Giovedì 30 ottobre alle 20:45, al The Space Cinema Napoli, Virginia Raffaele e il regista Riccardo Milani incontreranno il pubblico prima della proiezione del nuovo film La Vita va Così, distribuito da Medusa Film.
L’appuntamento al The Space Napoli
Al The Space Cinema Napoli prosegue un cartellone di appuntamenti pensato per avvicinare il pubblico al meglio della stagione del cinema italiano. In questo percorso, la sala partenopea ospita un incontro con Virginia Raffaele e il regista Riccardo Milani, che offriranno un saluto agli spettatori prima della visione di La Vita va Così. Un’occasione rara in cui la proiezione si accompagna al contatto diretto con i protagonisti, trasformando la semplice uscita al cinema in un momento condiviso, fatto di sguardi, attese e curiosità che precedono l’inizio del film.
Per prendere parte alla serata, i posti in sala possono essere acquistati attraverso il sito ufficiale di The Space Cinema oppure tramite l’App ufficiale The Space Cinema. Attraverso questi canali è possibile scegliere il biglietto e ritrovarsi in sala a condividere i saluti degli ospiti e l’emozione dell’accensione dello schermo, quando la storia di La Vita va Così inizierà a scorrere e la platea diventerà comunità, per una notte, nel cuore di Napoli. L’acquisto online o via app è disponibile per questa iniziativa legata alla rassegna dedicata al meglio della stagione cinematografica italiana.
Un conflitto tra terra e futuro in Sardegna
Alla soglia del nuovo millennio, su una lingua di costa ancora intatta nel sud della Sardegna, si incrociano due esistenze lontane. Da una parte Efisio Mulas (Giuseppe Ignazio Loi), pastore schivo che ha fatto della propria casa, del mare e degli animali il centro del mondo. Un uomo che custodisce, in silenzio, un tempo diverso, quasi sospeso, come se le stagioni scorressero senza fretta. Là dove è nato, vive da sempre; la sua scelta di restare si confonde con il rumore delle onde e con la memoria di una terra che non dimentica.
Dall’altra parte c’è Giacomo (Diego Abatantuono), Presidente di un potente gruppo immobiliare, emblema di un’Italia proiettata in avanti: su quella costa vuole un resort di lusso. Accanto a lui Mariano (Aldo Baglio), capo cantiere concreto e determinato, ha l’incarico di convincere Efisio a cedere l’ultimo lembo di terra. In mezzo a questi mondi che non si parlano si muove Francesca (Virginia Raffaele), figlia di Efisio, divisa tra il richiamo del cambiamento e l’appartenenza alle radici. Quando l’ennesima offerta milionaria viene rifiutata, la trattativa diventa una battaglia legale: entra in scena Giovanna (Geppi Cucciari), giudice nata e cresciuta in quei luoghi, chiamata a dirimere il conflitto. La comunità si spezza tra chi sogna lavoro e chi teme di smarrire la propria identità.
Temi, scelte e radici
Con l’aumentare delle pressioni, l’ostinazione di Efisio non resta un fatto privato: quel rifiuto diventa un segno condiviso. La comunità si misura con un bivio, tra possibilità di lavoro e il timore di perdere l’identità. L’uomo che difende la propria casa non è più soltanto se stesso, ma il tramite di una memoria viva, una scelta che parla per molti. In questo intreccio il territorio non è sfondo: è presenza, domanda di responsabilità che attraversa ogni personaggio e ridisegna il confine tra progresso e appartenenza.
Il cuore della storia batte nel coraggio di chi sceglie. Efisio, forte del valore delle proprie decisioni e della memoria di chi è venuto prima, comprende che, a volte, proprio perché «la vita va così», occorre fermarsi, respirare, e decidere da soli in che direzione andare. È qui che il suo no assume un respiro collettivo: racconta una possibilità di resistenza che non grida, ma resta. E invita lo spettatore a interrogarsi su quanto siamo disposti a cedere, e su cosa, invece, meriti di essere custodito fino in fondo.
