Scuola chiusa in Abruzzo da lunedì 1 marzo per l’aumento dei casi di coronavirus, 355 da ieri. Dalle elementari alle superiori tutti in didattica a distanza. E’ quanto prevede un’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, firmata a seguito della conferma ad opera della Asl e del Gruppo tecnico scientifico regionale, dell’aumento dei casi di positività nella popolazione in età scolare. Al momento rimangono aperti gli asili, salvo diverse disposizioni comunali.
“Si applica la didattica a distanza, dalle elementari alle superiori, per agevolare la campagna vaccinale che nel frattempo è stata indirizzata, tramite le Asl, verso il personale scolastico per arrivare il prima possibile a garantire quella copertura vaccinale che consenta una successiva riapertura più serena e sicura”, si legge nell’ordinanza della regione Abruzzo che sottolinea come “continua ad esserci, da parte delle Asl e del Comitato tecnico scientifico, la conferma dell’incremento dei contagi nella fascia in eta’ scolare, come si sta verificando anche a livello nazionale”.
L’ordinanza firmata da Marsilio “proroga la zona rossa nella province di Chieti e Pescara solo per quei Comuni che continuano a mostrare una persistenza nei contagi e un’incidenza troppo elevata. Zona rossa che si restringe all’area metropolitana, eccezion fatta per qualche centro più distante come ad esempio Caramanico e Lanciano”.
“Continua il costante monitoraggio – continua la Regione – sotto particolare osservazione ci sono i Comuni della costa teramana più prossimi all’area metropolitana pescarese (Silvi, Pineto e Roseto degli Abruzzi), e i comuni di Atessa e Guardiagrele, per i quali nelle prossime 48 ore verra’ effettuata una rivalutazione. Un altro elenco di comuni sarà sottoposto a sorveglianza per verificare se nei prossimi giorni continueranno a mostrare trend di crescita, nel qual caso si adotteranno specifiche misure rispetto alla fascia arancione loro attribuita”.

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