato la mia malattia e ci abbia guadagnato", dice Fedez.
"In questo momento si parla di tradimenti, si parla di una ragazza con cui avrei avuto un rapporto. Mi stupisce la leggerezza con cui si dicono certe cose senza nessuna verifica", dice il rapper. "E' legittimo dire una cosa del genere senza nessuna prova? Comprendo l'ossessione e l'esposizione mediatica, ma questa non può essere una giustificazione. Andiamo oltre...", dice l'artista. "Comunque vada, Chiara sarà sempre la mamma dei miei figli e sarà la donna più importante della mia vita indipendentemente dal fatto che l'amore possa andare avanti o meno. Spero che il clima si possa distendere per il bene dei nostri figli".
La crisi con Chiara Ferragni fino al caso Balocco
"Cosa mi ha legato molto a mia moglie? Onesto? Il sesso. La connessione che avevo... ho... raramente l'ho sperimentata. Mia moglie professionalmente mi ha insegnato che a volte bisogna dire di no. Io dico sempre sì, da povero arricchito. Quando mi hanno proposto di fare X Factor, nessun rapper era disposto a fare tv: 'mi danno un sacco di soldi, perché dovrei dire no?'. Ho cercato di farle aprire gli occhi su persone che aveva accanto. A volte ci sono riuscito, a volte no. L'unico progetto che ci ha coinvolto insieme è la serie" The Ferragnez. "Per il resto, si è trattato di compartimenti stagni".
Ha influito il caso del pandoro Balocco sul rapporto? "Sì, sì, sì", dice Fedez facendo riferimento alla vicenda giudiziaria che coinvolge Chiara Ferragni per l'attività di beneficenza. "Io ho scoperto la vicenda quando è uscito tutto e non l'ho presa benissimo. Io ho una fondazione che è stata controllata dalla testa ai piedi. Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria, ma voglio dire una cosa su Chiara. Ho sempre voluto difenderla. E' giusto che io mi sia preso la merda per questa vicenda, abbiamo scelto di essere The Ferragnez...".
"L'errore commesso da Chiara"
"Mi ha fatto star male, in questa situazione, l'impossibilità di rispondere di qualcosa che non ho commesso. Per rispondere, dovevo aspettare che un'altra persona gestisse tutto. Io mi sarei difeso da subito, avrei fatto cose completamente diverse", dice esprimendo un giudizio sulla strategia adottata dall'influencer.
"Ma non è stata questa la ragione per cui è finito il matrimonio, pur avendo contribuito a creare un clima pesante. Chiara poteva gestire meglio la situazione, tutti vedono la cattiva fede: io sono sicuro che non ci sia cattiva fede. Lei ha scelto di prendersi tutte le responsabilità, lei poteva e doveva spiegare che le responsabilità non sono tutte sue. Anche dei manager? Di un manager, uno solo".
I social e i figli
Dai social dei due personaggi, sono sparite le foto che mostrano i volti dei bambini: "Ho chiesto a Chiara in questo momento di non pubblicare i volti dei bambini. Sto tutelando i miei figli da me stesso, in un momento come questo non voglio danneggiarli. Non posso permettermi che vengano interpretate male cose che riguardano i miei figli. Credo di essere un buon padre, anche se molti ci accusano di aver 'mangiato' sulla vita dei nostri bambini. Credo che i genitori, volenti o nolenti, siano traumi per i loro figli. Spero di essere il male minore per loro".
Fedez a nudo, le risposte
"Il mio umore è altalenante, ho imparato a stare calmo nella tempesta. Non mi piace tirarmi indietro ed è per questo che sono qui. Il caos non è un disvalore, ma ogni tanto va fatto un po' d'ordine", dice Fedez nella fase 'preliminare' dell'intervista.
"Un mio pregio? Sono fottutamente trasparente. Un difetto? L'impulsività, divento cattivo. Credo di aver superato il limite quando ero molto giovane e sono andato a muso duro contro la politica. Non mi interessa essere amato o odiato, per me funziona comunque essere un personaggio divisivo. Non ho mai barattato la libertà delle mie idee con qualcosa. In passato il sentimento che mi ha caratterizzato di più è stato il rancore. Oggi mi caratterizza la curiosità. In passato ho avuto 'la guerra in testa', ho avuto bisogno di avere un nemico. Spero che oggi non sia più necessario", dice il rapper.
Si parla dell'infanzia e dell'adolescenza a Rozzano: "Vengo da un luogo in cui esiste l'omologazione di periferia, ci sono canoni da rispettare. Non tutte le persone che vengono dalla strada sono fatte per la strada: c'è chi è preda e chi è predatore, io ero la preda. Impari a farti rispettare ma ti picchiano lo stesso. Ne ho prese abbastanza".
Fedez non ha finito il liceo artistico: "Per come è andata la mia vita, non lo rimpiango". Nell'adolescenza, c'è stata anche la droga: "E' durata un anno, poi ho smesso perché a 18 anni ho tentato il suicidio tagliandomi le vene. E' stato facile entrare nella droga e difficile uscirne. Con l'aiuto dei miei genitori e di altre persone l'ho superato, per me è qualcosa che è successo 10 vite fa".
Il rap, il successo, Luis Sal
Con il rap, arriva il successo: "La testa ti gira per forza, succede a tutti avere un po' di delirio di onnipotenza. La mia fortuna è che non ho una gran considerazione di me stesso: non mi davo il valore che avevo sul mercato, questione di insicurezza. Ora succede un po' meno". All'epoca, i contrasti con i 'colleghi' "mi davano dispiacere. Chi mi attaccava era magari chi mi aveva offerto contratti che non ho firmato. Cosimo (Guè, ndr) dice che mi ha lanciato, ma io ero già famoso...". Si parla di affari: "Nel 2023 la mia società vale 70 milioni di euro e alla guida c'è mia mamma, che come me non è una persona 'studiata'. Ha imparato il mestiere in trincea".
Fedez ha appena chiuso l'avventura con il podcast Muschio Selvaggio, creato con Luis Sal prima della rottura e dell'interruzione del rapporto. "Mi manca Luis Sal? No, sono successe cose spiacevoli per cui ci sono rimasto male. Anche Chiara ci è rimasta male. E' una persona a cui ho voluto tanto, tanto bene, sinceramente. Non so se dall'altra parte sia successo lo stesso. In futuro dovrò imparare a stare da solo, finora non ho imparato a farlo".
La malattia
"Con il cancro mi è successa una cosa orribile. Per 2 anni ho perso la paura di morire, è tosta. Se non hai paura di morire, non dai valore alla vita. Ora però ho smesso di pensarlo", dice rispondendo ad una domanda sul cancro al pancreas.
Spettacolo
Design week, a Milano torna il party di NUL
Ospite dell'evento sarà la cantante iraniana Nava, in programma anche una performance inedita: la danza volante a 6 metri di altezza interpretata dal coreografo e ballerino Santo Giuliano
Installazioni immersive, live e un dj set in una location segreta che verrà rivelata solo poco prima dell’evento. In occasione della Design week torna il NUL party, uno degli eventi di culto milanesi, in programma il 19 aprile prossimo nel capoluogo lombardo. Ospite dell'evento la cantante iraniana Nava, che si esibirà in uno show tra musica e performance art. Durante la show, Nava ibrida le forme aliene degli immaginari cyber con la strumentazione ancestrale della sua terra natia. "Come nei lontani mondi del film 'Dune', visioni mistiche e futuri possibili si incrociano - spiegano gli organizzatori dell'evento -. NUL da sempre lavora su questo tipo connessioni al fine di generare immaginari inediti".
Anche nel food prevale l’ibridazione tra oriente e occidente, passato e futuro. Lo chef guest di questo evento è Eugenio Roncoroni che proporrà uno street food fusion a base vegetale. Lo chef, noto per essere stato un pioniere dell'hamburgheria di stampo americano, è ora sempre più attratto alle evoluzioni della cucina vegetale, un terreno dove sta raggiungendo alte vette di creatività. Per l'occasione ha accettato la sfida di proporre una selezione speciale di street food fusion vegano. L’identità visiva di NUL è come sempre curata da Matteo Mugnai, graphic designer indipendente mentre le installazioni video sono a cura dell’artista 4c, di base a Berlino, che lavora su forme aliene, mutanti: sculture digitali che si creano, diventano fluide e si ricompongono. L’evento, assicurano gli organizzatori, "sarà un viaggio dei corpi e delle menti lungo sette ore, ricco di contenuti e stimoli in onore alla creatività e delle connessioni rese possibili dalla Design week".
L’arte performativa è da sempre una caratteristica degli eventi NUL che per questa occasione proporrà una performance inedita: la danza volante a 6 metri di altezza interpretata dal coreografo e ballerino Santo Giuliano. I dj che si alternano sono Anasbri, Dj Dax e Tyler Ov Gaia. Dub, acid house e avanguardie sonore saranno mixate per guidare il pubblico attraverso gli stati emotivi della scoperta, della danza e della perdita delle inibizioni. Direttore artistico del progetto è il Tyler Ov Gaia, dj e ricercatore culturale che si esibisce tanto nel circuito dei club underground quanto nei luoghi dell’arte contemporanea, dalla Biennale di Venezia a Manifesta, portando la sua idea di musica come pratica liberatoria e anti-gerarchica.
Spettacolo
Torna il festival Partirò per Bologna
Sabato 20 aprile all’Estragon la sesta edizione dell’evento con decine di band punk, ska e reggae. Sul palco Bluebeaters, Banda Bassotti, Bunna e molti altri
Torna la sesta edizione festival Partirò per Bologna, che deve il suo nome alla celebre canzone della Banda Bassotti. Dopo il successo delle precedenti edizioni dove hanno partecipato decine di artisti da tutta Europa, migliaia di persone da tutta Italia, Francia e Germania, l'appuntamento è per sabato 20 aprile all'Estragon di via Stalingrado a Bologna, con i migliori artisti italiani e internazionali tra punk, ska e reggae. L’apertura della serata è affidata alla band Montelupo. Un progetto volto al recupero del canto anarchico italiano che nasce nel 2012 da un’idea di Daniele Coccia (Il Muro del Canto), Eric Caldironi e Alessandro Marinelli. un repertorio anarchico con arrangiamenti moderni assieme a Nicoló Pagani e Lavinia Mancusi.
A seguire la formazione street punk bolognese Zona Popolare che si esibirà accompagnata da Rude. La band formata nel 2009 dopo vari cambi di formazione ha trovato il suo equilibrio con Rude, ex membro dei Ghetto 84 e figura di riferimento della scena italiana e internazionale. Si prosegue con Bunna, componente della storica formazione reggae Africa Unite, che salirà sul palco accompagnato dalla band ska rocksteady soul The Magnetics. Insieme daranno vita a uno show speciale proponendo i grandi classici dal repertorio giamaicano a base di ritmi in levare. Sarà poi la volta dei Gang, band storica del rock italiano nata all’inizio degli Anni '80. Con decine di album all’attivo, eredi italiani delle sonorità del periodo punk londinese, sono nati dal progetto dei fratelli Severini, Marino e Sandro, nativi di Filottrano in provincia di Ancona.
Segue la formazione romana Dalton, attiva dal 2015 mescola punk, pub rock rock’n’roll, beat e cantautorato 70s, con richiami agli Sham 69, Slade, Battisti e Ivan Graziani. Nei loro testi esperienze personali e spaccati di vita. In scaletta poi il power trio The Uppertones, band che grazie alla combo trombone, voce, piano e batteria, portano in scena il suono della Giamaica degli Anni ’50. Una ricerca dove il genere mento si fonde con lo swing, il boogie e il calypso creando un mix poi definito bluebeat o jamaican boogie. Sul palco poi The Bluebeaters, storico collettivo ska composto di sette elementi. La loro musica si muove tra blue beat, ska, reggae e rock steady senza tralasciare aperture al pop.
Tra vari cambi di formazione ha pubblicato anche numerose hit come 'Wonderful Life', 'Che cosa c'è' con Gino Paoli o 'Messico e nuvole'. Ospiti internazionali dalla Francia la Brigada Flores Magon. Nati nel 1998 a seguito dell'incontro di differenti persone della scena alternativa degli anni '80 e del movimento anarco-punk parigino degli anni '90. Il quintetto Oi! street punk si dichiara fortemente antifascista e anticapitalista. In chiusura poi i rappresentanti più longevi del combat ska punk Oi!, ovvero la storica Banda Bassotti. Dal 1987 marchio di fabbrica per le loro canzoni generalmente antifasciste e politicamente impegnate. Nove elementi con fiati, sezione ritmica e chitarre porteranno sul palco dell'Estragon il meglio della loro produzione musicale.
Spettacolo
East Market celebra il Record Store Day
L’evento del vintage milanese si unisce alle celebrazioni internazionali con migliaia di vinili, cd e musicassette
East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare, si unisce alle celebrazioni internazionali del Record Store Day. Assieme alle centinaia di migliaia di negozi musicali indipendenti in tutto il mondo, East Market in occasione del Record Store Day ha allestito una speciale area con oltre 20 espositori musicali specializzati. L’appuntamento è per domenica 21 aprile, negli spazi di via Mecenate, assieme ai consueti 300 selezionati venditori da tutta Italia con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti.
Tanta musica dal passato in linea con la filosofia del vintage di East Market, ma anche novità contemporanee per gli amanti della musica di tutti i generi. Rock, pop, jazz, elettronica senza dimenticare l’Hip-Hop e i grandi classici italiani. Tra i più ricercati capi d'abbigliamento vintage, artigianato, complementi d'arredo e tutte le particolarità di East Market, avranno uno spazio dedicato migliaia di dischi tra cd, musicassette, vinili tra Lp, 45’’, picture, flexi, rarità e edizioni speciali per i semplici amanti della musica come per i più esigenti collezionisti.
Tra questi i collezionisti Giovanni Misuraca e Andrea Bertolucci, che propongono una vasta gamma di generi dal jazz al funk, dalla new wave al cantautorato italiano. Per l’occasione porteranno all’evento una copia autografata de 'L’Albero' di Jovanotti del 1997, una versione ancora sigillata con sovracopertina nera di 'Wish You Were Here' dei Pink Floyd e la prima stampa di 'Requiem' dei Verdena. Tra gli altri pezzi anche un cofanetto in edizione limitata e numerata del 2016, composto da 15 Lp in formato mono con tutta la discografia dei Rolling Stones. Stefano e Cristina Costanza propongono uno stand con una selezione di grandi classici del rock anni '60/'70/'80/'90 e dell'Hip-Hop classico, oltre a colonne sonore di film cult come 'Beetlejuice' di Tim Burton. Molte edizioni d'epoca tra cui una prima stampa brasiliana di 'Nevermind' dei Nirvana e la prima edizione americana di 'Depression Cherry' dei Beach House pubblicato da Sub Pop.
Lorenzo Pittan di Amarcord Records, con esperienza trentennale nel mondo del vinile, è specializzato nel jazz e nel rock degli anni ‘60/’70/’80, si distingue per la qualità dei dischi vintage proposti, sempre in perfette condizioni. Tra le sue proposte due album iconici del 1965: 'A love supreme' di John Coltrane e 'Studio Uno' di Mina. Francesco Galli titolare del negozio New San Francisco di Milano porterà oltre mille vinili tra cui una prima stampa in vinile bianco del 1968 del 'White Album' dei Beatles e la prima stampa originale Uk di 'Their Satanic Majesties Request' dei Rolling Stones del 1967 completa del celebre ologramma tridimensionale.
Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasticfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i dj set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.