È disponibile su tutti i digital store Synergy, nuova uscita di Gio’s Project guidato da Giovanni Zucchi. Nato in studio da un’intuizione concreta e trasformato in musica collettiva, il brano mette in dialogo sensibilità diverse e una scrittura lucida, sostenuta da performance d’altissimo profilo che ne esaltano energia, precisione e respiro contemporaneo.
Una visione che unisce tecnica e arte
Giovanni Zucchi ha scelto di far evolvere la propria ricerca investendo, durante la pandemia, in un nuovo studio di registrazione ad alta tecnologia. Da qui ha potenziato servizi di mix e mastering da remoto e avviato corsi online certificati Steinberg dedicati a professionisti e aspiranti tecnici del suono. Innovazione, competenza e formazione si incontrano in un percorso che offre strumenti reali ai giovani musicisti, creando un ponte tra idee e produzione concreta. Questa tensione all’eccellenza non è un orpello: è la condizione necessaria perché ogni progetto nasca già orientato a risultati solidi e condivisibili.
Con oltre trent’anni di esperienza, Zucchi è fra i profili più completi del panorama italiano: musicista, compositore, arrangiatore, produttore e tecnico del suono. Ha lavorato con Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni e Ivan Graziani, contribuendo a produzioni in cui la qualità tecnica convive con l’urgenza espressiva. La cifra professionale resta la cura del dettaglio, declinata sia in studio sia sul palcoscenico. È da questa matrice che prende forma Gio’s Project, spazio dove metodo e immaginazione trovano un linguaggio comune capace di parlare a pubblici diversi.
Da un test di studio a un dialogo globale: la nascita di Synergy
Synergy affonda le radici in un’idea di Giovanni Zucchi: partire da un groove di batteria concepito come test intensivo per il collaudo di alcune workstation in studio. Un banco di prova, e insieme un pretesto creativo. Quello che nasce come esercizio di resistenza sonora diventa presto un brano compiuto, costruito per gradi, con incastri che aprono spazi e li richiudono con naturalezza. Il titolo racconta il senso dell’operazione: mettere insieme competenze eccellenti e farle respirare all’unisono, senza sovrapporsi, con un equilibrio che alimenta la spinta ritmica e illumina i particolari timbrici.
La batteria porta la firma di Chris Coleman, tra i più celebrati al mondo. Dopo aver ascoltato la traccia in uno studio a Santa Monica, ha registrato la sua parte dando al brano un impulso formidabile. La sua performance è diventata uno stimolo estremo e impegnativo per tutti gli altri musicisti coinvolti, imponendo un livello di precisione ed energia che ha guidato le successive scelte musicali. Il risultato è una struttura che si regge su una pulsazione autorevole, capace di sostenere dinamiche complesse senza perdere la fluidità del racconto sonoro.
Un cast internazionale al servizio del brano
Alla chitarra interviene Mark Lettieri, vincitore di 5 Grammy, riconoscibile per un linguaggio musicale raffinato e una padronanza espressiva fuori dal comune. Il suo fraseggio non occupa spazio: lo scolpisce. La scelta dei suoni, la misura degli interventi, la capacità di piegare la dinamica secondo le esigenze narrative rendono la chitarra un elemento essenziale, sempre al servizio della composizione e delle geometrie ritmiche che guidano Synergy, senza mai rinunciare alla personalità.
Al basso c’è Federico Malaman, pilastro della scena italiana e riferimento internazionale. Il suo groove, autorevole e flessibile, garantisce coesione e spinta, tenendo insieme le tessiture armoniche e il respiro percussivo. È un lavoro di sostanza e di ascolto, in cui la tecnica diventa strumento di relazione con gli altri: Malaman sceglie la via dell’efficacia, mettendosi totalmente al servizio del brano e rendendo la sezione ritmica un motore che non cede mai.
L’ossatura italiana: tastiere, consigli e fiati in primo piano
Il nucleo del brano si rafforza con i contributi italiani. Al pianoforte e alle tastiere Andrea Pollione, colonna portante di Gio’s Project insieme a Angie Brown. Pollione cesella incastri armonici che sostengono l’architettura complessiva, mentre Angie Brown, musicista di rara sensibilità, affronta con eleganza una parte molto complessa e offre preziosi consigli che incidono sulle scelte finali. È un lavoro di squadra che ascolta, aggiusta, affina. La qualità emerge dall’attenzione reciproca, dalla lucidità con cui ogni intervento trova il proprio posto.
La sezione fiati, tra le più potenti in Italia, è formata da Carlo Maria Micheli al sax, definito star internazionale, funambolico e certezza del progetto, Ambrogio Frigerio al trombone e Daniele Moretto alla tromba. La loro presenza completa il quadro sonoro con un timbro coeso e incisivo. Non è un’aggiunta decorativa: i fiati interagiscono con ritmo e armonia, rilanciano gli accenti, colorano gli snodi, e amplificano quella spinta emotiva che rende memorabile la trama musicale di Synergy.
Il progetto discografico in arrivo
Dopo il debutto, nell’autunno 2025 è attesa l’uscita del nuovo lavoro discografico, “Gio & Angie and Friends”, anticipato dai singoli “My Heart Will Wait” e “Synergy”. Il disco ospita un cast d’eccezione: tra gli altri, Chris Coleman (Prince), Mark Lettieri (Snarky Puppy, The Fearless Flyers), Sharay Reed (Aretha Franklin, Chaka Khan, Patti LaBelle) e Angie Brown (corista per Michael Bolton, Sting, Mariah Carey). Ricerca sonora, groove e sperimentazione elettronica convergono in una sintesi che promette intensità e cura artigianale.
In occasione dell’uscita del secondo disco, la formazione assumerà il nome Gio’s Project 2.0. Il percorso ha radici solide: nel 2016 Gio’s Project, scritto e prodotto integralmente da Zucchi, è stato presentato al Festival di Cannes e ha incontrato particolare favore negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone e in Corea. Un riscontro internazionale che conferma la forza della visione e la coerenza di un progetto capace di parlare molte lingue restando fedele alla propria identità.
Tra impresa e palcoscenico: l’eredità di Project Lead
Nel 1983 Giovanni Zucchi fonda Project Lead, realtà pioniera nella produzione di workstation audio e video professionali. Le sue soluzioni sono state utilizzate da artisti in tour come Beyoncé, Rihanna e Vasco Rossi, oltre che per gli ultimi 13 Festival di Sanremo, da MSC Crociere e dal Teatro La Fenice di Venezia. Riconosciuta tra le aziende leader del settore, questa esperienza industriale ha definito standard e metodi che oggi tornano utili quando si costruisce un suono capace di resistere al tempo e alle prove del palco.
Innovazione tecnologica, sensibilità artistica e attenzione alla formazione: è da questo triangolo che si alimenta l’orizzonte di Zucchi. In Synergy e in Gio’s Project le idee diventano materia sonora grazie a una filiera competente, dove la tecnica non soffoca ma sostiene l’emozione. Il risultato è un racconto musicale che mette insieme mestiere, curiosità e visione, offrendo a chi ascolta non solo performance eccellenti, ma anche un invito a credere nella musica come linguaggio, professione e futuro.
