Un provvedimento atteso, nato per cambiare prassi quotidiane e responsabilità: il Consiglio dei ministri ha dato il via libera martedì 28 ottobre a un decreto legge su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con profili anche di protezione civile. La presidente Giorgia Meloni ha rivendicato l’impegno mantenuto con lavoratori e imprese.
Imprese e controlli: incentivi, sanzioni e badge digitale
Il testo punta a premiare i datori di lavoro che investono davvero in prevenzione. Dal 1° gennaio 2026 l’Inail potrà rivedere le aliquote “in bonus” legate all’andamento infortunistico e i contributi in agricoltura, con specifiche cause di esclusione per chi non è in regola. Per aderire alla Rete del lavoro agricolo di qualità servirà l’assenza, negli ultimi tre anni, di condanne o sanzioni in materia di sicurezza; per queste imprese virtuose è prevista una quota dedicata delle risorse Inail.
La vigilanza si orienta in modo mirato verso chi ricorre al subappalto. Arriva il badge digitale di cantiere con codice univoco anticontraffazione, precompilato con i dati del lavoratore tramite la piattaforma Siisl, e si rafforza la patente a crediti. Il pacchetto contempla inoltre nuovi ingressi nell’organico ispettivo: assunzioni di ispettori e rinforzi per il Comando Carabinieri per la tutela del lavoro, per intensificare i controlli in ogni fase dei cantieri.
Formazione obbligatoria e prevenzione: come cambia il lavoro
L’obbligo di aggiornamento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) viene esteso anche alle micro e piccole imprese sotto i 15 dipendenti, mentre un accordo Stato-Regioni definirà criteri più rigorosi per accreditare gli enti formatori. Sul fronte della prevenzione, il decreto promuove linee guida per individuare e tracciare i near miss nelle aziende oltre i quindici dipendenti, introduce incentivi per i modelli avanzati di gestione della sicurezza e una visita medica aggiuntiva quando, in attività ad alto rischio, si sospetti l’uso di alcol o sostanze.
Capitolo scuola-lavoro: le convenzioni non potranno più prevedere attività ad alto rischio per gli studenti; si amplia la tutela assicurativa Inail estendendola anche al tragitto casa–lavoro e viceversa, e nasce un fondo di borse di studio per alunni e studenti superstiti di vittime del lavoro, con importi tra 3 e 7mila euro. La ministra Marina Calderone ha quantificato l’impatto del pacchetto in circa 900 milioni l’anno, sottolineando che il percorso proseguirà con ulteriori tasselli.
Domande per orientarsi, risposte concrete
Chi verrà premiato e chi escluso dai bonus Inail? Beneficeranno delle riduzioni le imprese con un andamento infortunistico favorevole e con sistemi di prevenzione credibili. Sono previste cause di esclusione per chi viola le regole. Nell’agroalimentare, per entrare nella Rete del lavoro agricolo di qualità serviranno tre anni senza condanne o sanzioni in materia di sicurezza; alle realtà regolari sarà riservata una quota delle risorse Inail.
Il badge digitale cosa cambia davvero in cantiere? Introduce un’identificazione certa del personale, tracciabilità delle presenze e controlli più rapidi. La tessera, collegata al Siisl e dotata di codice univoco anticontraffazione, è obbligatoria per appalti e subappalti e potrà estendersi ad altre attività a rischio elevato definite dal Ministero del Lavoro. L’obiettivo è ridurre zone d’ombra e semplificare l’azione ispettiva senza rallentare i lavori.
Una strada che chiede continuità, non annunci
Questo decreto non nasce in poche ore. Dietro ci sono mesi di confronto ai tavoli tra governo e parti sociali, documentati dal Ministero del Lavoro a settembre, con l’obiettivo di portare in tempi rapidi un testo capace di incidere sulla prevenzione e sulla formazione. La sicurezza non è un capitolo a parte dell’economia: è la condizione che consente alla crescita di essere davvero sostenibile, quotidiana, concreta.
Le misure approvate segnano un passo avanti, ma il dibattito resta acceso: da ambienti sindacali sono arrivate richieste di ulteriori strumenti, segno che l’aspettativa di cambiamento è alta quanto il dolore delle cronache. Abbiamo il dovere di seguirne l’attuazione, contando i progressi e non solo gli incidenti: perché ogni turno che finisce bene è la misura più chiara della civiltà di un Paese.
