La tensione a La Promessa esplode al calare della sera: Vera rientra dalla città e sussurra a Pia una frase che gela il sangue. Il piccolo Dieguito è scomparso. Da quel momento, nella tenuta di Luján, ogni sguardo diventa allarme e ogni passo una ricerca affannosa.
Allarme a Luján, un ritrovamento che non placa i dubbi
Al rientro da commissioni in paese, Vera racconta che il bimbo è svanito in un attimo mentre giocava in giardino. Pia trattiene a stento il panico, supplicando Rómulo di partire subito per cercarlo insieme ai vicini. Quando ormai la governante sta per lasciare il palazzo, compare Ana con Dieguito in braccio. Il sollievo si mescola alla gratitudine: la madre ringrazia la rivale, ma tra i domestici nasce subito un silenzio carico di domande.
Nelle ore successive l’inquietudine non arretra. Vera confida a Teresa il timore che Ana possa aver orchestrato la sparizione. È un sospetto che fa male perfino a chi lo pronuncia. Nel racconto più recente della stampa specializzata, l’arco narrativo di Ana e di suo figlio Santos prende una strada inattesa, con conseguenze che pesano sugli equilibri del servizio e sul rapporto fra Pia e Ricardo.
Il giallo di Jana: indizi, minacce, colpi bassi
Mentre il bambino torna a casa, Curro e Pia stringono un patto. La morte di Jana lacera la tenuta e Cruz paga per un delitto di cui rivendica l’innocenza. Curro non si rassegna: ricorda il peggioramento improvviso della sorella quando sembrava fuori pericolo e intuisce che l’assassino è ancora tra quelle mura. La rabbia sfiora l’impeto, ma la ricerca della verità resta più forte, un filo teso che attraversa ogni stanza.
Gli avvertimenti arrivano uno dopo l’altro. Il medico che seguiva Jana muore poco dopo aver ascoltato i dubbi di Curro; quindi, in scuderia, la cinghia della sella viene recisa e il giovane cade rovinosamente. Non è un incidente. Con Pia decide di spingersi oltre: la governante riesuma la salma dell’amica e nota segni compatibili con un avvelenamento, tassello decisivo di un puzzle ormai letale. La paura non li ferma, li rende più lucidi.
Domande lampo per non perdersi
Chi ha riportato Dieguito e perché sono nati sospetti? È Ana a presentarsi con il bambino tra le braccia, scatenando un’ondata di sollievo e insieme di perplessità tra i domestici. I riassunti d’episodio e le anticipazioni televisive parlano di un ritrovamento “in palazzo” e di dubbi immediati, mentre in seguito affiorano confidenze che puntano proprio su Ana come possibile artefice della scomparsa.
A che punto è il caso Jana nelle puntate spagnole? Dopo mesi di indizi e uno speciale in prima serata pensato per marcare la svolta, la narrazione ha svelato il nome della responsabile: Leocadia. Testate e programmi televisivi hanno ricostruito la sequenza che conduce alla confessione, mentre le pagine culturali hanno registrato l’onda emotiva del pubblico, seguita alla morte della protagonista e alle scoperte sul presunto avvelenamento.
Una scia che interroga tutti
Dentro e fuori le cucine, il ritorno di Dieguito non spegne certe ombre: resta l’odore della paura, resta l’eco dei passi affrettati, resta la consapevolezza che a Luján ogni gesto ha un prezzo. Pia si aggrappa al figlio, ma non smette di osservare ciò che la circonda. È la stessa postura che, da cronisti, adottiamo: ascoltare, separare i sussurri dai fatti, pretendere chiarezza dove resiste il buio.
L’indagine di Curro e Pia prosegue fra corridoi e silenzi, mentre i rapporti di forza nel palazzo scricchiolano. Qui le verità non esplodono, si insinuano. E quando si presentano, chiedono coraggio: quello di guardare negli occhi l’avversario, di ammettere un errore, di proteggere i piccoli come Dieguito senza arretrare di un passo. È la misura con cui continuiamo a raccontare questa storia, per non tradire chi la vive davvero.
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