Una nuova tappa del viaggio musicale di Marco Mameli prende forma con ZARAPHIEL, disponibile su tutte le piattaforme digitali e distribuito da Virgin Music Group per Joseba Publishing. Un progetto che unisce energia e intimità, pensato per restituire al pubblico un sentimento preciso: Speranza, intesa come impulso a rialzarsi e guardare avanti quando tutto pare franare.
Un EP come promessa di rinascita
Con ZARAPHIEL, Marco Mameli firma un capitolo pensato per lasciare un segno. Più che un titolo, è un manifesto: l’idea di Speranza come voce interiore che impedisce di arrendersi quando il terreno cede. L’EP intreccia impatto e intimità, alternando slanci possenti e spazi meditativi, per restituire un’esperienza che non cerca l’effetto, ma un contatto vero. L’obiettivo è riaccendere la scintilla capace di rimetterci in cammino anche dopo una sconfitta, trasformando le ferite in prospettiva. In questo orizzonte, la musica diventa racconto e promessa di rinnovamento.
In queste tracce convivono pulsazioni epiche e momenti di profonda introspezione, dando forma a un itinerario che si spinge oltre il quotidiano. Il viaggio suggerito dal suono invita a guardare oltre l’immediatezza, dove la caduta non è un punto finale ma l’inizio di una ricostruzione più solida. L’ascoltatore procede tra sospensioni e ripartenze, fino a ritrovare una forza discreta ma tangibile. È un percorso di crescita emozionale che preferisce la sincerità ai proclami, attento a ciò che resta e a ogni dettaglio che illumina il ritorno a sé.
La figura di Zaraphiel tra armatura, luce e quattro ali di cristallo
Zaraphiel abita il progetto come un’immagine potente: un’entità di luce avvolta in un’armatura nera profonda, impreziosita da ornamenti sacri. Sul petto brilla una croce bianca, segno che taglia l’oscurità senza esitare. Lo sguardo è singolare, con sclera nera e iridi di luce pura, a indicare una visione capace di attraversare il buio. Le quattro ali, di cristallo, rifrangono purezza e forza, come se custodissero l’essenza più alta di ciò che guida e protegge, e insieme richiamassero la fragilità che precede ogni trasformazione.
La sua presenza non è solo estetica: Zaraphiel incarna la rinascita e il coraggio di credere ancora dopo la caduta. All’interno dell’EP prende forma la sua storia, costruita come un racconto parallelo che dialoga con i brani. È una narrazione ispirata anche dai contenuti condivisi su Instagram, legata alla leggenda del Serafino e intrecciata con il percorso personale dell’autore. Arte e biografia si incontrano, fino a confondersi, per restituire una prospettiva di resistenza luminosa che invita all’ascolto attento e partecipe.
Anime, cuore pulsante del progetto
La focus track Anime, quarto brano dell’EP, apre la seconda metà del viaggio. È una canzone sulla ricerca e sul riconoscimento: non basta incontrare l’amore, occorre saperlo vedere tra mille volti. L’idea centrale è che il sentimento, quando è autentico, si manifesta come un richiamo preciso. Il brano diventa così un varco, la soglia che traghetta l’ascolto verso un’ulteriore consapevolezza, coniugando tensione emotiva e chiarezza di intenti e offrendo una direzione nitida alla narrazione dell’EP, proprio nel punto in cui la storia cambia respiro.
Il suo messaggio è un’invocazione alla perseveranza: una luce che orienta verso chi si ha la sensazione di cercare da sempre. Anime celebra l’amore vero e la fiducia nella sua presenza, anche quando restano addosso perdita e disincanto. Non è un’idealizzazione, ma un cammino concreto di riconoscimento reciproco. Resistere diventa scegliere: accettare la propria vulnerabilità e trasformarla in forza quieta, capace di tenere insieme ciò che sembrava irrimediabilmente distante nel tempo e nello sguardo, fino a riconoscersi senza esitazioni davvero.
Tracce, passaggi e svolte narrative lungo il viaggio
La mappa del lavoro è scandita da sei titoli che ne definiscono le tappe: Universo, Phoenix, Incarnation, Anime, New Eden, Eternal Light. Non è una successione casuale, ma una progressione che avanza per immagini e stati d’animo. Dalle aperture iniziali alla ripartenza, fino all’approdo conclusivo, l’ordine delle tracce racconta una traversata immaginifica in cui ogni brano pesa e spinge il successivo. È un disegno coerente, pensato per essere attraversato senza salti e vissuto con l’attenzione che merita ogni dettaglio.
In questo percorso, Anime funziona da snodo: segna l’avvio della seconda parte e imprime una direzione diversa all’ascolto. Le tappe che precedono predispongono la scena; quelle che seguono ampliano la visione e consolidano la spinta verso l’esito finale. La costruzione invita a non interrompere la fruizione, perché il senso pieno si rivela nel suo insieme. Il viaggio è nella relazione tra i capitoli, non in un singolo episodio, ed è lì che la narrazione trova la sua intima compiutezza finale.
Distribuzione e uscita
ZARAPHIEL è disponibile su tutte le piattaforme digitali ed è distribuito da Virgin Music Group per Joseba Publishing. L’uscita abbraccia un pubblico trasversale, parlando tanto a chi cerca impatto quanto a chi desidera profondità. Il progetto non chiede contesti speciali: basta premere play perché la trama sonora e narrativa si costruisca da sé, passo dopo passo. È una proposta pensata per essere incontrata ovunque, mantenendo intatta la sua identità e raggiungendo chi ascolta con chiarezza, senza filtri superflui o rumori.
Anche nella fruizione più semplice, emerge la natura immersiva del lavoro: uno scorrere che alterna impeto e sosta, aprendo scenari immaginativi e, al tempo stesso, concreti. L’idea di un viaggio “oltre” non è evasione, ma esigenza di ritrovare un centro, di riconoscere ciò che conta quando tutto sembra incrinarsi. Il risultato è un approdo interiore, una fermezza dolce che nasce dall’ascolto e rimette in moto le parti più attente di noi, con una chiarezza che resta anche dopo il silenzio.
L’artista: origini, studi e visioni creative
Marco Mameli, 26 anni, è nato e vive a Selargius (CA). Fin da bambino si è sentito attratto dall’arte, fra musica e cinema, costruendo storie con l’ambizione di farle diventare realtà. Le difficoltà e gli episodi di bullismo affrontati nell’adolescenza sono diventati carburante creativo, trasformando il dolore in disciplina e determinazione. Studia canto presso la Voice Power Production con Lorenzo Cuscusa e recitazione cinematografica all’Accademia di Maurizio Pulina, seguendo Masterclass con Daniel Caltagirone, Vincent Riotta, Richard Sammel e Christian Iansante.
Ha interpretato un ruolo da protagonista in un progetto seriale attualmente in fase di proposta vendita e ha preso parte, con ruoli minori, a produzioni italiane e internazionali, tra cui il film Il Criminologo di Antonio Rojch. Parallelamente realizza doppiaggi amatoriali sui social, sta sviluppando un fumetto Dark Fantasy e, insieme a colleghi d’accademia, ha ideato una sitcom anch’essa in proposta. Il perno resta la musica: un cammino inaugurato con Universo, primo brano del suo album, che segna l’avvio del suo viaggio artistico e spirituale.
Una visione che nasce da ferite trasformate in luce
All’origine di ZARAPHIEL c’è la storia personale di Marco Mameli: un attraversamento di ferite che chiedono di essere convertite in luce. Il progetto affronta il sentimento di sentirsi fuori posto, le cadute e gli smarrimenti, ma cerca soprattutto l’istante in cui dentro si riaccende qualcosa che chiamiamo Speranza. Non è fuga, è confronto. Trasformare il dolore in materia creativa diventa la scelta che sostiene ogni passo, fino a generare una narrazione capace di includere fragilità e ripartenze senza compiacimenti inutili.
L’autore racconta di avere messo tutta la propria anima in ogni nota, cercando verità più che ornamento. Per lui, questo lavoro supera l’idea di un semplice disco: è un itinerario che porta al risveglio e a un’ascesa interiore, conquistata passo dopo passo. Ogni scelta musicale e narrativa risponde a quella traiettoria, fino a restituire un’identità limpida che non teme di esporsi e di dire, con decisione, che ricominciare è possibile, senza rinunciare alla delicatezza né alla forza necessaria per durare.
