Un nuovo tassello entra nella cura della fibrillazione atriale nel nostro Paese: dopo il marchio Ce, Abbott rende disponibile in Italia il sistema Volt™ Pfa, piattaforma integrata per diagnosi, mappatura e ablazione con campo elettrico pulsato. Una soluzione progettata per procedure più mirate, rapide e sicure, con un design dedicato al lavoro quotidiano in sala.
Una sfida di salute pubblica che non possiamo più rimandare
Tra le aritmie, la più diffusa resta la fibrillazione atriale, spesso subdola, capace di presentarsi senza sintomi e di lasciare segni profondi quando esordisce con un ictus o con lo scompenso cardiaco. In Italia si stimano circa 200mila ictus ogni anno e oltre un quarto è legato a questa aritmia, come riportato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, un dato che pesa sulla vita delle persone e sui servizi sanitari. Come ricordano i clinici, il riconoscimento precoce è decisivo e lo screening opportunistico può fare la differenza, specie nella popolazione anziana più fragile.
L’ablazione transcatetere è ormai la prima scelta per molti pazienti selezionati, ma l’arrivo di nuove energie di trattamento sta ridisegnando i percorsi di cura. La PFA utilizza brevi impulsi elettrici ad alta intensità per colpire in modo selettivo i tessuti responsabili dell’aritmia, riducendo il rischio di danno alle strutture vicine rispetto agli approcci termici tradizionali, secondo i dossier tecnici diffusi dall’azienda. È su questo terreno che si muove la soluzione presentata oggi nel nostro Paese, mentre professionisti come Gaetano Senatore sottolineano l’urgenza di innovazioni capaci di allargare l’accesso a terapie efficaci.
Dentro Volt Pfa: come funziona la piattaforma e perché conta
Il sistema Volt™ Pfa integra diagnosi, mappatura tridimensionale e ablazione in un unico catetere, progettato per dialogare con il EnSite™ X EP e offrire visualizzazione del contatto in tempo reale. La configurazione Sensor Enabled a balloon‑in‑basket con 8 elettrodi si conforma all’anatomia dell’atrio sinistro per un’erogazione mirata e con meno applicazioni, opzione che può tradursi in procedure più snelle per equipe e pazienti. Secondo la nota tecnica, la piattaforma consente anche sedazione cosciente, limitando l’esposizione a fluoroscopia e l’emolisi: un insieme di dettagli pratici che in sala fanno la differenza.
Dopo il marchio CE del 27 marzo 2025, con i primi casi commerciali avviati nell’Unione Europea, la tecnologia entra nella pratica clinica anche in Italia, mentre i dati ne rafforzano la credibilità. I risultati a 12 mesi dello Volt CE Mark Study (presentati all’Heart Rhythm Society e pubblicati su Heart Rhythm) mostrano l’83,5% dei pazienti con FA parossistica e il 58,1% con FA persistente liberi da recidive, con punteggi di qualità di vita cresciuti da 64,1 a 88,1 e un profilo di sicurezza senza emolisi, danno renale o lesioni del nervo frenico. Come ricorda il prof. Claudio Tondo, alla guida dell’Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino, l’architettura all‑in‑one ripensa l’esperienza procedurale in chiave operativa, clinica e organizzativa.
Domande al volo
Che cos’è la PFA e perché sta cambiando l’ablazione? La PFA usa campi elettrici pulsati per “segnare” in modo mirato il tessuto cardiaco che alimenta l’aritmia, con l’obiettivo di ridurre i danni collaterali rispetto a radiofrequenza e crio. È una strategia che sta entrando nei percorsi italiani, come testimoniano le prime esperienze cliniche diffuse dalle aziende sanitarie regionali e raccontate anche da cronache locali, ad esempio ad Aosta. In questo contesto, un sistema integrato come Volt Pfa offre strumenti di mappatura e terapia in un’unica piattaforma.
Quali risultati e benefici concreti emergono con Volt Pfa? Nello studio clinico europeo a 12 mesi, l’83,5% dei pazienti con forma parossistica e il 58,1% con forma persistente sono rimasti liberi da recidiva; la qualità di vita è migliorata in modo significativo e il profilo di sicurezza ha riportato assenza di emolisi clinicamente rilevante, danno renale e lesioni del nervo frenico. Sul piano pratico, la possibilità di eseguire la procedura in sedazione cosciente e la riduzione dell’esposizione a fluoroscopia aggiungono valore per pazienti e equipe.
Dove ci porta questa svolta
La disponibilità di Volt™ Pfa nel nostro Paese mette in mano ai laboratori di elettrofisiologia un sistema progettato per semplificare il flusso di lavoro, aumentare la precisione e mantenere alta l’asticella della sicurezza, con un disegno che si adatta alle anatomie reali. È un cambio di ritmo che nasce dai dati clinici e si misura nella pratica, quando ogni dettaglio – dalla sedazione alla mappatura – incide sul recupero e sul ritorno alla vita di tutti i giorni.
In questa traiettoria, la spinta dei clinici italiani – da Senatore a Tondo – e l’evoluzione industriale raccontata da Abbott convergono in una visione condivisa: rendere accessibili terapie avanzate a un numero crescente di persone con fibrillazione atriale, senza rinunciare a rigore, misura e umanità. È così che l’innovazione, dal laboratorio alla corsia, diventa cura concreta e quotidiana per chi attende di tornare a respirare il tempo con un cuore più stabile.
