Nel cuore di Lucca Comics & Games, la versione italiana di Botanicus firmata Giochi Uniti conquista il titolo di Gioco dell’Anno 2025. Un trionfo che premia accessibilità, profondità e cura estetica, riconoscendo un progetto capace di unire pubblico esperto e curiosi alle prime armi con una voce elegante e contemporanea.
Il traguardo a Lucca Comics & Games
Alla cerimonia ufficiale di Lucca Comics & Games, la giuria ha incoronato Botanicus come Gioco dell’Anno 2025, selezionandolo tra quarantatré candidati e cinque finalisti. Il Premio Gioco dell’Anno, nato per mettere in luce i migliori titoli pubblicati in Italia, è oggi considerato un indicatore solido di qualità e innovazione nel panorama nazionale. In questo contesto competitivo, il titolo localizzato dalla casa editrice partenopea Giochi Uniti ha conquistato il gradino più alto del podio, confermando la forza di un progetto editoriale coerente e riconoscibile.
Per Giochi Uniti, il riconoscimento rappresenta una tappa che pesa nel proprio cammino editoriale e consolida una reputazione costruita nel tempo. Il risultato ottenuto a Lucca conferma la casa editrice come punto di riferimento del gioco da tavolo in Italia e come interlocutore costante nella promozione della cultura ludica nel Paese. Non è soltanto un premio: è il segnale di una fiducia condivisa tra autori, editori e giocatori, un’alleanza che spinge l’intero settore verso standard sempre più alti. A testimoniarlo è la coerenza del progetto e la sua ricezione trasversale.
Le ragioni del successo: design, accessibilità e atmosfera
Ambientato in un elegante giardino botanico dell’Ottocento, Botanicus seduce per l’armonia tra un impianto immediato e un gioco strategico capace di aprirsi su più livelli. La giuria ha premiato proprio questo equilibrio, unito a un’estetica curata e misurata. La struttura delle regole resta accessibile anche a chi muove i primi passi, senza privare i giocatori esperti di profondità e traiettorie da esplorare. È quell’incontro raro tra bellezza e chiarezza che trasforma la partita in un’esperienza coinvolgente e memorabile, a tutto vantaggio del ritmo al tavolo.
Tra gli aspetti tecnici che hanno inciso di più c’è la plancia double face, pensata per offrire due modalità distinte: una dedicata ai principianti e una calibrata per i giocatori più esperti. Questa scelta progettuale estende la curva di apprendimento e rende la rigiocabilità naturale, invitando a sperimentare. È un gesto di design che ascolta il tavolo, rispettando tempi e desideri differenti, e che consente a ogni gruppo di modellare la complessità dell’esperienza secondo la propria confidenza con il sistema.
Un percorso editoriale europeo
Il progetto porta la firma di Samuele Tabellini Ferrari e Vieri Masseini e nasce come pubblicazione tedesca per Hans im Glück. L’edizione italiana, curata da Giochi Uniti, valorizza un impianto autoriale solido e una visione che coniuga identità creativa e cura produttiva. L’incontro tra creatività e attenzione redazionale trova in questa localizzazione un equilibrio che rispetta l’opera originale e, al tempo stesso, la avvicina con sensibilità al pubblico italiano senza snaturarne carattere e ambizione. Ne deriva un dialogo editoriale che rende il titolo immediatamente riconoscibile, ma pienamente a suo agio nel catalogo italiano.
Il cammino di Botanicus ha trovato riconoscimento anche oltre i confini nazionali: nei Paesi Bassi, a ottobre, il gioco ha ottenuto il titolo di Game of the Year Netherlands 2025. Un risultato che dialoga con il premio di Lucca e sottolinea la solidità del progetto, capace di parlare a comunità ludiche diverse. Quando una proposta funziona in mercati differenti, vuol dire che ritmo, chiarezza e stile riescono a mettere d’accordo sensibilità variegate, senza perdere coerenza né personalità. È una conferma che parla di stabilità e visione.
Sostenibilità e crescita della linea
La vocazione green è parte integrante del progetto: gioco e packaging sono completamente plastic-free, una scelta che trasmette di per sé un messaggio di sostenibilità. Non si tratta di un vezzo estetico, ma di un’impostazione coerente con l’identità complessiva del titolo. Portare in casa un prodotto che rispetta l’ambiente aggiunge valore all’esperienza, trasformando il gesto del gioco in un atto consapevole, capace di unire piacere, responsabilità e attenzione ai materiali. Una coerenza che dialoga con il tema e con l’eleganza complessiva dell’opera, senza rinunciare alla funzionalità necessaria al tavolo.
La crescita del progetto prosegue con l’espansione La Serra, che introduce nuove dinamiche e arricchisce ulteriormente la variante avanzata del gioco. È un tassello che amplia il respiro di Botanicus senza snaturarne l’identità, offrendo stimoli inediti a chi ha già esplorato la versione base. L’evoluzione controllata, quando ben orchestrata, mantiene viva la curiosità e alimenta la comunità attorno al titolo, invitando a tornare al tavolo con prospettive diverse e combinazioni sempre più sfaccettate. Così la modalità più profonda trova ulteriore longevità, mentre l’impianto rimane leggibile e coerente per il gruppo che desidera alzare l’asticella.
La visione di Giochi Uniti
Secondo Stefano De Carolis, direttore operativo di Giochi Uniti, il premio è una tappa di rilievo nel percorso della casa editrice. La vittoria di Botanicus a Lucca viene letta come la conferma di un lavoro costante sul catalogo e sulla qualità delle edizioni italiane. Un passaggio che consolida una traiettoria fatta di scelte editoriali misurate, attenzione alla cura produttiva e ascolto delle esigenze del pubblico, elementi che nel tempo hanno costruito credibilità e fiducia. A tutto beneficio della presenza di Giochi Uniti nel mercato nazionale del gioco da tavolo.
Nelle parole di De Carolis, il caso Botanicus dimostra come la qualità delle produzioni europee possa dialogare con la cura che la casa editrice dedica alle versioni italiane. Il gioco riesce a rivolgersi a pubblici differenti, mantenendo insieme eleganza, giocabilità e un’identità visiva di forte impatto. Quando questi fattori si intrecciano, l’esperienza diventa riconoscibile e inclusiva, capace di accogliere neofiti e appassionati senza smarrire carattere, stile e profondità strategica. È questa la direttrice che ha convinto la giuria e ha fatto vibrare la comunità ludica italiana.
