Riparte la corsa di UMM Red: con Techne alla direzione artistica, lo spazio più sperimentale di Underground Music Movement torna a spingere sull’underground con un’identità nitida. Qui contano ritmo, energia e sincerità sonora. Il resto può aspettare. E il colore lo dice già: Rosso, deciso, diverso.
Underground come scelta identitaria
Per UMM Red, il nome è un manifesto cromatico: è davvero Rossa. Una tonalità che parla di intensità, contrasti, presenza. È un segno che si stacca dal suono, spesso ben confezionato ma raramente dirompente, che oggi affolla le uscite. Non stupisce che il pop continui a occupare il centro della scena. Qui, invece, l’asticella è altrove: elettronica che fa muovere, non pop, dichiaratamente underground. La musica guida, ogni altra considerazione viene dopo, come una conseguenza e non come premessa commerciale.
Lo spirito è quello di chi decide di scendere nelle profondità del clubbing e di farsi attraversare dall’ignoto. UMM Red inclina verso ciò che oggi può sembrare “troppo”, abbracciando il nuovo e l’inaspettato, senza filtri. Il percorso è una scelta estetica e culturale, non un espediente. È la volontà di distinguersi dal rumore di fondo e cercare zone ancora inesplorate, dove la personalità conti più delle metriche, dove il suono non chiede permesso e pretende spazio sul dancefloor, ora, davvero.
La visione di Techne e il nuovo corso
Alla guida c’è Techne, nuovo direttore artistico, che sta tessendo un racconto sonoro con un gruppo di creativi scelti per differenze e coraggio. L’obiettivo non è inseguire numeri o classifiche, ma ottenere un impatto reale: ritmo, carne e sudore. Lo spazio sperimentale di Underground Music Movement nasce per questo, e Techne lo spinge con lucidità, costruendo un’identità che tenga insieme linee dure e immaginazione, producendo tracce pensate per il pavimento del club prima di tutto. Senza marketing forzato e orpelli.
Nel presente dei social, l’idea che chiunque possa bruciare le tappe e diventare famoso in poche settimane è una tentazione. È un miraggio, anche nell’elettronica da ballo. Negli ultimi anni, proprio qui la qualità ha spesso ceduto, più che nel pop, dove l’uso di strumenti e una ricerca timbrica complessa restano imprescindibili. Nell’elettronica l’apparente semplicità inganna: servono energia, sostanza, personalità e cultura musicale. Quando mancano, occorre una risposta. Una risposta si chiama UMM Red, ed è qui per ricordarlo forte.
Una squadra internazionale e i primi segnali
Il lavoro di Techne ha già un perimetro umano concreto: un team variegato per suono e sguardo, unito dalla voglia di spingersi oltre. Tra i nomi su cui sta puntando ci sono Mark Williams, già molto noto e basato a Londra; i Mechanik Freakz in Germania; A.W.A. a Rotterdam; Antonio Fevola & Innez Akke e Carmen Nardone ad Amsterdam; oltre a Carlos Fernandez, attivo soprattutto a Barcellona. Prospettive diverse, un orizzonte in comune, che si riconosce nella stessa spinta sperimentale.
UMM Red è il progetto figlio dell’etichetta elettronica italiana guidata da tempo da Gianfranco Bortolotti. L’obiettivo è netto: riportare il marchio al centro del mercato discografico e nei club, saldando passato, presente e futuro in un’unica identità. I primi segnali non mancano, con brani come “Wrap Groove” firmato dallo stesso Techne, una traccia che non teme l’impatto e chiarisce la rotta: meno facili consensi, più sostanza, più corpo. È una ripartenza, non un’operazione di facciata, ma un atto di posizionamento.
