All’Olimpico scende il sipario sulla domenica dell’ottava giornata: Lazio e Juventus si ritrovano in un posticipo che pesa, dopo un sabato che ha scosso la classifica. Novanta minuti per ritrovare slancio, tra esigenze di classifica e identità da rifinire, davanti a un pubblico che pretende risposte immediate.
Dove vederla e orari ufficiali
Appuntamento fissato per domenica 26 ottobre 2025, alle 20:45, allo Stadio Olimpico di Roma: Lazio–Juventus chiude l’8ª giornata. L’orario e la validità di turno sono ribaditi dai canali ufficiali bianconeri, che collocano la sfida come posticipo serale del weekend. La visione in Italia è prevista in diretta esclusiva su DAZN, piattaforma che garantirà lo streaming integrale dell’evento su dispositivi compatibili e in modalità on demand.
Per seguire la gara sono disponibili l’app DAZN su smart TV, smartphone, tablet e browser; per gli abbonati Sky con l’opzione “Zona DAZN” il match sarà visibile anche su DAZN 1 e DAZN 2 (canali 214 e 215) e tramite Sky Q, Sky Glass e Sky Stream. La visione nei locali aderenti rientra nell’offerta Sky Business. In telecronaca sono attesi Pierluigi Pardo e Andrea Stramaccioni, secondo le indicazioni dei portali specializzati.
Formazioni probabili e scelte tecniche
Con Maurizio Sarri alla guida, la Lazio prepara un 4-2-3-1 che valorizza ampiezza e ritmo: Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi; Isaksen, Basic, Zaccagni; Dia. L’infermeria resta affollata, ma il rientro di Zaccagni è la nota più attesa; tra gli indisponibili figurano Cancellieri, Castellanos, Tavares, Dele‑Bashiru, Gigot, Rovella e Pellegrini. Indicazioni suscettibili di ultimi ritocchi fino alle distinte ufficiali.
La Juventus di Igor Tudor valuta un 4-2-3-1 con Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly, Cambiaso; Thuram, Locatelli; Conceiçao, Koopmeiners, Yildiz; David. Pesa l’assenza di Bremer, mentre il tecnico ha presentato la sfida in conferenza richiamando solidità e lucidità nella gestione dei momenti chiave. Sul fronte arbitrale: Andrea Colombo dirige con Alassio e Tegoni assistenti, Crezzini quarto uomo, Meraviglia al VAR e Maresca AVAR.
Una domenica che corre dal lunch match al posticipo
Il sabato ha già cambiato la fisionomia della classifica: al Maradona il Napoli supera l’Inter 3‑1 e balza in vetta a 18 punti, tra emozioni e tensioni di bordo campo. A Udine i friulani battono il Lecce 3‑2, ritrovando ossigeno. A San Siro il Pisa frena il Milan sul 2‑2, mentre allo Zini Cremonese e Atalanta chiudono 1‑1; al Tardini Parma–Como finisce 0‑0.
La domenica distribuisce il racconto in cinque appuntamenti: Torino‑Genoa alle 12:30, Verona‑Cagliari e Sassuolo‑Roma alle 15:00, Fiorentina‑Bologna alle 18:00, quindi l’Olimpico che chiude con Lazio‑Juventus alle 20:45. Un percorso orario che intreccia salvezza e ambizioni europee, accompagnando il campionato dall’ora di pranzo alla notte romana con un crescendo di attese e pressioni tecniche sulle panchine in cerca di continuità.
Domande utili prima del via
Quando si gioca e dove si vede? Si gioca domenica 26 ottobre 2025 alle 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, posticipo dell’ottava giornata. La diretta in Italia è in esclusiva su DAZN, fruibile via app su smart TV, smartphone, tablet e browser. Per chi ha attivato “Zona DAZN” su Sky, la gara è disponibile anche su DAZN 1 e DAZN 2 (canali 214 e 215), mentre i locali aderenti la propongono con l’offerta Sky Business.
Quali sono le probabili formazioni e gli assenti? La Lazio valuta Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi; Isaksen, Basic, Zaccagni; Dia, con diversi indisponibili (Cancellieri, Castellanos, Tavares, Dele‑Bashiru, Gigot, Rovella, Pellegrini). La Juventus pensa a Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly, Cambiaso; Thuram, Locatelli; Conceiçao, Koopmeiners, Yildiz; David, con Bremer out. Indicazioni da confermare a ridosso del fischio d’inizio.
Attese e risposte: l’Olimpico come banco di prova
Questa sfida promette ritmo e contrasti, ma soprattutto chiede lucidità nelle scelte. La Lazio dovrà tenere alta la catena di destra e riempire l’area con tempi corretti, senza concedere transizioni centrali; la Juventus, dal canto suo, avrà bisogno di una prima costruzione pulita e di movimenti interni a liberare l’attacco, con il supporto delle mezzali nei corridoi intermedi. Dettagli che spesso decidono l’inerzia ben più dei nomi stampati sulla distinta.
Noi guardiamo a questi novanta minuti come a un passaggio che racconta umori e prospettive del nostro calcio: una partita che può trasformare i dubbi in spinta o allungare la sensazione di fatica. Conta il campo, contano le scelte, conta la capacità di reggere l’onda emotiva. Nel rumore dell’Olimpico, l’equilibrio diventa una virtù preziosa: solo chi saprà conservarlo fino in fondo porterà con sé qualcosa di più di un risultato.
