Negli studi di Telecapri, il morning show Casa Mariù, condotto da Mariù Adamo, ha ospitato Nunzio Bellino e Giuseppe Cossentino per presentare il romanzo “Cuore elastico”, edito da Olisterno Editore.
Il confronto in studio: testimonianza, letteratura e responsabilità civile
Nel corso della rubrica Allo Specchio, i due autori hanno illustrato la genesi e le finalità di “Cuore elastico”, testo che intreccia coraggio, sofferenza e rinascita. L’opera, strutturata come racconto di vita, mostra come la vulnerabilità possa assumere valore di risorsa collettiva, trasformando l’esperienza individuale in stimolo alla consapevolezza pubblica. L’intento dichiarato è quello di far emergere una narrazione autentica, capace di unire cultura e impegno contro discriminazioni e pregiudizi, con particolare attenzione alle malattie rare e al contrasto del bullismo.

La conversazione ha valorizzato il lavoro congiunto tra Nunzio Bellino, noto al grande pubblico come “l’uomo elastico”, e Giuseppe Cossentino, regista, sceneggiatore e coautore del volume. Dalla loro collaborazione è scaturita una sintesi tra esperienza artistica e testimonianza personale che sostiene l’impianto narrativo del romanzo. Il dialogo in studio ha evidenziato una scelta stilistica rigorosa e un obiettivo etico preciso: dare voce a chi vive la diversità e ribaltare la prospettiva, trasformando lo stigma in coscienza critica condivisa.
La vicenda umana di Nunzio Bellino: malattia rara e impegno contro il bullismo
Nunzio Bellino ha offerto un ritratto schietto del proprio percorso, segnato dalla Sindrome di Ehlers-Danlos, e del costante impegno contro il bullismo. Il contributo è stato scandito da momenti di forte intensità emotiva, culminati nel ricordo rivolto alla madre: “Vorrei chiederle cosa pensa oggi di me e di quello che sto facendo per far conoscere la mia malattia rara e aiutare la ricerca e gli altri.” L’intervento ha ribadito come la fragilità, se riconosciuta, possa farsi leva di resilienza e strumento di sensibilizzazione sociale.
La testimonianza ha assunto, in trasmissione, dimensione esemplare: Bellino ha coniugato la propria esperienza personale con un’azione pubblica di informazione e supporto. La narrazione ha reso evidente il passaggio dal dato biografico alla responsabilità collettiva, mostrando come l’altrui ascolto sia determinante per consolidare pratiche di inclusione. In tale prospettiva, la figura dell’autore diventa veicolo di un messaggio che supera il mero racconto e incide sul tessuto civile con proposte concrete e riconoscibili.
Il ruolo di Giuseppe Cossentino: scrittura, memoria e verità narrativa
Giuseppe Cossentino ha ricordato il primo incontro con la storia di Bellino, sottolineando di essere stato egli stesso vittima di bullismo durante il liceo. Questa risonanza biografica ha orientato un percorso di scrittura concepito come atto di amore e verità, funzionale a restituire un racconto che non indulge alla retorica ma afferma, con misura, l’urgenza di nominare la sofferenza. La scelta autoriale valorizza i passaggi più delicati, evitando semplificazioni e preservando la complessità dei vissuti narrati.
Nella struttura del volume, la collaborazione tra i due autori si traduce in una tessitura narrativa capace di legare esperienza artistica e testimonianza. Cossentino ha illustrato come la scrittura sia stata impiegata per dare ordine a emozioni e ricordi, producendo una narrazione salda e coerente. La cura formale diviene qui garanzia di affidabilità, mentre l’intreccio tra piani personali e sociali offre al lettore un quadro completo, nel quale il tema della dignità individuale si apre a una dimensione solidale.
Il tour nazionale e il riconoscimento istituzionale
Gli autori hanno ripercorso le principali tappe del tour che ha accompagnato “Cuore elastico” in diverse sedi, registrando riscontri positivi da pubblico e critica. L’itinerario di presentazioni ha consolidato l’impatto culturale dell’opera, confermando la capacità del romanzo di attivare confronto e ascolto. La partecipazione alle iniziative è stata descritta come momento di incontro, in cui la funzione letteraria dialoga con la responsabilità civile, mantenendo saldo il legame con i temi trattati.
Punto culminante del percorso è stata la presentazione ufficiale a Roma, nella Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati. Tale passaggio ha assunto il valore di riconoscimento pubblico per il progetto e ne ha ribadito la portata sociale. L’attenzione istituzionale ha confermato la serietà dell’impianto e la finalità di sensibilizzazione su malattie rare e antibullismo, segnando un traguardo che intreccia cultura, cittadinanza attiva e memoria condivisa.
Significato dell’opera: dalla fragilità alla speranza
“Cuore elastico”, edito da Olisterno Editore, è stato presentato come un progetto che supera i confini del libro, divenendo testimonianza e strumento di consapevolezza. La trama si fonda sull’idea che la diversità possa generare energie inedite, restituendo alla comunità una visione più ampia del valore della cura e dell’ascolto. L’opera si inserisce così in un orizzonte etico, nel quale la narrazione personale si fa ponte verso un cambiamento tangibile nelle relazioni sociali.
La sintesi emersa in studio è netta: non un semplice racconto, ma un percorso di responsabilità qui e ora, rivolto a lettori, operatori culturali e istituzioni. L’obiettivo è sostenere un dibattito informato e rigoroso, capace di contrastare stereotipi e favorire politiche di attenzione verso chi affronta condizioni di vulnerabilità. In tale quadro, la letteratura si conferma veicolo di esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità, restituendo senso e prospettiva alla parola “rinascita”.
