Una serata di cinema e confronto prende forma a Roma: i Nerd Bori tornano in sala per condividere emozioni e opinioni, insieme al pubblico, davanti a Predator: Badlands. Un appuntamento che unisce visione e dialogo, nel segno di una passione autentica e di un’energia contagiosa che abbraccia chi ama ascoltare e discutere di cinema.
La serata al The Space Cinema
La platea di The Space Cinema a Roma Parco De’ Medici si prepara a riaccogliere i Nerd Bori per un incontro dal vivo che promette complicità e ritmo. Venerdì 7 novembre, alle 20:00, Claudio Colica, Riccardo Cotumaccio e Massimo Bulgarelli saranno presenti in sala per seguire la proiezione di Predator: Badlands insieme agli spettatori, trasformando l’attesa e il buio della sala in un’esperienza condivisa, fatta di sguardi, risate trattenute e aspettative. A evento in corso i tre vivranno il film fianco a fianco con il pubblico, fino all’ultimo fotogramma.
Al termine della proiezione, il trio offrirà il loro immancabile commento a caldo, aprendo un confronto immediato con la platea. Un’occasione per percepire da vicino quell’entusiasmo genuino che caratterizza i loro dibattiti cinematografici sulle principali piattaforme social, tra battute fulminanti e intuizioni puntuali. Ascoltare le loro reazioni nell’istante in cui scorrono i titoli di coda regala una vicinanza rara. I posti in sala possono essere acquistati sul sito ufficiale di The Space Cinema oppure tramite l’app ufficiale, per organizzarsi senza attese.
Il trio, tra identità e stile
In arte Ivano, Steven e Romano, i Nerd Bori sono tre amici uniti da una solida passione per il mondo nerd. Da questa sintonia è nato un format diventato rapidamente riconoscibile, fondato su un linguaggio diretto, tagliente e mai scontato. Il loro modo di raccontare il cinema accende curiosità e stimola confronto, perché alterna ironia e rigore, leggerezza e precisione. È in quella frizione tra entusiasmo e metodo che il pubblico ritrova autenticità, la materia prima che ha reso il trio così amato.
Sul loro tavolo finiscono temi capaci di accendere discussioni: fotografia, scrittura, interpretazione e regia dei grandi titoli mainstream. Con ritmo serrato e toni mai compiacenti, sanno mettere a nudo punti di forza e limiti, accendendo l’interesse di fasce ampie di pubblico. Il gioco delle parti tra Ivano, Steven e Romano diventa un marchio di fabbrica: battute, dissensi, virate improvvise. Il loro segreto è restare veri mentre analizzano, e il dialogo con la sala promette di amplificare quell’alchimia, in un clima di complicità e attenzione.
Predator: Badlands, tra sopravvivenza e redenzione
Predator: Badlands, diretto da Dan Trachtenberg, porta lo spettatore in un futuro lontano e su un pianeta remoto, dove il giovane Dek (Dimitrius Schuster-Koloamatangi), cacciatore della specie aliena degli Yautja, viene emarginato e bandito dopo aver fallito la prova che avrebbe sancito il suo valore. Isolato in un ambiente ostile, è costretto a sopravvivere giorno dopo giorno e a rimettere in discussione il proprio codice. Ridefinire il senso dell’onore diventa la sua unica bussola, tra paura, orgoglio e resistenza, in un territorio sconosciuto.
Durante l’esilio, Dek incontra Thia (Elle Fanning), androide della Weyland-Yutani Corporation, abbandonata dopo un incidente e priva delle gambe, ma lucida e animata da una sorprendente voglia di vivere. Nasce così un’alleanza inattesa: due esclusi che uniscono le forze per affrontare un mondo letale, tra creature feroci, androidi ostili e altri Predator decisi a eliminarli. La loro missione si fa viaggio di sopravvivenza, identità e redenzione, svelando i codici morali e le contraddizioni degli Yautja e mostrando un volto inedito dell’universo di Predator e del mondo dominato dalla Weyland-Yutani.
