Nei prossimi episodi di La Promessa il destino dei Luján si incrina: per arginare uno scandalo di Corte, Alonso rinnega Curro. Il ragazzo, piegato dal lutto per Jana, sceglie però di restare nella tenuta come valletto, deciso a scoprire chi l’ha uccisa. È una scelta che cambia gli equilibri e mette a nudo le fragilità del casato.
Curro valletto, ma con un obiettivo
Non c’è ribellione plateale, solo determinazione. Curro bussa alla porta di Rómulo e chiede di essere assunto nella servitù: mimetizzarsi tra corridoi e cucine è il modo più sicuro per indagare senza destare sospetti. La decisione viene formalizzata davanti alla famiglia: “Curro vivrà qui, ma da lacayo”, annuncia il marchese. Una virata raccontata nelle schede ufficiali e negli episodi del 25 marzo (capitolo 560) diffusi su RTVE Play, che mostrano il rientro del giovane al palazzo.
La reazione è un termometro della casa: il servizio lo accoglie con rispetto, mentre tra i nobili fioriscono diffidenze e umiliazioni. Lorenzo arriva perfino a farsi servire il tè da Curro solo per schernirlo, un gesto che svela il gusto del potere di calpestare l’avversario e che la regia mette in primo piano. A corte, intanto, Leocadia contesta quel ritorno, ricordando che un accordo con la Corona imponeva l’allontanamento del ragazzo. Le cronache di RTVE ricostruiscono con precisione entrambe le scene.
Il peso della Corona e lo strappo che costringe Alonso a rinnegare suo figlio
Tutto inizia quando Curro confessa ad Alonso di essere suo figlio: un sussulto di felicità paterna, subito soffocato dal protocollo. L’eco della rivelazione arriva a Palazzo Reale: la Casa Reale minaccia il marchesato se gli scandali non cessano. È Leocadia a suggerire la via più crudele: il ripudio. Un ordine non scritto che pesa come una sentenza. Le pagine editoriali di RTVE riportano l’avvertimento della Corona e il passo indietro imposto al giovane Luján.
Quello strappo, prima ancora che politico, è umano. Alonso protegge il titolo, ma perde il respiro del proprio sangue. È la fotografia di un’epoca in cui l’onore vale più delle cicatrici. Eppure la tenerezza iniziale non è cancellata: lo stesso RTVE ricorda lo sguardo incredulo e commosso del marchese quando Curro gli rivela la verità, un momento che rende ancora più amaro il ripudio concordato per “salvare” la famiglia.
Dopo Jana: accuse, lacrime e indagini
Il dolore per Jana taglia la scena in due tempi: prima la speranza, poi l’agonia e la morte. In primavera, il sargento Burdiña restringe il cerchio e mette Cruz sotto custodia nella tenuta, mentre le prove sembrano inchiodarla. L’addio a Jana, che aspettava un figlio, spezza Manuel, incapace persino di affrontarne la tomba finché Curro non lo accompagna. Tutto questo è ricostruito nei riassunti e nei video di RTVE e nelle cronache di Los40 dedicate a quella settimana decisiva.
Da quel giorno, Curro giura di trovare il colpevole: tra sensi di colpa e deduzioni, si convince che il veleno somministrato con l’acqua abbia aggravato la tragedia. Nel frattempo, Manuel cerca riparo nell’aviazione, inseguendo il cielo per domare una ferita che non si chiude. Dentro il microcosmo del palazzo, si muovono altre scosse: María Fernández e padre Samuel faticano persino a parlarsi dopo un bacio proibito, come riportano gli aggiornamenti italiani di Mediaset Infinity e gli approfondimenti di RTVE.
La verità che riscrive tutto: la rivelazione dell’8 settembre
L’8 settembre 2025, episodio 670, la serie mantiene la promessa fatta al pubblico: RTVE annuncia “tutta la verità sulla morte di Jana” e il flashback ribalta le certezze. Sotto il ricatto di Lorenzo, Leocadia rievoca la notte dell’agguato e si inchioda da sola. Anche la stampa spagnola – dal notiziario di Mundo Deportivo alle anticipazioni televisive – sottolinea la portata del colpo di scena e le conseguenze su ogni alleanza.
I dettagli arrivano poi con ulteriori ricostruzioni: secondo El Independiente e altri siti specializzati, Leocadia non avrebbe solo premuto il grilletto, ma anche avvelenato l’acqua con cui veniva idratata Jana durante l’agonia; emergerebbero inoltre responsabilità in delitti del passato che toccano i Luján e l’infanzia di Curro. Un puzzle che spiega la scelta del ragazzo di restare valletto e indagare, mentre, tra i fili del servizio, Pía e Ricardo affrontano una crisi acuita dal ritorno di Ana, come hanno raccontato Diez Minutos e le pagine di RTVE.
Tra cuore e strategia, la pista di Ángela
Nel grande gioco delle maschere, Ángela è l’occhio vigile. Già a inizio anno, la giovane aveva interrogato Curro sul perché le avesse taciuto l’incontro con Martina durante un ballo, un dettaglio che oggi pesa come un indizio sul tavolo delle sue scelte. Mentre i giorni corrono, l’equilibrio sentimentale e politico del palazzo dipende sempre più da verità sussurrate e da coraggiose prese di posizione. È un passaggio messo nero su bianco da El Confidencial.
Guardando La Promessa oggi, colpisce il respiro umano della serie: la ragion di Stato chiede sacrifici, ma i personaggi – Curro su tutti – rispondono con scelte che parlano d’amore e dignità. È qui che la soap smette di essere intrattenimento e diventa vicenda condivisa, capace di ferire e, forse, di guarire.
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