A Roma torna Mi fa un Baffo il Gatto Nero, V edizione: un Festival che riscrive il concetto di inclusione. Il 14 e 15 novembre 2025, al Teatro della Croce Rossa Italiana, una due giorni di performance e testimonianze per abbattere superstizioni e riaffermare un principio chiaro: gli animali sono tutti uguali e portano esclusivamente amore.
Superare superstizioni e paure
In un tempo segnato da emergenze globali, compresa quella climatica, c’è un’altra prova, meno rumorosa ma decisiva: liberare il quotidiano da pregiudizi e superstizioni che colpiscono animali innocenti. Nel mirino finiscono gatti neri, gufi, pipistrelli, lupi e altri ancora. Ma a causare gli incidenti stradali non sono i felini dal mantello nero: sono la velocità e le distrazioni. A portare sfortuna non è la fauna, bensì una disinformazione che nel 2025 non può più essere tollerata e che si nutre di leggende medievali e moderne dicerie.
Per contrastare questo retaggio, la V edizione di Mi fa un Baffo il Gatto Nero rilancia un messaggio netto: gli animali sono tutti uguali e portano esclusivamente amore. Non un semplice slogan, ma una campagna di sensibilizzazione che agisce attraverso la forza delle arti. Performance ed esibizioni diventano strumenti concreti per smontare i luoghi comuni, avvicinare le persone e aprire uno spazio di dialogo dove il rispetto sostituisce la paura, e l’inclusione si traduce in un gesto quotidiano, tangibile, condiviso.
Date, luogo e sostegno istituzionale di una kermesse nata per unire
Il 14 e il 15 novembre 2025 la kermesse andrà in scena a Roma, al Teatro della Croce Rossa Italiana in via Ramazzini 31, con inizio alle 20.30. La manifestazione si svolge con il patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, della Croce Rossa Italiana e della FNOVI, e in collaborazione con la Polizia di Stato. Un quadro istituzionale solido che ribadisce quanto sia centrale, per la comunità, un evento capace di coniugare cultura, educazione civica e tutela degli animali in un unico appuntamento aperto a tutti.
Realizzato come festival solidale, il progetto è possibile grazie al sostegno di realtà riconosciute nel settore pet come PetStore Conad e Vitakraft. L’organizzazione è curata dall’associazione Pet Carpet e l’idea porta la firma della giornalista Federica Rinaudo, che ne segue anche la direzione artistica. La sinergia tra competenze diverse e sostegno privato rafforza l’obiettivo della rassegna: trasformare l’informazione corretta in esperienza, rendendo il pubblico parte di un percorso dove conoscenza, empatia e responsabilità si intrecciano, in una cornice accessibile e partecipata.
Un programma contro i pregiudizi
Al timone della serata ci sarà il comico Andrea Rivera, affiancato dalla cagnolina Grace, insieme alla stessa Federica Rinaudo. La regia è affidata all’autore e attore Vittorio Rombolà, mentre la supervisione scientifica è della dottoressa Rosalba Matassa, medico veterinario e responsabile scientifico dell’associazione. Il pubblico assisterà a una sequenza di momenti artistici coerenti con il tema, pensati per parlare alla testa e al cuore, valorizzando la relazione tra persone e animali senza scorciatoie retoriche e con un linguaggio inclusivo e chiaro.
Le esibizioni, tutte a tema, danno forma al cuore del progetto: educare senza giudicare, informare senza spaventare. Attraverso linguaggi diversi, la rassegna smonta passo dopo passo credenze e dicerie che hanno alimentato paure immotivate, restituendo agli animali la loro innocenza e agli spettatori strumenti per riconoscere le falsità. È un invito a guardare con occhi nuovi ciò che spesso viene frainteso, scoprendo come l’arte possa diventare motore di consapevolezza. Un percorso che unisce emozione, competenza e responsabilità civile, che rende ogni spettatore parte attiva di un cambiamento verso il bene comune.
Voci istituzionali e mondi diversi uniti per l’inclusione
Ad aprire i lavori porterà il suo saluto Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea Capitolina. Con lei interverranno professionisti provenienti da cultura, giornalismo, spettacolo e sport, a testimoniare che l’inclusione non può restare un’idea astratta. Deve diventare pratica quotidiana e incisiva contro qualsiasi esclusione, umana e animale. La presenza di voci diverse conferma il valore collettivo di un impegno che fa dell’unione fra competenze il suo punto di forza, e indica una via concreta per una comunità più attenta e rispettosa.
La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria e posti limitati. È un invito a esserci, a condividere uno spazio in cui la paura lascia il passo al rispetto e ogni pregiudizio perde consistenza. Chi sceglierà di prendere parte alla V edizione di Mi fa un Baffo il Gatto Nero vivrà due serate in cui informazione e spettacolo cammineranno insieme, per ribadire una verità semplice e potente: gli animali portano solo amore. Ogni posto conta, ogni presenza fa la differenza.
