Quando l’innovazione corre, l’umanità chiede regole chiare. Per questo Next Fertility GynePro istituisce il Comitato Etico, organismo indipendente che valuta protocolli di ricerca, tutela i pazienti e alimenta un confronto continuo sui dilemmi della procreazione medicalmente assistita. Un passo che trasforma velocità tecnologica in responsabilità condivisa.
Un impegno concreto e misurabile
Innovazione clinica e responsabilità pubblica diventano assi portanti di un modello di governance che Next Fertility GynePro rafforza con la nascita del Comitato. Non basta produrre risultati: occorre renderli verificabili, tracciabili e coerenti con principi riconosciuti a livello internazionale. Il centro adotta procedure e standard allineati alle raccomandazioni europee e alle più recenti Carte dei Diritti in bioetica, con l’obiettivo di consolidare la fiducia dei pazienti e della comunità scientifica. Trasparenza e metodo diventano così la cornice in cui la ricerca prende forma, a beneficio di chi affida al percorso clinico le proprie attese più intime.
Molte Carte internazionali in materia di bioetica non impongono obblighi agli Stati: sono orientamenti etici, non norme cogenti. Proprio per questo la scelta di Next Fertility GynePro di recepirle nella propria organizzazione ha un valore concreto e distintivo. L’istituzione di un Comitato Etico indipendente che si ispira a tali Carte e le traduce in prassi operative indica la volontà di andare oltre il semplice adempimento formale, per costruire un sistema che mette dignità e diritti della persona al centro di ogni progetto di ricerca, prima di qualunque altro parametro.
Una squadra indipendente e multidisciplinare al servizio della medicina riproduttiva
A presiederlo è l’avvocato Antonella Rimondi, profilo di comprovata autorevolezza: specialista in diritto penale d’impresa, Data Protection Officer, consulente in diritto ambientale e sicurezza sul lavoro. È consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, referente della Commissione Penale e responsabile per Trasparenza e Anticorruzione. La sua guida garantisce un approccio rigoroso e indipendente, capace di coniugare tutela dei dati, sicurezza e responsabilità organizzativa, requisiti indispensabili per un ambito in cui la sensibilità delle informazioni coincide con la delicatezza delle scelte che riguardano la vita delle persone.
Nel Comitato siedono professionisti provenienti da ambiti differenti. Lo psicologo e psicoterapeuta analista junghiano Angelo Gabriele Aiello, fondatore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Analitica AION ed ex presidente dell’associazione “Unbambino.it”, porta un bagaglio di sostegno alle coppie nei percorsi di PMA. Con lui l’avvocata Francesca Brugi, civilista e mediatrice, con competenze in diritto di famiglia, assicurativo e amministrativo, attiva anche nella gestione della crisi da sovraindebitamento. Completa l’operatività quotidiana l’infermiera strumentista Simona Poli, esperta di procedure operatorie e di coordinamento assistenziale.
Figura di riferimento internazionale è il ginecologo Luca Gianaroli, direttore scientifico dell’Istituto Interdisciplinare di Medicina della Riproduzione di Bologna e di IIRM SA di Lugano. Pioniere della medicina della riproduzione in Italia, già presidente di ESHRE, oggi è Director of Global Educational Programs della International Federation of Fertility Societies (IFFS). Autore di oltre 300 pubblicazioni e dieci volumi, ha seguito più di 30.000 cicli FIVET/ICSI/PGT. Accanto a lui la psicopedagogista Nicoletta Grassi, consulente UNICEF, con oltre vent’anni di esperienza nella tutela dei minori con disabilità e in progetti di inclusione con istituzioni nazionali e internazionali.
Compiti, riferimenti e visione comune
Il Comitato Etico è chiamato a valutare e approvare i protocolli di ricerca clinica e di sperimentazione, a monitorare l’attività scientifica, a promuovere il dialogo bioetico e a sostenere una cultura della trasparenza all’interno del centro. Il suo operato si colloca nel quadro di principi condivisi a livello internazionale, richiamando la Dichiarazione di Helsinki, la Convenzione di Oviedo e la Dichiarazione Universale di Bioetica e Diritti Umani dell’UNESCO, riferimenti che orientano scelte e processi senza sovrapporsi alla normativa vigente.
Il nuovo organismo affianca il Comitato Scientifico già attivo nella struttura, rafforzando un approccio che coniuga competenza, trasparenza e rigore. Per Luca Gianaroli, l’avvio del Comitato Etico rappresenta un segno di maturità e visione: in poco più di un anno il centro ha dato vita a due organismi, scientifico ed etico, capaci di integrare conoscenza, innovazione e rispetto per la vita. Solo una ricerca radicata nella dignità della persona, ricorda il centro, può tradurre il progresso in un impegno quotidiano credibile, al servizio di chi intraprende un percorso di procreazione medicalmente assistita.
