Stanotte le lancette tornano indietro: un’ora in più di sonno, mattini più chiari e pomeriggi che finiscono prima. Un passaggio semplice, eppure capace di cambiare ritmo alle giornate. È il nostro appuntamento d’autunno, quello che ci accompagna verso l’inverno con un gesto antico: girare l’orologio e concederci un respiro più lungo.
Cosa cambia stanotte
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, alle 03:00, l’Italia sposta le lancette un’ora indietro: da 03:00 a 02:00, torna l’ora solare. È l’appuntamento che segna il passo dell’autunno e ci regala sessanta minuti di riposo, mentre l’alba si anticipa e la sera arriva prima. La scansione è identica ovunque e rispetta la regola europea dell’ultima domenica di ottobre, confermata dai dispacci ANSA e dai calendari tecnici di Timeanddate, un cambio che tocca anche treni e abitudini quotidiane.
La stagione successiva ripartirà in primavera: l’ora legale tornerà domenica 29 marzo 2026, con le lancette avanti di un’ora nella notte tra il 28 e il 29, come indicano LaPresse e i prospetti internazionali. Nei sette mesi appena trascorsi, l’anticipo estivo della luce ha generato un risparmio stimato oltre 90 milioni di euro secondo Terna, dato riportato da ANSA. Gli smartphone e molti dispositivi si aggiornano automaticamente; resta prudente controllare orologi analogici, vecchie sveglie e centraline domestiche la mattina successiva.
Sveglia, luce e benefici sul corpo
Con l’ora solare il mattino si fa chiaro prima, mentre il pomeriggio si accorcia: non cambia la durata del giorno, ma la sua distribuzione. Qualcuno può avvertire sonnolenza o un lieve disorientamento, un piccolo “jet lag” che tende a svanire in poche giornate. Suggerimenti pratici arrivano dalla divulgazione e dagli esperti: regolare gradualmente l’orario di sonno, esporsi alla luce naturale al risveglio, evitare schermi a tarda sera. Lo ricorda anche l’analisi di Wired Italia e le raccomandazioni diffuse dalle agenzie internazionali.
Il neurologo Piero Barbanti, dell’Irccs San Raffaele di Roma, sottolinea che un’ora in più può abbassare il cortisolo e ridurre eventi stress-correlati: alcuni studi registrano un lieve calo di infarti dopo il ritorno all’ora solare, mentre il passaggio primaverile è più impegnativo. È quanto ribadito in interviste raccolte da ANSA e Adnkronos, nelle quali lo specialista richiama il ruolo del flusso glinfatico e dello “spegnimento” del sistema d’allerta durante il sonno profondo, promemoria prezioso per chi vive in debito di riposo.
Domande lampo prima di andare a dormire
A che ora scatta il cambio in Italia e cosa succede esattamente? Alle 03:00 di domenica 26 ottobre 2025 l’orario torna alle 02:00: si guadagna un’ora di sonno, l’alba arriva prima e il buio pomeridiano anticipa. La tempistica è uniforme sul territorio nazionale e rispetta la regola europea dell’ultima domenica di ottobre. La nota operativa è riportata dai calendari tecnici di Timeanddate e dai dispacci delle agenzie nazionali, utili per verificare scadenze e orari sensibili.
Serve impostare a mano i dispositivi oppure fanno tutto da soli? Gli orologi analogici vanno riportati indietro di 60 minuti, insieme a vecchie sveglie, forni e apparecchi non connessi. Gli smartphone aggiornano automaticamente l’ora se è attiva l’impostazione di rete; resta saggio controllare fuso e calendario per evitare slittamenti negli appuntamenti. Anche computer e sistemi domotici in genere si allineano, ma un rapido check al risveglio mette al riparo da ritardi e fraintendimenti.
Un ultimo sguardo alla notte che ci aspetta
Questa transizione non riguarda solo gli orologi: è una piccola scenografia condivisa. Le strade si svuotano, le sveglie tacciono un’ora più a lungo, il caffè scalda l’aria prima dell’alba. In filigrana resta un dibattito sospeso: in Europa l’ipotesi di superare il doppio cambio stagionale non ha ancora trovato una decisione. La cronaca recente ricorda che il dossier è fermo da anni nelle sedi comunitarie, tra prospettive diverse e sensibilità dei singoli Paesi.
Noi lo leggiamo come un invito gentile: concedersi tempo, ascoltare il corpo, rimettere a fuoco le priorità. La tecnica ci accompagna, ma la qualità delle giornate nasce da gesti semplici: andare a letto un po’ prima, cercare luce naturale al risveglio, dare spazio alle routine quando il ritmo cambia. Domani l’orologio segnerà un’ora diversa: occasione discreta per ritrovare un equilibrio più umano, nella cadenza sobria dell’ora solare, senza fretta e senza rumore.
