Una sera speciale attende Centro Valle Intelvi: domenica 9 novembre 2025, alle 16.00, alla sala civica del Teatro di Castiglione torna in scena Paolo Avanzi con “Canzoni e pensieri”, un one man show a ingresso libero che intreccia musica e parola per raccontare il presente.
Un ritorno che parla al presente
Poliedrico artista, attore e scrittore, Avanzi riporta sul palco un format essenziale: voce, canzoni, pensieri. Un solista che si mette in gioco, offrendo un ritratto diretto del nostro tempo. L’ossatura dello spettacolo sono brani e riflessioni che nascono dall’osservazione quotidiana e dalla cronaca delle emozioni. Avanzi sceglie di mostrare l’irriducibile complessità di oggi: tensioni esistenziali, moti del cuore, questioni sociali che ci attraversano. L’obiettivo è chiaro: divertire, sorprendere, e al contempo invitare alla pausa interiore, a quella misura che illumina le sfumature.
In questa tappa, il dialogo con il pubblico trova casa nella sala civica del Teatro di Castiglione, in Via alla Chiesa 3, Località Castiglione, Centro Valle Intelvi (Como). L’appuntamento è fissato per domenica 9 novembre 2025, alle 16.00, con ingresso libero e il patrocinio del Comune di Centro Valle Intelvi. Qui, dove la comunità si ritrova, la proposta di Avanzi si misura con un ascolto ravvicinato: una prossimità che rende più nette le vibrazioni di parole e musica, chiamando ciascuno a riconoscersi e a prendere posizione.
Tra generi e parole: tre album in un anno
Quest’anno Paolo Avanzi ha firmato un traguardo raro: testi e musiche originali confluiti in tre album, oltre sessanta canzoni oggi disponibili sulle principali piattaforme online. Un corpus che attraversa stili diversi, dal pop al tango, dalla disco-music alla comedy, senza timore di incrociare umori differenti. Questa pluralità non è virtuosismo fine a sé stesso: riflette un’eclettica visione autoriale in cui i temi corrono dal romantico all’esistenziale, dal comico al drammatico. Un territorio espressivo mobile, in cui la forma resta al servizio del racconto e dell’emozione. E qui la voce sceglie ogni volta la strada più sincera, senza maschere.
Per Avanzi, il centro è la narrazione. Le sue canzoni si comportano come brevi storie, ritagli di esperienza che sfiorano anche il personale, proprio come accade nei testi teatrali che porta in scena. Non stupisce, così, il suo legame con il Teatro di Castiglione: qui ha già calcato le tavole come attore e regista di commedie scritte di suo pugno. Musica e teatro condividono un filo: una traiettoria che unisce parola, ritmo e corpo, trasformando l’aneddoto in esperienza condivisa. È una pratica scenica costruita nel tempo. E continua a rinnovarsi ad ogni incontro.
Letteratura in scena: monologhi che diventano spettacolo
Nel solco di questo dialogo fra linguaggi, Avanzi porterà l’attenzione anche sulla sua più recente pubblicazione, Racconti e allucinazioni (Leucotea Edizioni). Si tratta di diciassette testi concepiti come monologhi, nati per essere detti e ascoltati. Non a caso, questi materiali sono già arrivati su diversi palchi, con riscontri favorevoli da parte di pubblico e critica. Uno di questi monologhi troverà spazio all’interno dello spettacolo, a conferma di una continuità creativa che passa dalla pagina alla scena senza perdere intensità. Sono pagine che chiedono presenza, un ascolto frontale, quasi confidenziale, dove la parola conduce e il gesto accompagna.
È in questa capacità di scavare nella realtà che l’artista riconosce il proprio orizzonte: le zone controverse della vita quotidiana, le pieghe delle relazioni umane, da ciò che fa sorridere a ciò che spiazza. “Canzoni e pensieri” promette così un percorso completo, dove intrattenimento e riflessione si tengono per mano. La misura è quella di uno sguardo personale e insieme condiviso, pronto a mettere in relazione parola, musica e azione scenica. Chi sceglierà di esserci, incontrerà un racconto vivido del presente. Un equilibrio che Avanzi coltiva con attenzione, passo dopo passo, scena dopo scena. Perché uno spettacolo vive nella relazione, nell’ascolto condiviso della sala.
