Dal 4 al 25 novembre, Milano ritrova il respiro de Il rito del jazz: la quarta stagione accende Cascina Cuccagna e l’intimo Un posto a Milano, che una volta a settimana diventa Cuccagna Jazz Club. Giovani talenti, nomi affermati e presenze internazionali compongono un cartellone denso, curato dall’associazione Musicamorfosi.
Una casa per il jazz contemporaneo a Milano
Entra nel vivo la quarta stagione de Il rito del jazz, rassegna firmata dall’associazione culturale Musicamorfosi negli spazi accoglienti di Un posto a Milano, all’interno della storica Cascina Cuccagna. Per l’occasione, il ristorante si trasforma una volta alla settimana nel Cuccagna Jazz Club, culla ideale di un progetto che valorizza la nuova scena italiana senza rinunciare a presenze consolidate e a musicisti riconosciuti anche oltre confine. L’iniziativa è realizzata con il contributo di Nuovo Imaie e con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano, a conferma di un impegno civico e culturale che si misura nella continuità e nella qualità del programma.
La rassegna si muove con una formula collaudata che alterna energie fresche e voci esperte, restituendo all’ascolto un orizzonte ampio, dinamico, sorprendente. Nei locali raccolti della cascina, il contatto tra palco e platea si fa stretto: è un invito ad ascoltare senza distrazioni, a lasciarsi condurre dalle trame del suono, a cogliere il gesto improvvisativo mentre nasce. La promessa è quella di serate intense, costruite su repertori originali e su un dialogo che predilige l’istinto creativo, la scrittura e lo spirito di gruppo.
Il 25 novembre con Andrea Andreoli: My Family Things
Il mese si chiude martedì 25 novembre con il quartetto guidato dal trombonista e compositore Andrea Andreoli, affiancato da Dario Spezia alla chitarra, Carlo Bavetta al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria. Il concerto è dedicato a My Family Things, l’ultimo album del leader, un lavoro che affronta la complessità di conciliare la vita d’artista con il ruolo di padre e marito. Il racconto musicale nasce da un sentimento doppio: il desiderio di casa e l’urgenza del palco, la quiete domestica e il richiamo del viaggio, una dialettica che tende corde profonde e autentiche.
I brani, tutti originali, sono dedicati o ispirati ai familiari e mettono al centro la melodia, che per Andreoli è matrice e bussola del processo compositivo. Il quartetto intreccia armonie raffinate e temi che restano, con una cura del dettaglio che non cede al virtuosismo fine a sé stesso. Sullo sfondo, le collaborazioni di prestigio del trombonista – da Billy Cobham alla WDR Big Band, da Incognito a Maria Schneider, Vince Mendoza, Fred Hersch, Bob Mintzer, Bill Laurence, Randy Brecker, Mike Mainieri, Dave Weckl, fino a Ennio Morricone, Enrico Rava, Gianluigi Trovesi e Fabrizio Bosso – raccontano una personalità matura e un suono riconoscibile.
Automata e il volo degli Aeronauts, 11 novembre
Martedì 11 novembre tocca agli Aeronauts, trio formato da Francesco Sensi (chitarra), Frank Masetti (basso elettrico) e Marcello Repola (batteria). Alla Cascina Cuccagna presentano Automata, il debutto discografico pubblicato lo scorso febbraio per Filibusta Records. Il gruppo pratica un jazz moderno aperto alle contaminazioni, con richiami espliciti al Pop e al Rock, e costruisce un suono compatto, energico, denso di colori. L’equilibrio tra scrittura e impatto timbrico è la cifra con cui il trio disegna traiettorie nette e, al tempo stesso, mobili.
La critica specializzata ha riconosciuto nel progetto un tratto peculiare: musica fisica e insieme velata di malinconia, mossa da un’elettricità nervosa che non comprime la delicatezza dell’emozione, ma la mette in rilievo. È un invito a seguire linee che pulsano e si fanno carezza, un continuo andirivieni tra tensione e respiro. Sul palco, gli Aeronauts promettono un racconto coerente, costruito su temi originali che privilegiano l’impatto collettivo alla grana solistica fine a sé stessa.
Giovanni Falzone Trio, libertà e forma il 18 novembre
Martedì 18 novembre i riflettori si spostano sul trio guidato dal trombettista Giovanni Falzone, tra i protagonisti più quotati della scena jazz italiana e internazionale. Con lui, Giuseppe La Grutta al basso elettrico e Riccardo Tosi alla batteria: due partner attenti, pronti a captare e sviluppare ogni impulso del leader. La formazione gioca d’anticipo, ascolta, reagisce, costruisce: la musica si fa luogo di una conversazione serrata, in cui l’immediatezza non esclude la lucidità del disegno.
Il progetto rifiuta convenzioni e recinti stilistici, muovendosi su un crinale in cui la forma incontra la sorpresa. Passaggi con architetture definite si alternano a momenti di puro interplay, dove la composizione istantanea si intreccia con le partiture. L’idea portante è l’improvvisazione tematica: materiali riconoscibili diventano materia viva, manipolata in tempo reale e rilanciata in figure sempre nuove. Ne nasce un flusso creativo che affronta il rischio con intelligenza musicale e rigore.
Apre il mese il quartetto di Jaromir Rusnak, 4 novembre
Martedì 4 novembre inaugura il ciclo il ritorno del quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak. Il gruppo propone un jazz moderno, fatto di composizioni originali che uniscono struttura e improvvisazione attraverso un linguaggio contemporaneo, aperto alle influenze europee. Accanto al leader, Jossy Botte al sax tenore, Davide Cabiddu al pianoforte e Andrea Lo Palo alla batteria: una formazione che lavora sull’equilibrio dei pesi, sulla chiarezza delle linee, sulla capacità di fare del dialogo la propria forza.
Nato nel 2021, il quartetto ha già tre album all’attivo e, due anni fa, si è aggiudicato il Premio del Conservatorio di Milano. Il suono è frutto di un’intesa profonda, coltivata nel tempo e messa alla prova in studio e sul palco. L’unità del gesto collettivo, più che il virtuosismo individuale, è il centro di gravità: ne deriva una musica coesa, che respira insieme e che piega la complessità alla comunicazione, senza rinunciare a sorprese e deviazioni improvvise.
Come partecipare: indirizzo, orari e contatti
Gli appuntamenti si tengono a Un posto a Milano, all’interno di Cascina Cuccagna, in via Cuccagna 2/4, Milano. Il ristorante, una volta alla settimana, si trasforma nel Cuccagna Jazz Club per ospitare i concerti del ciclo in programma tra il 4 e il 25 novembre 2025. L’intimità della sala e il carattere del luogo rendono queste serate una parentesi speciale, dove il suono incontra la dimensione dell’ascolto condiviso, facendo da cornice a una stagione che punta su originalità e valore artistico.
L’accesso è a ingresso libero e gli spettacoli sono fissati alle ore 19.30 e 21.30. Per prenotazioni e informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it. Il calendario di novembre intreccia debutti, ritorni e progetti di forte identità, offrendo a Milano un percorso d’ascolto che mette in relazione generazioni diverse e visioni complementari del jazz. Chi entra, trova un racconto musicale che sa sorprendere, emozionare e lasciare tracce durature.
