Un bovino scappato dal destino segnato ha trovato una via diversa. Da ieri la mucca ribattezzata Minerva appartiene alla Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, guidata da Michela Vittoria Brambilla, e non verrà abbattuta. È una storia che, in pochi giorni, ha acceso attenzione e coscienze tra Brianza e Lecco, restituendo respiro a una vita.
Un riscatto che diventa impegno pubblico
Venerdì 24 ottobre l’associazione presieduta dall’onorevole Brambilla ha acquistato l’animale dall’allevatore, chiarendo che si tratta di una mucca e non di un toro. Il giorno seguente, sabato 25 ottobre 2025, la notizia è stata resa pubblica, con l’annuncio che l’animale è stato chiamato Minerva e che non affronterà il macello. Un gesto esibito alla luce del sole, per trasformare una fuga in un atto di tutela, come riportato da testate nazionali che hanno seguito passo dopo passo la vicenda.
Tutto è iniziato martedì 21 ottobre, quando il bovino è fuggito da un impianto di macellazione del Monzese. Le prime segnalazioni lo collocavano nella Valle della Nava, tra Casatenovo, Missaglia e Monticello, nel Lecchese. In quelle ore si parlava di “toro”, come indicato negli avvisi alla cittadinanza e nei primi lanci d’agenzia; intanto ATS Brianza e le forze dell’ordine si sono mosse con pattuglie e droni per rintracciarlo, invitando a segnalare gli avvistamenti e a mantenere prudenza.
L’intuito dell’animale e la scelta di proteggerlo
L’animale è stato battezzato Minerva per l’astuzia mostrata nella fuga: secondo i racconti, avrebbe preso slancio sul dorso di un’altra mucca e poi si sarebbe rifugiata tra i boschi della Valle della Nava, dove le ricerche sono proseguite per giorni. È ancora un’ombra veloce tra i sentieri, ma ora ha un proprietario che ha informato ATS e polizia provinciale per garantirle una cattura non cruenta e la massima sicurezza, anche per chi vive e lavora nell’area.
La nuova vita promessa a Minerva è quella dei pascoli, lontano dagli allevamenti intensivi. L’impegno del sodalizio animalista è stato ribadito anche in televisione, in diretta, dal programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Canale 5, dove è stato spiegato che l’animale diventerà un simbolo di una battaglia culturale e pratica. La protezione non è un gesto astratto: comporta responsabilità, costi, scelte operative e una rotta chiara, hanno sottolineato le ricostruzioni locali e nazionali che hanno seguito l’adozione.
Domande rapide per orientarsi
Chi è il proprietario legale di Minerva e come avverrà la cattura? L’animale è stato riscattato dall’associazione guidata da Michela Vittoria Brambilla, che ha notificato la situazione ad ATS Brianza e alla polizia provinciale. La cattura dovrà avvenire con modalità non violente e nel rispetto della sua incolumità e di quella pubblica, con l’obiettivo di trasferirla in un contesto idoneo e stabile, dove possa vivere al pascolo senza ulteriori stress o rischi operativi.
Dove è stata vista di recente e qual è lo stato delle ricerche? Le segnalazioni più attendibili collocano Minerva nella Valle della Nava, tra Casatenovo, Missaglia e Monticello. Alla data di sabato 25 ottobre 2025 le ricerche sono proseguite con pattuglie e droni coordinati da ATS Brianza e forze dell’ordine; l’animale non risulta ancora recuperato, e i Comuni hanno invitato i residenti alla massima prudenza, segnalando ogni avvistamento senza avvicinarsi.
Una storia che ci riguarda, qui e ora
Questa vicenda parla di paure e di scelte, di un animale che ha provato a salvarsi e di chi ha deciso di assumerne la responsabilità. Nel corridoio verde della Brianza, tra rumori di strade e foglie mosse dal vento, Minerva è già un racconto collettivo. C’è un prima e c’è un dopo: nel mezzo, la promessa che la vita conti davvero, ogni volta che qualcuno la difende con atti concreti.
