Economia
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Italia-Africa, alla Luiss SoG progetto di formazione per diplomatici africani under 35
Intelligenza Artificiale, cybersicurezza e sostenibilità del patrimonio culturale, al via due giorni di incontri per 60 giovani con il supporto del Maeci
Consolidare la collaborazione Italia-Africa unendo il nostro Paese e i singoli Paesi africani per rispondere alle sfide che accomunano due Continenti: dalla sostenibilità all'Intelligenza Artificiale, dalla cybersecurity alla tutela del patrimonio culturale. Questi gli obiettivi al centro del Young Italian-African Diplomatic Fellows Program, un percorso di alta formazione organizzato da Luiss School of Government e United Nations Institute for Training and Research (UNITAR) e rivolto a un gruppo selezionato di giovani diplomatici africani under 35, attualmente impiegati presso il Ministero degli Affari Esteri del proprio Paese. Due giornate fitte di incontri, oggi e domani presso il Campus dell'Ateneo, per un dialogo di alto livello con professionisti, accademici e diplomatici sui temi dell'attualità geopolitica che coinvolgono le relazioni Italia-Africa, a partire dal "Piano Mattei" recentemente varato dal Governo.
Il Prorettore per l'Internazionalizzazione della Luiss, Raffaele Marchetti, sottolinea che "negli ultimi due anni, la collaborazione tra Luiss e United Nation Institute for Research and Training, con il supporto del Maeci, ha permesso di organizzare una formazione avanzata per 60 giovani diplomatici provenienti da oltre 20 paesi africani e dall’African Union sui rapporti tra Italia e Africa, oltre che sulle principali sfide collegate alla sostenibilità". "Questa iniziativa, giunta alla sua terza edizione, non rappresenta una semplice attività formativa ma un’ulteriore piattaforma per il dialogo tra Italia e Africa" aggiunge Marchetti.
La partnership con United Nation Institute for Research and Training per i giovani diplomatici africani, sottolinea Giovanni Orsina, Direttore della Luiss School of Government, "rappresenta un vivido esempio della missione strategica della Luiss School of Government per la formazione della PA nazionale ed internazionale. Ringraziamo il Maeci per il supporto per questa iniziativa che rappresenta un momento importante del dialogo tra Italia e Africa nella gestione delle principali sfide nazionali ed internazionali". La presentazione del progetto ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti di Unitar e del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale.
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Italia Economia n. 17 del 24 aprile 2024
Trasporti: Le sfide per il TPL passano per la transizione energetica e il fondo nazionale; Il "Megafono Sociale" di Danone: un nuovo modo di fare business; Stati generali delle ingegnerie digitali, una due giorni ricca di contenuti per costruire il futuro tecnologico di Milano e del Paese; Imprese: Rapporto Gem 2023-24, nonostante la crescita l’Italia osa poco; Unicredit University, inaugurato l’anno accademico: formazione globale per le competenze del futuro; Made in Italy, la nautica da diporto come settore strategico per crescita e occupazione; Nasce Previverso, il welfare action-lab di Arca Fondi Sgr e Talents In Motion; Banca Ifis lancia progetto Ifis art per dare valore ad arte, cultura e creatività contemporanea; Gioco responsabile, Fondazione FAIR presenta la sua ricerca a IGE-Italian Gaming Expo; Osservatorio Vorwerk: la Generazione Z vuole andare a lavorare, lo dice l’Istat; Penny Italia compie 30 anni e festeggia con risultati da record e nuovi investimenti; Firmato Protocollo tra Amazon e Istituzioni per la crescita e protezione del Made in Italy nel mondo.
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Enel, intesa con sindacati: 2.000 ingressi in 3 anni
Nota del gruppo: individuato percorso condiviso che mette al centro le persone, le reti e la transizione energetica
Accordo raggiunto tra Enel e Organizzazioni Sindacali Elettriche Filctem Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec. Il dialogo tra azienda e sindacati, si legge in una nota diffusa dal gruppo, ha permesso di superare la vertenza avviata nei mesi scorsi e di individuare un percorso condiviso che mette al centro le persone, le reti e la transizione energetica. L’intesa raggiunta, spiega la nota, "conferma l’attuale organizzazione delle attività e avvia un approfondimento tecnico su nuovi modelli operativi per individuare le migliori soluzioni in ottica di flessibilità, efficienza e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il confronto tra le parti ha portato a soluzioni condivise che contribuiranno alla crescita economica del territorio e allo sviluppo del sistema Paese, favorendo l’elettrificazione dei consumi".
"Azienda e organizzazioni sindacali - si legge ancora - intendono in particolare lavorare insieme per continuare a valorizzare gli asset strategici come la rete di distribuzione italiana, fondamentale per la transizione energetica e al centro del Piano Industriale di Enel con investimenti per 12,2 miliardi. Proprio per sostenere l’implementazione del Piano Strategico, Enel e le organizzazioni sindacali hanno concordato fino a 2.000 nuovi ingressi nell’ambito della rete negli anni 2024-2026. Enel e sindacati concordano che la continuità geografica della rete elettrica e l’esperienza del Gruppo Enel e delle sue persone nella gestione di una infrastruttura così cruciale e complessa rappresentano elementi da valorizzare e preservare a beneficio del Paese, dei cittadini e delle imprese".
Infine, Enel e sindacati "si impegnano ad attivare iniziative congiunte al fine di sostenere, ad ogni livello istituzionale, le attività finalizzate alla transizione energetica equa, sicura e sostenibile, anche mediante la proroga delle concessioni in scadenza. In quest’ottica, ritengono fondamentale assicurare e preservare l’unità della rete di distribuzione Enel in ambito nazionale, promuovendo tutte le azioni utili a garantirne la stabilità nel lungo periodo e la continuità geografica", conclude la nota di Enel.
Economia
Università digitale Pegaso lancia Horizon2020-Silvanus
Il progetto di ricerca mondiale per prevenire gli incendi boschivi
Realizzare una piattaforma di gestione forestale ecosostenibile e resiliente al fine di combattere la diffusione degli incendi boschivi, soddisfare le esigenze di utilizzo efficiente delle risorse e rigenerare il paesaggio, fornendo protezione contro le minacce di incendi a livello globale. È Horizon2020-Silvanus (Integrated technological and information platform for wildfire management), il progetto di ricerca e innovazione finanziato nell’ambito del programma Europeo Horizon 2020 Green Deal (H2020-LC-GD-2020) coordinato dall’Università Pegaso – Ateneo Digitale del Gruppo Multiversity - e lanciato in occasione dell’assemblea generale relativa al progetto che si è chiusa oggi al Campus “Principe di Napoli” di Agerola.
Durante l’assemblea, che si è aperta lo scorso 22 aprile, quarantanove partner provenienti da 23 Paesi da tutto il mondo (Unione Europea, Brasile, Indonesia ed Australia) si sono riuniti per discutere e portare avanti le azioni del progetto della durata di 42 mesi (ottobre 2022-marzo 2025), che si avvia verso la fase di presentazione nel mese di maggio della piattaforma integrata per la prevenzione degli incendi boschivi.
Dopo il successo dell’implementazione delle azioni pilota in 10 Paesi nel 2023, europei (Francia, Italia, Slovacchia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Croazia e Romania), ed extra Ue (Australia ed Indonesia) dove i prodotti degli utenti sono stati testati in scenari operativi, un secondo periodo di dimostrazioni pilota nel 2024 si concluderà in Brasile con un test della piattaforma completamente integrata. “Tale tecnologia ha lo scopo di monitorare in modo efficiente le risorse forestali, valutare la biodiversità, generare indicatori di rischio di incendio più accurati e promuovere la conoscenza delle norme di sicurezza tra la popolazione locale colpita dagli incendi attraverso campagne di sensibilizzazione”, ha dichiarato Pierpaolo Limone, Rettore dell’Università Digitale Pegaso. “In particolare, la novità della piattaforma consiste nello sviluppo e nell’integrazione di tecnologie avanzate, big data, modelli climatici, dati meteorologici e analisi di flussi video multispettrali”.
Silvanus si avvale di esperti di scienze ambientali, tecniche, economico-sociali e giuristi per supportare le autorità regionali e nazionali responsabili della gestione degli incendi nei rispettivi Paesi. La piattaforma è composta da 12 prodotti come i robot a terra per la mappatura dell’area colpita dagli incendi, i droni che utilizzano un sistema di comunicazione wireless all'avanguardia per la connettività in luoghi remoti, sensori per telecamere IoT, toolkit di formazione AR/VR per i vigili del fuoco, un modello di propagazione degli incendi, un’applicazione per il coinvolgimento dei cittadini, un’applicazione specifica per l'indicizzazione della biodiversità e molti altri che facilitano una strategia di prevenzione degli incendi e di ripristino della biodiversità multiforme ed interdisciplinare.
Il progetto include anche campagne educative, coinvolgendo Istituzioni nazionali ed europee sul sito web (www.silvanus-project.eu) e sui social media, mentre l’app di coinvolgimento dei cittadini, disponibile per tutti gli utenti, è stata recentemente rilasciata su App Store e Google Play.
L'applicazione fornisce ai cittadini strumenti per individuare e prevenire gli incendi, oltre a linee guida su come prepararsi e rimanere informati durante gli incendi. Per garantire che i risultati di Silvanus abbiano un impatto a lungo termine, il progetto includerà raccomandazioni sulla Governance delle foreste, raccomandazioni sulla strategia di riabilitazione del suolo e servizi di roadmap per il ripristino delle risorse naturali da inviare alle Istituzioni europee.