La svolta è arrivata nel pomeriggio: il conducente ventottenne del Suv Bmw che nella notte ha travolto la volante del Commissariato di Torre del Greco è stato rintracciato e arrestato. Dalle verifiche risulta positivo ai test per sostanze stupefacenti. Gli viene contestato l’omicidio stradale aggravato e l’omissione di soccorso; in auto con lui c’erano sei persone, tre minorenni, tutte individuate. L’uomo è stato bloccato all’ospedale Maresca, dove si era presentato per farsi medicare.
Parliamo di un impatto frontale violentissimo lungo viale Europa, con la volante sbalzata fuori strada dopo l’urto contro una Bmw X4 noleggiata che avrebbe invaso la corsia opposta. Nell’incidente ha perso la vita Aniello Scarpati, 47 anni, assistente capo coordinatore; il collega Ciro Cozzolino, 38 anni, è stato sottoposto a un delicato intervento ed è ricoverato all’Ospedale del Mare in terapia intensiva. Un dolore che tocca tutti. E che chiama a risposte rapide, documenti alla mano.
Chi è stato fermato e dove è stato trovato
Gli investigatori hanno chiuso il cerchio nelle ore successive allo schianto: il ventottenne ritenuto alla guida è stato tracciato e raggiunto al Maresca di Torre del Greco. La sua irreperibilità è durata circa dodici ore, poi l’intervento delle pattuglie e il fermo. I rilievi e i primi atti lo inquadrano come conducente dell’auto che ha centrato la volante; le analisi tossicologiche hanno dato esito positivo alla droga.
Sul piano penale la cornice è netta: omicidio stradale aggravato dall’uso di stupefacenti, fuga e omissione di soccorso. La posizione dei due maggiorenni che erano con lui è al vaglio della Procura di Torre Annunziata; per i tre minorenni procede la Procura per i Minorenni di Napoli. Sono acquisiti i filmati della zona e le immagini utili a ricostruire i secondi che precedono l’impatto.
La dinamica fissata dagli atti
La volante stava pattugliando viale Europa quando il Suv ha invaso la corsia opposta. L’urto ha proiettato l’auto della Polizia nel vallone adiacente. Non c’è stata possibilità di rianimare Scarpati, deceduto sul posto; il collega è stato stabilizzato e trasferito. Un dettaglio che pesa: il Suv era a noleggio, circostanza che aiuterà a definire tempi e responsabilità del possesso del mezzo nelle ore precedenti.
Pochi minuti dopo, mentre partivano i soccorsi, nessuno dei sei occupanti del fuoristrada era più a bordo: si sono allontanati, salvo poi essere rintracciati in ospedale e identificati. Anche questo pezzo è già agli atti, insieme alle prime escussioni. Un lavoro che procede in parallelo con gli accertamenti chimico‑tossicologici e con le verifiche sul contratto di noleggio.
I test e il loro peso in aula
La positività agli stupefacenti certificata dai test incide su più livelli: sul quadro indiziario in relazione alla guida e qualora confermata dai successivi esami di laboratorio, sulle aggravanti ipotizzabili in processo. Nelle ricostruzioni convergenti delle fonti istituzionali e giudiziarie, quest’elemento è già entrato nel provvedimento restrittivo. Le verifiche proseguono per definire eventuali ulteriori profili di responsabilità degli altri maggiorenni presenti a bordo.
Alcune cronache parlano di alcol oltre alle droghe tra le ipotesi contestate; finora, rispetto ai riscontri clinici, ciò che risulta documentato è la positività alla droga. In questa fase scegliamo di attenerci a ciò che è provato e registrato nei verbali disponibili, senza forzare oltre.
Il quadro umano e istituzionale
La giornata ha restituito anche la voce delle istituzioni. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un telegramma al Capo della Polizia; Giorgia Meloni e il ministro Matteo Piantedosi hanno espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia di Scarpati e alla Polizia di Stato. Parole misurate, necessarie. A noi resta il compito di tenere insieme la cronaca e il rispetto per il dolore.
Sullo sfondo, il collega ferito continua la sua battaglia in ospedale. Voi che vivete quelle strade lo sapete: ogni turno, ogni notte, è fatta di scelte rapide e di rischi veri. A Torre del Greco lo abbiamo visto troppo da vicino. Qui e ora l’urgenza è doppia: verità processuale e sicurezza su un’arteria cittadina che chiede tutele concrete.
Cosa resta da chiarire
Restano da cristallizzare la velocità del Suv, la traiettoria nei secondi immediatamente precedenti, l’origine dello spostamento di corsia e il contributo causale di ciascun adulto presente nell’abitacolo. Le pattuglie hanno già sequestrato il mezzo, acquisito telecamere e raccolto testimonianze. Nelle prossime ore, come prevede la procedura, si valuterà la misura cautelare più adeguata alla luce del materiale che confluirà agli atti.
Intanto, una cosa desideriamo dirla con chiarezza: nessuna scorciatoia. Vi aggiorneremo solo su elementi verificati, con nomi e dati che stanno nelle carte. Perché l’unico modo di onorare Aniello Scarpati e la sua famiglia è questo: rigore, umanità, fatti.
