Quando il microfono si accende, non si accendono solo le spie della regia: si accendono i nervi. E a Napoli, tra le stanze di Palazzo Palladini e lo studio radiofonico, una voce incerta può far tremare una famiglia intera.
Il ritorno di Micaela in radio promette bene fino al primo stacco musicale. Poi qualcosa si incrina: la battuta non arriva, l’improvvisazione diventa vuoto, la scaletta si sfilaccia. A farne le spese è Samuel, che si ritrova nel posto peggiore al momento peggiore: nel raggio della diretta, dove il margine d’errore è un lusso che oggi non esiste. La frizione travalica il vetro della regia e rimbalza a casa, dove le parole non dette pesano più di quelle andate in onda.
Una crisi creativa che fa rumore anche fuori dallo studio
La settimana successiva si presenta con una domanda che scotta: è stata solo una serata storta o Micaela ha perso il filo? La risposta non si può rimandare, perché la radio chiede ritmo e idee. Ed è qui che la crisi diventa familiare: il microfono vuoto chiama Manuela, trascinata suo malgrado a sostituire la sorella. Non è una staffetta, è una faglia. Manuela ha una vita che corre altrove, tra impegni e una scelta di cuore che l’ha riportata accanto a Niko; ma quando la linea chiama, rientra in onda. E ogni volta che lo fa, paga un prezzo.
Nel mezzo c’è Serena, che con le gemelle ha imparato a misurare gli affetti con la pazienza. Oggi, però, non basta mediare. Dove finisce l’aiuto e dove inizia l’alibi? Spingere Manuela a coprire Micaela significa salvare una diretta, ma rischia di incendiare il privato: vecchie gelosie, antiche fragilità, il sospetto – mai del tutto archiviato – che una delle due debba sempre rinunciare a qualcosa per l’altra. Serena lo sa: se l’onda non si governa, travolge.
Manuela, tra il dovere e quel battito che non smette
La chiamata in radio arriva proprio mentre Manuela cerca di tenere insieme il calendario e il cuore. C’è una data che slitta, un imprevisto accademico che sposta equilibri e un gesto di Niko che, forse, può rimettere in ordine le cose più urgenti. Ma il presente non dà tregua: rientrare in studio significa prendersi sulle spalle la reputazione della sorella e, insieme, la responsabilità di una voce che il pubblico riconosce e aspetta. In fondo la domanda è sempre la stessa: quanto si può dare senza rompersi?
La radio è una macchina che perdona le emozioni solo quando sanno trovare il tempo giusto. Questa volta non succede. Samuel resta invischiato nel corto circuito di Micaela: una parola di troppo, un silenzio mal messo, un fraintendimento che – come spesso accade – si trascina fino a casa.
E adesso?
C’è chi crede che la crisi di Micaela sia il punto più basso, chi sospetta che sia un passaggio necessario per ripartire. La verità – come sempre a Un posto al sole – sta nel tempo che resta tra una puntata e l’altra. Basterà l’intuizione di Manuela per rimettere in carreggiata la diretta? Serena riuscirà a tenere il baricentro senza perdere pezzi? E Samuel saprà trasformare lo scivolone in un’occasione? Le risposte sono pronte a microfono acceso.
Un posto al sole è in onda su Rai 3, dal lunedì al venerdì alle 20:50.
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