Dal 7 al 16 novembre 2025, con una speciale pre-apertura il 2 novembre, il Matera Film Festival celebra la sua sesta edizione, riaffermando il ruolo della Città dei Sassi come crocevia di cinema, arte e innovazione. Un programma denso di proiezioni, incontri e retrospettive riporta Matera al centro del dialogo culturale nazionale e internazionale.
Date e sedi
Dal 7 al 16 novembre 2025, il Matera Film Festival anima il CineTeatro Comunale Gerardo Guerrieri, il Cinema Il Piccolo e l’APT Open Space; la città si conferma capitale creativa con un programma di proiezioni, incontri, retrospettive e panel. La sesta edizione è anticipata da una pre-apertura il 2 novembre e mette al centro il dialogo tra cinema, arte, tecnologia e territorio; una proposta che abbraccia pubblici differenti e chiama a raccolta professionisti e appassionati da tutta Italia e dall’estero.
Nel concorso lungometraggi, la selezione traccia una mappa di temi essenziali: memoria, territorio, relazioni umane. Cinque opere compongono un’orchestra di sguardi e cinque geografie produttive e culturali che si parlano tra loro: dall’avventura conoscitiva di Lady Nazca alla deriva esistenziale di Le città di pianura; dal mito perturbante de La valle dei sorrisi alla delicatezza umanista di Charlotte, una di noi; fino al passo ipnotico e politico di When the Walnut Leaves Turn Yellow. Film che scelgono il rischio, tanto nella forma quanto nei temi, oltre l’ovvio.
Una pre-apertura che omaggia Yoshitaka Amano e accende un dialogo fra anime e videogiochi, cinema d’autore e arti visive
Il battesimo dell’edizione 2025 arriva con una pre-apertura in collaborazione con Lucca Comics & Games, interamente dedicata a Yoshitaka Amano, artista e illustratore giapponese noto per le sue creazioni nell’animazione e nei videogiochi. Nella cornice della Città dei Sassi, il maestro riceverà il Premio Giuliana D’Argento 2025, riconoscimento che da quest’anno il Festival riserva a chi si è distinto nelle arti, nei saperi e nelle conoscenze. Una scelta che salda linguaggi e generazioni, trasformando l’omaggio in un invito al dialogo e facendo risuonare Matera come luogo di incontro tra immaginari distanti eppure sorprendentemente vicini.
Il 2 novembre alle ore 18:00, al CineTeatro Guerrieri, Yoshitaka Amano terrà una masterclass moderata da Fabio Viola e Silvio Giordano. A seguire, la proiezione di “Angel’s Egg” di Mamoru Oshii nella versione restaurata, presentata a Venezia, a Lucca e a Matera in anteprima, prima dell’arrivo nelle sale italiane a dicembre. Un passaggio di testimone tra generazioni di maestri e un’occasione rara per immergersi nella poesia visiva di un’opera di culto, all’interno di una serata che intreccia saperi, tecniche e memorie condivise con lo sguardo rivolto al presente.
Al maestro Amano è dedicata anche una retrospettiva che attraversa l’immaginario di classici dell’animazione: Kyashan il Ragazzo Androide, Hurricane Polimar, Yattaman, Tekkaman, I Predatori del Tempo, Calendar Men. Titoli che hanno segnato generazioni e che, riportati sul grande schermo durante la settimana del Festival, permettono di riascoltare il battito di storie che hanno fatto scuola. Un flusso di immagini che restituisce l’evoluzione di un segno ormai iconico, capace di parlare al pubblico di oggi senza perdere la sua carica visionaria.
Apertura in musica
Il 7 novembre, alle 20:00, il sipario si apre con il concerto inaugurale ‘Soundtracks Tour ’25’ del Quartetto Ciak, ospitato al Cineteatro Guerrieri. Un percorso sonoro che attraversa partiture firmate da Danny Elfmann, Fabio Massimo Capogrosso, Giovanni Sollima, Loredana Paolicelli, Luca D’Alberto, Andrea Farri, Piero Piccioni, Giacomo Gozzini, Francesco Cerrato e Antonello Tosto, con orchestrazioni di Gianluigi Borrelli ed Emanuele Rigamonti. Una serata che promette emozioni in musica, pensata per introdurre lo spettatore nell’atmosfera del Festival, dove le note diventano racconto e i temi, da subito, trovano una risonanza profonda.
Il concerto inaugura un percorso dove il suono guida l’immaginazione e prepara lo sguardo alle storie in programma. La scelta di autori così diversi per stile restituisce un mosaico di sensibilità che il Matera Film Festival intende portare alla ribalta in questa sesta edizione: una grammatica musicale che unisce tradizione e contemporaneità, emozione e ricerca, rendendo tangibile la vocazione del Festival a incrociare linguaggi. È un invito ad ascoltare il cinema prima ancora di vederlo, a riconoscere nelle partiture il respiro profondo che attraversa ogni immagine.
Il ‘Fantastico Medioevo’ di Terry Gilliam e la strategia culturale che valorizza il patrimonio lucano
Tra gli ospiti annunciati spicca Terry Gilliam, che offrirà una masterclass dal titolo Il “Fantastico Medioevo nei film di Terry Gilliam”. L’incontro ripercorre la genesi visiva e simbolica del suo immaginario, tra arte, satira e visioni surreali, chiamando il pubblico a entrare nei meccanismi creativi di uno sguardo unico. Un momento di alta formazione e di confronto, che invita a leggere il passato come un laboratorio per il presente, in continuità con la vocazione del Festival a connettere discipline e a moltiplicare le prospettive con cui guardiamo le storie.
Questo appuntamento nasce in collaborazione con la Fondazione Matera–Basilicata 2019, soggetto attuatore del progetto “Fantastico Medioevo” promosso dalla Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata, in collaborazione con APT e LFC. Si tratta di una politica culturale strategica che punta a valorizzare il patrimonio medievale, tangibile e intangibile, con particolare attenzione all’area del Vulture e Alto Bradano. L’obiettivo è costruire una nuova narrazione dei territori e rafforzare l’offerta turistica e culturale. Una storia potente, raccontata con rigore e grazia, che continua a indicarci la strada nel presente, rinnovando il valore della memoria e mettendo in evidenza il Medioevo lucano come snodo fondamentale della grande Storia.
Autori e visioni che fanno scuola: la retrospettiva su Gabriele Mainetti e lo sguardo internazionale di Amanda Strong
Tra i protagonisti dell’edizione, Gabriele Mainetti, tra le voci più originali e visionarie del cinema italiano contemporaneo, è al centro di una retrospettiva completa. In programma i suoi lavori: Basette, Tiger Boy, Freaks Out, La Città Proibita e Lo chiamavano Jeeg Robot, che quest’anno celebra il decimo anniversario. Il regista incontrerà il pubblico per ripercorrere le tappe della propria evoluzione artistica. Un confronto diretto, che mette a fuoco processi, intuizioni, cambi di rotta, e che consente di leggere, opera dopo opera, la coerenza di uno sguardo capace di tenere insieme invenzione, emozione e racconto popolare.
A portare una voce necessaria sul piano internazionale sarà Amanda Strong, regista e artista indigena canadese, ospite della sezione “Matera for the World – Air Canada Matera”. La sezione accoglie una selezione dei suoi cortometraggi animati premiati nei festival internazionali, offrendo al pubblico uno sguardo che intreccia memoria, identità e sperimentazione visiva. Un invito a misurarsi con altre geografie dell’immaginario, capace di far emergere sensibilità e narrazioni che raramente trovano spazio nel dibattito mainstream, in piena sintonia con la vocazione del Festival all’ascolto e allo scambio.
Mediterraneo
Con la sezione MFF Focus Mediterraneo, il Festival rafforza le alleanze nel bacino, avendo siglato un protocollo d’intesa con il Festival cinematografico mediterraneo di Tetouan per costruire una rete stabile di cooperazione e scambio tra i festival dell’area. L’accordo punta a consolidare relazioni progettuali, condividere esperienze e promuovere una circolazione virtuosa di talenti e opere. Un tassello che alimenta la dimensione internazionale di Matera, rendendo il dialogo tra sponde diverse non solo auspicabile, ma praticabile e concreto. Una scelta che guarda alla continuità, alla circolazione delle idee e alla costruzione di un linguaggio comune tra festival che condividono mare, storie e sensibilità.
A testimoniare l’attenzione crescente verso questa vocazione, al Festival sarà presente una delegazione del Balkan Film Market. La partecipazione ribadisce il ruolo di Matera come punto d’incontro tra le culture del Sud Europa e del Medio Oriente, una piattaforma dove pratiche e narrazioni possono incontrarsi e contaminarsi. Uno scambio che allarga lo sguardo e rafforza le relazioni, facendo della sesta edizione non solo un momento di programmazione, ma anche un luogo in cui si costruiscono ponti duraturi tra comunità creative.
